Il giorno dopo che la padrona di casa aveva riscosso l'affitto, mi telefono per sapere come stavo, visto che il giorno prima mi aveva messo nel culo un mestolo, risposi che bruciava un po' ma che non era niente di che, lei disse "ora tu sei mio visto che ti ho sverginato anche il culo" risposi "continuerò a pagare con il mio corpo ma solo a lei" disse "tu non ti preoccupare l'importante è che soddisfi le mie fantasie" io "nelle sue fantasie non pensi che vada con un uomo perchè piuttosto mi cerco un'altra casa" lei "tranquillo non voglio perdere una troia come te" ci salutammo e finì la telefonata. Passò un mese e fui convocato per il pagamento, avevo paura di cosa poteva succedere, arrivato come al solito mi spogliai davanti a Carmela, lei come al solito le piaceva toccare soprattutto le palle e mi presentai nel salone. Entrai a 4 gambe e vidi la signora seduta sul divano con un completo reggiseno e perizoma di pelle nera e lunghi stivali che le arrivavano a metà coscia, arrivato in prossimità dei suoi piedi li baciati e lei mi disse "ciao troia era ora" mentre baciavo gli stivali lei allungò una gamba e disse "lecca per bene il tacco" era a spillo e quindi cominciai a leccarlo, nel frattempo arrivò Roberta, la signora le porse la mano e lei la baciò poi le disse "sai che alla mia troia l'ultima volta gli ho infilato un mestolo nel culo" lei mi guardò e disse "ti è piaciuto?" io smettendo di leccare risposi "non tanto" la signora "come non tanto mentre lo prendeva aveva il cazzo duro come il ferro" Roberta "posso guardare signora com'è" fece cenno di si con la testa, andò dietro e mi allargò le antiche e disse "sembra ancora vergine" mentre parlava col dito lo faceva girare intorno all'anno poi disse "signora posso" la signora "fai pure" si bagno il dito medio e lo infilò dentro, io non aspettandomi quell'azione mi spostai avanti ma fui subito ripreso dalla signora "una troia il culo lo spinge indietro per prenderlo tutto" allora rimasi fermo mentre Roberta ridendo infilava tutto il dito dentro. Cominciò a farlo andare avanti e indietro come se stesse scopandomi, nel frattempo la signora guardava e mi disse "basta col tacco" io smisi e rimasi in attesa di ordini, la signora chiese a Roberta "senti se è eccitato oppure no" Roberta con la mano libera toccò dapprima i coglioni e poi arrivò a toccare il cazzo, che neanche a dirlo era duro e disse "signora aveva ragione è eccitato" la signora "bene smettila" Roberta tolse il dito ma continuò a tastare il cazzo. La padrona allora le disse "spogliati anche tu" Roberta si tolse il reggiseno e il perizoma e restò nuda, la signora disse "ehi puttana sei eccitata si vede dai capezzoli" lei non rispose la signora continuò "vieni a sederti qui sul divano vicino a me" lei si sedette, ma mentre si sedeva si alzò la signora e disse "tu allarga le gambe e tu troia leccale la figa" e facemmo così, era bagnatissima tanto che come cominciai a leccare godette, mentre noi due eravamo impegnati, la signora si mise alle mie spalle e disse "bene culo messo in alto, si vede bene il buco, Carmela allarga le chiappa alla troia" io non riuscivo a capire cosa volesse fare, continuavo a leccare ed ora Roberta ansimava mentre godeva, Carmela allargò e sentii qualcosa avvicinarsi qualcosa al mio ano, sembrava ci giocasse poi piano sentii entrare qualcosa solo dopo capii che era il tacco dello stivale, lo infilò piano fino in fondo poi disse a Carmela "lascialo ormai sono dentro" infatti mi stava inculando col tacco, la scena io a carponi impegnato a leccare e a far godere Roberta e la signora dietro che mi infilava il tacco nel culo, disse a Carmela "senti se è duro" lei prontamente lo toccò e con la testa fece di sì. Quella situazione andò avanti per un po' poi la signora estrasse il tacco e disse "basta voi due, ora Roberta mettiti sul divano a pecora e tu troia mettiglielo nel culo" Roberta come sentii l'ordine ubbidii subito l'idea di prenderlo bello duro le piaceva, ma come io avvicinai la cappella al suo ano intese che ero piuttosto grosso e duro e disse "fai piano" io piano infilai la cappella e poi cominciai a spingere, Roberta disse "piano che mi sfondi" e la signora "stai andando troppo piano vai e inculala di brutto" non me lo feci dire due volte e con un colpo di reni lo infilai tutto, Roberta gridò dal dolore, ma io cominciai a scoparla e dopo che ci fece l'abitudine spingeva il culo verso di me godendo. L'avevo presa per i fianchi e la stavo montando per bene, mentre la signora si era messa davanti a noi e con la mano aveva spostato il perizoma e si stava sgrillettando, io non c'è la feci più e godetti nel culo svuotandomi, la padrona capii che avevo riempito il culo di Roberta di sborra e godette anche lei. Rimasi col cazzo nel culo ancora un po' poi lo sfilai, Roberta emise un rantolo tra il dolore e la goduria, la signora ci guardò e disse "bene ora beviamo qualcosa poi con te e il tuo anzi mio culo non è finita" andai in bagno a lavarmi e mentre piscinavo arrivò Roberta che dopo aver fatto scorrere l'acqua nel bidet ci si sedette sopra rinfrescando il suo ano è disse "bastardo me lo hai rotto" io risposi "era già rotto lo solo allargato della mia misura, comunque hai goduto" lei mentre si lavava disse "cazzo era da un po' che non godevo così" uscii dal bagno e tornato nel salone trovai la signora nuda seduta sul divano, io feci per mettermi giù ma lei mi fece cenno di restare in piedi ed avvicinarmi. Arrivato davanti lei prese a toccarmi e disse "ti è piaciuto il tacco?" io "no" lei "infatti il prossimo non sarà il tacco che entrerà nel tuo culo" nel frattempo giunse anche Roberta. Eravamo in piedi davanti a lei, io cominciavo di nuovo ad eccitarmi, la signora disse a Roberta "hai più goduto o più sofferto" lei rispose "prima sofferto ma poi...." quindi la signora mi disse "in ginocchio e preparami che ho voglia che mi scopi, ma lo farai alla pecorino" cominciai a scaldare la figa che era già tutta bagnata segno di orgasmo, il mio problema era che mi accorgevo che tutte le volte che lecca o una figa il mio culo era in aria e in bella vista, quindi disse a Roberta di prendere qualcosa in un cassetto, lei lo prese e lei disse "preparalo con la bocca" io non vedevo cosa doveva preparare con la bocca, sentivo il rumore di un pompino, tanto la signora mentre godeva ansimava, ad un certo punto sentii la signora dire "basta e pronto spalma la crema" e sentii le dita di Roberta nuovamente armeggiare con il mio ano, era una crema fresca e profumata, mi infilò nuovamente un dito dentro, ma questa volta scivolò senza problemi, pensai ormai lo prendo senza problema, la signora mi prese per i capelli e mi staccò dalla sua figa e si girò mettendosi a pecora quindi disse "leccami figa e culo e tu preparati a infilare" rivolto a Roberta, non riuscivo a capire ma ubbidii, la posizione per i miei gusti era troppo perversa, il mio culo era esposto a chiunque ed infatti sentii qualcosa avvicinarsi e premere sull'anno, come era successo prima mi spostai avanti, ma la signora gridò "troia non ti ho detto di spostarti quindi lecca è prendi" a quella parola capii cosa stava succedendo Roberta mi stava per inculare con un cazzo di gomma, quando ormai avevo capito le intenzioni la puttana me lo aveva già infilato, che dolore non era grosso ma il mio culo non era abituato, la signora disse "ora che glielo hai messo dentro, Carmela lo terrà dentro e tu ti infili sotto e lo lecchi così me lo prepari per la scopata" e fecero così, Carmela lo spingeva e la bocca di Roberta mi faceva una pompa, io intanto ero preso dal leccare la figa, una volta che secondo Roberta fui pronto disse "signora e come prima duro, si vede che gli piace prenderlo in culo" la signora allora mi tolse e disse "guidalo nella mia figa e tu montani" e così fu. Immaginate la situazione io coon un cazzo di gomma in culo e mi scopo la signora davanti, entrai nella sua figa fradicia di umori e presi a montarla, la signora era senza parole godeva e basta disse "ti piace prenderlo in culo senti come sei duro" io ormai non dicevo più niente scopavo e basta, poi mi venne da dire "padrona sto per godere" e lei disse "Roberta tienti pronta ad ingoiare tutto e tu fammi sentire che cominci a godere e poi tiralo fuori e finisci nella sua bocca e così feci, mi svuotai completamente, ma restava quel coso nel mio culo che Carmela continuava a tenere fermo, la signora prima volle vedere il dildo dentro e poi ordinò di toglierlo, una volta tolto sentii bruciare. Rimasi sdraiato e sentii solo che Roberta è la signora andarono in bagno, quando tornarono la padrona mi pisciò in faccia, io mi spostai e lei disse "vatti a rinfrescare troia e torna qui" barcollando raggiunsi il bagno è mi misi sotto la doccia, mi bruciava il culo in una maniera impressionante, mi asciugai e tornai nel salone, trovai la signora, che si era rimesso il perizoma, seduta sul divano e Roberta nuda che le leccava i piedi, vidi sul tavolino lo strumento che era servito per sverginarmi definitivamente il culo, non era molto grosso, mi avvicinai e la signora notò il mio cazzo che era semi duro disse "per oggi basta, volevo ed ho ottenuto il tuo culo" io risposi "sappia che non lo darò mai a nessun uomo" lei disse "a me basta sapere che ti posso inculare quando voglio ora vai se avrò voglia ti chiamerò se no ci vediamo il prossimo mese" la salutai e mi avviai verso lo spogliatoio, entrai e trovai Carmela ad aspettarmi, si inginocchiò e cominciò a farmi un pompino e in poco tempo gli sborrai in bocca, pulì tutto e senza dire niente uscì io mi rivestì e con il bruciore al culo me ne andai.