La porca perbene
Milena era una grande porca e al tempo stesso una donna perbene e seria, ma non religiosa.
Aveva scoperto di essere porca sull’orlo dei cinquant’anni. Aveva scoperto che era multi-orgasmica e che godeva tantissimo da sola e che quando stava anche pochi giorni senza masturbarsi diventava nervosissima.
La masturbazione era la sua sola consolazione, consolazione maggiore era quando faceva i video a uomini, ad “amici” che conosceva on line.
Quello che non le piaceva è che questi “amici” non ricambiassero e considerassero un dovere il fatto che lei ogni giorno avesse voglia.
Lei non voleva essere obbligata, voleva essere libera di masturbarsi, di fare video.
Quando aveva voglia, poteva anche giungere a degli estremi come una mattina, in cui, per il suo amico fece diciannove video e continuava a masturbarsi mentre questi si caricavano nell’app.
Insomma, una porca non voleva sentirsi chiamata in altra maniera. Che ci poteva fare se era molto vogliosa?
Certo, gli uomini non sapevano che a volte, le prendeva male, di essere considerata porca e allora stava un po’ per conto suo.
La cosa durava poco in genere, perché Milena aveva bisogno di sesso, visto che, con suo marito non faceva praticamente nulla e quel poco anzi pochissimo che faceva, la lasciava parecchio insoddisfatta.
Certo, lei sapeva che così tradiva il marito, ma rivendicava il suo diritto al sesso, al piacere. Non era decrepita, non aveva settant’anni accidenti.
Era bello sentire il piacere anche quando non si masturbava. Era bello che gli uomini le dicessero che era eccitante.
Milena razionalmente sapeva che con quegli uomini non ci sarebbe stato nulla di più e di questo ne soffriva un po’ ed ecco perché poi rompeva con loro.
Milena era confusa perché da una parte avrebbe voluto di più ossia incontrarli però dall’altro lato era frenata per quattro ordini di motivi. Il primo era che era casalinga e stava praticamente sempre in casa. Il secondo abitava in un piccolo paese. Il terzo non guidava. Il quarto era che non aveva esperienza con gli uomini, visto che, il marito era stato il solo, con cui, fosse andata a letto.
Non aveva alcun termine di paragone, ma era insoddisfatta dal fare l’amore con lui.
Probabilmente lo era sempre stata, visto che, si masturbava sempre al termine di ogni rapporto sessuale e cosa che a lei stupiva, il marito non era disturbato da ciò.
Lei si chiedeva perché il marito non facesse altro come ad es. leccarla, ma sembrava non gradisse molto farlo.
Il marito era un amante tiepido o forse addirittura un po’ freddo mentre lei era diventata una porca e ambiva almeno ad un amante appassionato, se non addirittura a un porco.
Il suo desiderio sessuale non le lasciava tregua e stava male se non si masturbava almeno una volta al giorno.
Sentiva che la fica diventava calda e anche i capezzoli specie il destro desiderava essere toccato.
Questo non le succedeva da giovane, anche se, si masturbava da quando era adolescente, se non anche prima.
Inoltre, gli orgasmi che provava adesso erano nettamente più piacevoli, ma la parola non rende l’idea, di quelli che provava da giovane.
Milena aveva raggiunto la maturità sessuale da “vecchia”, alla soglia dei cinquant’anni.
Aveva letto che ciò era possibile, anche se, ovviamente riguardava una minoranza di donne.
Milena era combattuta tra il suo grande desiderio e il suo matrimonio che certo non godeva di buona salute, non solo dal punto di vista sessuale, visto che, il marito la faceva sentire sola, anche quando era in casa.
In verità, Milena si sentiva ancora più sola col marito in casa. Lei aveva provato a parlargli, ma lui le aveva semplicemente risposto che doveva accettarlo così come era, altrimenti avrebbe potuto chiedere il divorzio.
Questa parola era stata pronunciata dal marito già due volte ultimamente.
Lei ci pensava al divorzio, ma sapeva che sarebbe restata col marito, anche se, era molto infelice.
Lei era una sognatrice sognava di innamorarsi e di trovare un uomo, con cui, parlare e con cui, scopare alla grande a letto.
Milena si rendeva conto di chiedere troppo e preferiva non cambiare nulla, anche se, soffriva e si rendeva conto, che la sua vita aveva ben poco senso.