terzo giorno, una volta alzati, come al solito prima i bisogni e poi la doccia, che , mi poi si faceva colazione (intorno alle 9.30), e mi faceva stare nudo solo con la maglietta praticamente tutto il giorno. Verso le dieci , siamo andati sotto mentre lui inizia a fare la lavatrice , si sente suonare il citofono allora mi dice di abdare di sopra a sentire chi è e se è Carlo; di farlo entrare. Ma io sono nudo, metto i calzoncini prima, non ti preoccupare vai cosi . mi vergognavo ad aprire e farmi vedre da uno che non avevo mai visto (anche se negli anni erano sempre sconosciuti ovviamente quelli che mi hanno usato) ma qui era diverso , non ero al cinema o in altri posti , ero in casadi Piero) ma sono dovuto andare lo stesso. Poi avevo saputo che Carlo era invitato da Piero a venire. Ovviamente per essere usato anche da lui .
apro la porta, mi saluta, vede che sono senza calzoncini e mutande, mi chiede come mai e devo dirgli che Piero ha voluto che mi vedessi cosi, allora lui senza dire nulla me lo tocca e mi diventa subito duro poi andiamo di sotto. Il cugino Piero ha visto che avevo il pisello duro e dice a Carlo :vedo che non hai perso tempo,Carlo risponde sorridendo ...già.Entriamo nel locale del lettino e piero mi dice qulleo che farà , prende una corda e mil lega mani e braccia dietro la schiena poi prende un laccio e li lega i testicoli e la basa del pisello cosi non diventa molle mi mettono sul lettinocon loschienale sollevato e mi lega le gambe agli appoggiagambe poi con un altra corda mi legano il corpo al letto, cosi ero completamente immobilizzato. Mi dice che adesso mi svergina il pisello ma per non eventualmente urlare ( mi ha detto che mi farà un pò male ma che passerà subito) mi chiude la bocca con un grosso cerotto e in bocca delle garze.poi mette le dita sl mio pisello che era appunto legato per farsi non diventasse molle, con un colpo secco mi ha scappellato , ho sentito male tanto che ho lacrimato e mi ha tolto il cerotto dalla bocca poi me lo ha slegato. adesso noi saliamo a mangiare qualcosa( Carlo si era limitato a guardare)poi torniamo e giochiamo con te. E mi hanno lasciato legato come un salame e mi dava un leggero fastidio la cosa. dopo un mezzora credo, sono tornati, subito mi hanno fatto un clistere per due volte , cosi da essere pulito, sempre con lo specchio per farmi vedere , adesso ti apriamo il culetto come ieri, prende quello che poi si chiama divaricatore vaginale , ma allora non lo sapevo e opo avere lubricato lui e il mio ano lo infila nel culo e lo apre fino al suo massimo, non sentivo male solo del fastidio e una stana sensazione a sentire che la pelle dell'ano mi tirava e anche se il pisello era indolenzito mi diventato duro e mi è piaciuto vederlo scapellato. mi hanno tolto dal lettino tanendoni le braccia legate e il coso nel culo , mi hanno messo su un lettino con dei cuscini sotto la pancia con il culo in alto a gambe aperte, poi a turno me lo hanno messo in bocca fino in gola che mi usciva la saliva , poi dovevo lavorarli bene con la lingua epoi hanno tolto il divaricatore e avevo un cazzo in bocca e uno in culo, dopo di chè ( non ricordo se è stata la prima o la seconda volta ) mi hanno rimesso il divaricatore, mi hanno riempito con il gel quello che usano gli urologi ( essendo infermiere ne aveva sempre in abbondanza)Pier si è sdraiato (io sempre legato le braccia dietro la schiena) Carlo mi ha messo su di lui e Piero mi ha messo il cazzo nel culo aperto e Carlo anche lui me lo ha messo nel culo (ecco il perchè del divaricatore) cosi non hanno fatto fatica io piu che i cazzi sentivo la pelle che tirava ma ero molto eccitato dopo diversi minuti ha me li hanno messi nel culo , ma senza l'affare. ma a me piaceva di più quando mi favevano i pompini , tutto questo mi è stato fatto per allenarmi il buco del culetto, perchè poi come quasi sempre si finiva con un 69 e un cazzo nel mio culo dove mi sborravano( Bocca e culo) poi mi facevano bere la loro e la mia. Carlo andava via ed io dovevo soddisfare , prima e dopo cena quando ne aveva voglia, il cugino Piero sempre co il suo cazzo nel mio culetto e poi a nanna .
«Anchio lo voglio fare mmmm»