Era una sera come tante. I ragazzi avevano giocato a calcetto e poi eravamo andati tutti insieme a cena.
Alessandro aveva bevuto un po’ ed era su di giri, così aveva preso a toccarmi una gamba risalendo verso la coscia e facendosi sentire dagli amici mi aveva detto che di lì a poco mi avrebbe portata a casa e scopata per bene. Io non gradivo questi modi volgari, ma ero gratificata dal fatto che mostrasse la sua voglia di me, quindi mi limitai a sorridere e a dire che aveva bevuto troppo. Uno dei suoi amici però, Diego, si rivolse a me ironicamente:
Ti fa godere con quel cazzetto?-
Certo, mi fa godere tanto brutto coglione!
Calma, mamma mia stavo scherzando- si riprese- e poi le dimensioni non contano- e giù risate…
Vedevo Ale in difficoltà e non capivo il perché di quella situazione.
Non avevo avuto molti uomini in vita mia ma con Alessandro stavo bene e non trovavo in lui nulla che non andasse.
Decisi di fare finta di niente, ma quando tornai a casa chiesi ad Alessandro delle spiegazioni sul modo di fare di Diego.
Lui disse di non farci caso perché Diego, convinto di essere superdotato, aveva questo modo di fare volto a far pesare la cosa agli altri…
Ma che significa superdotato?-
Che ha un cazzo grosso-
Grosso quanto?-
Che c’è ti interessa?-
Ma no, dico per curiosità-
Grosso…ce l’ha grosso e lungo-
Ma rispetto al tuo?-
Non lo so, più grosso, che ne so…?! Ora basta parlare andiamo a letto-
Quella cosa le parole cazzo grosso, pronunciate dal mio ragazzo con una sorta di fastidio, di senso di inferiorità mi avevano eccitato tanto. Glielo presi in mano e iniziai a succhiarglielo, poi lo cavalcai.
Mentre godevamo gli dissi:
-Mi piacerebbe vederlo, così per curiosità-
-Che troia!-
-Dai, senza che lui sappia niente. La prossima volta che andate a giocare gli fai un video mentre si fa la doccia e me lo mandi?-
-E tu in cambio che mi dai?-
-Domani sera ho il corso di pole dance. Farò un video a Vanessa mentre si fa la doccia e potrai vedere le sue belle tette che immagini sempre facendoti le seghe.-
Disse di sì mentre mi riempiva di sborra e mi insultava dandomi della cagna.
Il giorno seguente non ne parlammo più, ma la sera quando fu ‘ora di fare la doccia mi ricordai della mia promessa e stando molto attenta a non farmi scoprire iniziai a filmare Vanessa mentre si spogliava e poi mentre faceva la doccia.
Lo mandai ad Ale e poi la sera mentre lo scopavo gli dissi:
-Ti è piaciuto il video?-
-Da morire-
-Ti piace Vanessa?-
-Tanto, ha delle tette stupende-
-Per me è pure una gran porca-
-Troia che sei-
-Sì, ma solo la tua e tu solo il mio…-
-Certo, sono giochi di fantasia che sappiamo solo noi-
-Bravo il mio maiale, ora lo sai che domani tocca te…-
-Cosa?-
-Farmi vedere il cazzo di Diego-
-Ah sì, preparati perché ce l’ha grosso-
-Mmm e le palle come sono?
-Grosse e rotonde-
Iniziai a godere e venni subito con queste parole.
il giorno dopo alla partita non riuscivo a staccare gli occhi da Diego, dai suoi polpacci, dagli addominali che si vedevano quando alzava la maglia per asciugarsi il viso dal sudore.
Alessandro sembrava un po’ geloso e la cosa mi eccitava anche di più.
Al momento della doccia lo rassicurai con un bacio e gli ricordai che aspettavo un video.
Passò un po’ di tempo e poi finalmente arrivò la notifica del video.
Cercai gli auricolari nella borsetta e andai in bagno in modo da non poter essere vista da nessuno.
Una volta dentro prima di premere play sfilai gli slip e appoggiai il piede sopra al water chiuso con la chiara idea che probabilmente di lì a poco mi sarebbe venuta una gran voglia di masturbarmi.
L’immagine iniziale era coperta non si vedeva ancora niente. In sottofondo un rumore di voci e acqua delle docce, l’immagine tutta mossa mostrava chiaramente il momento in cui Ale stava piazzando il telefono per la ripresa. Dopo un po’ l’inquadratura era fissa in direzione delle docce. Su una si era messo Ale e si stava lavando, mentre sull’altra dopo qualche minuto non tardò ad arrivare Diego, completamente nudo con gli addominali scolpiti come marmo, i pettorali che pulsavano lucidi e tra le gambe un attrezzo che anche a riposo era notevole.
Iniziai a toccarmi e fui fortunata perché mentre lo apriva per bene per insaponarlo era girato verso la telecamera offrendomi uno spettacolo bellissimo...
Il confronto col mio ragazzo che tanto bene si trovava vicino a lui era impietoso. Anche lui si insaponava e fatto ancor più significativo stava avendo una mezza erezione, probabilmente dovuta al fatto di sapere che avrei visto il video. Gaurdavo il suo cazzo in erezione che era più piccolo di quello di Diego a riposo. Ora capivo perché Diego era sempre così sicuro di sé.
Mi toccavo e godevo e mentre godevo pensavo a quanto ero fortunata ad avere un ragazzo come Ale che mi faceva fare queste maialate… ma pensavo anche a quanto erano fortunate tutte quelle ragazze che si scopavano Diego. Pensavo immaginavo e venivo a raffica, finché nel video accadde qualcosa. In sottofondo si sentivano le voci degli altri che erano tutti usciti e mentre Diego stava lasciando la doccia ha notato l’erezione di Alessandro.
-Hey brutto frocio che cazzo fai, ti arrapi guardandomi il cazzo?-
-Ma che dici ce l’ho così un po’ barzotto, chi ti guarda scemo-
- Barzotto un cazzo, ti sei arrapato col mio cazzone, ora lo dico alla tua ragazza-
Alessandro in un gesto quasi automatico aveva guardato verso il telefono e questo movimento doveva aver attratto l’attenzione di Diego che all’improvviso vide il telefono.
-Ma allora è vero brutto frocio mi stai filmando! Ma io ti denuncio.-
-No Diego non è come sembra non volevo filmare per guardati-
-Ah no e che volevi fare, ricattarmi?-
-No, aspetta è un gioco con la mia ragazza. Sai le ho detto che sei dotato e allora per gioco abbiamo fatto questa cosa perché ti vedesse nudo.-
-Ahahah immagino che te l'abbia chiesto lei.-
Ale non rispose. Diego si avvicinò al telefono e lo prese in mano.
-Ciao puttanella, tra un po’ quando vedrai questo video avrai una bella sorpresa. non solo avrai visto il mio cazzo a tradimento di nascosto mentre facevo la doccia, ma potrai vederlo in erezione. Sai me lo sto toccando pensando a te e mi sta diventando sempre più duro, tra poco lo inquadrerò mentre mi farò una sega. La domanda è: ora che lo hai visto vuoi anche toccarlo?-
L’inquadratura si abbassò e vidi il primo piano delle palle enormi e del cazzo durissimo. Mi sditalinavo come un’ossessa.
Tornò sul volto che guardando nell’obiettivo mi disse:
Ora voi due avete leso la mia privacy e siccome sono un avvocato ve la farò pagare. Se volete visto che sono andati via tutti potremo però trovare un accordo visto che a te piace il mio cazzo e al tuo ragazzo viene duro solo a pensare che me lo guardi. Ti do 30 minuti da quando riceverai il video considerando che 20 ti serviranno solo per vederlo. Io ed Alessandro ora ci vestiamo e usciamo, se vorrete verrò a casa vostra e troveremo il nostro accordo, altrimenti se ne parla in tribunale.-
Ero un lago, uscii di corsa dal bagno e li vidi nel parcheggio che discutevano.
Quando mi vide Alessandro mi venne incontro dicendo che non dovevo preoccuparmi perché Diego era solo uno stronzo e non avrebbe ottenuto niente visto che noi il video non lo avevamo diffuso.
-Va bene Ale, ma non possiamo rischiare- dissi
-Ma che dici, dì piuttosto che lo vuoi-
-Non possiamo rischiare risposi con lo sguardo rivolto agli occhi di Diego e un’espressione da troia in calore-
Presi per mano Diego.
-Andiamo a casa- dissi. Poi mi rivolsi ad Ale
-Seguici con la tua macchina-
Mi guardò incredulo e salì in macchina
Diego guidava in silenzio e io ero accanto a lui, ma dopo poche curve gli misi una mano sul cazzo e dissi:
-Fammelo toccare ti prego, fermati appena puoi.-
-Si fermò su un parcheggio e lo tirò fuori. Lo presi in mano era stupendo. Poco dopo al finestrino vidi Alessandro che era sceso per vedere cosa fosse successo. Mi vide mentre lo segavo era senza parole.
-Scusami- gli dissi
Lui non reagiva. Ero eccitatissima iniziai a leccarlo e a mettermelo in bocca mentre Diego mi teneva la testa. Assaporai quel cazzo in tutti i modi e poi mi tirai su cercando il mio ragazzo che era come pietrificato:
-Voglio baciarti, ti prego amore.-
-Lui si avvicinò al finestrino e lo baciai con la lingua cercando di fargli sentire il più possibile il sapore del cazzo.
-Ora andiamo tutti a casa- ordinai
-Quando fummo sul nostro letto chiesi ad Ale di leccarmi i piedi mentre mi dedicavo al cazzo di Diego. Vedevo che si eccitava da morire e anche io mi eccitavo, così gli dissi di venire vicino a me, a un centimetro dal cazzo per vedere da vicinissimo come lo leccavo.
Alternativamente leccavo il cazzo e poi pomiciavo col mio uomo.
Poi gli feci leccare bene la fica e quando fui pronta implorai Diego di sfondarmela.
Alessandro voleva partecipare ma gli chiesi di sedersi fuori dal letto e aspettare.
Iniziai a baciare Diego che a questo punto iniziò a diventare dominante. Mi baciò ma non mi penetrava disse:
-Dì a questo cornuto di prendere il mio cazzo e metterlo nella fica con le sue mani-
-Hai sentito cornuto? Non fartelo ripetere.
Ale si avvicinò e prese in mano quel cazzo enorme, lo struffò sulla mia fica e poi lo inserì. Ero in estasi.
-Ora cornuto mentre scopiamo lecca i piedi alla tua ragazza.-
-Iniziammo a scopare e mentre godevo sentivo la lingua di Ale sui piedi e godevo come mai prima di allora. La fica era un lago e ogni tanto Diego smetteva e diceva al mio ragazzo di leccarmela.
-Vai così maiale, lo senti il sapore del cazzo nella fica della tua ragazza?Altro che video, ora si che la stai accontentando come si deve.Una puledra così ha bisogno di un cazzo vero, di un toro che la sfondi per bene.-
E io rincaravo la dose:
-Si, sfondami sempre. sono tua diglielo a questo cornuto. Riempimi la fica di sborra-
Lo fece davvero e fu una sborrata enorme mentre gli strizzavo le grosse palle con la mano. Non prendevo precauzioni, avrebbe potuto mettermi incinta ma non capivo più niente.
-Ti prego amore leccami la fica - chiesi ad Ale
-Lui non era ancora venuto ed era ancora eccitato, così prese e la leccò, con tutta la sborra che scendeva.
-Io ebbi l’orgasmo più intenso che ricordo di aver mai avuto in vita mia proprio mentre la leccava e poco dopo lui si segò davanti alla mia faccia fino a venire sulle mie labbra..
-Diego si era già rivestito ed era imbarazzato. Ci salutò velocemente e se ne andò.
Restammo soli e rimanemmo in silenzio per un po’, poi lui mi disse:
-Ma cosa hai fatto? Ora sono costretto a lasciarti.-
-Amore mio scusami, non so cosa mi è preso, ma vedere quel cazzo, quel fisico. L’ho desiderato da morire non ero più in me.-
- Non si tratta di questo. Ora saremo lo zimbello del paese, Diego lo dirà a tutti ed io sarò visto come il cornuto.-
-E io sarò la grandissima troia- mentre lo dicevo mi stavo eccitando e cominciai a toccarmi.
con l’altra mano iniziai a toccare anche lui, che non tardò a tornare duro come il marmo.
-Alla prossima partita tutti i tuoi amici mi guarderanno eccitati, forse mi chiederanno davanti a te se avrò voglia di entrare a fare la doccia con tutti. A dire la verità un po’ di voglia ce l’avrei, ma solo se ci sarai tu a guardare.-
- Mi insulterebbero dandomi del cornuto e a te della troia- diceva eccitandosi
- Ma certo perché io SONO una troia e tu il più grande di tutti i cornuti. Li voglio far sborrare tutti. Li voglio tutti nella fica.-
Non finii la frase che lui sborrò copiosamente, ma io non ero ancora venuta, così presi lo sborro che avevo sulle mani e me lo spalmai sulla fica, poi gli dissi:
-ti prego lecca-
e lui che era già venuto non voleva ma io insistetti prendendolo per la testa:
-lecca cornuto!-
L’effetto fu incredibile: il cazzo gli tornò duro e iniziò a leccare avidamente mentre io continuavo:
-lecca la sborra dei miei amanti e segati il pisellino!-
Venimmo ancora tutti e due.
Alla fine ci addormentammo, ma la mattina dopo Alessandro mi ribadì la sua intenzione di lasciarmi. Io mi misi a piangere, poi pensai ad una soluzione:
Scriviamo a Diego, diciamogli di non dirlo a nessuno. Diamogli dei soldi. Però ti prego non mi lasciare.-
Figurati lo sapranno già tutti da ieri notte.
Fammi provare.-
Presi il telefono e scrissi:
< ti prego Diego, Ale mi vuole lasciare perché non è un cornuto e non vuole una troia come me accanto a lui. Sono disperata, ieri ho avuto una debolezza ma ti prego non rovinare le nostre vite così.>
Lui rispose quasi subito:
< Ma per chi mi avete preso? Non sono uno stupido e tanto meno una persona cattiva. Nessuno sa niente e io non lo dirò a nessuno, state tranquilli. Se volete ci vediamo questa sera a cena e ne parliamo a voce, ma dì ad Alessandro di stare tranquillo, anzi ora gli scrivo anche io>
Alla fine non senza fatica convinsi Ale a darmi un altro giorno per vedere se la serata con Diego lo avrebbe convinto ad andare avanti. Avevo tanta paura perché oltre alla questione del fatto che si venisse a sapere, percepivo che Alessandro non si fidava più di me.
«racconto molto eccitante , vorrei sapere se diego la chiavata ancora mi immagino che per non divulgare la cosa voglia avere rapporti continui e voi lo accontentate , anche io adoro i grossi cazzi e le lunghe chiavate ciao.....»