Io e mia cugina Lory ci apprestiamo a tornare nel nostro luogo di vacanza estiva nella meravigliosa costiera


Amalfitana, dove i nostri mariti ci mandano due mesi all’ anno.  Quest’ anno però, quando i nostri


sguardi si incrociano leggiamo un misto di ansia, vergogna e paura per ciò che si accadde lo scorso anno.


Non siamo due sante, questo è certo e tutti gli anni prima che i nostri mariti ci raggiungano, non ci facciamo


mancare le nostre avventure e scorpacciate di cazzi.


Ho sentito che si organizzano delle uscite di pesca notturna per i turisti mi disse Lilly lo scorso anno  mentre


ci crogiolavamo sotto l’ ombrellone.  Tra risolini complici ci confidavamo che non sarebbe stato poi cosi brutto succhiare il cazzo a qualche marinaio in mezzo al mare. Ma nessuna nostra fantasia poteva arrivare


alle ore si strazio e di terrore che vivemmo.


Ci presentammo al molo pronte all’ imbarco, vestite come se dovessimo andare a prendere un aperitivo,


vestitini attillati e un golfino per la brezza notturna avevamo deciso di non indossare le mutandine, volevamo fare gonfiare i cazzi della ciurma, magari qualcuno più irriverente ci avrebbe strusciato il suo cazzo nello stretto dell’ imbarcazione. Una Volta preso il mare,  il capitano, un napoletano sui 60 con una faccia inequivocabilmente da porco perverso, ci presentò l’ equipaggio.  4 calabresi, 2 slavi, 4 albanesi e due senegalesi. Tutti omoni molto massicci. Avevano mani nodose e callose e, visto il lavoro i loro corpi avevano


odore di salsedine e pesce.  Imma ,mi bisbigliò Lory, se puzzano così spero di non dover succhiare nessun cazzo…


Dopo due ore eravamo arrivate a metà del punto di pesca e Lory e io eravamo così infreddolite che sui nostri  capezzoli turgidi ci potevano appendere i cappellini.  Venite, ci disse il capitano, vi porto in sala comandi,  quando salperemo le reti vi darò da coprirvi per assistere.   Attraversammo l’ interno della barca, passando davanti alle amache situate a lato di un grosso tavolo destinato alla mensa.  La sala comandi era molto piccola e noi incuriosite chiedevamo a cosa servivano tutte quelle leve.  Ne presi una con un grosso pomello rosso  e tirandola verso di me chiesi; “E questa a cosa serve”?


PUTTANAAA, CHE CAZZO HAI FATTO!!!!! Urlo il capitano,  mollandomi un ceffone che mi spostò di mezzo metro.  STA PUTANA HA MOLLATO LE RETI urlò di nuovo a se stesso.  NON MUOVETEVI, ordinò mentre si scolò  come se fosse acqua mezza bottiglia di grappa. Tutto l’ equipaggio in coperta ordinò.  E così fu entro pochi minuti.  Uomini, disse, queste due puttane hanno rovinato la nostra notte di pesca.  Le nostre reti rimarranno vuote ma vi assicuro che anche i vostri cogliono lo saranno stanotte. Chiamò a se i due senegalesi….In meno di 5 minuti eravamo completamente nude i nostri corpi legati come un salame in un 69. Avevo la faccia sulla figa di Lory e sentivo la sua bocca sulla mia vulva.  Ad esclusine dei due negri, ordinò a tutti di svestirsi. Ero terrorizzata. Nessuno dei loro cazzi era più piccolo di quello di mio marito quando sta per esplodermi di sborra a faccia Ora le signore indovineranno le misure dei vostri cazzi. 50 colpi in culo a testa e poi daranno la misura.  Se non è giusta, riceveranno 5 cinghiate sul culo da Sam e Ben (i due senegalesi). Fissandomi negli occhi  di disse: una malattia mi ha reso impotente e questo mi ha reso malvagio.  In barca non ci sono lubrificanti, usiamo il grasso per gli ingranaggi.  Ci infilarono l’ oliatore nel culo  e con due pompate sentivo il grasso che mi aveva riempito il retto.  Le vostre bocche lubrificheranno i cazzi.  Ordinò di mettere due catini sotto le nostre fighe e fu così per tutto quello che ci fecero.  I primi 50 colpi di cazzo furono devastanti. Lilly per il dolore mi aveva pisciato in bocca perché urlavo di dolore e  


piacere mentre io le avevo squirtato in faccia. 27x 18 disse lei tra le lacrime. 24x 22 dissi io singhiozzando.  Naturalmente erano sbagliate e fu il momento dei senegalesi che scaricarono la loro rabbia a non partecipare con le loro cinghiate. Inutile dire che non ne indovinammo nemmeno una. Dopo 500 feroci colpi di cazzo i nostri sfinteri erano lacerati le nostre natiche sanguinavano livide per le 50 cinghiate ricevute.  Prima di slegarci ci lavarono il culo con acqua di mare, la salsedine sule ferite aperte mi fece quasi venire meno.  Il capitano impartì  di nuovo i sui ordini. Io mi ritrovai legata a gambe aperte ai braccioli di una sedia mentre Lory strisciante sul pavimento. Per te puttana, che hai combinato sto casino, il trattamento sarà speciale intanto goditi tua cugina.  A quel punto Lory implorò. Vi prego non sborratemi nella figa, mio marito è sterile, non voglio rimanere incinta. Gli occhi del capitano si infiammarono di perversione.  Sfondate gola  figa e culo a gruppi dei tre ma sborrate tutti nella figa a sta puttana a due cazzi insieme per volta.  Gli altri si scaldino don lei. Chiavate la gola coi vostri cazzi fetenti  e fatela squirtare continuamente con le vostre dita in figa. Mi misero il soluto catino sotto e iniziò un'altra ora di tormento.  Lory aveva ricevuto in figa 10 sborrate degne di un cavallo che erano state minuziosamente raccolte e lascate cadere nel catino. La sua figa sanguinante era gonfia e viola e sembrava appena uscita dalla sala parto per quanto era slabrata.  Era riversa sul pavimento, stremata.  Ora tocca a te puttana.  Sam e Ben, spogliatevi.  Sam si sdraiò sul pavimento, Il suo cazzo era già durissimo per tutto ciò che aveva visto. Mettete due lattine di Coca Cola una sopra l’ altra e avrete l’idea di quello che stavo per ricevere.  Ben non aveva un cazzo largo  ma quando si sfilò i pantaloni, da molle gli arrivava a metà coscia. Mi presero in 4 uno per ogni arto mi puntarono la cappella di Sam sul buco del culo e mi schiacciarono con tutto il loro peso.  Mi sembrò di avere perso la mia verginità anale per la seconda volta Un urlo disperato riempì la stanza, mi sollevavano di peso  e mi lasciavano cadere mentre gli altri contavano …48,49 ,50.  Poi mi stesero su Sam che mi bloccò il torace, vidi Ben inginocchiarsi davanti a me col suo bastone lunghissimo, lo sentii puntare anche lui sul mio orifizio anale e realizzai quello che mi sarebbe capitato appena prima di svenire.  Lory poi  mi disse dopo che mi avevano pompato il culo per più di un quarto d’ora prima su sborrare all’ unisono , profondamente dentro al mio culo. Che non potendo io spingere in quanto svenuta, avevano usato un lungo cucchiaio da cucina per raccogliere la loro sborra dal mio intestino e che il mio sfintere sanguinante era largo come un grosso pompelmo e non si richiudeva.  Il catino ora conteneva piscio, sborra, squirt, sangue e pezzetti di feci. Il capitano ne fece due boccali da birra.  Siamo a 8 miglia dalla costa disse il capitano.  O bevete o nuotate.  Tra le lacrime bevemmo il frutto dei nostri strazi.


Ci scaricarono a braccia sul molo, come le loro reti.


Un taxi ci raccolse e ci potò al pronto soccorso, il dottore in cambio del silenzio su cosa era avvenuto, prima di mettere i punti di sutura, fistò ancora la figa di Lory con 2 mani e me con il pugno chiuso  il culo fino quasi al gomito.  4 punti a lei e 2 a me.  Non potemmo sederci per quasi 10 giorni e ci vergognavamo a guardaci negli occhi.  Ora siamo pronte a ripartire per quel posto. Io lei e il suo bambino di tre mesi con i capelli rossicci, un occhio grigio e uno azzurro avuto per tutti da una “inseminazione artificiale”.  A Natale mio marito mi disse:  quest’ anno vorrei fare un giro di pesca notturna al mare. Ho abbassato gli occhi dicendo, Mi fa paura pensare di essere di notte in alto mare…..può capitare di tutto, amore mio.

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