Estratto su concessione dell'autore dal libro:
- FORBIDDEN LOVES -
Storia scritta a quattro mani, pardon due mani e due zampe, due versioni a confronto di un Amore raccontato dai protagonisti.
LUI - Peluche, cane trovatello bastardo
LEI - Padrona del cane
VERSIONE DI LUI - PREMESSA
Ci conosciamo che siamo entrambi "cuccioli" ed è subito Amore, quell'Amore senza tempo, che supera ogni ostacolo e diversità di genere di specie di mondi.
Quell'Amore che ha condizionato tutta la mia vita di cane, fedele solo alla mia adorata padrona, compagna per la vita.
Ma andiamo con ordine
VERSIONE DI LEI - PREMESSA
Non sono mai riuscita a definire l'Amore, religioso, sociale, platonico, sessuale o differente quando è fuori dagli schemi.
Da giovane è definito, chiaro: la sofferenza se non ti telefona, la disperazione se ti lascia, il panico di restare sola, il desiderio di sentirsi donna amata desiderata posseduta.
Ma quando i tuoi punti di riferimento cambiano allora cambia anche l'Amore, lo vedi ambiguo sconosciuto attraente, da scoprire.
Ed eccomi qui a scrivere dell'Amore quello vero intramontabile eterno che mi ha accompagnato per quasi 20 anni e che non ho mai più ritrovato.
Provo a raccontarlo.
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LUI - PRIMO INCONTRO
Sei in sala che stai giocando con la tua bambola preferita quando papà ti chiama, corri felice in cerca di un abbraccio.
Un borsone nella sua mano, lo poggia in terra e lo apre, dentro ci sono io.
Ho una settimana e a malapena mi reggo sulle zampe piccolo cagnolino bastardo e trovatello.
Per la prima volta sento la tua voce che urlando di gioia
- Papà è mio?
- Si amore è il nostro regalo per i tuoi 10 anni, abbine cura.
- Che bello, mi piace lo desideravo tanto, grazieeeee.
E subito le tue mani mi afferrano al centro tra le zampe comprimendo il mio stomaco, un conato di vomito si arresta appena in tempo prima che ti inondi la spalla su cui mi hai appoggiato.
Corri in sala, mi presenti la tua bambola, mi soffochi di abbracci e baci sulla testa poi mi giri ed i nostri sguardi si incrociano; un attimo ed è amore totale.
Si, mi sono innamorato di te immediatamente con quello sguardo, ho amato da subito le tue labbra delicate e fine, i tuoi occhi vispi ed allegri, il tuo nasino piccolo ed a punta
- Come si chiama?
- Non ha nome daglielo tu - dice tuo padre.
- Lo chiamerò "Pelouche" senti come è morbido e
tenero come il pelouche.
Un brivido sulla schiena, già mi vedo nel parco, tu che mi chiami a gran voce "Pelouche, Pelouche vieni qua" mentre gli altri cani se la ridono e mi prendono in giro, ma per te sopporterò tutto, anche questo.
La notte mi tieni in camera tua, prima tra le tue braccia fino a quando non ti addormenti e poi ai piedi del letto che raggiungo per evitare di morire soffocato.
LEI - PRIMO INCONTRO
10 anni, sto giocando in sala con la mia bambola preferita immersa in un mondo fantastico, papà mi chiama, vado scocciata dall'aver interrotto il mio sogno.
Ha un borsone in mano, lo apre e dentro ci sei tu.
Un batuffolo di pelo morbido con un musetto timido ed impaurito, il cagnolino che desideravo.
Un urlo acuto di gioia isterica esce incontenibile.
- Papà è mio?
- Si amore è il nostro regalo per i tuoi 10 anni, abbine cura.
- Che bello, mi piace lo desideravo tanto, grazieeeee.
Ti prendo e subito mi precipito in sala per presentarti alla mia bambola.
Corro incurante di come ti tengo, ho il cuore in gola, ti abbraccio, ti stringo ti bacio e poi ti guardo per la prima volta negli occhi.
Un brivido, il tuo sguardo tra l'impaurito ed il giocoso mi entra dentro, una sensazione strana, profonda sconosciuta ad una bimba, sento che sarai "mio" per tutta la vita.
Non riconosco che è Amore.
Chiedo a papà
- Come si chiama?
- Non ha nome daglielo tu.
- Lo chiamerò "Pelouche" senti come è morbido e tenero come il pelouche.
Mentre lo dico tu sussulti e cerchi di scappare, un lampo di terrore nei tuoi occhi.
Già mi vedo nel parco a giocare con te e chiamarti "Pelouche, Pelouche, veni qua" mentre le mie amichette sorridono per il tuo nome e mi invidiano perché tu sei mio e non loro.
E' l'ora di dormire, chiedo che tu dorma con me nel mio lettino, mamma e papà mi accontentano.
Ti stringo forte sotto le coperte, ti agiti cerchi di scappare poi ti calmi mi lecchi la guancia e mi addormento felice.
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LUI - COMPI 18 ANNI
Festa dei 18 anni, nuovi amici, festa notturna in un locale e senza genitori.
Sei una giovane donna splendida affascinante femminile desiderata dai ragazzi che ti corteggiano.
La festa è allegra poi qualcuno ubriaco inizia a molestarti, ti tocca, ti vuole.
Gli altri lo allontanano, lui si ribella ed iniziano a litigare, dalle parole ai calci pugni e schiaffi il passo è breve.
Mi allarmo, ti vedo in lacrime per la festa rovinata, cerchi di intervenire per calmare gli animi, uno colpo involontario ti getta per terra, batti la testa e svieni.
Corro mi metto sopra di te ed abbaio rabbioso, la gente si calma subito, si accorge di te e ti soccorre.
L'ubriaco si avvicina minaccioso, lo attacco, mordo il polpaccio, tiro strappo i pantaloni e lo faccio cadere per terra, sono su di lui il mio ringhio davanti alla sua faccia lo convince a smettere.
La festa è finita rovinata da uno stupido.
A casa racconti dell'accaduto, del mio intervento di come ti ho protetto posto fine alla rissa e neutralizzato l'ubriaco.
Mi sento un eroe, il tuo eroe.
In camera da soli mi abbracci
- Grazie Peluche, ti amo.
Un bacio sul naso mi manda in paradiso.
La notte la passo insonne guardando te che dormi beata.
La vita riprende ma da quella notte mi porti sempre con te, dovunque, anche nei tuoi incontri sessuali, diventi
"la ragazza col cane".
Ti sorveglio e controllo tutto e tutti, non ci lasciamo mai, sono felice.
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LEI - COMPIO 18 ANNI
I miei 18 anni, traguardo desiderato ed atteso.
Organizzo una festa in un locale alla moda, solo amici e te fedele compagno.
Alla festa mi sento la regina indiscussa, faccio la civetta con molti ragazzi, mi concedo ad uno di loro nei bagni giovane diciottenne puttanella.
Un suo amico ubriaco ci sorprende e vuole la sua parte, lo mando a fare in culo e torno in sala, mi raggiunge.
Pretende ancora la sua parte minaccia ad alta voce.
I miei amici intervengono cercando prima di calmarlo poi reagiscono ad un suo spintone e tutto degenera, calci, pugni schiaffi.
Cerco di separarli ma un colpo mi colpisce e cado in terra battendo la testa, svengo.
Mi riprendo lentamente, alcuni ragazzi mi sorreggono cercando di rianimarmi, lo stronzo ubriaco è in terra immobile sotto di te che lo blocchi con un ringhio feroce.
Il proprietario ci butta fuori, la festa è finita.
A casa le spiegazioni sono d'obbligo, taccio il sesso e racconto di te, di come mi hai protetto, interrotto la rissa e soprattutto di aver bloccato lo stronzo ubriaco che voleva fare sesso con me.
In camera ti abbraccio forte, le parole escono da sole.
- Grazie Peluche, ti amo.
In quell'istante realizzo che ti amo veramente che vorrei fossi un uomo per essere tua, per donarti tutta me stessa.
Pensiero folle, inaccettabile, ma decido che da adesso in poi starai sempre con me, anche quando mi concedo avventure sessuali.
Per tutti divento "la ragazza col cane"
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LUI - GELOSO
Siamo in campagna, posto isolato, stai scopando con un ragazzo incontrato al bar, io gironzolo aspettando che mi finisci e chiami.
Improvvisi gemiti che riconosco tuoi mi allarmano, corro da te e mi fermo, sei sdraiata sul cofano dell'auto, lui è dietro di te, ti vedo godere, un sentimento sconosciuto mi assale, vorrei correre da te e prendere il suo posto, voglio essere io il tuo amante.
Rabbia confusione mentale occhi iniettati di sangue ringhio furioso dalla bocca ed una furia mai provata. sono geloso di te.
Abbaio, ti volti, mi vedi e subito ti stacchi come se ti vergognassi di farti vedere da me.
- Basta smetti, Peluche ci sta guardando.
- Che significa è solo un cane, ti vergogni a farti vedere da lui?
- No, che dici, mi sento in imbarazzo, per favore basta.
- Ho capito, non sarà che sono vere le voci su di te che ti fai scopare dal tuo cane?
- Cretino, che cazzo dici. Porco maniaco.
- Ok, ma da ora quando siamo insieme il cane resta a casa.
- Neanche per sogno, lui viene sempre con me, se non ti va cercati un'altra, stronzi come te ne trovo quanti ne voglio.
- Ah sii! Allora ciao puttanella torna a casa a piedi.
Sale in macchina, getta le tue cose per terra e se ne va.
Ti rivesti mi chiami e torniamo a casa a piedi, lungo la strada sei silenziosa, seria.
Ho paura che sei arrabbiata con me per la mia reazione, per aver rovinato il tuo incontro.
LEI - GELOSO
Sono in campagna e sto scopando un bel ragazzo incontrato in un pub, gemo di piacere sdraiata sul cofano dell'auto quando sento abbaiare, mi volto, tu sei lì, mi guardi, gli occhi rossi la bocca ringhiosa, sei geloso, sento che ti sto tradendo, mi vergogno, smetto subito.
- Basta smetti, Peluche ci sta guardando.
- Che significa è solo un cane, ti vergogni a farti vedere da lui?
- No, che dici, mi sento in imbarazzo, per favore basta.
- Ho capito, non sarà che sono vere le voci su di te che ti fai scopare dal tuo cane?
- Cretino, che cazzo dici. Porco maniaco.
- Ok, ma da ora quando siamo insieme il cane resta a casa.
- Neanche per sogno, lui viene sempre con me, se non ti va cercati un'altra, stronzi come te ne trovo quanti ne voglio.
- Ah sii! Allora ciao puttanella torna a casa a piedi.
Butta le mie cose in terra e se ne va.
Mi vesto e torniamo a piedi, lungo la strada ripenso alle sue parole "ti fai scopare dal tuo cane".
Idea assurda pazza perversa, non avevo mai realizzato una cosa del genere perché legata alle perversioni più estreme del sesso, ma dopo la mia reazione di poco prima tutto mi è chiaro, semplice, ovvio: ti desidero come donna.
Desidero averti come maschio, fedele femmina del suo unico maschio.
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LUI - CAMBIATA
Mi accorgo che qualcosa è cambiato, sono mesi che non hai un uomo, la tua sessualità la soddisfi da sola in camera o in bagno.
I tuoi sguardi sono differenti, le tue carezze differenti, più lente, attente.
Esci molto meno e mi vuoi sempre accanto sul divano con la testa sulle tue cosce nude che mi inebriano del tuo odore.
LEI - CAMBIATA
Sono mesi che non ho rapporti sessuali con un uomo, al solo pensiero mi sento una puttana traditrice.
So che posso farlo quando voglio, ma non voglio, non voglio tradirti.
Ti amo ti sento ti vedo e ti voglio come mio compagno amante, la vergogna del tradimento l'ho provata solo con te.
Ti osservo muoverti per casa, al parco, mi eccito a vederti, accarezzarti, ti desidero come maschio, la notte mi scopo da sola pensando a te.
Mi sento depravata sporca immorale ma femmina, la tua femmina.
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LUI - AMANTI
Siamo sul divano, mi dai un bacio dolce sulla testa e la tua mano accarezza il mio ventre, mi offro a te, continui silenziosa fissandomi negli occhi.
La tua mano cerca il mio sesso che rapido esce dalla sacca e si mostra per la prima volta a te.
Lo carezzi delicata con le dita poi la mano lo stringe, si muove lenta, dolce decisa.
Un guaito accompagna una liberazione mai provata.
La mano davanti alla tua bocca, mi assaggi, ti piace, continui a leccare mostrando tutto il tuo piacere.
Il tuo odore di femmina mi inebria, lo sento forte, mi attrae mi eccita.
La mia lingua cerca la tua intimità, ti offri, la trovo libera aperta bagnata ed inizio a gustare il tuo sapore, il sapore della mia femmina.
Lascio che l'istinto mi guidi ed i nostri corpi si uniscono liberando tutto il desiderio e la passione che ho represso per tanti anni.
Sei mia, la mia femmina, finalmente!
Ti offri totalmente, gemi ed urli tutto il tuo piacere, mi sento padrone della tua passione.
Vengo bloccandomi in te, come la mia natura vuole, continuo a riempirti e tu a godere.
- Era tanto che volevo farlo, ti desidero, desidero il mio maschio: te
Da quella sera condividiamo il letto come una coppia, siamo una coppia, tu la mia femmina ed io il tuo maschio.
LEI - AMANTI
Siamo sul divano, la tua testa appoggiata sulle cosce nude, so che sto facendo, lo voglio fare.
Sono eccitata dal tuo odore dal tuo contatto, ti bacio sulla testa e poi inizio a carezzare il ventre, ti giri offrendoti, la mia mano si spinge in basso.
Raggiungo il tuo sesso nascosto nella sacca, poche carezze ed esce turgido potente.
Lo vedo per la prima volta, mi piace, prima lo conosco con le dita poi lo afferro con la mano che si muove lenta dolce decisa inarrestabile.
Vieni con un guaito riempiendo la mia mano di sperma.
Lo assaggio, mi piace, continuo a gustare fino a finirlo.
Ti muovi, con la lingua lecchi le mie cosce, le apro, raggiungi la mia intimità libera bagnata e pronta.
Inizi ad assaporarmi trasmettendomi sensazioni di un piacere sconosciuto perverso proibito ma anche profondo coinvolgente forte.
Mi apro ancora ed aspetto che il tuo istinto agisca e mi faccia diventare tua, la tua femmina cagna.
Entri in me con la sicurezza del maschio padrone e signore del mio corpo, un caldo travolgente mi riempie, raggiunge il cervello ed esplode in un piacere totale profondo selvaggio animale.
Mi inondi e resti in me bloccato riempiendomi per un tempo infinito, vengo molte altre volte, mai nessuno come te.
- Era tanto che volevo farlo, ti desidero, desidero il mio maschio: te.
Da quella sera il letto assiste complice silenzioso al nostro Amore.
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continua
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Nota
Se questo estratto è stato di vostro gradimento potrete leggere l'intera storia sul libro "FORBIDDEN LOVES" che a breve verrà pubblicato in una collana erotica, all Rights Reserved.
«racconto molto particolare anche e soprattutto per come lo hai publicato»