Tratto da:
Ciondolo d'oro: storie di un rent boy | qualunque cosa per il tuo piacere
di Bacchio Pilone
urly.it/3tk5t
Tra i molti clienti che frequentavano il sexy shop ce n’erano alcuni davvero bizzarri. Un giorno una signora anziana, cliente abituale, venne ad acquistare un vibratore per la nipote che, a quasi trent’anni, ancora era vergine e non riusciva a trovare un uomo adatto per perdere quella verginità che ormai era divenuta fastidiosa. “Le regalo questo almeno potrà dire di essere stata deflorata anche lei, anche se con un attrezzo di plastica invece che da un cazzo in carne e muscolo” - disse divertita l’arzilla nonnina. Replicai che era davvero un peccato che la nipote non trovasse un ragazzo adatto e lei affermò che Paola era una ragazza difficile “O troppo basso, o troppo alto, troppo qui, poco là…insomma nessuno le sta bene. E rimane vergine. Ci vorrebbe uno come te Bacchio. Una bella penetrata all’improvviso e via” - disse ridendo. “Se non avessi settant’anni ci farei volentieri anch’io una cavalcata sopra di te, che pensi?” Io sorrisi e le dissi che non mi facevo troppi scrupoli di età e che secondo me si poteva anche provare. Non se lo fece ripetere due volte. “Vieni a casa mia stasera, ti faccio un pompino che te lo ricorderai. Capirai, con l’esperienza che c’ho!” Alle nove di sera mi recai da nonna Rosa, che mi fece entrare divertita. “Non credevo che saresti venuto davvero, i stavo scherzando Bacchio. Sono troppo vecchia per te.” “Dai Rosa, voglio provare questo super pompino che mi hai proposto stamattina” - le dissi ridendo. “Va bene Bacchio, io il pompino te lo faccio volentieri, figurati…però mi devi fare una promessa. Devi provare a chiavare la mia nipotina, non vorrei che morisse verginella” - rise. Ci sedemmo sul letto e Rosa mi confessò che un po' si vergognava a prendermi in bocca l’uccello. Io non l’ascoltai, mi sbottonai i jeans e me li calai fino alle ginocchia e così feci con le mutande. La vecchia non capì più niente, prese in mano il pisellone e cominciò a segarlo con delicatezza. Poi prese il cazzo in bocca e cominciò a ciucciare e a slinguettare la cappella in maniera davvero singolare, che mi fece arrapare moltissimo. Le chiesi se lo voleva dentro ma mi rispose di no poiché aveva non so quali problemi. Allora mi rilassai e mi godei quel magnifico pompino fino a venire. Lei ingoiò tutto con gusto e poi ci ricomponemmo sul letto. “Allora, ti è piaciuta la pompata di questa povera vecchia, Bacchio?” Annuii sorridendo e mi rivestii. Alcuni giorni dopo Rosa tornò al negozio e mi propose di incontrarmi con sua nipote Paola. “C’ho parlato e mi sembra convinta, proviamo? Poi ti faccio un regalo.” La sera dopo ero di nuovo a casa di Rosa e questa volta venne ad aprirmi Paola. Ci salutammo e ci sedemmo al tavolo per parlare un po’. Mi raccontò che era davvero vergine, anche se aveva avuto due fidanzati nei dieci anni precedenti. “Ho avuto due compagni. Entrambi mi hanno capita. Io volevo arrivare vergine al matrimonio e quindi non volevo essere sverginata. In compenso gli facevo i pompini e me lo facevo mettere nel culo. Loro erano contenti e io lo stesso. Ora però, che sono arrivata alla soglia dei trent’anni, vorrei farmi sverginare da qualcuno ma non ho un compagno che lo possa fare e il vibratore che mi ha regalato quella zoccola di mia nonna non credo che possa sostituire un pisello vero e proprio.” Ci spostammo sul divano e cominciai a toccarle i seni e le cosce. Era magra ma aveva una bella bocca larga. Mi slacciai i pantaloni e misi fuori il ciondolo d’oro. Lei sorrise e lo prese in mano. Poi si avvicinò e le dette un bacio sulla punta della cappella. Le spinsi leggermente la testa e il cazzo le scivolò in bocca. Intanto le massaggiavo i glutei e il buco del culo, dopo averle abbassato con cura le mutandine. Mi alzai per sostarmi in camera da letto ma lei non voleva lasciare la presa sul cazzo. La convinsi e lei finalmente mi seguì. Ci spogliammo del tutto e ci sdraiammo nel lettone della nonna. Presi a leccarle la fica e il buco del culo e poi le tette fino a ficcarle la lingua in bocca. Nel frattempo si era bagnata completamente, la misi a pecorina e provai ad allargarle l’ano con la cappella. Lei, gemendo e dimenandosi, mi chiese di aspettare ad infilarglielo nel culo poiché aveva paura delle infezioni. “Mettimelo prima davanti e dopo dietro, così sono più tranquilla.” Allargò le gambe e abboccai il pisello nel buco della vagina. Lei era molto tesa ma, appena comincia ad affondare il colpo, si rilassò e il cazzo scivolò dentro con poche difficoltà. La battei una decina di volte fino a farla venire con piccoli urletti. Poi tolsi il pisello dalla vagina e glielo ficcai nel culo, mentre lei si dimenava e mi stingeva il collo con le braccia. La misi a pecora e la inculai ancora più fortemente, toccandole il clitoride con dei piccoli colpetti delle dita che la fecero venire ancora. Mi misi supino nel letto e lei si avventò sul pisello facendomi una sega dentro la sua bocca e inghiottendo tutta lo sperma con rumorosi gesti gutturali. La mattina dopo la nonna venne al negozio e mi porse una bustina bianca, ringraziandomi. Rividi Paola per altre volte, sempre a casa della nonna. Un mese dopo seppi che si era fidanzata con un ragazzo del posto e pensai sorridendo “Chissà se si farà trombare o se gli darà solo il culo?”
«Un simpatico racconto, continua.»
«Simpatico ed eccitante.»
«"abboccai il pisello"? Quelli che abboccano, all'amo, sono i pesci. Devi usare il verbo "imboccare" in senso figurato ). Come faceva a stringerti il collo se era già alla pecorina? Come fa a farti una sega dentro la bocca? "rumorosi gesti gutturali"? I gesti si fanno con le mani e, nella maggior parte dei casi, sono silenziosi; forse volevi usare la parola "versi". Nella bustina bianca cosa c'era? Se non lo specifichi, è inutile che tu lo scriva. Ti consiglio di rileggere, prima di pubblicare; in complesso, il racconto è comunque divertente, anche se il finale è un po' affrettato.»