Siamo alla fine d'agosto le due vicine sono andate in ferie ed io sono solo ancora per qualche giorno. Mi chiama Roberta per sapere se avessi sentito la proprietaria della casa, io risposi di no, lei mi disse che aveva voglia di scoparmi ma voleva essere sicura che non lo venisse a sapere, dissi che era pericoloso se non sapevamo dov'era, la telefonata terminò così. Qualche giorno dopo ero sul balcone al fresco e sento suonare il campanello di casa, mi metto qualcosa addosso perchè ero come al solito nudo, apro e mi trovo davanti la padrona di casa, vestita con camicetta di seta rosa, senza reggiseno, gonna sopra il ginocchio bianca e sandali, la guardo e lei mi dice "beh non fai entrare la tua padrona?" io rispondo "certo che bella sorpresa" entra fa un giro della casa con me dietro poi dice "sono venuta a riscuotere l'affitto, visto che nelle mie ferie ho trovato uomini che non mi hanno soddisfatta" io rispondo "mi dispiace ma magari non erano pronti ad esaudire i suoi ordini" lei "infatti" si gira e guardandomi dice "hai perso le buone abitudini!" io non capisco e lei toccandomi il cazzo dice "come ci si presenta e si saluta la tua padrona" allora capisco, mi tolgo la maglietta e i pantaloncini e mi inchino a baciarle i piedi. "finalmente hai capito, ho voglia di riscuotere il dovuto aspetti qualcuno" io rispondo "nessuno è pronto a soddisfarla" lei "bene ora spogliami" visto che sono in ginocchio comincio a toglierle i sandali, poi la camicetta e bacio i capezzoli, poi mi inginocchio nuovamente e sfilo la gonna, resta nuda ed io le bacio la figa. "bravo vedi che ti ricordi devo andare a gabinetto" mentre lo dice si inoltra verso il bagno ed io dietro a 4 zampe, entra si siede sulla tazza e fa i suoi bisogni, si alza e vedo colare ancora gocce di urina che io prontamente lecco, lei "fermati che continui a letto" ci inoltriamo verso la camera, dove arrivati lei si siede a gambe larghe e continuo a leccare, dapprima le grandi labbra e poi mano a mano che la sento gemere mi dedico al clitoride, i suoi gemiti sono più forti finché non mi squirta in faccia gridando "cazzo quanto mi mancava la tua lingua" io finisco di pulire poi sento che mi dice "sali sul letto a fianco a me" salgo e mi sdraio vicino a lei sono eccitato, lei guarda e mi dice "è da tanto che non scopi e troia" io "da quando sei andata via" "bene" e comincia ad accarezzarmi il petto e poi scende e tasta le palle "mmmm belle piene bravo ti sei fatto seghe questo mese" io ovviamente non le dico che mi sono scopato le mie vicine di casa, poi sale con la mano e impugna il cazzo cominciando un massaggio, poi comincia a leccarlo, devo resistere per non sborrarle in bocca, ci sa fare con la bocca. Mentre spompina con la mano scende e va a sfiorarmi l'ano, io ho un sussulto lei se ne accorge e smettendo di pompare mi dice "ti dà fastidio se ti tocco il buco" rispondo di sì e lei "non te lo sei mai fatto toccare" mentre parla con il dito gira intorno, sono a disagio, toglie la mano si alza lasciando il pompino e mi dice porgendomi il dito medio "leccalo per bene" obbedisco e sto cominciando a capire cosa vuole fare e dico "spero che non vuoi infilarmelo dentro, vorrei restare vergine" lei ride e poi dice "tu mi hai messo in culo il tuo cazzone ed io non posso incularti col dito" io "preferirei di no" lei "sai che posso fare tutto quello che voglio col tuo corpo, quindi rilassati e godi. Si rimette a spompinarmi e con il dito scende fino al buco e comincia a giocare poi decide di farlo entrare, io ho paura mi brucia, ma lei ormai dentro lo spinge finché non entrato tutto e poi comincia a fare dentro e fuori, imitando un cazzo che mi incula, succhia e lavora, passato il bruciore lo sento entrare ed uscire e mi eccito tanto che alla fine le sborro in bocca, lei mentre ingoia non smette, una volta che me lo ha svuotato tutto e pulito per bene, mi guarda e dice "ti è piaciuto?" io rispondo "insomma a parte il bruciore la parte migliore è stato il pompino" lei "così capisci quando inculi una donna cosa prova, ed io ho usato il dito pensa a prendere un cazzo come il tuo" poi gli dico "tu sai che sono tutto tuo ma non chiedermi di soddisfare un uomo perché non lo faccio" lei ridendo "volevo farti capire che non solo il tuo cazzo è mio ma anche il tuo culo e lo userò a mio piacimento, ma solo per il mio piacere nessun'altro lo deve toccare e adesso muoviti leccami e poi scoparmi che ho un po' di arretrati" allargò le gambe ed io cominciai a leccare e poi la scopai come un ossesso, tanto che quando godetti lei si fece sborrare sul culo perchè mi disse che le bruciava. Arrivò la sera e facemmo cena, ordinammo una pizza, dovetti ritirarla da dietro la porta perchè non volle che mi coprissi. Eravamo nel letto a rilassarci che mi disse "mettiti a 4 zampe sul letto" non capivo cosa voleva fare però ubbidii, lei si alzò e tornò con un mestolo di legno e comincio piano a darmelo sul sedere e poi vedendo che mi eccitavo mi disse "sembri gli stalloni da monta, sei eccitato e troia" non potevo mentire avevo il cazzo duro, si infilò sotto di me in posizione del 69 e disse "comincia a leccami la figa" iniziai mentre lei messa dietro mi toccava le palle, io ero talmente preso a leccare la figa che non vidi cosa faceva, con una mano massaggiava i miei geniali e il cazzo e con l'altra sorreggeva il mestolo e lo leccava, quando pensò fosse abbastanza umido mi disse "qualunque cosa senti non ti preoccupare sono io che mi diverto tu continua il tuo lavoro" sentivo il suo dito girare intorno il mio buco, poi entrarvi ma appena ed uscire nuovamente finché non sentii qualcosa che non era il dito e cappii che era il mestolo, mi stava inculando con il mestolo io facevo resistenza ma capii subito che più resistevo più faceva male e allora mi rilassati, lo sentivo entrare dentro ed allargarmi, avevo gli occhi lucidi pensando che neanche il culo era più vergine, ma poi mi abituali e infatti sborrai alla grande con lei che diceva "bene ora si che sei la mia troia, anche il tuo culo è mio vero?" ed io leccando la sua goduria smisi e dissi "si padrona" ma poi aggiunsi "non vorrà mica farmi scopare da un uomo" lei sfilandosi da sotto e allargandomi le chiappe rispose "no sarà un ulteriore mio divertimento sapendo che il tuo corpo è tutto mio" si alzò e venendomi davanti disse "sei la mia troia non ti farò scopare da nessuno, ma qualche mia amica gli piacerà vedere mentre ti sodomizzo con qualcosa" io allora mi passai una mano sul buco che bruciava, lei "ora vatti a fare un bidet con acqua fresca" scesi dal letto e barcollando andai a fare cosa mi aveva detto. Quando tornai lei era già vestita e dopo aver baciato figa e piedi se ne andò. Rimasi seduto sul letto pensando che l'unica cosa vergine che avevo l'avevo persa per un'affitto alla prossima.
«Urca»