Miriam, è una dolcissima ragazza ventenne, studentessa universitaria, bruna, IV^ di seno, un culo favoloso; insomma, una ragazza, tutta sculetta e sorridi!
Essa, poiché, frequenta tutti i giorni le lezioni presso la facoltà di farmacia, prende il treno per Bari.
Non è una grande masturbatrice, e perciò, ha frequenti orgasmi solitari nei posti più impensabili.
Un pomeriggio di primavera, la futura farmacista, mentre effettuava il viaggio di ritorno da Bari, avverte delle strane perturbazioni di piacere al basso ventre, aveva da poco finito il suo ciclo mestruale; e, non essendoci in treno servizi igienici, pensa bene di soddisfare le strane perturbazioni, infilando la mano in mezzo alle cosce, strusciandosi la figa che era bagnata fradicia. Essa, raggiunse un modesto orgasmo e facendo finta di parlare al telefono infilandosi gli auricolari blututh, gemeva ed esclamava: “oh! Sìì, treno, spingi più forte, treno, oh! Sì, treno, fammi godere! Ahhhh!!! Sìììì!!! Ohhhh!! Treno, treno, sbrodo, trenoooooo!!”
Morale della favola, Miriam, si fece chiavare dal treno.
“ogni riferimento, è puramente casuale.
Mimmo L scrittore hard production
«il titolo è stato creato apposta perché, non l'ha scopata nessuno è una masturbazione solitaria e quando raggiunge l'orgasmo urla treno, treno credo di essere stato chiaro»
«A Osvaldo na gran cazzata!!! Fatte na sega»
«il titolo giusto dovrebbe essere.............Scopata in treno..........d'altronde non poteva essere scopata dal treno»