Daniela e Martino: madre e figlio 6
Daniela e Michela andavano d’accordo anche fuori della stanza da letto.
Infatti, Daniela non aveva più incontrato la sorella che, si dispiaceva immensamente , dato che, i loro rapporti incestuosi duravano dall’ adolescenza.
Martino volle rimediare e invitò la zia a pranzo con Michela e sua madre.
Donatella prese subito in simpatia Michela che baciò in bocca mentre erano da sole in cucina. Daniela le vide e non si ingelosì, ma baciò entrambe.
Martino andò in cucina perché le donne non tornavano più e si domandava che fine avessero fatto. Lui vide cosa stavano facendo e il cazzo gli si rizzò di brutto.
Lui prese sua zia le fece sentire il cazzo da sopra i pantaloni, lei buttò giù la zip, glielo tirò fuori, si mise a leccarlo, mise in bocca la cappella e Martino godeva anche perché vedeva sua madre e Michela che avevano un rapporto sul tavolo di cucina.
Michela era sdraiata a gambe larghe e Daniela gliela leccava mentre la prima gemeva a pieni polmoni.
La zia disse a Martino che si era trovato una bella porca bisex e lui lo confermò.
Donatella continuò con il pompino finché Martino senza dirglielo le sborrò in bocca, con lei, che ingoiava quasi strozzandosi tutto lo sperma.
Donatella diede solo un’occhiataccia a suo nipote perché non vedeva l’ora di succhiare i capezzoli di Michela che era ancora lì a gemere come una porca, grazie alla lingua della suocera.
Martino ne restava fuori, si limitava a guardare, mentre il cazzo si rizzava un’altra volta perciò si segava da solo mentre le tre donne se ne andarono in camera.
Donatella inculò Michela con lo strap-on mentre Daniela stava con la sua fica davanti alla faccia della nuora che gliela leccava.
Nel frattempo, Martino fece delle brevi registrazioni, per poi farle rivedere alle tre donne o magari solo alla fidanzata.
Un rapporto a tre di sole donne è veramente qualcosa di fantastico, pensava Martino.
Lui era fortunato visto che, se le era scopate tutte e tre, in tutti i modi possibili.
Martino andò a prendere la panna spray che spruzzò sulla passera di sua madre con Michela che sembrava veramente impazzita nel leccargliela.
A quel punto, lui la spruzzò anche sui seni di sua madre e glieli leccò avidamente soprattutto i capezzoli che divennero estremamente duri, anche grazie alla lingua di Michela.
Daniela fece capire che voleva il cazzo di Martino e lui glielo diede in bocca e lei succhiava come una che non vedeva il cazzo da anni, quando invece l’aveva avuto solo pochi giorni prima. Questo dimostrava come Daniela fosse
particolarmente amante del cazzo.
Donatella stava ancora scopando il culo di Michela, le disse che era bellissimo. Le disse inoltre che aveva anche il seno bellissimo oltre a tutto il resto.
Martino avrebbe voluto scopare la sua bella fidanzata, ma non poteva toglierla dalle grinfie di sua madre e sua zia, senza proteste.
Lui avrebbe dovuto aspettare un giorno che fossero da soli in casa, ma voleva ora la sua fica fradicia, così
disse alla madre e alla zia di andarsi a divertire da sole e le due di malavoglia se ne andarono in camera di Daniela.
Finalmente, i due fidanzati furono da soli e lui potè immergersi col suo cazzo durissimo nel calore della fica di lei, che era bollente.
Lei gemeva, lui grugniva e le diceva che non c’era una ragazza più bella di lei.
I due stavano scopando quando la porta si aprì ed entrò lo zio di lui, che era venuto a prendere la moglie, ma a cui, era venuta voglia, visto che, tutti stavano scopando.
Il suo cazzo non era troppo lungo, ma grosso e sembrava sul punto di scoppiare, dopo aver visto Michela che trovava una gran fica.
Lui senza dire nulla mise Michela a pecorina e la inculò, lei gemette dal dolore perché il cazzo di lui era più largo di quello di Martino, ma poi iniziò a gemere come una cagna in calore, come una troia.
Martino era orgoglioso di lei, ma anche geloso dello zio e temeva che gliela portasse via. Nel frattempo, lo zio pompava a più non posso e lei continuava a gemere finché lui le venne negli intestini. Poi, lo zio diede il suo cazzo da pulire a Michela. Martino ebbe paura perché Michela lo guardava con occhi adoranti, troppo adoranti.
Lo zio andò via e Michela non aveva più voglia di fare sesso e Martino le chiese se avrebbe continuato con lo zio. Lei rispose di sì, ma che, era solo per la conformazione del suo cazzo che era molto grosso.
Martino se ne andò dalla stanza sennò
avrebbe litigato e non voleva farlo per un banale scatto di nervi.
Michela si vestì, tornò a casa e disse che le poteva telefonare tra due ore, il tempo di riposare un po’.
Martino disse che lo avrebbe fatto e che avrebbero parlato del fatto che non poteva lasciarlo per il cazzo dello zio o per qualunque altro cazzo che avrebbe ritenuto meglio di quello di Martino.
Dopo due ore, Martino chiamò, le rispose la sorella e gli disse che Michela stava dormendo e non voleva essere disturbata.
Martino sperò in cuor suo che non fosse una banale scusa e sperava che, il rapporto con la fidanzata, non sarebbe venuto meno, a causa del cazzo di suo zio.