Caro Mimmo.


Ti voglio raccontare una storia di vita vissuta anni fa da chi ti scrive.


Mi chiamo Alberto, ho 30 anni, sono alto 1,85x90 di peso quindi di corporatura robusta.


Circa un paio d’anni fa, decisi di andare a passare un periodo di vacanza a casa di zia Isabella, sorella di mio padre, una fantastica e bonazza trentottenne 70 kg di peso, x1,75 d’altezza, culo medio-grosso, seno grosso e passera pelosetta.


In quella casa, una villetta situata fronte mare, vivevano anche: Veronica, cugina di zia, una bellissima quarantacinquenne, seno grosso, culo grosso, passera non più vergine e buco del culo ancora inesplorato. E Giada, sorella di Veronica, una bellissima quarantacinquenne, seno medio, culo medio, passera non vergine e buco del culo ancora inesplorato.


Dopo qualche tempo, scoprii che le tre ladies, giravano in casa in topless, e non ti nascondo che la cosa, mi eccitava tantissimo; tant’è che mi sparavo dei mega segoni all’infinito.


Una notte, sentii provenire degli strani gemiti dalla loro camera da letto, mi alzai in punta di piedi, mi avvicinai all’uscio della porta socchiusa e scoprii che le tre ladies si stavano vicendevolmente masturbando, prima con le dita e poi, facendo uso di sexy toys!


Alla vista di quel meraviglioso spettacolo, il mio arnese, si fece duro, come una mazza di ferro; e iniziai a segarmi come un dannato; ma, l’eccitazione era talmente tanta che, ad un certo punto, persi il lume della ragione; e così, m’infilai lentamente nel lettone e iniziai a toccarle le tette e poi, a leccarle le cosce!


In un primo momento, le tre donne, s’adirarono; ma poi, la cosa iniziò a piacere pure a loro; tant’è che alla fine divenni il loro padrone! Dimenticavo la zia Isabella, amava indossare quasi sempre un perizoma nero, Veronica, mutandina bianca e Giada mutandina classica in pizzo rosso.


Zia Isabella: mah, che ci fai nel nostro letto, svergognato, porco!? 


Io: ehm, il fatto è che m’annoiavo solo, soletto nella mia camera da letto; e poi, ho sentito delle strane urla e così, ho creduto che vi stesse succedendo qualcosa!


Zia Isabella: ah, sìì!? Non sapevo di avere un nipote maniaco e sporcaccione!


Io: ti prego, zia! Che il tutto resti qua dentro, non voglio che lo venga a sapere mio padre!


Zia Isabella: ah, non vuoi che lo venga a sapere tuo padre, eh!?


Io: sì, zia! Accetterò qualsiasi cosa pur di farmi perdonare e comprare il silenzio di tutte e tre! “risposi furbescamente al fine di ottenere qualcosa di buono! E così fu”. 


Zia Isabella: con il consenso unanime di mia cugina e sua “surella” sorella, io ti ordino di leccare le nostre rispettive fregne accalurate e grondanti di sbroda!


Io: ok, la mia lingua, è pronta ad entrare nelle vostre vagine cavernicole e lubrificate!


Dopo averle fatte squirtare come troie e bagasce da strada, m’accorsi della loro insaziabilità e pensai bene di prendere la situazione in mano, da vero dominatore!


Io: vedo che siete diventate insaziabili!


Veronica: sì, a me piacerebbe ricevere il palo di carne nella fregna! 


Giada: anche a me, sono tutta un bollore da sbollentare!


Zia Isabella: hai sentito, porco, bastardo!?


Io: sì, sì ho sentito!


Zia Isabella: e allora, datti da fare, suino! Accontentaci tutte e tre!


Io: certo, ma ad una condizione!


Zia Isabella: quale sarebbe questa condizione!?


Io: che vi facciate rompere e sborrare in culo!


Zia Isabella: sei proprio un porco! Io e le mie cugine, non lo abbiamo preso mai in culo! La sodomia è contro natura!


Io: o, ve lo prendete in culo, o domani, spiffero tutto a mio padre e dico che siete delle grandi troie!


Zia Isabella: ah, sai anche ricattare!? E allora inizia a penetrare le rispettive fighe e poi ce lo metti in culo, maiale!


Io: così, mi piacete, zoccole!


Dopo aver deliziato le loro fregne con il mio grosso e duro arnese, ordinai loro di posizionarsi alla pecorina; di conseguenza, infilai a fasi alterne il mio cazzo nei loro sfinteri, non ancora esplorati da alcun fallo.


Io: ora, vi ordino di mettervi alla pecorina, grandi troie!


Zia Isabella: eccoti servito, porco! Infilaci il tuo cazzo in culo!


Le troie, godettero, come dannate, prendendoselo, fin dentro le viscere; ed alla fine richiesero che la mia sborra inebriasse i loro orifizi!


Io: ohh!! Sìì! Sto sborrando, sto sborrando, sto sborrandoooooooooo!!! Ohhhh!!!


Zia Isabella: sì, sborraci in culo, sborraci in culo!


Anche le altre due, implorarono la stessa cosa.


Caro Mimmo, le sorprese non finiscono qui.


Alla fine, mi venne da urinare e …. le pisciai sui seni!


Un caro saluto Alberto.


Nota dell’autore 


I nomi sono nomi di fantasia e pertanto, ogni riferimento alla realtà, è puramente casuale.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

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