Incerta, mi sposto quindi verso il bancone ove sarò intenta ad asciugare bicchieri per ingannare la mia eccitazione. Finisce il suo scotch whisky senza levarmi gli occhi di dosso: "Mi dica, barista...come si chiama?" "A-Alex, mi chiamo Alex". Annuisce con un ghigno. Ho poco tempo per continuare questa conversazione prima che se ne vada, ma non mi viene in mente altro d'interessante se non un "E lei, invece?".
Jade, così questa donna si chiama, questa donna affascinante che frequenta locali squallidi di notte, dopo il lavoro, in cerca di compagnia. Mi chiedo se sia impegnata con qualcuno...ma spero caldamente non sia così. "Alex, finisce sempre così tardi i suoi turni...voglio dire, non ha qualcuno che l'aspetta a casa?".
Sorrido. Dentro sorrido. Una preoccupazione in meno. "Oh no, io...io vivo in un camper. Non so se lo sa, ma praticamente a 10minuti da qui c'è proprio un'area camper e van e, beh, a dire il vero Sumo mi starebbe aspettando". Silenzio.
"Sì, posso capire che sia strano, voglio dire, non è da tutt-" "Sumo, il suo fidanzato?", m'interrompe con una faccia che sembra preoccupata " Haha, il mio cane si chiama così. nessun fidanzato per ora, ahah". Silenzio imbarazzante. Scoppiamo entrambe a ridere.
"Beh, Alex, che ne dice di invitarmi sta sera nella sua reggia? sarei curiosa di vederlo". Mi ritrovo a pensare a che razza di intenzioni abbia. "Come?" fingo di non capire "Le andrebbe di passare da me per un drink? Ci tengo a ripagarla per questa sua gentilezza, nonostante il bar fosse chiuso da...quanto? da ben 42minuti? ahah"
"Come?"
Vedo i suoi occhi blu fissarmi nuovamente, mentre s'alza dallo sgabello e noto che il suo vestito è leggermente strappato ai lati, facendo intravedere una mutandina di pizzo bianco eccitante come nient'altro. Non dico nulla (più che altro perché sono senza parole).
La vedo andare lentamente verso la porta mentre dalla borsa tira fuori un ombrello: "Sta iniziando a piovere, meglio muoversi: con la metropolitana ci metteremo un attimo, il mio appartamento è a 3 fermate da qui...ha un ombrello con sè? Cazzo come piove..." "Aihme no, e poi avrei altre faccende da sbrigare...temo di dover rifiutar- "Faccende da sbrigare? ahah di notte? Non si preoccupi, barista, ci stringiamo". Di nuovo quell'occhiolino.