LA MIA PROPOSTA.
Ciao amici lettori, fedelissima alla mia promessa fatta nell'ultimo racconto, sono di nuovo qui, pronta ad aggiornarvi sugli ultimi eventi. I miei primi 10 racconti sulle mie scorribande sessuali (termine bellissimo che ho gentilmente copiato da un lettore a cui mando un affettuoso abbraccio) erano stati scritti tra gennaio e febbraio 2022, mai più avrei pensato di dover aggiungere altri capitoli alla mia storia, anche perchè la mia vita era particolarmente stabile e la convivenza con Abdul mi rendeva sessualmente appagata, perciò assolutamente niente si prospettava all'orizzonte. Avendo avuto un buon successo con le mie pubblicazioni e stimolata da alcuni lettori, ho cercato di "modificare" un pò le mie abitudini e far precipitare alcuni eventi per aver altro materiale reale da poter scrivere. Premetto che, quando in una relazione io sono sessualmente soddisfatta divento disinteressata ed irraggiungibile ad altri uomini, e anche in questo caso non ho fatto eccezzione. La mia convivenza con Abdul è fantastica a livello sessuale, lui essendo parecchio più giovane di me e mosso da forti istinti impulsivi, non riesce proprio a resistere alle tentazioni del mio corpo e non passa praticamente giorno senza che mi  scopi in maniera animalesca fino a spararmi dentro tutto il suo nettare. Certo che io contribuisco abbastanza a tutto questo, sessualmente lo stuzzico in continuazione perchè adoro quando Abdul, sopraffatto dal suo incontrollabile istinto primordiale, mi prende come se fossi un suo oggetto, sfogando dentro la mia figa tutto l'ardore e la forza di quel cazzone africano. La nuova storia nasce circa a metà dicembre 2022, quando un pomeriggio, nella scuola di danza che lavoro, mi ferma Marzia, una mia cara amica:
“Giulia, hai mica 10 minuti liberi, volevo parlarti ”
Marzia ha 45 anni, in passato è stata anche una delle mie allieve e siamo rimaste molto legate, (la sua passione per la danza l'ha trasmessa a sua figlia, che infatti frequenta le nostre lezioni) da tanti anni è sposata con Michele, del quale essendo stato nella gioventù un mio assiduo corteggiatore, ne conosco vita, morte e miracoli. Michele ha 54 anni, anche se è ancora un bell'uomo, è una pessima persona, arrogante, presuntuoso e si da un sacco d'arie per la sua buona situazione economica (sicuramente dovuta più dai suoi genitori che da lui) inoltre, ad insaputa di Marzia, Michele è stato uno dei primi a corteggiarmi spudoratamente anche dopo la morte di mio marito, si è dovuto arrendere tutto indispettito quando sono uscita allo scoperto con Abdul. Io, non essendomi mai confidata con nessuna e non offrendo così punti deboli alle mie amiche, sono sempre stata vista da loro come una donna inattaccabile, una specie di wonder woman ed ormai mi sono abituata a fare loro un pò da chioccia e dare ascolto alle loro travagliate vicessitudini sentimentali. Fu così anche con Marzia, che estremamente giù di morale, mi aprì completamente il suo cuore. La sua storia è simile a tante altre, si lamenta del marito che è sempre immerso nei suoi hobby, da troppo tempo non fanno sesso e sospetta fortemente di una sua possibile infedeltà.
“Scusami Giulia se mi sfogo con te, ma sei l'unica che mi posso fidare”
Marzia è una tenera ed ottima persona ma molto timida ed indecisa, mentre io sono molto concreta nelle cose e anche stavolta non ci giro troppo intorno:
“Marzia, calmati e cerca di essere realista, tu vorresti separarti da Michele?”
“No Giulia, assolutamente no, non dimenticarti che abbiamo due figli da tirare su”
“Ok, se non lo vuoi lasciare per il bene dei tuoi figli, allora cerca di riavvivare la vostra vita sessuale, magari con un viaggio o un fine settimana solo voi due in qualche bella località"
“Giulia, lui non ne vuole proprio sapere, non mi guarda nemmeno più, è per questo che penso abbia un'altra”
"Allora cara Marzia se è così, devi fartene una ragione sul suo tradimento, ma sbrigati a trovarti un amante anche te, così ti levi le tue voglie e ricambi le corna”
“Ma Giulia credi che non ci abbia pensato? Come faccio a tradirlo? Tu fai presto a parlare ma Michele è gelosissimo e mi sta sempre addosso, in passato è già arrivato al punto di pedinarmi, l'unico posto dove potrei eventualmente tradirlo è sul posto di lavoro, ma il mio capo è uno sfigato tale che..”
Parlando con Marzia, scopro un'altra cosa che mi fa veramente andare su tutte le furie, Michele è tutto pieno di pregiudizi con Abdul e della mia relazione con lui, le parole meno dispregiative  che usa sono quelle di chiamarlo vù cumprà, il resto evito di riportarle ma potete immaginarle da voi; invece di preoccuparsi nell'appagare le voglie della moglie, Michele si preoccupa di me e Abdul, se già non lo potevo vedere di buon occhio, con questi miseri preconcetti, Michele si è scavato la fossa con le proprie mani, credo non ci sia cosa peggiore per un'uomo che farsi una nemica donna e per di più confidente di sua moglie, come vendetta mi prometto che farò tutto il possibile perchè Marzia appoggi sopra quella testa vuota di Michele, un gran bel paio di cornoni. So benissimo che l'impresa non sarà affatto facile, perchè Marzia oltre ad essere molto insicura, essendo a volte anche seguita dal marito, ha letteralmente il terrore di essere beccata in flagrante e rovinare il matrimonio tenuto in piedi da lei, esclusivamente per il bene dei suoi figli. Alcuni giorni dopo, mentre sono a casa ripensando alla mia cara amica, nella mia testolina infernale si accende una lampadina:
“Ragioniamo un attimo...
1) Michele merita di essere tradito perchè oltre a far soffrire la mia amica, disprezza Abdul solo per il fatto di essere africano...questa sarà anche la mia vendetta.
2)Marzia muore dalla voglia di fare sesso ma non ha il coraggio di farlo in giro per paura di essere scoperta.
3) Casa mia potrebbe essere il luogo adatto per Marzia poter tradire suo marito in totale tranquillità. Protetta dalla mia presenza chi potrebbe mai immaginare cosa realmente tramiamo tra le mie mura?
4)Quel porco di Abdul neanche a dubitarne, si divorerebbe di buon grado la timida Marzia. 
Beh, mettendo insieme tutte le mattonelle, il mosaico sarebbe perfetto, se riuscissi a portarmi Marzia a casa e farla scopare da Abdul.”
D'altronde la mia relazione con Abdul è abbastanza aperta, non posso esigere piena fedeltà ad un ragazzo di quasi vent'anni più giovane di me e per di più, focoso come è lui, l'importante è che continui a farmi godere quando ne ho voglia, il resto non mi interessa.
Per mettere in pratica il mio piano ed entrare nella testa di Marzia, devo andarci cauta e approffittando delle feste natalizie in arrivo, come regalo le compro su internet un bel cazzo finto, ovviamente di color nero per farla abituare all'idea. L'unico problema, è che io essendo sempre stata disastrata con i numeri, quando arriva vedo che è di dimensioni abbastanza normali, io l'avrei voluto bello grosso come quello che giocavo con mio marito (racconto 9) ma pazienza. Alla vigilia di Natale invito Marzia a casa mia e per alzarle un pò il morale le consegno scherzosamente il regalo:
“Marzia buon divertimento! L'unica raccomandazione che ti faccio, è che devi sfasciare il regalo rigorosamente lontana da tuo marito perchè non deve assolutamente vederlo!”
Lei mi guarda incuriosita, annuisce e poco dopo se ne va. Il 28 dicembre mi arriva una videochiamata di Marzia, che ridendo a crepapelle mi dice:
“Giulia sei veramente tutta matta, ma come ti è venuta in mente una cosa del genere? Ahaha devo però ammettere che tra i tanti regali ricevuti, il tuo è risultato indubbiamente, il più utile ahahah”
Per averlo provato così velocemente, l'insoddisfazione sessuale di Marzia deve aver raggiunto il suo apice, il mio piano di spingerla nel letto di Abdul sta prendendo sempre più piede ed io batto il ferro finchè caldo, stuzzicandola immediatamente:
"Marzia ti è piaciuto? L'ho preso nero, stile quello di Abdul perchè ormai sono abituata così, peccato solo che è arrivato troppo piccolo, ma se vuoi lo possiamo sempre cambiare con uno più grosso, d'altronde questi sono i giorni giusti, tutti vanno al centro a cambiare i regali ricevuti ahaha”
“Piccolo? E' fin troppo grosso per me!"
Poi tutta imbarazzata, quasi balbettando aggiunge:
"Ma scusami un'attimo, non è per essere curiosa, ma è vero? Cioè tu mi vuoi dire, che questi africani...cioè il tuo Abdul....ce l'ha più grosso ancora?”
“E si tesoro, in grossezza ce l'ha proprio bello grosso, non sono mica scema io ahaha”
Marzia rimane senza parole, nonostante siamo in videochiamata, riesco a leggerle in viso tutto il suo stupore. Il sasso è lanciato, ormai le ho messo la pulce nell'orecchio e adesso la mia amica avrà il suo bel fantasticare. Appena dopo capodanno, Marzia, Michele e i loro due figli vanno in settimana bianca, però io mantengo caldi i contatti:
“Marzia hai messo in valigia il mio regalino?”
“Ma scherzi? Hai già immaginato se mio marito trova quel coso li?"
Quando ritornano a Genova, verso metà gennaio, approfittando che fuori c'è un gran tempaccio, invito Marzia a casa mia per una cioccolata calda e farmi raccontare le ultime novità:
“Allora Marzia sei riuscita a sedurre tuo marito e spegnere un pò i tuoi fuochi?”
Nemmeno scherzando riesco a strapparle un sorriso dalle labbra, lei purtroppo è sempre più amareggiata per il suo matrimonio:
“Giulia, io non conto veramente più niente per Michele, a lui interessa solo sciare, andare in bici ed uscire con gli amici per vedere le partite, io posso cambiarmi vestiti o rifarmi il taglio di capelli che nemmeno se ne accorge, se vado a letto nuda, lui si gira dall'altra parte, non mi desidera e quando provo a parlargli mi dice di non essere noiosa perchè sono 15 anni che mi scopa, sembra che provi piacere ad umiliarmi ed il tutto mi fa sentire inutile e terribilmente brutta”
“Ma Marzia non pensarla nemmeno una cosa del genere, tu sei ancora giovane e bella, anch'io se fossi nella tua situazione non mi separerei per causa dei figli, ma sicuramente avrei già aperto le mie cosce al primo che passa solo per fargli un dispetto”
“Giulia tu sei pazzerella ma proprio per questo ti invidio e mi rattristo ulteriormente, vorrei essere anch'io come te. Sono mesi che non faccio sesso e mi ero quasi convinta di farlo con il mio capo, ma è uno sfigato tale che credo non sia nemmeno capace di darmi piacere.. non è ancora escluso che un giorno o l'altro, in preda alle mie voglie, questo non accada, ma sono sicura che mi farei subito beccare da Michele, ho troppa paura di buttare alle ortiche il mio matrimonio. Ho perfino il terrore a tenermi in casa quel cazzo finto che mi hai regalato, con i miei marmocchi che rovistano dappertutto sai che pericolo"
“Marzia lascia perdere il tuo datore di lavoro che può crearti solo ulteriori casini, inoltre non è l'uomo giusto per te, noi siamo donne dalla figa calda e abbiamo bisogno di uomini che sappiano farci godere, ascolta con calma cosa ti propongo. Io con Abdul ho una relazione esclusivamente basata sul sesso, non c'è altro che ci lega oltre a questo, se vuoi, vieni un giorno a casa mia e con Abdul ti levi tutta la voglia repressa che hai”
“Giulia tu sei davvero fuori di testa, come potrei fare questo? Tu mi sorprendi ogni giorno di più, ma parli seriamente? Poi non ti offendere ma Abdul non fa proprio il mio tipo!”
Stavolta Marzia è riuscita a farmi incazzare, non vede un cazzo duro da un'eternità e adesso vuole fare la difficile per coprire la sua mancanza di coraggio, ma io non gliele mando certo a dire:
“Ma è Michele che ti ha contagiata con questi preconcetti? Io ti parlo da amica e capisco che Abdul non sia l'uomo dei tuoi sogni, se è per questo non lo è neanche per me che ci sto assieme da anni, io te l'ho proposto perchè lui ha il cazzo per farti godere come nemmeno potresti immaginare ed inoltre, qui a casa mia tu saresti protetta dalla mia presenza e nessuno potrà mai sospettare minimamente cosa realmente combineremo. Poi fai come meglio credi, se vuoi dimentica quello che ti ho detto e continua a piangere dietro ad un marito che ti umilia, forse ti tradisce e dulcis in fundo non ti scopa nemmeno più, ricordati che i tempi del medioevo dove la donna era completamente sottomessa al marito sono finiti da un bel pezzo.”
Ascoltando le mie parole, Marzia accusa il colpo, dal suo bel visino scendono un paio di grosse lacrime, così mi sento terribilmente in colpa e la devo abbracciare:
“Scusami Marzia se sono stata dura, vieni qui dai, abbracciami e perdona la tua amica, a volte sono delicata come un trattore, ma l'ho detto in buonafede perchè volevo solo aprirti gli occhi, io ti voglio bene e non mi piace vederti soffrire così”
“Giulia tu hai perfettamente ragione, è per questo che mi confido con te, tu non mi dici solo cose belle per gratificarmi, ma dici quello che realmente stai pensando, sono io che chiudo gli occhi per non vedere la triste realtà e credimi, non volevo assolutamente offendere Abdul, volevo solo dire che io ho sempre avuto uomini fisicamente asciutti e atletici, inoltre non ho mai tradito e tantomeno fatto con un uomo di colore, preferirei rimanere sul made in Italy, se accettassi la tua proposta mi sentirei proprio una troia, perchè sarebbe come se lo facessi solo ed esclusivamente per il suo cazzone. Ti prego, fammi fare un pò di mente locale e vedere veramente cosa voglio, poi ci aggiorniamo.”
“Marzia, quando ho conosciuto Abdul, nel letto era già molto bravo e la qui presente lo ha migliorato in uno strumento coi fiocchi per il piacere di noi signore, inoltre, farlo con lui che è tanto disprezzato da Michele, ti sentirai doppiamente vendicata”
Realmente sono andata giù in maniera abbastanza pesante, ma adesso Marzia ha tutto per scuotersi ed uscire da questa situazione. Dopo circa un mese di sporadici incontri nella scuola di danza e tanti formali messaggini scambiati tra me e Marzia, arriviamo ad un venerdì di metà febbraio, quando lei mi telefona e come un fiume in piena, apre subito il gioco.
“Giulia, io domani sono libera, la tua proposta è ancora valida?”
“Ma amica... certo che è valida!”
“ Ho osservato bene Michele In queste settimane e anche se non so bene qual'è il suo scopo, lui non ha fatto altro che umiliarmi e ha passato tutti i limiti dell'immaginabile, vaffanculo, adesso sono veramente stufa, è arrivata l'ora di pensare a me e se mio marito non mi ritiene nemmeno più attarente, vediamo cosa ne pensa Abdul. Però Giulia mi affido a te, aiutami a mettermi un pò a mio agio, anche perchè Abdul lo conosco a malapena.”
“Ci penso io Marzia, lascia fare tutto a me, se sei libera domani, allora vieni a casa mia per le 11.30, così abbiamo il tempo di pranzare e stemperare l'ambiente”
La mia amica è caduta come una pera matura e Michele dopo aver seminato vento, finalmente raccoglierà la tempesta.
Nella sua disperata voglia di sesso mi rivedo tutta in Marzia e a voi lettori che mi avete seguita fin dall'inizio, vi faccio una domanda:
“Sarà che quella mia amica Laura (se non ricordate di lei, rileggete il mio primo capitolo, dove poi tutto è nato) non abbia visto in me quella stessa voglia di sesso che adesso io vedo in Marzia e mi abbia parlato di Saliou con secondi fini, spingendomi da lui come io sto spingendo Marzia da Abdul? Voi cosa ne dite?”
Continua...


 


 

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