Finite le ferie riprendo le mie storie del passato e di oggi, in questa storia parlo del passato.
Il mio doppio lavoro con Anna come padrona di prendermi gli appuntamenti con signore a cui piaceva scopare un ragazzo di 16 anni, quasi 17, quindi il sabato e la domenica pomeriggio ero nudo tutto il tempo, a volte umiliato ma c'era un buon tornaconto, insomma mi trovavo le tasche piene di soldi. Ora faccio una divagazione che tornerà utile nel racconto, nello stesso palazzo dove abitavamo io e Anna era venuto ad abitare mio zio con la moglie. Un'infermiera molto procace e di costumi e parlare piuttosto colorito, io cresciuto in una famiglia in cui non si parlava di sesso, mi trovai davanti ad una donna che non si faceva problemi a girare per casa in mutandine e reggiseno, fu la mia ispiratrice per tante seghe. Durante la settimana passavo dal negozio di Anna perchè se aveva voglia dovevo soddisfarla delle volte a casa ma il più delle volte nel retrobottega, anche quel pomeriggio passai ed Anna mi disse "mi ha telefonato Stefania e mi ha detto che domenica sei stato un vero maialino" io "ho fatto quello che faccio sempre" lei "dai vai che adesso arrivo e voglio godere" andando nel retro risposi "come sempre" mi spogliati e lei entrò e senza dire parole sii sedette sul divano io mi inginocchiai e cominciai a leccare, era già tutta bagnata, quasi subito disse "dai voglio il mio cazzo" io mi alzai e infilai il cazzo dentro e iniziai a fotterla alla grande, lei godette almeno tre volte e quindi sborrai anche io, ovviamente appena finito mi ripulì per bene tutto. Cominciai a rivestirmi mentre Anna andò a riaprire la porta del negozio eee tornò dicendomi "non avevo chiuso la porta e mentre mi scopavi mi è sembrato di vedere una persona che ci osservava" io "speriamo che non dica niente in giro" Anna rispose "speriamo" ed uscii, arrivato a casa ripensai al fatto e mi eccitai tanto che la sera mi feci una sega. Mi dimenticai del fatto e arrivato il week end dovetti esercitare il sesso a casa di Anna, addirittura una cliente dopo la scopata volle anche Anna a letto, due grandi troie. Comincia la settimana e alla sera tornato dal lavoro mia madre dice che mia zia vuole che le faccia un favore e di passare la sera dopo, così feci, suonai il campanello e venne ad aprirmi, notai subito la vestaglia un po' stretta e quindi risaltavano le sue curve, mi fece entrare ed andammo in cucina dove ci sedemmo al tavolo e io dissi "mamma mi ha detto che devi chiedermi una cosa" lei prendendomi le mani cominciò a dirmi "Beppe quanti anni hai?" io fiero risposi "16 quasi 17" lei "ti ho spiato questa settimana ed ho visto cose che mi hanno lasciato da pensare" io non tanto più sicuro "cosa hai visto" lei "devi dirmi la verità" io feci di si con laaa testa "ti ho visto scopare la signora Anna nel suo negozio e poi ti ho visto passare iiil fine settimana a casa sua, vedendo signore di una certa età, vuoi spiegarmi cosa succede e qualunque cosa sia resterà tra noi due" io rimasi a bocca aperta e capii di essere stato beccato cosa potevo inventarmi, provai a dire che facevo dei lavoretti ma restava iil fatto che mi aveva visto scopare con Anna lei "non avere paura l'unica cosa che ti posso dire e che devi guardare ai giovani e non alle anziane" io risposi "hai ragione ma loro mi fanno sentire un uomo" lei "hai voglia di dirmi cosa fai o cosa ti fanno per farti sentire uomo?" io, solo adesso ci penso feci male, gli raccontai quello che facevo e che io ero di Anna che poteva disporre di me come voleva, il tutto pagato molto bene. Lei rimase a bocca aperta poi si riprese eeee disse " i tuoi non sanno.niente penso" io dissi "no sei matta ora lo sai tu ma nessun'altro" lei si alzò bevve un bicchiere d'acqua poi disse "quindi io dovrei conservare il segreto" io sempre con la testa feci di si lei "mi dici il motivo per cui dovrei non dire niente" io non sapevo cosa rispondere, quindi mi disse "va bene vai ora ci penso e poi ne riparliamo" andai via pensieroso. Il pomeriggio dopo parlai con Anna che si preoccupo tanto del discorso di mia zia ma restammo d'accordo di aspettare le sue mosse, per quel fine settimana non organizzammo niente. La settimana dopo ebbi la febbre e restai a casa dal lavoro, ma dopo tre giorni era tutto passato e mi trovai due giorni liberi, avevo una gran voglia di scopare e mi tiravo tante seghe pensando a mia zia, neanche a farlo apposta passò a trovarci e dopo avermi chiesto se stavo bene di passarla a trovare nel pomeriggio perchè lavorava al mattino. Il giorno dopo andai a casa sua sperando avesse preso una decisione, mi aprii la porta in accappatoio, dicendomi che aveva appena fatto la doccia. Ci sedemmo in cucina ed io aaa bruciapelo dissi "hai deciso qualcosa su quella cosa" lei guardandomi negli occhi disse "si ho deciso non voglio dire niente ai tuoi, se a te va bene servire delle vecchie fai pure" io a quelle parole mi rilassai lei "però" rimasi serio sul però e dissi "però cosa vuol dire" lei allungando una mano sulla mia coscia "mi piacerebbe provare ii tuoi servizi ti va?" io guardandola dissi "vuoi che ti scopi o vuoi che ti faccia vedere cosa faccio" lei "tu devi fare cosa voglio io come fanno quelle che ti pagano, ora puoi accettare e nessuno saprà niente oppure....." mi arresi e dissi "quando vuoi farlo" lei "adesso io vado in camera e tuuu in bagno e ti spogli nudo e vieni da me" mi alzai e andai in bagno e tutto nudo andai in camera, lei era seduta sul letto, io entrai mi inginocchiai e una volta allargate le gambe cominciai a leccare la figa, era già bagnata e dopo poco tempo cominciò a gemere e a dire "cazzo se ci sai fare con la lingua godo godo" io leccavo tutta la sua goduria, venne almeno tre volte. Poi mi fece alzare in piedi e vide il mio cazzo bello duro e disse "però nipotino messo bene in confronto quello di tuo è piccolo" dopo un massaggio con la mano se lo mise in bocca e lo leccò tutto fino alle palle e disse "sono piene ma adesso le svuotiamo" il pompino ci mise poco a farmi godere, mi svuotai nella sua bocca che ingoio tutto, lo ripulì e poi mi fece sdraiare. Continuò a leccare finché non fu di nuovo duro e disse "ora nipotino diventerai mio ti scopo per bene" salì sopra e dopo esserselo infilato dentro cominciò a cavalcarmi, comincio a godere, era una fontana, sentivo il liquido che mi bagnava le palle e mi diceva "troia non è meglio una figa giovane" io "si fantastica" lei "sei contento di essere la mia puttana" io "tutto quello che vuoi, se ti giri te lo metto in culo" lei "no le troie stanno sempre sotto ora faccio io" si sfilo il cazzo dalla figa e se lo punto nel culo è poi se lo prese tutto fino alle palle e ricominciò la cavalcata, adesso mi godeva sul basso ventre, io dissi "ora godo" lei "si voglio sentirti dentro" godetti e mi svuotai nel suo culo, rimanemmo in quella posizione a riprendere fiato, poi si sfilò e guardandolo se lo è ancora leccato, poi girandosi mi mise la figa in faccia e vidi il suo ano largo dicendomi "prima di alzarti baciami la figa e il culo" ubbidii quindi si tolse e mi disse "ora lavati e vai a casa" mi alzai andai in bagno mi lavai e mi rivestiti, passai a salutarla e lei disse "finché farai la troia così con me, tutte le volte che voglio, il tuo segreto non lo saprà mai nessuno" io dissi "quando vuoi, in base ai miei impegni, sarò tuo" e me ne andai.
Fatemi sapere se vi è piaciuto alla prossima.
«Bel.racconto ben scritto»