Era passato un mese, il primo per l'esattezza. Giulia era diventata una professionista, stava studiando a fondo quel mercato ed era puntualissima ogni giorno. Prima di ogni live spendeva le ore a informarsi, a spiare le altre modelle e fare tutto ciò che serve a mantenere in piedi un'attività del genere.
Io ero passato da essere geloso e scettico a essere orgoglioso di lei. Non era un lavoro svilente, come pensavo tempo prima, ma un lavoro onesto su cui avremmo pagato anche le tasse. Inoltre, la dedizione che mia moglie metteva nel lavoro era incredibile, voleva fare sempre quel passo in più per sbaragliare la concorrenza.
Giulia ebbe l'idea di dedicare un'oretta in più ogni sera per degli show privati. Visto che iniziava ad essere tra le più richiesta, impostammo il prezzo al massimo, circa 5€/minuto. Io intanto continuavo ad occuparmi di tutto il lato tecnico, seguivo ogni diretta e mi occupavo di tenere aggiornati i canali social, caricare le foto e i video a pagamento e assicurarmi che non ci fossero intoppi mentre mia moglie dava spettacolo.
La settimana successiva iniziammo le cam private, ogni spettatore poteva mandare la richiesta e, se accettata, si sarebbe collegato in video-chat con lei.
Ogni sera, dopo lo show pubblico, si ritagliava del tempo per i suoi spettatori affezionati, che spesso gradivano una chat uno ad uno. Sorprendentemente molti di loro volevano solamente chiacchierare, magari mentre mia moglie teneva le tette al vento, ma comunque niente di eclatante. Altri richiedevano piccoli spettacoli, o esaudire le loro fantasie di sottomissione.
Uno dei tanti fan era Kevin, nome di fantasia che usava sul sito. Era un ragazzo sulla trentina, in forma, e che a giudicare da tutto il tempo che passava in videochat con Giulia, doveva essere molto benestante.
Kevin era tra i più audaci, si masturbava davanti alla webcam, mentre ordinava a mia moglie cosa fare. Passavano minuti su minuti ad eccitarsi a vicenda, convincendo Giulia a fare le peggiori porcate. Una volta che ricordo particolarmente, il ragazzo le chiese di prendere il dildo più grosso che aveva, e sedercisi sopra ficcandoselo in culo.
Giulia, per amor del denaro, eseguì. Lo lubrificò per bene con il gel, e dopo essersi allargata il buchetto con le dita, si sedette lentamente su di esso, impalandosi. Andò avanti a muoversi su e giù per un po', finché l'uomo non venne e terminò lo show.
Notai, però, che i rapporti tra mia moglie e Kevin si stavano stringendo. Ogni tanto me ne parlava addirittura a cena, o nel weekend, raccontandomi di come fosse il suo cliente preferito e come si distinguesse dagli altri. Io ero felice di vederla serena, mi eccitavo all'assistere a tutto ciò, ma mi sembrò che stesse superando il confine.
Era proprio così in realtà, pochi giorno dopo ne ebbi la conferma.
"Ehi amore, ti devo dire una cosa...", ruppe il silenzio dopo una live.
"Dimmi Giulia"
"Kevin mi ha fatto una proposta interessante..."
Non mi allarmai più di tanto, per quanto avevo potuto osservare non c'erano pratiche che non tollerassi, pensai a qualche richiesta fetish, niente di più.
"Kevin mi ha offerto 1000€ per una notte con me, nella realtà".
Sbiancai, non ci potevo credere. Aveva realmente superato ogni confine immaginabile.
"Non se ne parla Giulia, dimenticatelo"
"Hai idea di quanti soldi ci da ogni settimana? O te lo sei dimenticato?"
Tentennai, aveva ragione, solo Kevin sborsava il 20% di tutte le entrate, era un fan d'oro.
"Non vuol dire nulla, sei una camgirl, non una prostituta!", ribattei.
Litigammo nuovamente e a lungo. Non sapevo come uscire da quella situazione, finché Giulia non ebbe un'idea.
"Visto che ti eccita vedermi godere per gli altri, filmerò tutto l'incontro con Kevin solo per te"
Un conto era vederla da sola davanti ad un obiettivo, un altro era vederla con un uomo in carne ed ossa.
"Ma è pericoloso, e sei poi è un maniaco?"
"Facciamo così: mettiamo una telecamera nascosta nella camera d'albergo. In questo modo potrai divertirti a guardare e controllare allo stesso tempo"
Ero estremamente titubante, l'idea mi arrapava, la mente mi portava a volere qualcosa di più, ma al contempo non volevo che mia moglie si prostituisse.
Il giorno seguente mi convinsi, pensai ai soldi che ci avrebbe dato, e a tutti quelli futuri.
Mi occupai di prenotare una camera in un hotel vicino, tutto a spese di Kevin. Il bonifico diretto arrivò puntuale e io andai a piazzare la videocamera nascosta, tutto era pronto.
Giulia indossò un vestito rosso elegante, con una scollatura vertiginosa e uno spacco laterale. Ai piedi due scarpe con tacco 12, laccate, veramente sensuali. Era una vera Dea, e mai come in quel momento la gelosia tornò a possedermi.
Si incontrò con Kevin al bar dell'hotel e dopo una bevuta conoscitiva, andarono in camera. Io mi posizionai in macchina, fuori dall'albergo, controllando il video dall'app sul telefono.
Eccoli entrare in camera. Mia moglie era stupenda, lui veramente un bel ragazzo, curato ed elegante.
Li vidi baciarsi e abbandonarsi sul letto, mentre le mani di Kevin esploravano con bramosia ogni centimetro del corpo di Giulia. Era palese che fossero settimane che la desiderava, che non pensava ad altro se non a possederla fisicamente.
Mia moglie gli sbottonò i pantaloni, prese in mano quel cazzo già sull'attenti, e lo ingoiò. Gli dedicò un gran pompino, per quello che riuscivo a vedere dal piccolo schermo.
Intanto tra le mie gambe percepivo il crescere di un'erezione potente. Avrei voluto masturbarmi, ma non era proprio il caso visto che ero parcheggiato in un luogo pubblico, così mi accarezzai senza dare nell'occhio.
Giulia stava adorando quell'asta regalandogli attimi di piacere con tutta la calma del mondo, stava gustando il momento. Capii che non lo aveva fatto solo per soldi, ovviamente, ma perché il ragazzo la eccitava non poco.
Improvvisamente si staccò da lui, per spogliarsi. Fece cadere il lungo vestito a terra, rimanendo solo con le mutandine. Una vista da infarto: quelle forme impeccabili, quei seni perfetti, a pochi centimetri dall'amante.
Proprio come faceva in cam, sfilò il perizoma lanciandolo via. Raggiunse Kevin e salì a cavalcioni, accompagnando il suo cazzo dentro la sua figa bagnata. La vidi lasciarsi andare, cavalcare quel cazzo a suo piacimento, raggiungendo il primo orgasmo.
L'uomo la spostò da se, si alzarono e la prese in braccio, poggiandola seduta sulla scrivania della stanza. Si portò tra le sue gambe e la penetrò con forza. Osservavo mentre la sbatteva, colpo dopo colpo, provocandole piacere. L'audio era pessimo, ma potevo udire tranquillamente i gemiti e le urla di Giulia, avvinghiata al collo dell'amante, intenta a gustarsi ogni spinta.
Rimasero chiusi in camera per tre ore, sembrava una dimostrazione pratica del Kamasutra. Scoparono regalandosi orgasmi su orgasmi, come una gara a chi faceva venire più volte l'altro.
Il mio cazzo stava esplodendo, ma a quanto pare non era l'unico.
Kevin era intento a sbattersi mia moglie a missionario, gemevano entrambi, finché lui non uscì da quella figa fradicia e urlando le venne copiosamente sul ventre. Una marea di schizzi colpirono il pube di Giulia, che ancora respirava affannosamente.
La inondò a dovere, così lei ne prese un po' tra le dita e se le portò alla bocca, succhiandole e guardandolo dritto negli occhi.
Qualche mese prima mi sarei meravigliato di una cosa del genere, ma ormai aveva imparato a diventare la miglior troia che potesse esistere.
I due si ricomposero, si salutarono e mia moglie mi raggiunse in macchina per tornare a casa.
"Divertita eh?"
"Si, mi ha distrutta. Vedo che anche tu ti sei divertito!", disse indicando il vistoso rigonfiamento dei miei pantaloni.
"Beh si...ma qui non ho potuto sfogarmi".
"Andiamo a casa, ti meriti proprio un bel premio", concluse accarezzandomi il membro.
Da quel giorno in poi, di tanto in tanto, accetto che mia moglie si conceda a qualche fan che se la meriti, ma che soprattutto ci riempia il portafogli.
In compenso, ho scoperto di essere un cuckold vero e proprio, quindi il guadagno è sempre doppio e siamo tutti felici.
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