Con Alessio eravamo amici fin dai tempi delle elementari. Spesso giocavamo insieme, andava a casa sua o lui veniva da me. Le nostre mamme erano diventate amiche e quindi spesso veniva l’una o l’altra a prenderci.
Mi piaceva andare a casa sua, mi divertivo. Con il passare degli anni l’abitudine non era cambiata. Mi ricordo un giorno in particolare, dovevo andare in bagno e attraversando il corridoio per poi arrivare davanti la porta, la trovai socchiusa. Incuriosito scorgo Luisa la madre di Alessio, seduta sulla tazza con la gonna alzata e gli slip appoggiati sui piedi. In un primo momento, mi ritraggo, ma successivamente torno a guardare. La donna alza leggermente il sedere, si asciuga con la carta e noto un folto pelo nerissimo. Toglie gli slip e li getta in una vasca. Si alza per poi andare nel lavabo, dove si lava le mani e sistema il reggiseno, che raccoglie un seno generoso. La gonna era rimasta leggermente alzata, e riuscivo a vedere il sedere.
Torno velocemente nella stanza del mio amico, ma il pensiero di ciò che avevo visto non mi abbandona.
Dopo un po', decido finalmente di tornare in bagno. Lo trovo libero, entro chiudo la porta. Mentre faccio la pipì, gli occhi si posano sugli slip neri, che avevo visto togliere poco prima. Li prendo e istintivamente li annuso. Per la prima volta percepisco l’odore della figa, erano umidi e le mani si impregnano di quell’odore. Ora sono eccitato, il mio pisello fa capolino dai boxer. Come un automa, mi siedo sulla tazza e con gli slip sotto il naso, la mia mano accarezza il cazzo. È duro come il marmo, ancora non si scappella perfettamente, ma la mia mano corre veloce, l’odore, l’immagine del culo che ho visto fanno il resto. Non dura molto, sento immediatamente le palle dure, la cappella si gonfia. Faccio appena in tempo a coprire il cazzo con gli slip della donna e schizzo. Sono zuppi di sperma e li butto nella vaschetta. Esco svuotato, ma quella sega l’avevo voluta. Torno dal mio amico e un pochino mi sento in colpa.
Luisa ci chiama dalla cucina, ha preparato la merenda. Siamo seduti e vedo che lei mi fissa tra le gambe, abbasso la testa e noto che ho una piccola chiazza, devo essermi bagnato.
- Ti sei sporcato Max, aspetta che ti pulisco.
Prende uno straccio lo bagna leggermente e lo strofina sopra. Mi sento imbarazzato perché lo sento crescere. Lei fa finta di nulla ma non è possibile che non se ne sia accorta.
Nei giorni seguenti vado sempre più spesso a casa loro, ma con l’idea fissa di spiare la donna. Spesso vado nel bagno e frugo nella biancheria, se trovo l’intimo mi sego.
Un giorno, sbircio nella sua stanza. Ha appena fatto la doccia, si toglie l’accappatoio. Le faccio la radiografia cercando di memorizzare il più possibile. Gambe lunghe, figa pelosissima e nera. Culo bello pieno e bianco, il seno prosperoso, adesso potrei ben dire una 4° piena.
Con la scusa dei compiti, ormai sono sempre da loro. Un giorno, senza pensarci arrivo in anticipo. Suono
- Ciao, sono Max
- Ciao Max, Alessio non è ancora arrivato dal nuoto, vuoi raggiungerlo là o se preferisci lo aspetti qui a casa.
- Beh, dovrebbe arrivare tra una 40 minuti circa, il tempo che vado là…starà già per tornare. Vengo su e aspetto.
Salgo, apre la porta è in tuta con una camicetta bianca. Mi fa andare in camera, poggio i libri sulla scrivania e mi siedo sul letto.
La donna poco dopo mi raggiunge e mi chiede come va a scuola. Si siede anche lei sul letto. Mentre parla, le fisso il seno, tra i bottoni della camicia, scorgo la pelle rosa. Lei parla dell’insegnante di matematica, ed io mi concentro sulle sue tette. A fatica rispondo alle sue domande, quasi balbetto. Improvvisamente mi chiede…
- Posso farti una domanda…?
Mi sveglio dallo stato ipnotico…e rispondo…
- Certo mi dica signora…
- Ahh bene…. Sai mantenere un segreto?
- Beh… si certo…però non mi chieda nulla di Alessio…
- No no tranquillo…ma sicuro di mantenere i segreti
- Si si certo…
- Ok….
Prende la mia mano e la infila nella camicetta, con la sua guida i miei movimenti. E’ bello pieno, è leggermente sudata, sbatto sul capezzolo duro. Mi sorride mentre la palpo, stringe la mano e afferro pienamente la tetta. Sono confuso, quelle tette mi fanno impazzire. Ho il cazzo che spinge sulla mia tuta, mi vergogno di quel bozzo, dimentico che Alessio sta tornando a casa.
- Accidenti Max….che bel bozzo…
- Mi scusi signora ma…
- Tranquillo è naturale…aspetta.
Si avvicina leggermente, e poggia la mano sul rigonfiamento, accarezza delicatamente e poi con entrambe le mani, mi abbassa la tuta e poi i boxer…
- Ehi…. È cresciuto e che bell’arnese giovane…hai la ragazza?
- Ehhem…non ancora…
La sua mano esplora, mi avvolge e sentire la sua mano che mi afferra il cazzo, mi fa impazzire. Mi accarezza le palle, poi risale su e afferra l’asta, ora il suo movimento è insistente, ha la camicetta sbottonata e le sue tette sono ben in mostra.
Mi eccita vedere la sua mano che mi sega, quando incrocio il suo sguardo mi vergogno…
La signora mostra una grande dedizione nella manipolazione del mio cazzo, accarezza i coglioni e poi le gambe, per poi tornare a smanettare.
- Dai….fai uscire il succo…vediamo quanto ne hai.
Le sue parole sono magiche, inizio a spruzzare ovunque.
Sentiamo aprire la porta, lei tranquillissima fa cenno di vestirmi, si asciuga gli schizzi con il bordo della camicetta e poi va alla porta. È Alessio…mi fa impressione vederla mentre accarezza il viso del figlio, con la mano ancora leggermente bagnata.
Il giorno dopo, torno nella loro casa. Stavolta arrivo in ritardo, apre sempre lei la porta. Ha sempre una gonna, ma stavolta con una maglietta.
- Ciao Max….Alessio…è Max….
- Sono in camera…
- Va bene, faccio vedere a Max le carte che deve portare alla madre e poi ti raggiunge…
Mi porta nella sua camera da letto…
- Senti…a proposito di ieri…non devi parlarne con nessuno…
- Si sì…signora non si preoccupi…
- Bravo…ti è piaciuto…?
- Ehmm sì…
- Bene…ho pensato molto ieri sera… mio marito aveva voglia…e quando succhiavo l’uccello mi veniva in mente il tuo…Vuoi sapere che abbiamo fatto…?
- Beh….sì insomma…certo signora
- Eccitante che dopo che ti ho segato…mi chiami signora…in privato puoi insultarmi… Comunque, ieri mi ha leccato la figa e poi….dopo che ho succhiato l’uccello mi ha aperto le gambe e mi ha scopato…venendomi dentro… Ti eccita…?
- Ehhm si…molto..
- Lo vedo…dai sbrigati..
Si alza la maglietta, mostrando il seno enorme con i capezzoli già duri e poi la gonna. Non ha slip, il folto pelo nero della figa…la prima che vedo. Appoggia la gamba destra sulla poltrona e mi dice…
- Dai leccala e abbassati i pantaloni.
Eseguo, sento il suo odore che mi inebria e lecco. Lei mi spinge la testa sulla figa e la sento eccitata. Poi mi fa alzare e si inginocchia davanti a me. La sua bocca inghiotte il cazzo, l’idea che Alessio sia nella sua stanza e che la madre mi stia facendo un pompino, mi manda fuori di testa. Le stringo i capezzoli e lei succhia avidamente, non controllo i miei gesti, fino a quando lo sento salire e sgorgare nella sua bocca.
Sono ancora nella sua bocca mentre il cazzo si affloscia, non so cosa mi accade, ma le dico…
- Sei una gran vacca…non ti è sfuggita una goccia…
- Ahh che bravo porcellino… sto ancora gustando il tuo succo, ma ora vai di là.
Passano i giorni, non sono più riuscito a tornare in quella casa. Mi sego continuamente e penso sempre a quella grande zoccola. Penso che abbia due anni più di mia madre, e la cosa mi eccita. Sono amiche e spesso le sento parlare al telefono. Come fa a parlare con mia madre e a far sborrare il figlio. Comincio a vedere mia madre con occhi diversi, ma soprattutto con grande curiosità. Ricordo il mio cazzo nella sua bocca e il folto pelo nero, poi penso a mia madre, e mi chiedo se anche lei è così zoccola.
Comincio a spiarla, per capire. Non sono eccitato nel vederla in situazioni particolari, ma sono curioso. Mia madre è bionda con i capelli corti, seno piccolo con un sedere tondo.
Passano altri giorni, i miei devono partire. I miei genitori mi chiedono se voglio andare per qualche giorno a casa del mio amico. Rispondo immediatamente di sì.
Arriva il momento, porto uno zainetto con le mie cose e lo poggio nel letto a fianco del mio amico. Già penso al giorno dopo quando lui dovrà andare in piscina a fare nuoto. Mancherà due ore e forse…
La sera mangiamo, c’è anche il padre del mio amico. Partirà domani per due giorni. Sono nel letto e guardo la televisione, il mio amico si è già addormentato. Si apre lentamente la porta, è lei con la vestaglia. Mi fa cenno di tacere, si avvicina al figlio, rimbocca le sue lenzuola e si piega per baciarlo. Vedo salire su la vestaglia e scopre il culo. Si gira e si avvicina a me, pronto a ricevere il suo bacio sulla fronte. Apre la vestaglia e mostra il suo corpo nudo, mi eccito immediatamente. Infila le mani nel mio pigiama, trastullandomi il cazzo, tolgo il pigiama e biancheria. Il cazzo è dritto come un palo, lei monta sopra, sono un pochino teso. Indirizza la cappella nella sua fessura, e rotea il bacino. La sento scivolosa, lentamente scende e risale. Appoggia la sua mano sulla mia bocca, e immediatamente scende con il bacino conficcandosi il cazzo nel ventre. La sua mano copre il mio urlo, ho sentito una fitta e un dolore intenso. Si abbassa e all’orecchio mi sussurra…
- Mmmm ti ho sverginato….dai scopami ma non farti sentire, mio marito ha un sonno leggero e mio figlio potrebbe sentirci.
Afferro il culo e spingo, il dolore è passato. La sento godere, mi fa stringere le mani sul culo e poi sul seno. Finalmente la sua lingua entra nella mia bocca, di nuovo mi sussurra all’orecchio…
- Dai sborrami dentro…
Non dico nulla ma eseguo i suoi comandi, lei gode mentre le annaffio la figa. Si toglie, passa la lingua sul cazzo e mi pulisce, poi mi bacia e mi dice…buonanotte.
Alzo il lenzuolo e mi addormento. Non so quanto tempo è passato, ma sento uno schiaffo sul volto, apro gli occhi ed è Alessio…
- Sei uno stronzo….ti scopi mia madre…
- Ma che dici…
- Merda vi ho visto…dovrei dirlo a mio padre.
- Ma dai finiscila…
Mi colpisce con una scarica di pugni e schiaffi, cerco di bloccarlo e il lenzuolo cade a terra. Sono ancora nudo…
- Ed hai il coraggio di mentire…sei nudo…merda…
Continua a colpirmi, cerco di fermarlo e cadiamo nel letto. Lo blocco cerco di calmarlo, tengo ferme le sue mani e monto sopra di lui. Ora è immobile, ma la posizione è decisamente imbarazzante.
Ancora più imbarazzante è sentire sotto di me il suo pisello crescere. Mi sposto leggermente, ma è decisamente in erezione. Mi vergogno, ma anche il mio inizia a svegliarsi. Mi tolgo, finalmente si è calmato, sono di fianco a lui. Passano minuti interminabili, sento forte il suo odore e lui deve sentire quello mio e della madre.
La televisione si è spenta e noi siamo in silenzio nel letto. Lo sento muovere e comprendo subito cosa accade. Sento sul viso qualcosa che si struscia, avvicino la mano e capisco subito…sta strusciando il cazzo sul mio viso. Mi sposto ma si avvicina ancora…
- Max se non vuoi che mio padre venga a saper che ti scopi quella puttana di mia madre…non ti spostare e immagina cosa devi fare.
Rimango fermo, la sua cappella esplora il mio viso, si struscia e mi bagna. Passa le palle sulla bocca, sono sempre immobile, poi l’asta preme sulle mie labbra. Non apro e allora sento la sua mano che mi stringe le palle con forza, sto per gridare ed apro la bocca. Mi ritrovo la gola occupata da lui. Quasi mi soffoca, la stretta della sua mano si allenta. Inizia a segarmi e riconosco la lingua che passa sopra. Mi rilasso, mi sorprendo come sia cresciuto il mio cazzo. Afferro il suo, e solo ora mi accorgo che praticamente non ha peli, ma soprattutto ha un cazzo più grande del mio. Lo tengo con due mani e la cappella a malapena entra in bocca. Ora sembra tutto normale. Salgo sopra di lui, un classico 69. Ciuccio come se avessi un gelato golosissimo, è decisamente enorme il gelato. Arrivo con difficoltà oltre la cappella, con pazienza vado oltre. Lui quando succhia sembra la madre, ha perfino lo stesso odore. Mi lecca la cappella gonfia, sale fino alle palle e infila la lingua nel culo. Mi scopa con la lingua, alza le gambe e comprende che vuole lo stesso servizio. Anche la mia lingua scivola nel culo. Sento le sue palle sotto il collo, l’asta attraversare il petto e la cappella che spinge oltre lo stomaco. Ci spompiniamo molto, in silenzio, si sente solo qualche lamento e il rumore delle bocche che succhiano i cazzi. Mi irrigidisco, sento un dito frugarmi nel culo. Faccio lo stesso, lo penetro con un dito e poi due. Mi scopa la bocca col cazzo e il culo con il dito. Io spingo il mio nella sua bocca e la scopo.
Siamo sudati, ma le bocche sono aperte. Apre le danze lui, un suo piccolo lamento e lo sento venire. Non tolgo la bocca e bevo tutto il nettare. Sento che apprezza, e finalmente sborro nella sua bocca.
Rimango di fianco a lui, senza dire nulla. Serata piena…
- Hai sonno max… e dimmi meglio con me o con mia madre?
- Beh….preferisco lei ovviamente, ma anche questa situazione…fantastica… e ora non riuscirei a dormire…
- Bene allora…
Prende nuovamente il cazzo in mano e smanetta, io prendo il suo. Mi attira quel palo lungo. Questa volta senza invito, lo succhio.
- Aspetta un attimo…andiamo un attimo in bagno.
Entriamo e accende la luce, siamo nudi con i cazzi rigidi. Ha un culetto invitante, ci tocchiamo. Si avvicina al lavabo davanti allo specchio. Si afferra il cazzo e si specchia…
- Ti piace…?
- Ora si…è grosso ed eccitante, gran fisico…ma uccello enorme…
- 20 centimetri….e sono sempre pieno…
- Il mio arriva a malapena a 17….
- Sì, ma bello dritto e spesso…mia madre si sarà deliziata…
- Scusami…ma è una gran vacca…
- Tranquillo…lo so….
Si fa leccare il collo e poi la schiena, ha il cazzo appoggiato sul lavabo. La lingua lecca i glutei, se li allarga e infilo la infilo dentro. Si piega in avanti e lecco masturbando il suo cazzo. Mi alzo e…
- Dai infilzami…
Appoggio la cappella nel buco, la spalmo come se stessi verniciando e poi spingo. Entra a fatica, ma finalmente inculo quel culetto bianco, siamo decisamente più rumorosi…
- Dai spaccamelo…spingi bene dentro.
- Mancano solo le palle…ma ti faccio male?
- Da morire…ma godo…
Afferro il culo, e lo scopo. Lo sbatto con forza, penso anche alla madre nella stessa posizione. Istintivamente metto la mano avanti e afferro il suo mostro…
- Ti piace incularmi…?
- Si…
- Ma anche maneggiarmi il cazzo.
- Si…e sto per venire…
- Sborrami dentro come hai fatto con lei…
Divento decisamente violento e lo inculo con violenza, ma continuo a masturbarlo. Esplodo nel culo, non so quanti schizzi…
Lo sfilo dal culo, e sembra di aver stappato una bottiglia di spumante. Un rivolo scende, poi si gira e raccolgo in bocca il suo seme copioso.
Torniamo nel letto, sono esausto. Parliamo molto, e comprendo una strana situazione a casa.
Mentre parla, mi giro su un fianco e mi addormento è quasi mattina. Non credo sia passato molto tempo. Di nuovo sento la sua mano sul cazzo…
- Sono sfinito…ma come fai…
- Tranquillo faccio tutto io…
Mi sega, e lecca il collo. Sento premere dietro..
- Ehi che fai…
- Tranquillo….
Preme ancora, mi allarga leggermente il culo. Ora sento la cappella premere esattamente nel buco. Spinge ancora, e la cappella trova la strada. Soffoco l’urlo, mi fa male da morire. Continua a spingere e mi stupisco che trovi ancora strada. Fa male, ma non mi sposto, anzi alzo la gamba. Entra ancora. Lo sento nella pancia e quasi in gola. Il buco larghissimo, mi accarezza il cazzo che inizia a rianimarsi. Apro la bocca dal dolore, infila la lingua e il cazzo entra completamente. 20 centimetri sono spariti nel mio culo. Continua a baciarmi, non vorrei ma non riesco a chiudere la bocca. Ora si muove, mi sta scopando. Mi brucia il culo, mi metto carponi e lui dietro mi scopa. Ormai scivola perfettamente e non provo quasi più dolore. Afferra le chiappe e continua a montarmi. Ho il cazzo duro…scopro di gradire anche l’uccello.
Si intravede la luce dalle finestre e ancora si scopa il mio culo. Adesso sono sopra e saltello sul cazzo. Lui mi masturba, e se lo infila in bocca. Più mi sbatte e più veloce masturba. Sentiamo rumori in salone. Faccio per togliermi ma mi blocca. Si apre la porta, tento di coprirmi con il lenzuolo. È la madre…
- Tuo padre finalmente è partito….vedo che non avete perso tempo… Avevi ragione te Max è perfetto… dai continuate…
Sono imbarazzatissimo, toglie il lenzuolo e mostra alla madre come mi scopa. La donna si avvicina, toglie la vestaglia e nuda monta sul letto. Mi succhia l’uccello, poi bacia me e poi il figlio. Si fa toccare, succhia l’uccello, e poi dietro di me la sento leccare il culo e il cazzo.
Mi ritrovo di nuovo carponi, sempre con il cazzo piantato in culo. Lei sotto succhia il mio cazzo.
Meraviglioso poco dopo…la donna si sdraia e ….
- Dai basta giocare ora…vi siete rotti il culo…ora tocca a me.
Prima se la sbatte lui, poi mi fa accomodare tra le sue gambe…
Mi sdraio e lei sale, lui le va dietro. La doppia dei film porno sui quali mi sono segato.
Ora le voci si sentono…lei gode e non smette di chiedere il cazzo. Lui sborra e lo schizzo mi arriva in faccia, lei mi lecca…
- Dai sborrami in figa…
Come un fiume le vengo dentro.
Scopate casalinghe
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Aggiunto: 2 anni fa
Utente:
«Sempre eccitante»
«Racconto fantastico. molto coivolgente !!!»