Il giorno dopo e quelli seguenti si susseguirono sempre uguali… lavoro, casa, lavoro, casa una pizza con giulia ed armando, lavoro casa ….i nostri rapporti furono quelli di sempre senza le ultime “novità”.


Comunque Anna era cambiata, aveva ripreso la sua vita e la voglia di vivere, si vedeva da come affrontava il quotidiano, come accettava con entusiasmo qualche invito di Giulia e soprattutto aveva iniziato a riorganizzare lei qualche serata tra amici.


Ero contento di aver ritrovato la Anna che conoscevo, ma Rebecca spingeva e si faceva sentire, voleva di nuovo essere protagonista, pensai alle serate con Roberto e le forti sensazioni provate, ma cercai di ricacciarle indietro ….attualmente non era possibile e poi ora avevo ritrovato Anna e non volevo rovinare tutto con un’imprudenza. 


Il sabato ci svegliammo un po’ più tardi, facemmo colazione e uscimmo per fare un po’ di shopping, a pranzo mangiammo qualcosa al centro commerciale, ad ogni vetrina di intimo femminile si fermava e mi chiedeva cosa mi piacesse o cosa mi avrebbe fatto piacere vederle indosso, così nei negozi di abiti io cercavo di allontanarmi per vedere al reparto maschile e lei mi voleva lì per pareri e consigli ….mi trattava da sua “amica”. Passammo davanti ad un negozio di elettronica e mi ricordò che cercavo le cartucce per la stampante …..lei odia quei negozi con tutte le tv accese, il banco telefonia che sembra sempre vendano l pane in periodi di carestia, quindi non entrò con me “ vado a vedere quel negozio” disse “ci vediamo qui fuori tra 10 minuti o mi trovi lì dentro” mi baciò e si allontanò. Avevo trovato ciò che cercavo uscii dal negozio e la vidi tornare con un’altra busta. Chiamò Giulia per organizzare la serata tra noi quattro, suggerii ad Anna di invitarli da noi, Armando era patito di calcio e avrebbe visto volentieri la partita con me mentre loro due potevano chiacchierare come sempre. Giulia accettò volentieri e decidemmo di preparare la cena a casa e non la solita pizza, facemmo la spesa e tornammo a casa. Anna si mise ai fornelli ed io facevo l’aiuto cuoco. Trascorremmo una piacevole serata con i nostri vecchi amici, le signore forse bevvero un bicchiere di troppo perché dal salotto le sentivamo confabulare e ridere ….si stavano divertendo. A fine partita ci raggiunsero per un assaggiare rum Zacapa e cioccolato fondente al pepe, un abbinamento eccellente. Mentre bevevamo notavo che Anna e Giulia, parlando tra loro spesso mi guardavano e tornavano a confabulare…..non capivo…..il rum era troppo buono e mi dimenticai di loro.


In settimana Anna mi comunicò che doveva tornare dalla madre il venerdì mattina perché si doveva ricoverare per accertamenti e sarebbe rimasta in ospedale una notte e solo lei poteva restare a farle compagnia.


Immediatamente Rebecca fece capitolino “è il mio momento” ….una serie di pensieri mi si affollarono nella testa, rivivevo l’ultima volta che avevo visto Roberto, avevo lo stomaco in subbuglio, andare ”en femme”  in giro, tornare a casa e scopare, scopare e ancora scopare ….avrei dovuto chiamare Roberto per avvisarlo e organizzarci.


Il giorno dopo, attesi con impazienza la pausa pranzo…..”pronto sono Rebecca” “ Ciao, come stai? è tanto che non ti sento” rispose.


Io: “Bene grazie, non ti ho chiamato perché non avevo modo di incontrarti, ma venerdì prossimo mia moglie va dalla madre e rientra sabato non so se sei libero……”


Lui: “ chiamami domani a quest’ora vedo di organizzarmi e ti faccio sapere”. Ci salutammo e riattaccai.


Attesi quelle 24 ore con uno stato d’animo difficile da descrivere, se ne accorse anche Anna ….mi giustificai dicendo che c’era un po’ di tensione in ufficio tra l’amministratore e il mio superiore e questi ci stava mettendo sotto pressione.


Il giorno dopo puntuale come un orologio nella pausa pranzo chiamai…..rispose ”ciao Rebecca, allora io venerdì posso arrivare a casa per le 16, ma per sicurezza, e se per te va bene, ci vediamo alle 17 da me….vedrò di pensare a qualcosa….” Ed io: ”pensare a qualcosa? Cosa vuoi farmi fare ancora?” ebbi il coraggio di chiedere, “ Non lo so, ma ci penserò, a venerdì” e riagganciò.


“Che avrà in mente” pensai, ma dopo aver affrontato la prima uscita “en femme” addirittura andando a cena e non per una passeggiata, non potevo temere altro, però il pensiero mi fece venire un brivido.


Il venerdì mattina accompagnai Anna alla stazione e andai in ufficio, mi accorsi che non riuscivo a mantenere la concentrazione su quel che facevo, a pranzo raggiunsi la stanza del capo e gli chiesi il permesso di uscire alle 16, fu gentile, me lo concesse perché si rendeva conto che in settimana avevo sopperito a qualche lacuna di qualche collega e gli avevo consentito di mantenere gli impegni con l’amministrazione.


Tornai a casa il tempo di posare la borsa, andai in bagno, avevo solo il tempo di rivedere la depilazione delle gambe che dovevo uscire se volevo arrivare in orario.


Uscii di casa e mi avviai verso casa di Roberto, mi sentito eccitata, curiosa di sapere cosa aveva escogitato, sentivo le gambe molli, le farfalle allo stomaco…..Rebecca aveva preso il sopravvento.


Arrivai a casa di Roberto, citofonai e salii al piano, la porta era socchiusa…”permesso” spinsi il battente entrai e lo richiusi alle mie spalle, in sottofondo c’era un musica che mi piaceva molto ….”money” dei pink floyd, “entra” sentii la voce di Roberto “dieci minuti e arrivo se vuoi puoi prepararti, la strada la conosci”.


“Ok” risposi e mi avviai verso la “mia” camera, entrai e trovai sul letto i capi che Roberto aveva preparato.


Notai la lingerie rossa, calze autoreggenti color “melon”, una gonna a pieghe rossa, una maglietta scollo a V nera con motivi floreali rossi, e maniche lunghe in pizzo, ai piedi del letto le dècolletè nere tacco 12. Tornai a guardare la lingerie, avevo la sensazione di averla già vista ….”ho guardato tante vetrine di intimo nell’ultimo periodo che sicuramente l’avrò vista su qualche manichino” pensai e mi recai in bagno, feci la peretta (ormai una piacevole abitudine) e una doccia, usai la crema corpo e mi sedetti alla toletta per il trucco, soddisfatta del risultato indossai la protesi, la sistemai bene e provai a far ballare il seno saltellando un po’…sensazione unica, lo sentivo e mi piaceva molto.


Tornai in camera e indossai il tutto, misi la parrucca nera a caschetto, i tacchi e mi guardai allo specchio…mi piacevo, mi sentivo bene la gonna era lunga abbastanza da nascondere il pizzo della autoreggenti ed il reggicalze e larga abbastanza da nascondere il bozzo del mio pene che il perizoma di pizzo rosso con le paillettes in tinta e un fiocchetto, non riusciva a contenere.


Uscìì dalla stanza e mi avviai verso il salotto, sentivo il ticchettio dei tacchi e vedevo la gonna ondeggiare, Roberto era lì accanto alla vetrata e guardava fuori, sul tavolino una bottiglia di prosecco era al freddo in un secchiello colmo di ghiaccio, e due flûte. Mi sentì arrivare e si voltò, “Ciao Rebecca, vedo che hai gradito quello che ti avevo preparato, ti sta benissimo, come stai?” io mi sentii arrossire e risposi “grazie, si sto bene ….benissimo” intanto versava il prosecco e mi porse un flûte “ a noi e a questa serata”, brindammo, ci sedemmo sul divano e chiacchierammo una ventina di minuti sgranocchiando salatini e noccioline e …..la bottiglia di prosecco era finita!!!!! Me ne stavo beata con le gambe accavallate a godermi quei momenti en femme non avevo fretta di fare “altro”, il tempo c’era. 


Roberto allungò una mano e la pose sulla mia coscia iniziando ad accarezzarla, indossava un pantalaccio comodo color sabbia ed una camicia di lino bianca, notai un movimento nel pantalaccio e mi salì il sangue alla testa …il vino? Forse ha contribuito ……allungai la mano con le dita smaltate di rosso e gli accarezzai il pacco …lo sentivo ingrossare e prendere vita….tirai una delle due cordicelle del pantalaccio, posai il flute ormai vuoto sul tavolino e con due mani libere allargai il pantalaccio, insinuai una mano, una carezza sul boxer, lo tirai fuori….era bello svettante ….già duro…liberai la cappella e si mostrò bella rosa e lucida…..lo guardai negli occhi un attimo, mi abbassai e diedi una leccatina al glande, un’altra e poi ancora e ancora….lo presi tra le labbra e lo titillavo con la lingua, iniziai un lento pompino, roteavo la lingua e leccavo, andavo su e giù con la testa, mi stavo godendo ogni centimetro di quel cazzo mi inebriavo del suo odore, del suo sapore, mi sistemai accovacciata sui tacchi tra le sue gambe, gli tolsi i pantaloni e finalmente avevo tutto quel ben di dio in mostra per me…..continuai il pompino con delicatezza e dedizione….leccai ogni centimetro dl prepuzio alle palle più volte…per la prima volta il mio pene aveva una reazione che mi sorprese ma ci diedi poca attenzione, continuai fino a quando Roberto mi fermò….mi fece alzare…venne dietro di me mi baciò il collo e mi fece piegare verso il divano appoggiai le mani allo schienale con le gambe tese leggermente divaricate, le sue mani palpavano i seni e seguivano i miei fianchi….mi alzò la gonna e scostò il sottile lembo del perizoma, avvertii il suo alito e poi la sua bocca che baciava il mio sedere, la sua lingua tra le natiche, le scostò con le mani e aveva il mio buco lì a portata di lingua ci diede due colpetti  e mi sentì gemere, spinsi il bacino all’indietro ma non accadde nulla….delusa mi fermai ,,,lui mi invitò a rialzarmi e prese la mano e ci avviammo verso la sua camera da letto “so che ti piace guardarti” disse, io sculettavo leggermente sui tacchi ed ero felice….mi fece rimettere sul letto in ginocchio e viso appoggiato al lenzuolo di seta rivolto verso lo specchio e culo all’insù…lo vidi accostare la faccia al mio culo e sentii la sua bocca baciare e la lingua leccare ovunque…..aprì le natiche e insinuò la lingua ……”mmmmm” mugolai…… continuò a leccare bagnandolo con la saliva, si raddrizzò e nello specchio vidi la sua figura bello, alto, pettorale scolpito,  un cazzo bellissimo diritto come un fuso davanti a lui che puntava il mio culo…..ebbi un fremito…..mi rilassai e spinsi il culo all’indietro aspettando il momento ….lo sentii appoggiato e lo strusciò un po’ sul buco poi puntò e spinse leggermente…..ormai non avevo più problemi, accolsi la cappella come un affamato, la sentii chiaramente aderire alle pareti dello sfintere, spinsi all’indietro e in contemporanea lui spinse ….mi entrò tutto fino in fondo con una unica spinta coordinata…..”ahhhhhhhh!!!! dai inculami” dissi “ lo sento tutto fino in fondo” lui si mosse e sentii chiaramente i peli pubici sul sedere e le palle che sbattevano …..che bellooooooooooo!!!!!!! Era una goduria, una girandola di sensazioni uniche…pompò per 5 minuti con le palle che sbattevano ritmicamente sul mio culo…..”che culo fantastico che hai, morbido ed accogliente, stasera ti senti un po’ troia?” “siiiiiii! “ risposi……si sfilò dal mio culo e venne davanti a me ….mi tirai su con le braccia e avevo il cazzo all’altezza della bocca, presi a leccarlo e a pomparlo senza usare le mani, la testa era andata non pensavo ad altro che a farlo godere e a godere di quel cazzo…..sentii qualcosa di freddo appoggiarsi al mio culo, stavo per girarmi ma Roberto mi bloccò la testa con il suo cazzo in bocca, girai gli occhi verso lo specchio ……..”oh Dio “Anna!!!!!!  era Anna nuda, indossava solo calze autoreggenti ed aveva un cazzo nero grosso allacciato in vita e stava spingendo per incularmi …..cercai di divincolarmi ma Roberto mi teneva la testa bloccata e il suo cazzo in gola, Anna aveva spinto e mi aveva penetrato per quasi metà del cazzo di plastica e iniziava a scoparmi con vigore crescente…..dietro di lei Giulia!!!!! Anche lei nuda con indosso solo una paio di calze e con un cazzo, color carne, grosso allacciato in vita…… aspettava il suo turno…..un forte senso di panico mi attanagliò, riuscii a divincolarmi e caddi riverso sul letto ……scoperto da mia moglie in fragranza di scopata…….totalmente in versione femminile con tanto di tette……mi veniva da piangere!!!!!  Mi sentivo male …..Anna si sedette sul letto accanto a me, mi accarezzò la testa e sussurrò “è tutto a posto, tranquillo ….io ti devo delle spiegazioni!” “lei doveva dare spiegazioni a me?????” pensai, in quel momento mi resi conto che eravamo soli in camera, Roberto e Giulia si erano allontanati. Mi misi a sedere e Anna iniziò: “ Tu sai che io e Giulia ci conosciamo dai tempi dell’università, quello che non sai è che noi stiamo insieme da allora” vide lo stupore sul mio viso e continuò “non mi interrompere che è già difficile, dicevo siamo lesbiche o meglio bisex infatti io ho sposato te e lei Armando ma senza che questo abbia cambiato il nostro rapporto. Dopo oltre dieci anni di matrimonio anche se Giulia aveva me, si era stancata della routine con Armando, conobbe Roberto, hai visto che bell’uomo che è, e divenne la sua amante. A me lo ha confessato quasi subito ma io non volli conoscerlo, mi sembrava di far torto ad Armando. Ogni volta che ci incontravamo per il nostro rapporto “intimo” lei mi raccontava di questo Roberto, me ne decantava la bellezza e le doti, alla fine mi incuriosì e un giorno me lo ha presentato, beh non fu difficile darle torto è un bell’uomo. Da quel giorno ogni volta mi parlava di lui, di quello che avevano fatto, come lo avevano fatto e un giorno mi disse che gli aveva confessato il nostro rapporto e che lui non si era affatto scandalizzato ….anzi la cosa lo intrigava molto, anche lui confessò che per il passato aveva fatto esperienza bisex con un uomo, ma solo da attivo. Così questa cosa è andata avanti per mesi, ogni volta i particolari erano sempre più dettagliati e iniziò a dirmi che non avrebbe avuto difficoltà a condividere Roberto se lo avessi voluto …una volta mi disse” abbiamo sempre fantasticato di avere un uomo per noi due e non abbiamo mai voluto coinvolgere i mariti, questa era una occasione d’oro, Roberto è d’accordo …devi decidere tu” ero molto combattuta mi sentivo come dott. Jekyll e mr hyde , a casa moglie timorata che certe cose non si fanno, fuori casa troia con un rapporto lesbico e adesso addirittura a tre, Mr. Hyde ebbe il sopravvento e accettai . Sono quattro anni che io, Giulia e Roberto siamo amanti”  ebbi un secondo colpo al cuore, prima mia moglie confessa di essere bisex ed ora insieme alla sua amica hanno lo stesso amante, lo stesso che ha scopato me!!!!!!!! Avevo la testa che mi scoppiava….in due minuti due notizie sconvolgenti, ma io? Perché non è arrabbiata con me?, continuò” In questi quattro anni il nostro rapporto è cresciuto Giulia ha iniziato a fantasticare di un quarto uomo bisex passivo per Roberto che avrebbe completato il cerchio, Roberto era affascinato da questa idea di Giulia, ma io mi sono rifiutata per paura delle malattie che un uomo bisex passivo sconosciuto avrebbe potuto portare. A giulia è nata l’dea di coinvolgere te o Armando, io mi sono rifiutata di coinvolgerti e lei ha provato con Armando, hai visto che aveva le gambe depilate, ti ha detto che era per la bici ma non era vero io lo sapevo, Giulia ha provato a farlo travestire per gioco ma conosci Armando è grosso, sgraziato non avrebbe mai funzionato. Eri rimasto tu, mi devi scusare per gli ultimi due anni è vero che i miei hanno avuto problemi ed ero giù di morale ma ho accentuato la depressione perché ti conosco e so che avresti fatto di tutto per vedermi di nuovo sorridente, si ti ho usato e me ne vergogno.” Mi prese una rabbia che stava per esplodere….moglie lesbica, con l’amica condivideva l’amante maschio, si era presa gioco di me per due anni ……stavo per ….mi guardai, un lampo mi attraversò la mente…ero travestito da donna e stavo facendo un pompino al suo amante…..repressi la rabbia e la guardai, lei continuò: “ Giulia lanciò l’idea del carnevale e del tuo travestimento, io dissi che forse non avresti accettato ma mi smentisti. Quando facemmo le prove a casa era incredibile come stavi bene e in più ti sono bastati due passi sui tacchi per muoverti con naturalezza, noi eravamo veramente sbalordite, infatti il giorno dopo Giulia mi telefonò ed era raggiante sicura che tu saresti stato perfetto mi disse “hai notato come cammina sui tacchi, sono 11 cm e dopo due passi camminava sicuro un piede davanti all’altro senza tentennamenti io ci ho messo 1 settimana ad abituarmi ai tacchi così alti, tu no? Secondo me ha una seconda personalità femminile che deve solo essere aiutata a venir fuori” devo ammettere che concordavo, poi  io sapevo che per me avevi indossato le calze, il perizoma e ti eri fatto truccare qualche volta, ma da qui a essere bisex non ci volevo credere comunque dissi che sarei stata al gioco e volevo vedere cosa sarebbe accaduto. Raccontammo tutto a Roberto e ci organizzammo per la serata di carnevale.” “cazzo” pensai “era tutto organizzato” continuò “ Beh! come è andata quella serata lo sai anche tu, quando ci accompagnarono a casa Giulia era raggiante, felice, aveva saputo da Roberto ..io avevo sentimenti contrastanti ma mr hyde ancora una volta prese il sopravvento e pensai che poteva essere una svolta nella nostra vita, ma volevo delle conferme ….Giulia ne parlò con Roberto il quale si disse subito entusiasta e fu lui a suggerire a Giulia di lasciargli un paio di incontri con te per provare a portarti un passo più avanti ….e così è stato, abbiamo saputo del primo incontro con Roberto qui a casa sua, poi è capitata l’occasione che dovevo andare da mia madre e tu hai chiamato subito Roberto per organizzare un nuovo incontro e hai avuto il regalo della protesi del seno, ma soprattutto hai avuto il coraggio di uscire, andare a cena travestito da donna, sei andato nel bagno delle donne a fare la pipì ….per me era il significato chiaro che travestito da donna ti senti veramente “donna” e scusami se lo dico per quel che ho visto questa sera ti senti anche troia.” Mi sentii arrossire, lei sorrise e mi disse “ma non ti preoccupare io so che il tuo cazzo con me funziona benissimo” e mi diede un bacio poi aggiunse” devo dire che hai imparato a truccarti proprio bene, e con quei seni, quelle gambe, i tacchi e tutto il portamento è difficile pensare che sei un uomo, io ti amo per quello che sei, per me non è cambiato nulla spero solo che tu voglia perdonarmi per l’inganno e per averti taciuto le mie esperienze, se ci riesci potremmo divertirci insieme e consolidare il nostro rapporto” Rebecca dentro di me era al settimo cielo al pensiero di non doversi nascondere ad Anna e poter godere ancora del bellissimo cazzo di Roberto anche se in …comproprietà. Mi allungai e le diedi un bacio, ricambiò con passione, “grazie” disse, si slacciò il cazzo nero e lo lasciò sul letto,  mi prese per mano e ci avviammo verso il salotto , entrammo,  Roberto e Giulia erano nudi con un flûte di prosecco in mano, il ticchettio dei miei tacchi aveva preannunciato il nostro arrivo, infatti era rivolti verso l’ingresso del salotto, Giulia aveva capito al volo, si alzò venne verso di me “benvenuta” disse e mi diede un bacio sulla bocca, si voltò verso Anna e baciò anche lei, poi si voltò e propose un brindisi, Roberto riempì altri due flûte e ce li porse brindammo …ero scosso da sensazioni indicibili, l’imbarazzo di fronte a Giulia era palpabile …fu la stessa Giulia a rompere il ghiaccio, si abbassò davanti a Roberto e gli prese in bocca il cazzo ormai moscio e iniziò un pompino bellissimo, il cazzo di Roberto reagì all’istante lo vedevamo crescere nella bocca di Giulia bello turgido, le sua lingua leccava …era uno spettacolo, Anna mi prese la mano si sedette sul divano allargò le gambe e mi mostrò la sua figa leggermente umida …non mi feci pregare mi fiondai tra le sue gambe e iniziai a leccarla con avidità, Giulia si staccò da cazzo di Roberto e si mise nella stessa posizione accanto ad Anna, mi guardava e si toccava, Roberto salì in piedi sul divano e mise il cazzo in bocca ad Anna, lasciai la figa di Anna e mi dedicai a Giulia, aveva un buon sapore, da quando mi ero sposato con Anna era la prima figa diversa che leccavo, con la coda dell’occhio guardai Anna, stava leccando l’asta di quel magnifico cazzo, anche lei mi stava guardando, mi fece segno con un dito di raggiungerla, lasciai Giulia e mi avvicinai ad Anna, lei si tolse da bocca quel cazzo e me lo offrì leccammo insieme intrecciando le nostre lingue, sembravamo coordinate lei pompava e io leccavo le palle, le mollava la pompa, io la sostituivo e lei si dedicava alle palle, intanto Giulia mia aveva alzato la gonna, spostato il perizoma e aveva iniziato a leccarmi il culo con avidità e quasi violenza, lo lasciò grondante di saliva …non la sentivo più …ma ero troppo impegnata nel condividere il primo pompino con mia moglie…..dopo poco sentii qualcosa di freddo poggiato sul buco del culo…..Anna mi mise una mano sulla schiena e mi invitò a piegarmi un altro pò, una spinta decisa, mi bloccai ma non riuscii ad emettere alcun suono avevo la bocca piena …. sentii il cazzo di plastica scivolare dentro di me …era grosso forse, anzi sicuramente, più di quello di Roberto…10 secondi e il dolore si era tramutato in piacere ripresi a pompare più di prima e a spingere il culo verso Giulia che affondava senza pietà….continuò per qualche minuto poi Anna le diede il cambio….lei mi inculò con dolcezza …ma fu fantastico.


Giulia prese il mio posto e prese a pompare Roberto, Anna invece si abbassò davanti a me e iniziò un pompino divino, al contatto con la lingua il mio cazzo si risvegliò immediatamente e cresceva nella sua bocca mi sentivo un trans ….guardavo dall’alto e le tette mi impedivano la solita visuale completa era, era come dire…..eccitante, appena arrivai al massimo dell’erezione che Anna conosceva bene si fermò, si mise in ginocchio sul divano, le mani alla spalliera e mi offrì il culo….disse “ inculami subito” ….non mi feci pregare, appoggiai la cappella al buco e diedi una spinta decisa “ahhhhhh” la sentii dire e spinse lei verso di me, vidi Giulia che si posizionava alla stessa maniera, adesso avevo Roberto accanto a me che puntava il suo cazzo sul buco di Giulia e spinse ….ancora “ahhhhhh” e iniziammo una cavalcata memorabile fianco a fianco. Anna e Giulia erano affiancate con i culi verso di noi che dietro di loro le inculavamo ormai da cinque minuti, Roberto si fermò e uscì dal culo di Giulia e fermò anche me e mi disse “ sistemai tra di loro alla stessa maniera voglio tre culi per me” Anna e Giulia mi fecero un po’ di posto tra di loro e mi baciarono insieme intrecciando le loro lingue con la mia, ognuno si accorgeva del sussulto dell’altra e capivamo Roberto chi stava inculando…era un giochino carino e perverso …Roberto a volte si fermava ad inculare una di noi per qualche secondo in più ed altre volte distribuiva una penetrazione unica e completa a ciascuna. All’improvviso sentii il rumore di una pacca sul culo di qualcuno vidi Giulia che si girava e si metteva sotto il cazzo di Roberto, Anna la seguì e mi invitò a fare altrettanto, avevamo tutte e tre le facce sotto il cazzo mentre Roberto si segava, era chiaro che era al limite infatti sborrò copiosamente sul viso di noi tre con vari getti di calda sborra, raccolsi tutto quel che potevo poi ci pulimmo a vicenda con la lingua.


Fu una serata memorabile per le emozioni provate, il mio rapporto matrimoniale ne uscì rafforzato e diventammo complici di Giulia  per salvaguardare il suo matrimonio con Armando.


Ci furono diverse giornate come quella nei mesi successivi  e con la benedizione di mia moglie abbi anche la possibilità di uscire en femme altre volte, da solo con Roberto o con loro due come tre amiche.


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