La cena fu piacevole Matteo è un ragazzo simpatico e mia sorella era di ottimo umore, dopo cena uscimmo per una passeggiata esplorativa dove da bravo padrone di casa Matteo ci fece vedere tutti i vicoli e i posti più carini, non facemmo troppo tardi arrivati a casa andammo sul terrazzo, ma per l’una ero già a letto.


La mattina mi svegliai verso le nove e mezza la casa era immersa ancora nell’ombra tranne che per il balcone nella sala da pranzo il caffè era già pronto feci colazione sul balcone guardando il mare, poi mi venne in mente di salire le scalette a chiocciola che portano al terrazzo superiore da dove si poteva vedere la spiaggia.


Salita trovai Silvì sdraiata sull’asciugamano che prendeva, il sole non si accorse subito di me, rimasi qualche secondo ad ammirare il suo corpo, indossava solo lo slip e per di più aveva slegato i laccetti per non avere il segno bianco, la sua pelle era lucente dell’olio abbronzante, era una visione.


La chiamai per farla rinvenire da quel torpore lei alzo il busto e mi diede il buon giorno lamentandosi poi del fatto che a casa mi alzavo alle otto precise e che li poltrivo poi mi chiese se si era alzato anche Matteo per andare al mare. Mi sedetti su di una sedia vicino a lei e le dissi che di Matteo non avevo visto traccia e che quindi stava ancora dormendo, si sdraiò nuovamente. Scesi in casa vidi Matteo che si era appena svegliato e mi chiese di Silvì io mi diressi in camera per mettermi il costume mentre lui saliva sopra, presi dall’armadio un bel costume questa volta un po’ più succinto del giorno precedente, anche io non volevo troppi segni del costume, uscii dalla stanza e visi che Matteo usciva di casa allora salii sopra per chiedere cosa succedeva mia sorella mi disse che Matteo andava a prendere il cugino che si fermava da noi per un giorno per poi prendere il traghetto da Salerno per andare in Sardegna dai suoi. Le chiesi se voleva andare in spiaggia,ma alla fine decidemmo di prendere il sole sul terrazzo tanto Matteo ed il cugino sarebbero stati a casa tra un paio d’ore.


Presi un telo e mi misi vicino a Silvì, ma io non amo stare come una lucertola al sole e mi annoiavo e cosi la costrinsi a parlate, almeno cosi sarebbe passato prima il tempo.


Lei meno infastidita di quanto mi aspettassi inizio a prendermi in giro dicendomi che ero stata discreta per il ritardo del bagno del giorno prima e per non aver fatto storie per i rumori della notte, che io devo dire non avevo sentito, io sorrisi ma avevo una paura cane che mi avesse scoperto, anche se non era possibile.


Continuammo a parlare del più e del meno fin al momento che mia sorella decise di girarsi per prendere il sole alla schiena, io la imitai, Silvì era bellissima si era spostato il costume sul sedere in modo che i laccetti e la poca stoffa dello slip ricadessero nello spacco di quel marmoreo culetto, girò il volto dalla mia parte e mi chiese, Vuoi che ti passi un po’ di crema sulla schiena? sei ancora poco abbronzata e rischi di scottarti!!, non ero preparata a questo tipo di attenzione da parte di mia sorella ma le dissi, Si grazie! Vidi Silvì che prendeva la crema e ne metteva un po’ sui palmi e poi la passò sulla mia schiena, sentii le sue dita che con delicatezza spalmavano la crema, mi abbandonai a quel minimo massaggio poi Silvi mi chiese perche non mi slacci almeno il regi seno? io le spiegai che la cosa mi imbarazzava, ma lei mi fece notare che non poteva vederci nessuno e che lei mi aveva vista più di una volta nuda, cosi mi feci convincere e presa dall’entusiasmo non solo mi levai il regi seno, ma spostai anche lo slip come mia sorella.


Mi sentivo libera e per nulla imbarazzata per la prima volta sentivo i raggi del sole battere sulla pelle delicata del mio seno, era una sensazione nuova mi faceva venire i brividi di piacere, sembrava che qualcuno alitasse calore sui miei capezzoli che per la situazione si erano eccitati. Presi la crema e ne misi un po’ sulle mie mani e iniziai un leggero massaggio sul mio seno, i capezzoli si indurirono, ma io feci finta di nulla. Lei continuò a parlare, mi disse che la prima volta che si era messa a seno nudo in spiaggia era per esaudire una fantasia di Matteo e che la cosa le era piaciuta tanto che se la spiaggia non era troppo affollata preferiva togliere il pezzo di sopra a quel punto la mia curiosità si risveglio e le chiesi se si era limitata al solo topless, lei con una risatina imbarazzata mi confesso che un paio di volte l’estate precedente era andata con Matteo in una spiaggia vicino a Fasano frequentata da nudisti e che lei si era concessa al sole ed agli sguardi della gente totalmente nuda, io finsi un’espressione sbigottita e lei scherzando prese il telo che aveva piegato per usarlo come cuscino e iniziò a colpirmi dandomi della puritana tra una risata e l’altra mi ritrovai anche senza slip, lei mi guardo e mi diede il benvenuto nel club.


Diventai rossa in quanto nel muoversi anche lei aveva il costume alle ginocchia, Silvì allora mi disse:” che c’è di male? E poi mi rompo a stare sempre li a legarlo e a slacciarlo! E poi se non ci fossi stata tu in questa vacanza chi l’avrebbe messo il costume in casa!?” non potevo dirle nulla e poi la cosa non mi dava fastidio cosi continuammo a prendere il sole nude. Il sole mi baciava tutto il corpo come un amante focoso, Sarà stata la situazione, ma mia sorella mi sembrava più simpatica del solito e mi sentivo a mio agio anche quando iniziò a farmi delle domande sul mio ex ragazzo sulle mie esperienze se avevo fatto sesso ecc… io le risposi senza molti problemi le dissi che avevo perso la verginità con il mio ex ragazzo e che avevo avuto anche altre storie, ma mi ero sempre fermata a carezze seghe e qualche pompino. Alla parola pompino mia sorella scoppio a ridere dicendo che non avrebbe mai pensato che la sorellina si era già data tanto da fare.


Restammo a parlare stese al sole per non so quanto. Silvì si era messa di schiena con il viso girato dalla mia parte per poter parlare, tutte quelle domande e quelle piccole confessioni da parte di mia sorella mia avevano un po’ eccitata, iniziai a guardare i suoi seni e sbirciavo ogni tanto la sua fica depilata, io piegai le gambe c’era un debole venticello, che si insinuò tra le mie gambe colpendo la mia fica un po’ umida d’umori, la prima folata mi fece sobbalzare, ma mi piaceva il vento accarezzava la mia fica quasi come se la desiderasse, era strano ed eccitante parlare con Silvì mentre senza preavviso mi arrivava un po’ di vento sulla fica.


Ad un certo punto eravamo entrambe sedute con la schiena vicino al muretto mentre Silvì fumava una sigaretta vediamo spuntare la testa di Matteo che era tornato a casa, rimase con gli occhi spalancati non ci eravamo rese conto che eravamo entrambe ancora nude resami conto della cosa cercai di coprirmi con le mani alla bene e meglio mentre mia sorella non fece nulla per sottrarsi alla vista.


Matteo disse che il cugino era in bagno e che aveva comprato della mozzarella per il pranzo, vidi lo sguardo di Matteo che indugiava sul mio corpo nudo e la cosa mi eccitò, avevo il cuore che mi batteva a mille e mi sentivo tutta scombussolata.



Ci rimettemmo il costume mia sorella scese al piano di sotto con lo slip ed una maglietta di cotone molto sottile tanto che non si faceva fatica ad intravedere le forme dei capezzoli il tutto poi era agevolato dal fato che l’olio rendeva il corpo appiccicoso.


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