Questa è una storia vera scritta per la mia amica Nadine, che nel corso delle nostre chiacchierate nella chat mi ha confidato, io ho raccolto tutte le sue confessioni e ho scritto questo racconto, lei lo ha letto e mi ha autorizzato a pubblicarlo.


Mi chiamo Nadine ho circa quarant'anni, a detta di tutti sono una bella donna con un bel seno una quarta abbondante, ma il mio punto forte è sempre stato il culo, sodo a mandolino, mi piace mostrarlo fasciato da perizomi e string ridotti, sotto pantaloni attillati che non lasciano niente all'immaginazione. Ho sempre avuto una predilezione per il sesso orale, mi eccita vedere il cazzo crescere nella mia bocca fino a farlo godere e gustarmi il suo nettare. Attualmente sono felicemente sposata con un marito adorabile che oltretutto ha tra le gambe un attrezzo di tutto rispetto che mi soddisfa appieno.


Ma non voglio parlarvi della mia vita matrimoniale, ma della mia gioventù, come mi è venuta la fissa per il pompino. Tutto è iniziato quando avevo 15 anni, d'estate dopo la chiusura delle scuole andavo dai nonni in campagna per le vacanze estive e veniva anche un mio cugino più grande di me e con più esperienza nel campo del sesso, faceva caldo i miei abiti erano striminziti e lui si rese conto di come avevo sviluppato il seno e il culetto e non perdeva occasione di toccarlo, la cosa non mi lasciava indifferente ero curiosa di vedere cosa nascondeva nello slip, a volte lo spiavo mentre si spogliava e notavo un pacco enorme. Un giorno eravamo da soli in campagna mi fece un sacco di complimenti mi trovava più femmina dall'anno precedente mi toccò le tette e dopo averle tirate fuori iniziò a baciarle, io presi coraggio e gli toccai il cazzo me lo fece tirare fuori e iniziai a segarlo dopo un po mi disse “se vuoi puoi baciarlo e poi prenderlo in bocca”.


Mi fece inginocchiare e iniziai a baciarlo per abituarmi al sapore, poi lo presi in bocca e lo succhiavo per una buona metà, non riuscivo ad andare più giù perchè era un membro ragguardevole forse uno dei più grandi che abbia mai visto, a lui piaceva a un certo punto mi fermò la testa e iniziò a godere riempendomi la bocca, quando lo tirò fuori un po della sborra usciva e colava sulle tette quello che avevo in bocca mi disse che potevo berlo e lo feci il sapore era buono me lo fece ripulire, raccolse la sborra dalle tette con le dita e me le mise in bocca facendomele leccare, poi si complimentò con me :


“per essere la prima volta che hai fatto un pompino sei stata brava” e mi diede un bacio.


Sarà stato per i complimenti e per la mia prima volta che mi confrontavo con un cazzo vero, quella notte mi masturbai all'infinito. Nei giorni seguenti mio cugino mi fece affinare l'arte del pompino e dell'ingoio, ero pronta per la mia gioventù da godere e far godere.


Quando avevo 17 anni conobbi Marco il mio primo ragazzo, come tutte le ragazze di quell'età me ne innamorai pensavo fosse l'uomo della mia vita. Dopo un paio di volte che eravamo usciti insieme limitandoci a qualche limonata e toccate varie una sera mentre mi riportava a casa prese una stradina buia mi disse per stare tranquilli, iniziammo a baciarci mi infilava la lingua in bocca senza farmi respirare, capii che quella sera pretendeva qualcosa in più e io ero felice di accontentarlo, dopo l'esperienza con mio cugino avevo fatto altri pompini a ragazzi compagni di studio sempre con ingoio. Marco mi disse che voleva godere mi chiese se glielo prendevo in bocca al mio accenno di consenso lo tirò fuori dai pantaloni, io lo presi in mano e costatai che aveva un bella mazza lunga e larga, lo presi in bocca e iniziai a succhiarlo con amore, andavo su e già con le labbra lungo l'asta lui mugolava per il piacere mi accompagnava con le mani sulla testa per darmi il ritmo giusto quando mi tenne la testa ferma avevo capito che voleva sborrare gli tenevo la punta stretta tra le labbra e lo segavo con la mano, iniziò a sputarmi la sborra in bocca era tanta ma riuscivo a trattenerla e la bevvi tutta.


Poi lo guardai negli occhi aspettando il suo gradimento che arrivò puntuale 


“sei stata bravissima da questa sera voglio godere sempre così”.


Nei mesi seguenti ormai era un'abitudine ogni volta che ci vedevamo finiva sempre con pompino e ingoio, ero diventata una maestra come mi diceva Marco, quando mi veniva in bocca voleva che gli mostrassi la bocca piena, quando lui mi dava l'Ok potevo bere. Ormai avevo quasi 18 anni e mi sentivo pronta per provare la gioia del sesso volevo perdere la verginità decidemmo che il giorno del mio compleanno sarebbe stato quello giusto. Gli ultimi giorni li passai con un'eccitazione addosso incontenibile, di sera mi toccavo volevo godere la patata era sempre fradicia di umori.


Il giorno prima del compleanno i miei genitori mi dissero che il giorno dopo si dovevano recare a Bologna per un impegno imprescindibile ma per la sera sarebbero tornati per festeggiare insieme a parenti e amici la mia maggiore età. 


Finsi di dispiacermi e dissi 


“capisco i Vostri impegni non vi preoccupate per me, al mattino sono a scuola e il pomeriggio lo passo con gli amici più intimi” mentre in cuor mio ero felicissima. Appena i miei dopo cena si misero davanti la Tv per guardarsi il telegiornale io mi precipitai al telefono fisso, all'epoca non c'erano i telefonini, per dargli la grande notizia, anche lui ne fu felice e ci demmo appuntamento all'uscita di scuola.


Inutile dire che la notte la passai agitata, il giorno dopo mi alzai per andare a scuola i miei genitori mi dettero il loro regalo prima di partire mi dissero che sarebbero ritornati per le 19,00. andai a scuola ricevetti gli auguri da tutti i miei compagni di classe con loro la festa era rimandata al sabato sera, quando suonò la campanella dell'ultima ora corsi fuori felice, c'era Marco che mi aspettava con un mazzo di fiori ci baciammo e ci dirigemmo verso casa, ci fermammo in un bar per prenderci almeno un panino e una bibita e dopo un'oretta eravamo a casa. 


Dissi che avevo bisogno di una doccia e lo feci aspettare in camera mia, andai in bagno e mi preparai, una rapida doccia nei giorni precedenti mi ero depilata tutta sapendo che lui la preferiva rasata, indossai un completino sexy con perizoma e un baby-doll nero, tutta emozionata entrai nella mia camera, Marco restò di stucco mi disse “sei bellissima” feci un giro su me stessa per farmi ammirare e lo raggiunsi sul letto. Ci baciammo con passione le sue mani iniziarono a frugare nel perizoma mentre mi succhiava le tette mi bagnai immediatamente si avvicinava sempre di più alla fica con la lingua voleva prepararmi prima di farmi sua. Iniziò una lunga leccata aiutato da un dito che scivolava dentro la fica bagnata quando raggiunsi l'orgasmo gridando si posizionò sopra di me. 


Dopo aver messo il preservativo, e mentre mi baciava lo mise dentro subito sentì un dolore, lui si fermo mi accarezzava per farmi rilassare e poi cominciò a scopare dapprima lentamente poi più forte ormai per me era solo piacere dopo alcuni minuti lui venne nel preservativo e si tolse da sopra, sul lenzuolo avevo messo un asciugamani dove notammo qualche goccia di sangue, non ero più vergine. Andammo a lavarci e poi sul letto abbracciati a raccontarci cosa avevamo provati, mentre lui parlava glielo presi in bocca e gli feci un sontuoso pompino, lasciando il cazzo unto di saliva ma lui quel giorno si voleva dedicare alla mia patata mi fece mettere a pecorina e mi scopò per me era un trionfo dei sensi mi piaceva essere presa in quel modo animalesco decisi all'istante che quella sarebbe stata la mia posizione preferita spinse il cazzo con foga facendomi godere a ripetizione mi mise anche un dito nel culo e anche questo mi piaceva anche se per il momento non ero pronto ad andare oltre, al termine scaricò la sborra sulla schiena e sul culo cademmo sul letto abbracciati, restammo in quella posizione per parecchio tempo. 


Ormai era ora che lui andasse via mentre mi salutava gli dissi 


“oggi però non ho fatto il mio brindisi preferito lo fai ancora uno sforzo” 


“oggi non posso dirti di no accomodati” rispose,


mi inginocchiai e gli feci un pompino con tutta la mia esperienza maturata, gli sputavo sopra la saliva per poi prenderlo in bocca e stenderla con la lingua lo mettevo tutto in gola lo tenevo fermo e solo quando non riuscivo a respirare lo toglievo, lo pompai per almeno un quarto d'ora ma alla fine vinsi io mi scaricò in gola una buona dose di sborra avevo ingoiato tutto con pulizia del cazzo. 


Gli dissi “grazie della bevuta” e ci salutammo appena in tempo dopo un po arrivarono i miei.


L'anno successivo era quello della maturità mi dedicai allo studio, avevamo poco tempo da passare insieme e quasi sempre lui voleva sborrarmi in bocca bevevo litri del suo sperma, ovunque ci trovavamo o si scopava o solo pompino la conclusione era sempre in bocca con l'ingoio.


Terminai l'anno brillantemente con il massimo dei voti, per premio i miei genitori mi regalarono una vacanza,


con Marco decidemmo di andare al mare le due settimane centrali agosto. Eravamo sistemati in un albergo di tre stelle, con una bella camera con vista sul mare passavamo diverse ore dedicate al sesso sia di pomeriggio che di sera al ritorno dalle discoteche della zona. In spiaggia avevamo i lettini vicino a una coppia con un bambino, lui attirò subito la mia attenzione era alto sui 40 anni un vero fusto lo guardavo tra le gambe e notavo un pacco notevole. Anche io non passavo indifferente lo guardavo da sotto gli occhiali da sole come mi guardava il culo quando ero stesa a pancia in giù e tiravo i bordi dello slip del costume dentro le chiappe per abbronzarmi. 


Al mattino andavo sempre da sola in spiaggia, Marco dormiva e non veniva mai prima di mezzogiorno. Anche lui al mattino a volte era solo la moglie prima preparava il piccolo e poi lo raggiungevano.


Iniziammo a parlare del più e del meno, si chiamava Sandro erano di Milano, mi fece subito tanti complimenti per la mia giovane età avevo un corpo invidiabile e disse “se posso permettermi un culo da serie A”


gli risposi “grazie certo che puoi mi fa piacere e poi sono orgogliosa del mio lato B” ridemmo eravamo entrati in simpatia. Nella mia mente iniziavo a pensare che volevo provare il cazzo di Sandro dovevo trovare il modo.


Intanto il rapporto con Marco non era dei migliori, lui non era contento della mia scelta di trasferirmi a Parma per andare all'università, io gli dicevo che non cambiava niente il fine settimana lo avrei raggiunto e che per me era importante lo studio. 


Una sera in discoteca per caso trovò due suoi amici, bevemmo allegramente, ma il porco aveva un altro piano, ad un certo punto andammo verso la spiaggia mentre i suoi amici restavano indietro ci sedemmo su una sdraio e volle che gli facessi un pompino io un po brilla e un po perchè mi piaceva lo accontentai, gli feci il solito pompino da urlo lo feci godere come un porco e quando sborrò bevvi tutta la sborra senza perderne una goccia. Alle nostre spalle sentimmo un applauso erano i due amici che avevano assistito alla scena. 


“che brava ci avevi detto di quanto lo fosse ma non pensavamo così possiamo provarla anche noi” dissero


Marco mi disse in un orecchio “fallo per me dimostrami quanto mi ami” subito non ci pensai ma ero felice e dissi di avvicinarsi uno per volta, il primo aveva un bel cazzo me lo misi in bocca e lo succhiavo con passione pensavo mi vuoi troia e lo sarò, anche lui mi sborrò in bocca e anche da lui bevvi tutto. “aventi un altro” dissi. Si avvicinò il terzo anche lui con il cazzo duro lo scappellai era bagnato lo leccai con gusto e lo presi in bocca, gli feci una gola profonda lo succhiavo con voglia e alla fine anche lui sborrò. Il terzo ingoio della serata. “Per stasera basta ho bevuto troppo altrimenti mi ubriaco di sborra, se tu vuoi resta io vado in camera” gli dissi. Lui rimase con gli amici e io andai in albergo da sola ero eccitata la situazione non mi aveva dato fastidio segno che l'amore forse stava svanendo.


Ormai mancavano due giorni alla fine della vacanza dovevo darmi da fare per realizzare il mio piano.


Andai in spiaggia da sola e notai che anche Sandro lo era. “sei solo stamattina” gli chiesi.


“si il bambino non si è sentito bene e sono rimasti in camera verranno oggi pomeriggio” rispose lui.


Ottimo pensai è il momento “mi spalmeresti un po di crema di protezione non riesco sulla schiena”


“con molto piacere” sussurrò Sandro. Mi stesi sul lettino e gli passai la crema 


“fai delicatamente” gli dissi quasi un sussurro. Iniziò a spalmare dalla schiena era quasi un massaggio quando arrivò sul fondoschiena esitava lo incoraggiai: 


“puoi massaggiare anche lì lo so che ti piace il mio culo lo noto da come mi guardi” e tirai i lembi del costume nelle chiappe, aveva la visione del culo nudo, feci una mossa che doveva sembrare casuale gli toccai il cazzo con il dorso della mano, e dissi “però il porco è eccitato” e lo toccai questa volta apertamente


“è tutta colpa tua” disse “se è colpa mia devo rimediare io” gli dissi mentre lo guardavo e mi passavo la lingua sulle labbra. 


Mi alzai di scatto e gli sussurrai nell'orecchio mentre gli infilavo dentro la lingua “seguimi” andai verso lo spogliatoio era un orario tranquillo i bagnanti erano o in acqua o stesi al sole, entrai in una cabina e lo feci entrare chiusi la porta a chiave. “non abbiamo molto tempo facciamo in fretta” dissi, lo baciai di slancio lui mi infilò la lingua in bocca mentre mi palpava il culo con le sue mani forti, mi fece vibrare, mi inginocchiai e gli tirai fuori il cazzo era uno spettacolo grande e duro gli leccai la cappella per sentire il sapore e lo presi tutto in bocca succhiavo con voglia ogni volta che lo toglievo dalla bocca era pieno di saliva, cosa che a lui piaceva molto, nell'impeto dell'eccitazione mi prese la testa e me lo spinse in gola 


non respiravo da quanto era duro e grosso mi piaceva essere sottomessa iniziò a scoparmi in bocca la testa ferma e lui spingeva il cazzo avanti e indietro fino a quando si fermò e mi scaricò una bordata di sborra che mi riempì la bocca bevevo a sorsi era troppa alla fine gli feci una bella pulizia del cazzo e lo rimisi nello slip. 


Mi alzai ci baciammo e tornammo agli ombrelloni per goderci il meritato sole, andammo prima a bagnarci fu un bagno rilassante mi disse che voleva anche assaggiare la mia fica ci demmo appuntamento per il giorno dopo anche in presenza della moglie io lo aspettavo in cabina per un'ora stabilita e lui mi avrebbe raggiunto con una scusa. Il pomeriggio fu tutto un susseguirsi di sguardi maliziosi tra me e lui, Marco era in acqua e la moglie impegnata con il bambino, lo stuzzicavo mettendomi le dita in bocca e bagnandole di saliva per poi leccarle, lo stavo portando a un orgasmo mentale la sera mi inventai un forte mal di testa non avevo voglia di uscire volevo riposare e pensare al mattino dopo, Marco uscì da solo disse che andava con gli amici in birreria e sarebbe tornato tardi, almeno il giorno dopo avrebbe dormito. 


La sera la passai a fantasticare su come sarebbe stato essere scopata in un rapporto di infedeltà, la cosa mi eccitava e iniziai a toccarmi la fica ormai era diventata un lago cercai qualcosa da infilarmi e trovai piacevole il manico di una spazzola per capelli lo infilai tutto dentro e lo spingevo fino a quando non crollai sfinita per l'ennesimo orgasmo. Poi lessi qualche pagina del mio libro preferito e cascai in un sonno profondo. Il giorno dopo mi alzai mi preparai con cura e scesi per la colazione, lasciando Marco che dormiva no lo avevo neanche sentito rientrare poi andai in spiaggia per l'ora dell'appuntamento, lo aspettai vicino alle cabine lo vidi arrivare e mi spostai verso lo spogliatoio, entrammo insieme appena chiusa la porta mi baciò con una voglia che rasentava la violenza, mi piaceva quel modo di fare, mi tolsi il vestitino che usavo per andare al mare rimanendo in perizoma, avevo optato per quello sapendo di eccitarlo, infatti apprezzò la scelta mentre mi baciava non smetteva di toccarmi il culo mi disse nell'orecchio che la sera prima non aveva scopato la moglie per riservare a me tutte le sue energie “allora fammi tua lo desidero” esclamai. 


Mi fece appoggiare alla parete inarcai il culo all'indietro spostò il perizoma e mi leccò la fica era abile ed esperto mi fece venire in fretta mi diede anche una leccata al buco del culo la cosa mi eccitò godevo all'impazzata poi si alzò e finalmente mi mise il cazzo nella fica spingeva con furore io godevo e lui spingeva più forte mi scopò per almeno venti minuti poi mi disse che doveva godere anche lui mi girai e gli dissi “vienimi in bocca non possiamo permetterci di sporcarci ne io ne tu” glielo presi in bocca dopo poche succhiate venne come una fontana da cui bevvi avidamente, dopo lo succhiai ancora per un po leccandolo e aspirando le ultime gocce lo lasciai stremato ma felice. Gli sussurrai in un orecchio “forse non ci vedremo più ma questi due giorni saranno indimenticabili” “anche per me vale lo stesso” affermò e ci demmo un ultimo bacio e lui tornò dalla moglie che fortunatamente era sul bagnasciuga a giocare con il bambino. 


Il resto della giornata trascorse tranquilla alla sera prima di andare via li salutammo, noi partivano il giorno dopo, dandoci la mano, in cuor mio gli avrei dato un bacio con la lingua in bocca.


Per l'ultima sera di vacanza decidemmo di andare a cena in un locare tipico a mangiare pesce e poi un gelato e in camera per concludere con una sana scopata. Andò tutto a meraviglia un'ottima cena , una passeggiata romantica con gelato e poi in albergo. Ci mettemmo a letto abbracciati io sapevo che quella era l'ultima volta che ci facevo l'amore ormai ero decisa a casa lo avrei lasciato per me iniziava una nuova vita.


Iniziai a leccare il cazzo dopo due giorni di digiuno, almeno con me, si indurì subito lo leccavo con voglia d esperienza lo feci venire in pochi minuti mi inondò la bocca con un forte getto che io ingoiai senza problemi.


Poi lui si dedicò alla fica per riprendere le energie mi leccò a lungo insinuò un dito nel culo dopo che lo aveva lubrificato con la saliva, a quel punto avevo capito che gli volevo regalare anche la mia ultima verginità il culo, gli chiesi di essere dolce, lui era arrapato il cazzo era duro lo puntò sul buco e con poca delicatezza mi inculò, la cosa mi fece subito male ma dopo un po mi dava piacere ormai ero libera da ogni tabù mi scopò a lungo nel culo ormai godevo come una troia, quando era pronto per sborrare mi fece mettere supina con la bocca aperta e mi inondò la faccia e la bocca di sborra, poi la raccolse con le dita e me la mise in bocca io ingoiavo e leccavo le dita alla fine era tutto pulito dita e cazzo. Un bacio profondo e poi la meritata dormita.


Rientrati a casa ero felice per la vacanza ma anche entusiasta della nuova avventura che iniziava, ci vedemmo con Marco per l'ultima volta gli dissi della mia decisione lui la accettò, probabilmente neanche lui mi amava più, mi disse che i due anni passati con me erano stati bellissimi e mi fece gli auguri per la nuova vita che andavo a intraprendere e questo mi rese felice Un bacio e poi a casa dove piansi, finiva una parte importante della mia vita ma un'altra era dietro la porta.


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