Racconto reale: Anno 2017, con l'avvicinarsi della primavera qualcosa mi ronza in testa, decido di iscrivermi ad una chat dove si poteva vedere le persone nelle vicinanze. Tra i tanti contatti mi imbatto in una donna anche lei sposata, si chiama Marianna, una bella rossa con occhioni verdi, molto colta ed intrigante, facciamo amicizia, scambiamo qualche foto, ci masturbiamo e fantastichiamo a distanza. Tutto ciò non bastava, volevamo incontrarci, al che lei ribatte che al momento ha un problema e che non può incontrarmi prima che passino almeno sei mesi, di più non volle dirmi.
Iniziai a pensare di tutto, magari che possa aver avuto qualche incidente e per questo magari fosse in riabilitazione etc. alla fine sotto mia insistenza, mentre le settimane passavano, si decide ad aprirsi e mi confessa di essere incinta di circa 8 mesi ma che se aspettiamo troppo non sarà più possibile, mi dice che il marito lavora lontano da casa e lei è sempre infoiata.
Beh con me sfonda una porta aperta, adoro le pregnant, ci diamo appuntamento passi a prenderla vicini a casa sua, lei furtuva sale in auto e andiamo in hotel, lei è passionale mi bacia con foga in bocca mi fa sentire tutta la sua voglia affondando la lingua nella mia bocca le nostre lingue si intrecciano vorticose, le mie mani sul suo corpo, inizio a spogliarla lentamente dei suoi abiti premaman indossava un toppino il quale cingeva un generoso seno sarà stata almeno una sesta, alla vista di quei capezzoli non potei fare a meno di succhiarli con veemenza, le mie mani spasmodiche di piacere la accarezzavano tutta, sul seno sul pancione sul culo, ma solo quando sentii il fuoco che veniva fuori dalle sue cosce capii che mi stavo perdendo il piatto più succulento, mi fiondai con la testa tra le sue cosce per succhiare il nettare della sua passione, caldi umori di come miele irroravano la mia bocca famelica, ci ritrovammo in un 69 dove lei seduta sul mio viso si gustava la mia asta in l'erezione, lentamente con quelle labbra calde la cingeva e la faceva scivolare fino in gola, tutto ciò mentre ancora continuava a secernere miele delizioso dalla sua vulva in fiamme.
Dopo questi preliminari passionali arrivò il momento di trafiggere la sua carne col mio membro, si adagió supina col culo su un cuscino a cosce aperte, i suoi occhioni verdi imploravano scopami. Affondi delicatamente il cazzo nella sua figa ancora gocciolante dei lunghi preliminari, scivolai lento per fargli gustare per bene tutto il turgore della mia cappella, aveva la capacità di contrarre i muscoli pelvici facendomi sentire le pareti della sua figa, la scopai a lungo mentre le accarezzavo il pancione enorme, le mungevo le tette con le mani e con la bocca fino a sborrarle in figa, una copiosa sborrata, dopo aver estratto il cazzo veniva giù colando sul cuscino. Lei voleva di più, portó il mio cazzo in bocca succhiando lo sperama che rimasto e a furia di succhiare me lo fece tornare duro. Ne voleva ancora...
A tratti il mio pensiero è andato all'ignaro cornuto ma sono consapevole di aver fatto una buona azione, non si può lasciare una moglie puttana a casa da sola...
«Sono di Napoli pure io come si chiama là chat?»