TRASGRESSIONE TOTALE IN SENEGAL.


Dopo avermi "usata" a suo piacimento, Kuddu se ne era andato dal nostro bungalow lasciandomi nuda sul letto e letteralmente senza forze, il suo maestoso cazzo aveva impietosamente straziato la mia povera fighetta e mio marito, dopo aversi gustato lo spettacolo, rimase immobile seduto sulla sedia per parecchi minuti fissandomi con una faccia smarrita.
“Giulia, sei venuta in Senegal per cazzo nero e credo che non sei affatto rimasta delusa, non ti ho mai visto godere così, quel Kuddu è un animale da monta e di meglio non potevi proprio scegliere"
“Non lo posso negare, sarà l'atmosfera esotica, la voglia accumulata o la sensazione di trasgredire, ma quel cazzo di Kuddu mi ha fatto godere a ripetizione”
“Povero me, adesso Giulia non vorrai più saperne di me, ho sempre più il terrore di perderti”
“Non fare lo sciocchino Pier, io ti amo e la mia vita è stare al tuo fianco, per me Kuddu non passa di un giocattolo che serve per il mio piacere, sesso e amore sono due cose ben separate per me”
“Giulia, amo la tua dolcezza, con le tue parole, anche in una situazione come questa tu riesci sempre a rasserenarmi”
“E tu Pier, adesso dimmi la verità, ti sei eccitato?”
“Giulia, mi vergogno ad ammetterlo ma per me è stata un'eccitazione fantastica vederti godere così sotto quell'orco indemoniato, mi ha risvegliato fantasie latenti, peccato solo che non sono riuscito a raggiungere un'erezione completa e divertirmi ancor di più”
“Peccato, però ci eri quasi riuscito”
Ci facciamo una bella dormita ed il giorno successivo lo dedichiamo ad un'escursione vicino a Dakar. Mio marito è di buonumore ed è proprio lui a ritornare sull'argomento:
“Quel Kuddu fa il gigolò e sarà a caccia di altre turiste, ma se tu vuoi gli paghiamo quello che vuole e ce lo tieniamo stretto per tutto il resto della vacanza”
“Rilassa Pier, non voglio averlo sempre intorno ai piedi, oggi sono distrutta, ho ancora la figa gonfia e indolenzita da quel cazzo di cavallo... quando ho voglia, si contatta, lo paghi e basta, senza troppe storie”
Alla sera io e Pier ceniamo in un bel ristorante, poi come due piccioncini innamorati ci facciamo una splendida camminata sul lungomare.
“Pier, sarà la mia impressione, però mi sembra che dopo questa trasgressione è tornata l'armonia tra noi”
“Hai completamente ragione, la nostra complicità è ritornata ed è tutto merito tuo che mi accetti come sono, il fatto di non riuscire più ad appagarti sessualmente mi martoriava, in questa maniera mi sono tolto un peso e mi sento libero”
Stasera niente bar, andiamo direttamente al bungalow per starsene nella nostra piscinetta.
Verso le 23 vediamo spuntare Kuddu con un gruppetto di turisti.
“Pier, prenotami Kuddu per domani pomeriggio, lo voglio per il dopo spiaggia, combina te che dai meno nell'occhio davanti a tutti quei turisti.”
Detto e fatto, quando vuole Pier è sempre molto efficiente.
"Kuddu ha detto che ci viene a trovare in spiaggia, poi verrà in stanza con noi".
Il pomeriggio seguente io e Pier andiamo nella solita spiaggia del resort, tra i tanti turisti presenti intravedo Alvaro, lo spagnolo dell'altra sera, che dopo avermi persa per Kuddu mi osserva da lontano con una faccia da cagnolino bastonato, mi dispiace molto per lui, perchè è stato veramente cortese ed in altre circostanze avrebbe sicuramente meritato una chance, ma piaccia o non piaccia, non sono assolutamente venuta qui in Senegal per far sesso con uno spagnolo. Kuddu non si fa attendere, arriva in spiaggia all'ora combinata e si siede insieme a noi, la sua strategia è sempre la stessa, atteggiarsi in compagnia di una bella donna, in questo caso io e mettere in grande mostra l'enorme cazzone grazie al suo costume (e forse unico) bianco-trasparente, per cercare di attirare possibili altre clienti così come è accaduto con me. Pierluigi è sempre di buonumore e ci scherza su:
“Bravo Kuddu, fai bene a mostrare quel pacco che hai in mezzo alle gambe, in Italia si dice che la pubblicità è l'anima del commercio, ahaha”



Tante coppie di turisti ci guardano curiosi e bisbigliano tra loro con i classici sorrisetti maliziosi, io, ormai sentendomi spalleggiata da mio marito, mi corico a pancia in giù sulla sdraio e butto mangime ai loro pettegolezzi.
“Kuddu, prendimi quella crema e spalmala molto lentamente dalle mie spalle fino ai miei piedi”
Kuddu non se lo fa certo ripetere due volte, prende la crema e mi massaggia lentamente con quelle sue mani libidinose e quando arriva alle cosce mi sussurra:
“Signora Giulia, la tua pelle rosea e delicata me lo ha già fatto venire duro”
Kuddu è seduto sulla sabbia ed io discretamente mi giro e col mio piede accarezzo il suo cazzo granitico.
Adesso si, abbiamo veramente addosso gli occhi di tutti i turisti, specialmente di quelli arrivati da poco in Senegal, ma se prima questi sguardi potevano infastidirmi, adesso mi eccitano, godo a far sapere loro che Kuddu è il mio toro. Un'oretta dopo ce ne andiamo tutti e tre al nostro bungalow, io prendo per una mano mio marito e con l'altra Kuddu, non mi metto nemmeno il pareo ed abbandono la spiaggia direttamente in tanga sculettando il più possibile alla facciazza di tutti i curiosi; tra me stessa mi dico:
"Guardate pure e pensate quello che volete, adesso  chi va a godere sono io"
Arrivati al bungalow vado immediatamente sotto la doccia con Kuddu, mi inginocchio a lui ed incomincio a succhiare quel grosso cazzo, adoro sentirlo crescere ed indurirsi nella mia bocca.
" Kuddu, andiamo nel letto, voglio godere con il tuo cazzone"
In stanza c'è mio marito che ci aspetta e mentre Kuddu si arma di preservativo, Pierluigi si inginocchia ed incomincia a leccarmi i piedi, poi gentilmente mi chiede:
"Per favore Giulia, mettiti alla pecorina e fammi vedere il tuo bel culo."
Mio marito ha sempre avuto l'ossessione per il mio culo e lo accontento, Pier sembra proprio che provi piacere nel volersi umiliare, mi bacia le natiche, me le schiaffeggia e mi sditalina per bene facendomi bagnare, tutto questo lo fa molto bene, ma alla fine il cazzo non gli viene duro e per scoparmi ci vuole Kuddu.
"Spostati Pier, vieni tu Kuddu, lui non può scoparmi, dammi il tuo cazzo, ti prego sbattimelo dentro"
Kuddu con quell'aria superba da unico gallo del pollaio, mi viene dietro e me lo spinge dentro piano piano.
"Signora senti come è duro il mio cazzo"
"Dio mio, Kuddu il tuo cazzo mi apre in due"
Incominciare subito la penetrazione alla pecorina con un cazzone del genere è veramente proibitivo, la mia figa ci mette alcuni minuti a metabolizzare quella larghezza, poi la mia naturale ed abbondante lubrificazione permette a Kuddu di spingere con più veemenza. Pierluigi si sdraia nel letto e mi chiede di succhiarglielo, cerco di fare del mio meglio ma mi è praticamente impossibile perchè il cazzo di Kuddu mi fa gridare e contorcere dal piacere come se fossi posseduta dal demonio ed io non posso fare altro che abbracciargli amorevolmente le gambe ed esplodere in un orgasmo pazzesco, Kuddu mi corica sul letto ed in ginocchio nel soffice letto, continua a scoparmi furiosamente alzandomi una gamba e prendendomi di lato.
"Mi piace scopare la tua figa"
Il suo malvagio cazzone mi fa urlare, i miei gemiti non sembrano nemmeno più umani e si placano solo un pò dopo il mio secondo orgasmo. Con questo mio intensissimo orgasmo, viene anche Pierluigi che si stava masturbando sulla sedia. (e qui, qualche mio lettore di sesso maschile dovrebbe spiegarmi come può un uomo avere l'orgasmo con un pene praticamente moscio perchè io questa cosa proprio non la riesco a capire). Dopo questo mio secondo orgasmo vado sopra Kuddu e me lo scopo come voglio io.
"Scopami tu mia bella signora, godi pure tutte le volte che vuoi, perchè il cazzo africano è sempre duro"
"Amo il tuo cazzo! Questo si che che mi fa godere!"
Mentre Pierluigi si fuma nervosamente un paio di sigarette vicino alla finestra, io vengo ancora due volte sopra quel cazzone, che per davvero, in durezza non cede nemmeno per un'istante. Una volta finito, mio marito senza nemmeno consultarmi paga Kuddu sia per la prestazione di oggi, che per il restante dei nostri giorni di vacanza.
"Tieni i soldi Kuddu, voglio che rimani a disposizione delle voglie e delle fantasie di Giulia"
Io ovviamente non mi oppongo perchè sono venuta qui esclusivamente per godere e Kuddu riesce ogni volta riesce a darmi piacere 4-5 volte. Io e mio marito, approffitando del fatto che siamo lontanissimi da casa, trascorriamo il resto della vacanza completamente senza pudore, io cammino per il resort tenendo per mano sia Pierluigi che Kuddu, in spiaggia più di una volta lascio le sue forti mani massaggiare il mio candido corpo, così facendo stuzzichiamo volontariamente la fantasia delle tante donne europee presenti, prestandoci al gioco  seduttivo di Kuddu e facendogli un pò di "pubblicità occulta". Purtroppo tutte le cose belle finiscono e così si arriva velocemente anche all'ultima notte della vacanza che la festeggiamo bevendo parecchio nel solito bar del resort. Verso mezzanotte prendo per mano Kuddu e me lo porto in stanza, mio marito ci segue a ruota . Gli uomini mi spogliano velocemente, poi mentre mio marito me la lecca, io spompino il cazzo del  senegalese. Quando sono bella calda, Kuddu si corica a pancia in su e mi dice:
"Giulia vieni qui che te la lecco io"
Siccome è l'ultima notte, mio marito mi supplica per farmi filmare, questa volta io accossento:


“Va bene Pier, ma riprendimi solo da dietro”


Allora mi appoggio con le mani alla spalliera del letto ed in ginocchio, "siedo" la mia figa sulla faccia di Kuddu, adoro questa posizione di sua sottomissione, lui incomincia a leccarmela con grande maestria facendomi ansimare forte, la sua lingua si muove perfettamente e mi fa avvicinare velocemente all'orgasmo, muovo il bacino avanti ed indietro strofinando la mia figa contro la sua lingua cercando di aumentare il mio piacere, infatti sto gemendo forte e le mie mani scuotono fortemente la spalliera del letto:
"Kuddu se non ti fermi, io godo "
Non vorrei venire così,  provo a trattenermi perchè mi vergogno a venirgli spudoratamente in faccia, ma la lingua di Kuddu non si ferma, anzi per paura che io mi disvincolassi mi blocca i fianchi con le sue mani;  beh se è questo che vuole... allora io non mi trattengo più:
"Così vengo....Ha haa haaa vengooooo"
Dopo essere venuta in faccia di Kuddu, appoggio la mia fradicia fighetta sul suo cazzo e me lo sbatto dentro cavalcandolo avidamente.
Mio marito continua a filmarmi da dietro e mi incita a godere:
"Amore, voglio vederti godere con quel cazzone africano dentro"
Io gli faccio il segno dell'ok con la mia mano e mi concentro per venire nuovamente. A dire il vero non ci vuole tanta concentrazione per venire, perchè il cazzo spaventosamente grosso di Kuddu mi allarga implacabilmente la figa facendomi provare piaceri unici.
Così, anche questa vacanza all'insegna della trasgressione purtroppo ha una fine ed il giorno seguente ci imbarchiamo per l'Italia. Durante il viaggio in aereo, io e mio marito ci teniamo per mano e non ci lasciamo nemmeno per un'istante come se fossimo due quindicenni innamorati. Questa vacanza ha fatto cadere tanti tabù che possono esistere nella vita di coppia ed  anche se io mi sono ripetutamente concessa ad un sesso animalesco con Kuddu, il mio rapporto matrimoniale ne esce senz'altro consolidato.
Continua...

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