Non era affatto una storia d'amore quella che stava vivendo con quel maledetto dominatore che la teneva imprigionata a notti lussuriose di sesso e verace seduzione.
Ma era esattamente il luogo che lei aveva sempre desiderato.
Mai pensato al principe azzurro , lei voleva essere scopata con foga , con rabbia quasi, con una languida perversione da farla stare continuamente in allerta , come una schiava terrorizzata ma al tempo stesso profondamente eccitata.
Quel tiepido pomeriggio primaverile, vide varcare la porta di casa una donna , alta e temibilmente affascinante.
Non riusciva a comprendere quel ospite , in effetti era un pò che il suo uomo non organizzava quei festini dove non ci sono vincitori e tutti alla fine ne escono nudi e provati, e con quel sorriso di godimento.
Immediatamente dal corridoio sentì l'eco accaldato di Lui .
"Muoviti , vieni a fare quello che sai fare. 
Ho un appuntamento con la più folle delle Troie e non voglio deluderla venendo subito"
"Ma cosa ne faccio dell ospite" rispose quasi imbarazzata vedendo con stupore che quella strana donna sapeva già armeggiare le cose di casa.
"Oh è già arrivata, cambio programma il pompino lo voglio da lei !, Greta ciao ben arrivata , guarda posa la le cose in più e scegli nel armadio il tuo vestito, oggi sei la mia Mistress, mentre tu come sempre asciugherai le gocce che io farò cadere, e vedi di non deludermi, sei ben distante da ciò che volevo"
Mentre lui arrogante incalzava le due donne, Delia osservava ciò che si nascondeva oltre la finestra, il suo cuore di nuovo spezzato le stava strappando qualche lacrima , ma il suo orgoglio la fece trasalire portandola di nuovo in quella casa .
Di colpo immaginò la scena madre , lei che con supponenza spalanca la porta della camera delle piacevoli, erotiche torture e si unisce al banchetto pelvico , spostando con foga quella biondina insignificante ed affondando con sfacciataggine e pantagruelica fame, quel poderoso membro che le era stato tanto amico pochi anni prima, quando ancora non si erano immersi completamente nel mondo perverso della dominazione.


Labbra aggrappate con rabbia , la saliva che impregna tutto di un sapore tra ormoni e parole urlate tra le lenzuola sgualcite di una storia che non poteva che finire così


"Urla di piacere mostro assatanato ,ora che ho il tuo cazzo in bocca non fai più paura , e sei solo un inerme povero soldato abbatuto dalla mia lingua .
si soffocami finchè vuoi, la mia gola è profonda e ti sento quando mi tocchi dentro ma non mi ferisci , anzi sento calda la mia figa da desiderare di essere succhiata fino alla fine ."


Un attimo di pausa , lei con la coda del occhio vede quella triste antagonista in un angolo , presa dallo spavento per quel momento irriverente, e senza perdere tempo, libera il cazzo giusto il tempo di dirle "E tu stupida puttanella pensi di essere qua per oziare, vieni a leccarmi la figa e vedi di farlo a dovere "


Pochi istanti di una guerra tra lingue bocche e mani , e tutto un'incredibile improvvisa esplosione di sperma ed umori.


Le labbra di gocciolanti di sesso, prendono coraggio, e senza battere ciglio si rivolgono a lui " Ora esci da questa casa e non tornare mai più, e portati via la cagnetta da passeggio . 


Impossibilitato a cambiare la sorte del suo destino, lui la guarda e le dice con un filo di voce:"Va bene mia padrona"     

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