La serata comincia con un buffet apericena e con dei bicchieri negroni, nel mangiare cominciamo ad entrare in confidenza, per rompere il ghiaccio mi chiede se sono fidanzato e poi mi confida che aveva organizzato questa serata per suo marito, ma lui all’improvviso ha detto che aveva impegni e lei che sarebbe quindi rimasta a casa a vedere la Tv, ma che aveva deciso di fargliela scopandosi un giovane.
Si vedeva che aveva voglia di giocare, di trasgredire, era un gran troione; teneva il bicchiere di negroni in mano, accavallava le gambe per farmi intravedere le autoreggenti e mi guardava con sguardo ammiccante da vera porcona; spesso mi guardava la pacca nei pantaloni con sguardo malizioso ed arrapato. Questo gioco eccitante dell’apericena durò per circa mezz’ora; poi mi confidò che le sarebbe piaciuto andare ad un club privè, fantasia che aveva manifestato al proprio marito, e mentre ballavamo mi mise una mano nel cazzo che era già diventato durissimo.
Mamma mia!!!! Esclamò e che c’è qua? In men che non si dica mi sbottonò i pantaloni e mi tirò il cazzo fuori.
Immediatamente si inginocchio e se lo prese in bocca, comincio a spompinare se lo infilava tutto fino in gola ed alternava pompate a leccate che partivano dalle palle fino alla punta. Giocava con il mio cazzo, sapeva come portarmi al punto di sborrare e poi si fermava; non venire mi diceva, voglio giocare col tuo cazzo, è grosso e duro e voglio divertirmi. Smise di pompare e si tolse quel vestito, restando con un body ultrasexy sandali e calze autoreggenti, mi portò davanti allo specchio del salone, si mise alla pecorina e mi disse: scopati questa troia adesso, ma senza venire. Le infilai il cazzo in quella figa matura calda, gli infilavo il cazzo freneticamente e lei mugolava dal piacere. La porcona gridava dal piacere mi incitava a scoparla con violenza, venne la prima volta ma era insaziabile: Voglio il cazzo, voglio il cazzo, adoro il cazzo mi diceva. Mi spinse fuori e mi trascinò con mano in cucina, sal’ sul tavolo e spalancò le gambe: Leccami la figa porco mi disse; quella figa aveva un sapore eccezionale, io leccavo ma lei era insaziabile, mi spiegava come la voleva leccata, mi raccomandava che io ponessi più attenzione al clitoride. E adesso rimettimi il cazzo nella figa, voglio godere ancora. Caricavo, me la scopavo e le dicevo: adesso ti faccio venire ancora ma poi dovrai farmi venire tu come dico io, grandissimo troione, Siiiiiiiii, ti faccio venire io con un gran pompino mettimelo in bocca, adoro lo spermaaaaa. No Le dissi io, ho voglia di schizzarti in faccia!!!! Siiii, mi disse. Le infilai nil cazzo in bocca; succhia grandissima troia pompinara….. le scopavo la bocca con veemenza, appena sentii che stavo venire lo uscì e la spruzzai in viso, lei mi guardava con sguardo porco, aveva il viso ricoperto di sperma e con le dita se lo portava in bocca per poterselo avidamente succhiare. Si cospargeva il viso con lo sperma, e con la lingua si leccava le labbra sporche. Un’immagine fantastica.
La serata finì lì, ci rivestimmo e mi fece andare via.
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Aggiunto: 6 anni fa
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Etero