Vi sono momenti nella vita di donne che vivono annoiate e talvolta rassegnate i loro rapporti coniugali, che sono delle vere e proprie svolte. Momenti che fanno capire loro quanto ancora possono essere desiderabili al punto da provocare reazioni estreme in chi le guarda e intuisce la loro natura nascosta.


Guardare una donna, capire se potrebbe essere una di queste, soprattutto coloro che escono vestite come capita in quanto non pensano più di essere affascinanti e di suscitare pulsioni in un uomo.


Donne che vogliono bene ai loro mariti o fidanzati, ma che non si sentono considerate e soprattutto ascoltate e guardate con attenzione.


Questa è una storia vera, una mia fantasia appagata che non ho più rifatto, ma che mi tenta spesso.


La dedico alle donne che hanno fantasie simili e che un giorno vorrebbero esserne protagoniste. Se qualcuna si rivede nella protagonista della storia e vuole sfogarsi,


può scrivermi senza problemi a julesmaigret60@gmail.com


Ho la fortuna di recarmi spesso in Toscana per lavoro o per turismo, una regione che adoro. Mentre guidavo verso Arezzo ricordavo un episodio avvenuto anni prima in compagnia. Si era bevuto bene durante una cena al ristorante e si decise di fare un gioco. Quattro coppie, ognuno di noi doveva confessare una sua fantasia erotica. Io espressi proprio questa pensando di scandalizzare le fidanzate dei miei amici, la mia era già al corrente della cosa. Invece con mia sorpresa due su tre ridendo, ammisero che….con me l’avrebbero fatto anche per metà del prezzo che avevo indicato.


Torniamo alla Toscana; adoro la sua gente, il territorio verdeggiante ondulato, la possibilità di avere nel raggio di poche decine di chilometri città d’arte perfettamente conservate, mare, colline. Per non parlare poi della cucina; la Val d’Orcia, la strada del Chianti classico o come preferite del Gallo Nero partendo da Castellina, ti lasciano a bocca aperta per bellezza e opportunità enogastronomiche


Quel pomeriggio tornavo da Castiglion Fiorentino che nonostante il nome è in provincia d’Arezzo, felice per una trattativa importante conclusa con un cliente che corteggiavo da tempo. Ero euforico e volevo qualcosa di particolare per festeggiare, ma senza sapere che cosa.


Entrando per la via principale di Arezzo scorgo una donna che cammina sul marciapiede.


Ero in coda e ho avuto tempo per osservarla. Sui 40/42, altezza intorno al 1.60 forse meno senza tacchi, elegante in un completo blu scuro castigato ma che la fasciava in modo sensuale, camminata molto sexy.


Mi balena di colpo un’idea, ardita, illogica, forse folle. Di mettere in pratica quella fantasia che durante il viaggio era riapparsa nella mia mente.


Corteggiare una donna offrendole una somma di denaro per qualche ora di sesso. Non di certo una professionista, viene a mancare del tutto la competizione, mentre io amo le imprese difficili e più difficili sono, più riesco a tirare fuori la parte più intensa di me.


Riesco ad accostare mentre sta giungendo e con la solita banale scusa le chiedo una via che non trovo. La targa non toscana mi aiuta ad essere credibile.


La donna è molto gentile e nel piegarsi in avanti il giacchino si apre un poco permettendomi la visione di una terza davvero notevole.


“Grazie signora, lei è stata molto gentile e se mi posso permettere è davvero attraente”


Arrossisce, ma prontamente risponde


“Ma anche molto sposata” come per mettere subito dei paletti invalicabili.


“Non ne dubito, una donna bella come lei, lo è di certo. Se la tranquillizza lo sono anch’ io. Sarebbe cosi cortese da dedicarmi 5 minuti del suo tempo, avrei una cosa delicata da chiederle. Penso che dai miei modi abbia intuito che non rischia nulla”


Vedo che si guarda intorno


“Va bene, basta che siano 5 minuti, anche perché penso di star facendo una cosa sbagliata”


La faccio salire e ci dirigiamo verso un parcheggio periferico lì vicino. Nel tragitto le racconto qualcosa di me e del mio lavoro poi arrivo al punto.


“Onestà per onestà la via era solo una scusa per conoscerla, conosco la città benissimo visto che ci vengo diverse volte l’anno”


“Beh almeno è sincero, però ora mi riferisca quello che voleva dirmi così poi la saluto”


“La verità è che lei mi piace davvero tantissimo e dal primo istante ho pensato che devo averla”


Deglutisce ed è imbarazzata


“La ringrazio, un complimento garbato anche se forte, fa sempre piacere, ma non mi sembra il caso di continuare”


Non le lascio il tempo di andare oltre


“Vede, vorrei tanto avere il tempo per corteggiarla come meriterebbe una donna della sua classe. Vero che vengo spesso ad Arezzo, ma non cosi spesso per poterlo mettere in pratica. Ma prima mi sono detto che avrei dovuto fare di tutto per averla”


Mentre parlo vedo il suo volto che si contrae, si vede che è nervosa


.


“So che sto per proporle un qualcosa che potrebbe offenderla, farla arrabbiare e le assicuro che sarebbe giustificato perché so di non essere per niente etico e galante, ma quel che vedo vale di sicuro il rischio di una sua legittima reazione negativa.


Ad Arezzo mi fermo due notti in quanto domani vado e torno in giornata da Roma, le offro 500 euro per qualche ora di sesso”


Le parole escono di getto colpendola, di sicuro non se lo aspettava.


Rimane in silenzio, mi aspetto una reazione negativa, magari uno schiaffo, invece dopo un poco le appare un sorriso stentato sebbene nervoso.


“In effetti dovrei sentirmi offesa, e difatti lo sono, perché mi sta trattando alla stregua di una puttana, ma devo ammettere che un’altra parte di me è lusingata dalle sue poco etiche attenzioni. Ha usato parole e modi garbati e forse quella parte di me che oggi non viene troppo desiderata e considerata da mio marito e dal suo crescente disinteresse ne è lusingata. Il problema è che non l’ho mai tradito e non vado con il primo che passa, anche se la sua proposta ammetto mi intriga anche perché fatta da un uomo che ispira fiducia”


Con un sorriso la ringrazio


“Magari la deludo, ma devo pensarci, in questo momento non so proprio che fare. Lei avrà di certo un cellulare, mi dia il numero e se sarà il caso la chiamerò. Ma non ci conti troppo. Per il tempo non avrei problemi in quanto gioco spesso a bridge con le mie amiche al club visto che mio marito lavora sempre”


“Domani ho un appuntamento da un cliente sul raccordo anulare alle 11. Al massimo alle 16 sarò di ritorno ad Arezzo, spero lei accetti anche perché sono certo che è bagnata”


Arrossisce di colpo. Apre la portiera dopo un veloce saluto e se ne va.


A quel punto mi dirigo verso Bibbiena dove di solito dormo in un Relais delizioso e tranquillo con vista panoramica sul Casentino.


La mattina dopo arrivo puntuale dal mio cliente senza aver ricevuto telefonate. Considero svanito il tutto, ma all’uscita quando riaccendo il cellulare, trovo un numero sconosciuto di Arezzo.


Salgo in auto e lo compongo. Risponde lei e dopo qualche chiacchera banale, le parole che mi fanno venire una forte erezione non trattenuta dai pantaloni eleganti che quel giorno indossavo.


“Ci ho pensato a lungo e stanotte mi sono data anche della stupida per non aver accettato subito e alla fine.. beh lei ha vinto. Se le va bene ci possiamo trovare al parcheggio di ieri alle 16. Fino a mezzanotte non avrò’ problemi a restare. A proposito mi chiamo Rossana e ho una Smart gialla”


Incredibile, non ci eravamo nemmeno presentati


“Ne sono felice, io sono Marco, al suo arrivo mi troverà, ah voglio lei si vesta …in tema, mi raccomando”


”Porco, non si preoccupi lei paga per avermi troia e una troia avrà”


“Eri bagnata ieri vero?” dandole per la prima volta del tu proprio per sottolineare l’avvenuto cambiamento


Non risponde, mi saluta e quando riattacca sono talmente duro che potrei venire in pochi secondi.


Per le 1545 sono al parcheggio, non voglio rimanga sola se arriva in anticipo.


La vedo arrivare, parcheggia di fianco a me, apre la portiera e rimango basito.


Indossa una gonna gialla al ginocchio con ampio spacco centrale e una canotta abbottonata, ma leggermente scollata, scarpe nere con tacco alto.


Poggia una gamba per scendere e la gonna si apre fino all’inguine. Rimane in quella posizione il tempo di prendere borsetta e giacchino. La visuale è tremendamente sexy in contrasto con la donna elegante e casta del giorno prima. Il mio cazzo reagisce subito. Entra nella mia auto e mi dà un bacio sulla guancia.


“Non mi intendo troppo di questi paraggi, ha un’idea di dove andare?”


Accavalla le gambe, mi guarda maliziosa e dice.


“Prima di dirti dove andare, ho voglia di un bacio”


Bene è già passata al tu, è già nella parte e il suo viso denota una gran voglia.


“Se vuoi un bacio confessa che ieri eri fradicia tra le cosce e stamane pure quando ti ho telefonato”


China la testa, fa fatica ad ammetterlo


“Ieri non ero cosi eccitata da tempo immemore”


Ci scambiamo un lungo e sensuale bacio dove la mia mano va alla sua schiena nuda e la sua percorre tutta con le unghie mentre lei accarezza la mia gamba fino a constatare la mia eccitazione.


“mmmmh, baci davvero bene, ora so che ho fatto bene ad accettare, prendi per Cortona”


Durante il tragitto di circa 15 minuti il mio sguardo cade più volte sullo spacco aperto e sui seni che il suo respiro affannoso rendono eccitanti nel loro movimento.


Le metto una mano sulla gamba nuda che lei accompagna con la sua sopra la mia.


“Se non ti copri un poco mi fermo alla prima laterale e ti scopo in auto”


“Bla bla bla quante parole, vedremo dopo” e mi sorride maliziosa


Le prendo allora la mano e la porto sul mio pacco. Sente il cazzo ancora duro, deglutisce, si avvicina e mi sussurra da pochi centimetri


“in quella camera ti farò morire”


Sceglie un bell’alberghetto vicino a Cortona


Appena in camera la spingo contro la parete


“ti sei divertita ad eccitarmi prima vero?”


“mmmmh e lo sei ancora, fammi sentire puttana oggi”


Una mano va subito sotto la gonna mentre ci baciamo con furia e passione. Sento le sue labbra ovunque , prima sul collo, poi sbottonati in fretta alcuni bottoni della camicia, sul petto


Le rovisto per un po’ la figa sotto il perizoma in pizzo poi passo al suo seno. Le slaccio la canotta dopo averla prima sollevata per nascondere le mie mani sotto a palpare in modo deciso le sue tette


“mmmmh ti piacciono vero? Ho visto come le guardavi ieri mentre ero piegata”


“Sei più troia di quel che pensavo, girati zoccola”


La faccio girare, le sfilo la canotta, le sgancio il reggiseno che lascia cadere e le prendo da dietro, baciandole a lungo il collo e spingendo il mio bacino contro il suo culo a mimare la penetrazione


“mmmh porco, mi fai morire, sono un lago”


“lo sento, volevi sentirti una puttana eccoti servita”


Mi stacco vado al portafoglio, tiro fuori i 500 Euro e glieli metto nella borsetta tranne una banconota con cui le titillo a lungo il clitoride


“Cosi quando spenderai questa si sentirà il tuo profumo di troia eccitata”


“Porco”


Mi appoggio alla parete togliendomi la camicia


“spogliami tu”


Mi sorride con malizia avvicinandosi molto lentamente, è sexy da morire nuda con solo la gonna e le scarpe alte.


Va diritta al mio pacco e comincia a percorrere più volte il mio cazzo attraverso i pantaloni.


Poi guardandomi negli occhi, si abbassa e comincia a leccarlo e a morderlo sempre sopra i pantaloni. Mentre lo fa mi guarda toccandosi tra le cosce. Slaccia poi la cintura, abbassa la lampo, il mio cazzo colpisce la sua guancia come una frustata.


Sembra non veda un cazzo da una vita tanta è la voglia che ci mette nel succhiarmelo con le sue mani a tastare i miei coglioni duri.


“Via le mani, usa solo la…bocca troia”


Obbedisce subito mugolando, le piace essere apostrofata e guidata, piantando le sue unghie nelle mie cosce muscolose.


Ad un certo punto le metto una mano sulla nuca e comincio a scoparla in bocca.


Mugola di continuo “ti piace succhiare vero troietta”


Fa un cenno d assenso con la testa senza fermarsi, sono di marmo, ho voglia di farmela.


La fermo di colpo, la giro mettendole le mani contro la parete, le alzo la gonna, ansima che è un piacere, le strappo il perizoma


“tanto con quello che ti ho dato ne compri quanti ne vuoi” e la infilo con un colpo secco.


Entro con facilità tanto è bagnata, muove all’indietro il bacino per cercare tutta la penetrazione, ad un certo punto mi fermo


“scopati da sola puttanone”


E’ incredibile come con movimenti circolari del bacino riesca ad arrivare alla punta del mio cazzo per poi riaccoglierlo tutto. E’ bravissima


Le faccio girare la bocca e ci baciamo con dolcezza e passione


“mmmmh, dio che bello, n… non… god….godevo più cosi da tempo”


“datti da fare bambina che poi voglio farti anche il culo”


Glielo schiaffeggio i mentre con la mano vado alla sua bocca infilandone due dita.


Quasi me le stacca, mi irrigidisco, è troppo eccitante, lei lo capisce


“che bello tesoro, vengo anch’io, insiemeeeee”


Prendo il mio cazzo con la mano, lo estraggo, la faccio girare e flettere davanti a me e la inondo tutta.


“Su troietta ora pulisciti con le dita succhiandole perbene”


Nel farlo alterna la sua bocca e con la mia che capta cosi il suo profumo di figa misto alla mia eccitazione.


Ci stendiamo sul letto stanchi ma abbracciati.


E’ languida da morire, una gattina


“Sai, adesso te lo posso confessare. Non ho bisogno di soldi, mio marito mi tiene in un lusso quasi eccessivo e questo mi fa pensare mi nasconda qualcosa, forse un’altra donna, anche perché mi cerca sempre meno”


Da come vestiva e da come si poneva l’avevo intuito.


“Diciamo che senza volerlo, hai incontrato una mia fantasia. Farmi pagare una volta nella vita da uno sconosciuto. Mi ha sempre solleticato, ma avevo paura. Tu hai saputo stuzzicare questo mio lato. Oggi prendo i tuoi soldi perché è giusto, ma dalla prossima volta, se tu vorrai ci sarà, potrai fare di me quello che vuoi senza un euro perché mi sta piacendo da morire, e… spero non mmm sia fini.ta oggi mmm cazzo ”


Parla in quel modo e a fatica in avevo preso a solleticarle il foro anale con un dito, che la troia cercava con i movimenti del suo bacino.


La faccio stendere sul letto con le gambe appoggiate e lentamente la lecco tutta scendendo verso il suo interno cosce. Adoro leccare e credo lei senta quanto mi piace perché mugola di continuo


Mentre le sto leccando la figa, con una mano prendo il suo cellulare sul comodino accanto.


“Telefona al cornuto…ora”


“Che…por..co ma tu…fermati mentre parlo”


L’accontento, rimango in mezzo alle sue cosce soffiando sulla figa calda


“Ciao amore tutto bene? volevo solo sentirti per vedere se andava tutto bene”


Dopo una breve pausa


“Guarda la solita parti..ta.. no.. iosa”


La voce di colpo le si rompe….ho ricominciato a leccarle la figa a tradimento. La prendo per il culo e la spingo forte contro la mia lingua. Con la mano libera tenta di tenermi lontano, ma sono troppo forte per lei, così si arrende…


“Amo…re cre..do che…verso …mezzanotte…torno….” Una volta parlato, la mano va a coprire il cellulare


“mmmmmmmmmmmmm sei un…o str…onzo mmmmm”


“Va …… bene…amore….no no….st..o be…ne …. ti…amo”


Una volta chiusa la telefonata


“aaahgghhhhh venggoooo mmmmmmmmmmm”


Ci baciamo per l’ennesima volta e sarà cosi per molte volte quel pomeriggio. Lei mi guarda sorridendo


accarezzando con lentezza la mia erezione


“ho capito porco, so cosa vuoi ora” e girandosi mormora… “fammelo..”


Ci siamo rivisti un mese dopo. Poi un poco per lontananza, un po’ perché forse era giusto così la cosa è finita rimanendo per entrambi un bel ricordo.


Mi scrive ancora per condividere con me la sua nuova essenza di donna non più rassegnata ad una routine senza emozioni per colpa di un marito concentrato su altro. Questo mi rende felice in quanto è quello che amo lasciare ad una donna che incrocia la sua vita con la mia.

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Categorie: Tradimenti
Tag: Pompinare