Ada era ormai in balia di Antonio, ogni volta che squillava il telefono o arrivava un messaggio era terrorizzata all'idea che sarebbe arrivato l'ennesimo ricatto e trovava assurdo che al tempo stesso fosse spaventata ed eccitata ripensando agli eventi trascorsi.


Il messaggio arrivò il venerdì mattina: Hey troia, trova una scusa per il tuo cornutissimo marito e liberati per questa sera, non dare orari, potresti fare molto tardi.


-Antonio sei pazzo dove dovrei dire che vado e come potrei giustificare l'orario, sei pazzo, smettila.


-Allora non hai capito, tu lo fai e basta o io invio i tuoi video al tuo amore e poi vediamo se avrai scuse per giustificarti. Domani sera alle 21,00 vieni in via........ e vestiti arrapante o non ti farò entrare e spedirò i video.


mentre le scriveva il messaggio in cui lo definiva un bastardo si accorgeva che il perizoma si era già bagnato e pensò che forse aveva proprio ragione lui, sono una troia.


Passò la mattinata a decidere cosa inventarsi per il marito e cosa mettere per non andare incontro a problemi con Antonio, decise per cena ed uscita con una sua amica preventivamente avvisata e mini con autoreggenti e toppino. 


Il marito non fece, stranamente, tantissime storie e disse che anche lui sarebbe uscito con gli amici della pesca a bere una cosa.


Metre era presa da questi pensieri si sentì suonare il campanello, Antonio disse ai quattro, spostatela come vi avevo detto! Qualcuno sbuffò: cazzo ci stavamo divertendo tanto!!!


I ragazzi presero Ada la fecero alzare e la spostarono verso un tavolo in legna scuro, era in piedi ma le fecero poggiare il volto e le mani lungo il tavolo, due di loro le legarono i polsi e due le caviglie con le gambe ben aperte fissando le funi al tavolo.


Le fù messo sulla testa un leggero velo che non faceva vedere il volto o i capelli, rimase lì legata e pensava: ed ora che succederà....spaventata ma ancora molto eccitatta malgrado avesse già avuto diversi orgasmi.


Sentì la voce di Antonio che avvicinandosi diceva: Vi avevo promesso un regalo speciale ed eccolo quì.


Una voce esclamò: cazzo Antonio ma chi è sto troione che ci stai regalando, l'hai dovuta pagare tanto?


Ada sentì un fuoco addosso, sperava di sbagliarsi ma quella voce le sembrava di conoscerla ed anche bene, la conferma arrivò quando Antonio disse: secondo te io pago le donne ANDREA? E' solo una che stravede per il cazzo, pagherebbe lei per farsi scopare!!!


Era proprio Andrea, SUO MARITO!!!


Mille pensieri passavano per la sua mente: se scopre chi sono? Antonio te la farò pagare e così via ma non ebbe molto tempo per pensare a tutto ciò perchè sentì Antonio che diceva: Ti lamenti sempre che tua moglie non è abbastanza calda e sopratutto non ti dà mai il culo, stasera amico mio potrai sfogarti, la nostra amica non chiede di meglie e comunque è quì legata a tua disposizione.


Così dicendo si avvicinò al culo di Ada ed iniziò a sculacciarla sonoramente, dai forza che aspetti.


Andrea si avvicinò ed iniziò a colpirla forte, ormai i glutei erano segnati di brutto e stranamente ad Ada non dava più fastidio, Antonio estrasse il dilatatore facendo sussultare la ragazza, quindi infilò tre dita che entrarono facilmente, poi quattro e rivolto ad Andrea disse dai è pronta, accomodati.


Andrea era ben in tiro e la penetrò con forza il buchetto ormai super dilatato non fece opposizione e Ada lanciò un grido di dolore misto a goduria.


Andrea la scopava di brutto, Ada urlava di piacere e lui dietro gridava: scopasse così quella quella frigida di mia moglie!!!


se vi è piaciuto continuerò!!!


 


Meglio così pensò Ada, è andata di lusso.


L'indirizzo portava ad una villetta di periferia, lussuosa ma isolata e questo aumentò la sua ansia. Suonò il campanello ed apparve Antonio sull'uscio: brava la mia troia sei perfetta, sei stata brava. Si avvicinò e la baciò con impeto, non l'aveva mai fatto almeno non così, forse non le aspettava una brutta serata.


La fece entrare in un grande salone con un grande caminetto acceso, l'ambiente era ben riscaldato e con diversi divani e tappeti, davvero una bella casa pensò Ada ma i pensieri furoni interrotti da un secco - che cazzo fai, non sei quì in gita ma per scopare di brutto, forza troia, spogliati e tieni solo le calze a rete e le scarpe con i tacchi, via tutto il resto che la festa stà per iniziare.


Che cosa aveva in testa quello stronzo, le passò una maschera che copriva bene il suo viso ma non la bocca e le ordinò di raggiungere il centro della stanza e mettersi in ginocchio, lei obbedì....


Le luci nel salone si abbassarono, si vedeva veramente poco,  il colore della luce ora era rosso, inquietante.


Sentì la voce di Antonio che diceva: forza ragazzi entrate la mia troia è pronta per voi!!!


Sentì il cuore battere fortissimo e provò ad alzarsi per andare via ma una mano sulla spalla la bloccò con forza e vide la sagoma di 4 persone avvicinarsi, il primo le arrivò proprio di fronte e le disse forza apri i pantaloni che aspetti?! Non era una richiesta, si capiva dal tono ed anche se si sentì sprofondare sentì la mano che dalla spalla si era spostata sulla nuca stringerla forte e la voce di Antonio che le ordinò: muoviti troia che stasera sarà lunga.


Aprì i jeans del ragazzo ed abbassò il boxer e si ritrovò un cazzo davvero grosso e già in tiro si avvicinò timidamente con la bocca ma la spinta dietro il collo le spinse il cazzo profondamente in bocca, inziò a succhiare e leccare poi gli altri le presero le braccia e le misero i loro cazzi nelle mani così a turno smanettava e faceva pompini ai tre mentre dietro sentì due mani che armeggiavano con fica e culo.


Capì che le stavano spalmando qualcosa ed all'provviso sentì qualcosa che cercava di entrare dietro, quando strinse le natiche sentì solo più dolore così cercò di rilassarsi e pensare solo ai pompini che a turno faceva ai tre davanti, quello che entrava dietro non era fatto di carne, era anche un po' freddo ma enorme, era dilatatore rettale, alla fine entrò tutto ed Ada ebbe un sussulto non solo di dolore.


Qualcuno la feve rovesciare sulla schiena e sempre con il dilatatore inserito iniziò prima a leccarle la fica ben depilata ed a mordicchiare il clitoride ormai gonfissimo mentre gli altri tre continuavano a farsi segare e spompinare a turno, ora il quarto l'aveva penetrata, pensò ma questo bastardo come ha fatto a trovare quattro cazzi tutti enormi. A turno tutti passavano dalle mani alla bocca alla sua fica e lei non potè fare a meno di avere un potente orgasmo che fece scoppiare a ridere i quattro, qualcuno esclamò: Antonio avevi proprio ragione questa è proprio una gran troia e stà godendo di brutto e tu eri preoccupato casomai si fosse tirata indietro.


I quattro continuavano a scoparla di brutto e lei continuava ad avere orgasmi a ripetizione, non aveva mai goduto tanto nemmeno nei suoi sogni, le sembrava impossibile che una situazione così sconcia ed assurda le posse procurare tutto quel piacere.


 

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