Ho voluto nuovamente raccontare di quando da ragazzina facevo la troia con quello che ora è mio marito.


Avevo sui 11/12 anni ero una comunque abbastanza formata, passavo le giornate dopo la scuola assieme a mia nonna, i miei lavoravano, vicino a noi abitava una famiglia con un figlio Roberto, anche lui sempre solo, era un tipo malizioso, mi faceva vedere certi giornaletti dell'epoca, mi palpava specie il culo, che avevo bello formato, mi faceva vedere il suo uccello, per l'inesperienza che avevo devo dire molto dotato i compagni di squadra lo chiamavano " IL CODA" scapellato perchè operato, certe volte mi dava degli spiccioli perchè lo menassi siccome ero già troietta e mi piacevano i soldi non rifiutavo.


Roberto trovò una busta con diversi soldi al che io cominciai a chiedergli più soldi ma lui non voleva, mi offrivo di farmi toccare ma lui niente, poi un giorno dissi:


- Se mi dai i soldi io ti do il culo.


- Senza slip stesa con il cazzo infilato ti fai inculare.


- Si però giura che dopo non lo dici a nessuno, è stato sempre di parola.


- Ti do ....... per due inculate.


- Va bene oggi quando siamo soli passi dalla terrazza e vieni in camera mia però non dirlo.


Nel pomeriggio rimasti soli è venuto in camera mia abiamo steso una coperta, non volli nel letto, calati pantaloni fece diventare duro l'uccello poi volle che lo cospargessi con dell'olio solare, io diciamo ero un poco preoccupata per le sue dimensioni però quando mi diede i soldi misi le mani sotto la gonna calai gli slip e mi stesi culo in aria.


Roberto dopo essersi messo dietro avermi scoperta iniziò ad abboccare l'uccello al buco quando la cappella era abboccata diede una spinta, mi sono sentita forzare al che ho gridato.


- Aia mi fai male


Ma lui ha data un'altra spinta e il culo mi si è aperto.


- Basta mi fai male, smettila non li voglio più i soldi.


- Dai Giuliana che è entrata la cappella.


Mi sentivo il culo largo, poi lui ha spinto dentro ed è stato come se un serpente fosse entrato dentro di me, ha poi iniziato a incularmi pompandomi.


- Dai Roberto, smetti, tiralo fuori.


- Aspetta, ora fa meno male.


- Si ma tiralo fuori e non dirlo a nessuno, levalo.


Ha continuato ad incularmi fino a quando non si piantato ho sentito del calore gonfiarmi dentro, era venuto.


- Dai tiralo fuori ora.


L'ho sentito scivolare fuori il buco che si è richiuso però vuoi per le pompate e per il seme che avevo dentro sono dovuta correre in bagno, mentre ero sul water e come avessi la diarrea piangendo gli ho detto:


- Oddio cosa mi hai fatto ora se lo scopre mia mamma che mi sono fatta inculare.


- Non lo scopre nessuno, dai lavati che ti ho dati i soldi per due volte.


- No ora no, domani.


Ero terrorizzata che potessero scopripre quello che avevo fatto, bugiarda come ero inventai che mi sentivo come se fossi stata pizzicata da qual'cosa, era successo, mia nonna messasi dietro fattami sollevare la gonna e tirati giù gli slip mi allargò il culo e disse.


- Hai il buchetto arrossato anche attorno.


Mi si ghiacciò il sangue, ma poi aggiunse.


- Mangia meno cioccolata e tienilo pulito, lavalo spesso.


Stessa cosa fece mia mamma, le mie preoccupazioni erano infondate.


Il pomeriggio dopo Roberto volle la seconda parte, siccome vi erano dei parenti andammo in uno stanzino, stavo in pedi con le mutandine calate alle ginocchia e con le mani tenevo sollevata la gonna lui dietro di me che con i pollici mi ha aperte le natiche per infilarmi l'uccello in culo poi mi tirava verso di se, mi ha detto


- Giuliana mettiti in ginocchiata dai.


- No così


- Ma io ti ho dato i soldi mettiti in ginocchio.


Prese dei sacchi vuoti e li stese in terra m'inginocchiai con il vestito sollevato prese e infilò il cazzo affondando cominciò ad incularmi.


- Roberto fai piano, e non dirlo a nessuno che mi faccio inculare.


- Senti come ti sto inculando, che gusto tu lo senti.


- Un poco, ma non dirlo.


Contunò a incularmi, effettivamente un  poco mi piaceva, dopo mi sono nuovamente sentita gonfiare di tepore.


- Dai sei venuto tiralo fuori.


Prese e usciì dal culo mi rialzai e mi ricomposi tirandomi su gli slip, Roberto era rimast con pantaloncini e slip calati e l'uccello sepre duo.


- Dai Giuliana fatti inculare ancora rimetti come prima.


- No si era detto due volte.


- Ti do altri soldi.


Come mi mise in mano i soldi inflai le mani sotto il vestito calai gli slip e i rimisi inginocchiata con il culo in aria.


- Fai piano e non dirlo a nessuno però


Mi inculò in un modo, per essere la terza volta mi piaccque.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

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Categorie: Confessioni