E' stato intrigante scoprire la gelosia di mia moglie. 
Certo, una gelosia contenuta, perché lo sa bene anche lei che è irrazionale. 
Dopotutto, le ho insinuato nella mente la fantasia di farsi scopare da altri, portandola piano piano a farlo, prima in situazioni organizzate da me, poi lasciandole, e godendomi, l'iniziativa, quando ha cominciato a sedurre ragazzi molto giovani che le piacevano, per arrivare poi a diventare in pratica la schiava sessuale del suo capo. Insomma, se non sono geloso io, quando mi arriva a casa e mi racconta le sue avventure... perché dovrebbe esserlo lei, quando mi è venuto lo sfizio di circuire la povera vicina trascurata dal marito, piena di voglie inespresse e inconfessate?


Eppure è così, è gelosa. Una situazione nuova che la rende insicura. 
C'è una rivale. 

Le dico, ma scusa, che dovrei dire io allora? Sei la puttana del tuo capo. Me lo hai anche portato a cena e lui è stato così gentile da, oltre che incularti di fronte a me, mettemelo in bocca. 
E tu ti lamenti perché mi scopo la povera Silvia?


Silvia che peraltro è rinata, da quando lo prende regolarmente. Si è messa a dieta, va a correre, si è lisciata i capelli, si trucca e veste in modo sexy. 


No, non mi lamento, dice. Ma mentre tu sai tutto dei giochi che ho fatto in passato e anzi mi ci hai spinto tu, mentre hai conosciuto il boss e lui sa che tu sai, lei non sa che io so. E quando la incontro pensa che io sia una cornuta e questo mi fa rabbia.  No, non ce l'ho con te , ma con lei si... sta troia.


La mogliettina non è mai stata bisex. Le è capitato di ricevere attenzioni da una donna. Una volta con dei giochi di coppia l'altra lei l'ha leccata, ma lei decisamente preferisce il maschio. Ora però scopro che ha istinti sessuali verso Silvia. Mi chiede quello che facciamo e dato che Silvia è piuttosto remissiva, timida e tendente alla sottomissione, il nostro sesso è pieno di episodi in cui abuso di lei, in vari modi. E lei prima si schermisce, si tira indietro, dice vergognosa cosa mi fai fare ma poi torna più infoiata che mai e confessa che si è sditalinata proprio pensando a quando l'ho usata e trattata da troia.

Silvia mi guardava con occhi sorpresi quando la prima volta le ho scopato la bocca facendola soffocare e sborrandole in bocca tenendola per la nuca fino a che non avesse ingoiato tutto. Era rimasta perplessa e pensierosa. Salvo poi allagarsi la fica mentre la toccavo e le dicevo che ora mi avrebbe fatto un'altro bocchino da vacca come l'altra volta.

Silvia sculettava e cercava di scappare (senza troppo impegnarsi in realtà) mentre le allargavo il culo con le dita, dopo averla inculata in tutte le posizioni, a lungo, e sborrata dentro, e le dicevo di stare ferma che le volevo pisciare dentro, come meritava da grandissima troiona com'è.

Le piace sentirsi umiliata. Presa per i capelli. Trascinata. Insultata. Penetrata con oggetti di uso comune, verdura, bottiglie, fotografata in posizioni ginecologiche.
Tutte cose che con il marito non ha mai nemmeno nominato e che invece ha oscenamente imparato a apprezzare sui porno che guarda da sola, sfondadosi fica e culo con tutto quello che aveva a disposizione.


Ho trovato un terreno fertilissimo per ogni porcata. Solo una tenue barriera perbenista all'inizio, quasi subito crollata a colpi di cazzo. E la signora bene diventava una vacca sguaiata e ingorda.

Raccontare questo alla mogliettina la fa andare su di giri. Per la prima volta vuole mettere le mani addosso a un'altra donna. La vuole scopare, dominare, violentare, umiliare. 
E io le racconto quello che mi piacerebbe che lei facesse, mentre scopiamo.

Così ho raccontato a Silvia che il capo si fotte mia moglie, i modi in cui lo fa, e che la cosa a me sta bene. Lei chiede particolari, si eccita. Sicuramente le piace l'idea di una segretaria usata come sborratoio, vorrebbe stare al posto suo. 
Le racconto di M (mia moglie) inculata dal suo capo, mentre le scopo il culo e lei viene e sbroda subito. 
La vede come una simile, schiava,  e forse lo è, in qualche modo, ma in realtà M., come me, switcha molto facilmente da ruoli sub a dom. Mentre Silvia è. almeno in questa fase, solo sub, fortemente sub, forse non ho nemmeno esplorato fino in fondo i suoi limiti. 

L'occasione per farle incontrare è una sera in cui il marito di Silvia è fuori per lavoro e lei porta le bambine dalla sorella. Nessun problema a casa. Il marito la chiama da fuori ma lei risponde sul numero di casa, dal cordless che prende da appartamento a appartamento. Gli ha detto che per una sera vuole godersi la casa da sola, leggere, ascoltare musica eccetera.

M. è in fregola all'idea della serata. Sistema la sua collezione di (notevoli) cazzi di lattice, lo strapon, tutto a portata di mano. 
Silvia arriva un po' timida, si salutano un po' complici ma anche imbarazzate. Soprattutto Silvia che gioca fuori casa e col marito dell'altra.
M. la mette a suo agio. Beviamo, mangiamo cose leggere ma stuzzicanti. A tavola già si parla di sesso. Il discorso va sulla liasion di M. con il suo boss. Perché Silvia è molto curiosa, dice che lei non aveva mai tradito il marito ma che era convinta che il sesso fosse un'altra cosa da quello che conosceva e che ora non si sentiva in colpa, ma, come dire, più "realizzata". 
M. racconta di come all'inizio le sembrava assurdo l'idea di fare sesso con altri. Ma poi aveva provato e capito che il sesso è una cosa e l'amore, la confidenza, il legame che tiene insieme una coppia è molto altro. Anche il sesso, ma non solo. 
E così prima si era messa alla prova con qualche "pischello", in vacanza... per evitare strascichi, poi al lavoro aveva scoperto che questa dimensione da geisha in qualche modo la eccitava e portava nel nostro rapporto una dimensione ancora più intrigante.

Silvia ascoltava e chiedeva. Ma la situazione sembrava scivolare verso un talk show sul sesso e non era il caso, per cui mi sono alzato e da dietro ho iniziato a carezzare la nuca di Silvia, i capelli, nel mentre guardavo negli occhi, complice, M. 
Silvia stava ferma, socchiudeva gli occhi, sorrideva, si lasciava fare. 
E allora sono sceso a massaggiarle le tette, che ha grandi, le ho tirate fuori, mostrandole a M, che invece le ha piccole, e sapevo che questo avrebbe aggiunto un altro pizzico di gelosia. Perché M. ha delle bellissime tette ma vorrebbe averle più grosse e vedere le tettone di Silvia impastate dalle mie mani sicuramente le ha aggiunto un altro po' di voglia nei suoi confronti.

L'ho invitata a toccarle. Lei le ha sfiorato un capezzolo con il palmo, su e giù, facendolo indurire. Io mi sono chinato e ho leccato la tetta destra, ho preso la mano di M. e l'ho tirata verso di noi. E lei ha capito e entrambi ci siamo messi e leccare le tette di Silvia, che si lasciava fare. 

Le ho allargato le gambe, tirato su la gonna, sempre seduta sulla sedia, le tette esposte. Lei stava con gli occhi semichiusi lasciandosi fare.
Le ho infilato le dita nella fica bagnata, prima uno poi due, le ho annusate e leccate, e poi di nuovo nella fica. E poi le ho offerte alla bocca di M. che mi ha guardato e con un'aria di sfida le he leccate, prima e poi succhiate come un cazzo, sempre guardandomi negli occhi.

Bellissimo. Tutti erano quindi disposti a tutto. 

M. si stacca, si siede sul divano, con il bicchiere in mano e guarda, toccandosi la fica da sopra le mutandine. Vuole che le faccia vedere quello che ha immaginato.

Quindi mi slaccio la cintura, scendo la zip e i pantaloni e tiro fuori il cazzo. Prendo la testa di Silvia, la giro verso di me e lei apre subito al bocca ma la trattengo. Prima glielo strofino, bagnato, sulle labbra, sul viso. 
Si vede che lei lo vuole, apre la bocca, allunga la lingua, ma io la tengo lontana. Guardo negli occhi M. che scosta la mutandine e si accarezza le labbra della fica, le apre, poi, come a un segnale, contemporaneamente lei si infila due dita nella fica e io lo spingo in gola a Silvia. 
Le scopo la bocca mentre M. si scopa la fica con le dita.

La faccio alzare e la porto verso il divano. In piedi. M. la spoglia. Le piacciono le sue tette perché ci torna e ci affonda il viso, lecca i capezzoli, poi glieli tira, con abbastanza forza da farla gemere.

M. si toglie le mutandine e torna a sedersi sul divano. Ma continua a pastrugnare le tette di Silvia, mentre io la masturbo da dietro.
Poi M. la tira per i capezzoli, facendola chinare, la fa inginocchiare e le apre le gambe davanti, e con le mani si allarga la fica, con un chiaro invito a Silvia di occuparsene.

Io da dietro le spingo la testa verso quella fichetta depilata e lei non si fa pregare, comincia subito a leccarla docile e volenterosa.
M. si accomoda meglio, mettendosi un cuscino sotto per sporgere il bacino, le prende i capelli e se la fa leccare.

Un chiaro gesto di dominio, mette in chiaro chi comanda. 
Mi sembra una posizione perfetta per scoparla prima e poi metterglielo nel culo, mentre M le apre la fica sulla faccia e gliela lava con i suoi umori.

Riconosco che Silvia sta godendo. E quando inizia è capace di farlo per più volte consecutive e in questo momento puoi farle qualsiasi cosa. 
La situazione è talmente eccitante che mi devo fermare perché non voglio venire subito. Alterno il culo e la fica in profondità la tengo per i fianchi e la spingo fra le gambe di M.  che mi incita a spaccare il culo alla troia.
"ti facciamo camminare con le gambe aperte, puttana... non ti faccio sedere per una settimana..." le dice. E quella gode ancora di più. 

M. le alza la testa e le sputa sul viso: troia, puttana, vacca. E poi la rimette giù a leccare.

Mi stacco perché altrimenti vengo. Mi alzo. M per un po' continua a farsela leccare poi si alza anche lei. 
Dai, scopala, mi dice. 
La stendo in terra, sul tappeto e le alzo le gambe sulle mie spalle e continuo a scoparla a fondo. Ogni tanto affondo nel culo, per tenerglielo aperto.
M. è andata a prendere i suoi giochini, si è spogliata restando solo in calze autoreggenti e ha lo strapon in mano, ma prima si insinua fra me e Silvia, sedendosi letteralmente sul suo viso e strusciandosi su e giù.

"senti la cagnolina come mi lecca il culo... la troietta... da brava su fammi sentire la lingua... daaaaiiii tira fuori la lingua... nel culo si... brava.... ora la fica... succhia... si brava cagnetta... leccami il culo... "


 


Poi quando si è stufata si alza, indossa lo strapon, nero, grosso, lucido e me lo fa leccare... "dai ora tocca a me scopare la troia" dice... tu fatti leccare il culo, è brava... 

Mi alzo e lei prende il posto fra le sue coscie, se la mette anche lei con le gambe sulle spalle e la infila con un colpo solo fino in fondo. Mi godo lo spettacolo.
Poi le tira giù le gambe e inizia a scoparsela alla missionaria, leccandole le tette e alla fine baciandosi lingua a lingua. 


Sono uno spettacolo, avvinghiate, con M. muscolosa e magra che scopa Silvia, più morbida. Le tette che si scontrano, i capezzoli che si cercano. Le lingue che si avvinghiano. 


Poi mi siedo sul divano godendomi lo spettacolo, il cazzo duro da toccare con attenzione per non venire. 
M. la fa alzare e la manda verso di me.
"dai, fagli un bocchino... puttana... lo so che gliene hai fatti parecchi e che ti piace... fammi vedere come lo fai sborrare " e me la spinge addosso.
La indirizza verso le palle.
"fammi vedere come ingoi le palle... tira fuori quella lingua..."
Nel frattempo si sistema dietro e punta lo strapon verso il culo.

Lo strapon non ha la sensibilità del cazzo, che sente se sta entrando male. O forse M. vuole proprio far male, perché Silvia si lamenta mentre M, dietro spinge come se dovesse sfondare una porta.
Ma alla fine entra e inizia a sbatterle il culo con violenza, schiaffeggiandole le natiche.

Io decido che è il momento migliore per venire e scarico una quantità di sperma in gola alla cagnetta che guaisce sotto i colpi del cazzone nero. Tossice, sbava, ha le lacrime agli occhi ma gode come una pazza.

Quando vengo M. si stacca da lei e la bacia, le lecca la sborra dal viso, poi viene su e bacia anche me. 

Ho bisogno di riposare un momento. Mentre le due donne continuano a pomiciare e, incredibile, M. dice a Silvia "ora scopami tu... "


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Categorie: Lesbo Trio Tradimenti