Io e Giada avevamo ormai sdoganato diverse fantasie, e dopo la sfida vinta l'ultima volta, era finalmente il momento di riscuotere il mio premio. La mia ragazza e la sua amica erano già d'accordo. Come già spiegato nel capitolo precedente, Giulia è una ragazza stupenda, capelli rossi, lentiggini. Il suo punto forte è il culo, in cui sogno di sprofondare da quando l'ho conosciuta. 
Quella sera ci avrebbe raggiunti per cena, a casa nostra, già preparata a quello che sarebbe potuto succedere.
Una delle mie fantasie fin da ragazzino si stava per avverare, un bel threesome con due donne bellissime. Certo, non mi era costato poco, solo una settimana in castità, ma speravo ne sarebbe valsa la pena.
Giulia arrivò leggermente in anticipo, così ne approfittammo per fare due chiacchiere in attesa che Giada tornasse con le ultime cose che aveva comprato per la cena. Si era vestita con un maglione pesante, oversize, che raggiungeva metà coscia. Ricadeva sopra un paio di calze a rete molto eleganti e degli anfibi in pelle. Adoravo quello stile grunge, era casual ma molto sensuale.
Scoprii che oltre ad essere stupenda era anche molto simpatica e spigliata. Non si faceva problemi a parlare di qualunque cosa e aveva sempre la battuta pronta. Perfetto direi, il feeling c'era.
"Sai... sono una persona molto aperta, mi piace fare tutto ciò che mi affascina, in libertà", mi confessò, tra le varie cose.
Le risposi: "Anche a me, cioè..a noi, come coppia. Stiamo sperimentando molto...".
La conversazione, che stava prendendo una piega strana e a tratti un po' imbarazzante, fu interrotta da Giada che aprì la porta. 
Cenammo e iniziammo a bere del vino squisito, anche dopo il pasto. I calici andavano giù come fosse acqua e presto ci ritrovammo tutti un po' allegri e arrossiti in volto. L'amica non perdeva occasione per cercare il contatto fisico con me, inventandosi sempre qualche modo per accarezzarmi o sfiorarmi casualmente. La mia ragazza mi parve inizialmente un po' gelosa. Aveva organizzato tutto lei, e sapevamo tutti benissimo come sarebbe finita la serata, ma qualcosa non le tornava. Forse Giulia era più intraprendente di quanto si aspettasse, e le sembrò di perdere le redini di quel gioco che fino a quel momento aveva condotto da protagonista. Tutte le esperienze precedenti, infatti, le aveva vissute al centro delle attenzioni, mie e di Marco. Stavolta il focus era spostato sull'amica rossa. Giada si era vestita leggera, non troppo provocante. Indossava un top e una gonnellina tipo tennis, in casa si era tolta le scarpe per star più comoda. Non aveva pensato ad esagerare con l'outfit perchè la considerava una situazione comfort, lei e la sua amica si conoscevano da anni. Prima di stare con me avevano avuto qualche parentesi erotica tra di loro. Nulla di che, ma essendo entrambe bisex e molto attraenti, si erano ritrovate a scambiarsi effusioni non troppo innocenti, più di una volta. Probabilmente si stava pentendo di questa scelta, infatti sembrava un po' infastidita dalle attenzioni che davo alla sua amica.
La serata passò tranquillamente, fino a quando Giulia non decise di alzarsi e spostarsi dietro la mia sedia. Iniziò a toccarmi il collo, avvertendomi che avevo delle zone di tensione che andavano sciolte. D'altronde, poteva essere anche una scusa credibile visto che nella vita lavora in un centro massaggi. Continuando il massaggio, scese con le mani verso il mio petto, sbottonandomi la camicia e accarezzandomi. Giada, che nel frattempo si era tranquillizzata grazie all'amaro di fine pasto, la raggiunse e la imitò.
Ben presto mi trovai seduto sul divano, con le due ragazze inginocchiate davanti a me. Iniziarono a baciarsi passionalmente mentre con le mani cercavano di liberarmi dai pantaloni e dai boxer. Prima a turno, poi insieme, si dedicarono ad un doppio pompino come nelle migliori scene dei film hard. Non ci potevo credere, mai avrei pensato di poter realizzare una cosa del genere da ragazzino, eppure stava accadendo.
Le interruppi qualche minuto per la paura di venire in pochi secondi, così si dedicarono l'una all'altra. Giulia si abbassò tra le gambe della mia ragazza facendola godere con la lingua. Sembravano molto in sintonia tra loro, si conoscevano già molto bene. Giada venne in poco tempo, così decise di ricambiare il favore.
Una volta ripreso, ci spostammo nel letto, dove mi sdraiai. Feci accomodare Giada sul mio cazzo pulsante e Giulia sulla mia faccia. Ecco ciò che bramavo, affondare la faccia in quel culo disegnato da Giotto. Mentre la mia ragazza mi scopava e limonava con la sua amica, io leccavo tutto quel ben di Dio tra le sue cosce. Riuscii a farla venire un paio di volte in quella posizione, poi le due si scambiarono di posto. Giustamente doveva essere un rapporto alla pari.
Sfruttai l'occasione in ogni modo che mi veniva in mente, cercando di replicare le scene di quei video che avevo visto per anni. Scopai Giulia a pecorina fino a quando non mi allontanò per un attimo, e iniziò a massaggiarsi il buchetto posteriore, aiutata da un po’ di saliva. Il segnale era chiaro, mi voltai verso la mia dolce metà come a chiedere il “permesso”. Ricevetti un segno di approvazione, ma non mi sembrò troppo convinta. Era una cosa che fino a quel momento avevamo riservato solo a noi due.
L’eccitazione, però, regnava sovrana. Mi posizionai nuovamente dietro l’amica e la penetrai con delicatezza, ma a fondo. I movimenti iniziarono ad essere sempre più decisi, fin quando non ricominciò ad ansimare per il piacere. Ancora una volta non mi sembrava vero, stavo scopando quel culo perfetto. Passato qualche minuto, si accasciò soddisfatta sul cuscino.
Era il momento di venire. Giada e Giulia ripresero il loro doppio pompino sul mio membro già pronto a inondarle. Una si mise a leccarmi le palle, l'altra si dedicò all'asta. Ci volle poco prima di sentire un gigantesco orgasmo salire e irradiarsi sul mio cazzo. Una contrazione dopo l'altra, mi svuotai completamente nella bocca della mia ragazza. Per non farsi mancare nulla, iniziarono a scambiarsi la mia sborra con un bel bacio alla francese, finché l'amica non ingoiò tutto.
"Uffa, lo volevo io!" esclamò Giada ridendo.
"Troppo tardi cara!", ribattè la rossa mostrandole la lingua già pulita.
Ci ricomponemmo tutti e fumammo qualche sigaretta in soggiorno, parlando del più e del meno. Era stata un'esperienza incredibile, che fortunatamente avrei ripetuto diverse volte in futuro. Giulia si congedò e ci confessò che le sarebbe piaciuto tornare presto da noi.
Rimasti soli, baciai Giada e dissi: "Ti ho visto un po' fredda all'inizio. Va tutto bene?"
"Sì, è stato strano vederti per la prima volta con un'altra donna. Mi ha fatto effetto mentre ti prendevi il suo culo, era una cosa nostra, ma ora va tutto bene... adesso so come ti sei sentito in questi giorni".
Riordinammo casa e andammo a letto, ancora una volta con una nuova esperienza sulle spalle, e con la voglia di spingersi sempre più oltre in questo mondo lussurioso.



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