La situazione era pazzesca, Sandro era riuscito lentamente a inserire il suo membro completamente nella mia bocca, credo sia impossibile poter descrivere il piacere che ho avvertivo, neanche per un secondo ho provato ribrezzo o schifo, solo brividi di piacere assoluto, è stato in quel momento che ho capito di aver represso per molto tempo quel mio desiderio inconscio che avvertivo, ma chissà per quale motivo pensavo fosse sbagliato, è stato in quel momento mentre dolcemente Sandro mi penetrava andando su e giù nella mia bocca che ho capito quale fosse l’apice del desiderio assoluto mai provato prima con nessuna donna, la mia lingua avidamente con movimenti lenti per evitare che Sandro capisse che ero sveglio cercava di scoprire la forma di quel membro che mi stava possedendo, portandomi al centro della cappella con la mia lingua avvertii un liquido vischioso, insapore, che fuoriusciva, quando andava giù e la sua pelle toccava il mio viso avvertivo l’odore della sua pelle profumata, ero convinto che mi venisse in bocca, e devo confessare che ero talmente posseduto dal piacere che volevo sentire il suo sperma esplodere nella mia bocca, volevo assaporarla, l’avrei ingerita senza alcun dubbio, mo non accadde, Sandro tirò fuori dalla mia bocca il suo membro e con mia grande sorpresa si ricompose mettendosi su un fianco per addormentarsi subito dopo, rimasi sconcertato, ero eccitatissimo tanto che avrei voluto che quella notte non terminasse mai, il mio primo pensiero fu che si fosse accorto che io non fossi addormentato, forse aveva avvertito la mia lingua esplorare il suo membro, o forse si era accorto del mio membro diventato di marmo, fui preso dallo sconforto, tanto da avvertire un senso di colpa, anche il mio membro perse il suo vigore afflosciandosi, cosa poteva essere successo a Sandro ? Perché si era fermato all’improvviso ? e con questi pensieri che mi addormentai.
La mattina dopo appena sveglio mi venne alla mente tutto quanto accaduto la notte, ma mi venne subito un dubbio che fosse stato solo un sogno ? forse avevo veramente sognato tutto ? ma questo pensiero non escludeva il piacere che ancora avvertivo di quanto accaduto o sognato.
Sandro era in cucina e stava preparando il caffè, la prima cosa che mi chiese dopo il buongiorno fu se avessi dormito bene, certo risposi, lo sai io quando dormo e difficile che riescano a svegliarmi perché entro in un sonno profondo, Sandro sorrise e disse che lo aveva capito in quanto durante la notte si era alzato diverse volte e che mi aveva visto dormire come un ghiro, pensai subito che veramente era stato tutto un sogno, veramente avevo sognato tutto, però questo non mi toglieva di dosso quel brivido di piacere pensando a quanto vissuto reale o no…
Durante la giornata tutto proseguì come sempre, avevamo organizzato la giornata e tutto prosegui come doveva essere, arrivò la sera e Sandro mi propose di rimanere a dormire anche quella notte, dai mi disse hai dormito bene ieri, inutile farti tutta quella strada per tornare a casa di notte, domani facciamo colazione e rientri, che ne dici ?
Inutile dirvi che dovetti accettare, anzi il pensiero di dormire ancora una volta nella stessa stanza tutta la notte con Sandro già mi eccitava al pensiero, arrivò sera tardi e dopo la solita partita a carte, e un pò di televisione decidemmo di andarcene a dormire, aspetta disse Sandro voglio farti assaggiare una tisana fantastica assumerla prima di andare a dormire e il massimo perché ti rilassa, ok risposi facciamoci questa tisana, Sandro si recò in cucina a preparare la tisana io lo raggiunsi poco dopo perché volevo vedere la confezione della tisana ma appena sulla porta vidi Sandro che versava della polverina in una delle tisane già pronte nei bicchieri, bicchieri per fortuna erano diversi quindi memorizzai il bicchiere in cui aveva messo la polverina e tornai nel salotto senza che lui mi avesse visto, arrivò subito dopo con i due bicchieri di tisana e mi diede esattamente il bicchiere in cui aveva messo quella strana polverina che non era zucchero, ne ebbi conferma quando gli chiesi se fosse una tisana già zuccherata, e lui mi rispose di no, sai a me piacerebbe dolce mi prederesti un po’ di zucchero ? era l’unico modo per allontanarlo e svuotare il bicchiere nella piantina che era a pochi passi da mè, quando Sandro tornò gli dissi che avevo provato ad assaggiarlo amaro e mi era piaciuto tantissimo, comunque grazie ma era veramente buona la tisana anche amara, iniziai ad avere un po’ di paura, cosa poteva essere quella polverina che Sandro mi voleva far assumere nella tisana ?
Volevo assolutamente capire, quindi aspettai che Sandro andasse in bagno, e mi recai subito in cucina, rovistai nella busta dell’immondizia e trovai la bustina, sulla bustina vi erano delle indicazioni per l’assunzione della medesima, dopo aver letto capii tutto, la polverina altro non era che un leggero sonnifero, quindi Sandro aveva programmato tutto per quella notte, voleva essere sicuro di poter giocare con il mio corpo senza che io mi svegliassi, non voleva essere giudicato, quindi voleva la certezza che io il giorno dopo non ricordassi nulla, non posso negare che la cosa iniziava ad eccitarmi, il sapere che lui fosse convinto che io dormissi lo avrebbe portato a fare tutto quello che voleva, ed io invece fingendomi addormentato avrei potuto assecondarlo senza che lui potesse pensare che io fossi sveglio, questo mi portava a capire il perché quella notte si fermò evidentemente aveva capito che se mi fossi svegliato avrei potuto averr una reazione violenta nei suoi confronti, quindi aveva preferito fermarsi ma nello stesso tempo aveva già in mente come fare per finire la sua “ opera “.
Adesso non dovevo far altro che aspettare, nell’attesa che Sandro si decidesse io mi immaginavo tutto quello che avrebbe potuto farmi, non avevo escluso che potesse violentarmi, ma se devo essere sincero non vedevo l’ora, non avevo mai avuto un’esperienza omosessuale, ma ci avevo sempre pensato, e quando ci pensavo mi eccitavo finendo con il masturbarmi.
Il tempo passava ed io ero sveglio più che mai, ero talmente eccitato al pensiero di quanto stava per accadere che mi era diventato già duro, alle due e trenta di notte avvertii un cigolio della porta socchiusi lentamente gli occhi e intravidi la sagoma di Sandro che si avvicinava al mio letto, era completamente nudo, il suo corpo era statuario e il suo cazzo puntava verso l’alto con una cappella enorme, richiusi subito gli occhi se si fosse accorto che ero sveglio avrei perso quella straordinaria avventura, e non credo che ne avrei avuta un’altra simile.
Nel frattempo Sandro doveva essere proprio vicino perché sentivo il suo profumo, all’improvviso sentii la sua mano sulla spalla mentre mi muoveva mi chiamava a voce alta, voleva essere sicuro che il sonnifero aveva funzionato, ovviamente io continai imperterrito a fingere di dormire dopo quei scossoni Sandro ormai era più che convinto che io non potessi sentire e vedere nulla, quindi la sua mano lentamente arrivò sul mio capezzolo che era diventato duro e sensibilissimo, sentivo le sue dita che lo sfioravano facendomi provare dei brividi di piacere tanto da dovermi controllare per poter sopprimere dei gemiti, poi si spostò sull’altro capezzolo mentre al primo avvertivo qualcosa di viscido che girava intorno, era la sua lingua che esplorava, ogni tanto lo avvolgeva con le sue labbra succhiandolo lentamente, avevo capito che era esperto in materia, riusciva a farmi provare un piacere indescrivibile, ma la sua lingua non si fermò al mio capezzolo, pensavo andasse giù, invece arrivò alla mia bocca, e la sua lingua entro nella mia esplorando ogni parte, aveva un sapore piacevole, poi si soffermò sulle mie labbra inumidendole abbondantemente di saliva e subito dopo capii il perché, iniziò a far scivolare il suo cazzo sulle mie labbra prima per tutta la sua lunghezza, poi affondando il suo pene nella mia bocca quasi a soffocarmi facendolo arrivare quasi in gola, facevo molta fatica a rimanere fermo, il mio istinto mi portava ad avvolgere ed assaporare il suo membro ma dovevo stare fermo, Sandro doveva essere convinto che dormissi, e difficile da poter descrivere cosa si prova ad avere un membro nella bocca, a sentirselo arrivare alla gola, sentire quel pezzo di carne bollente e vischioso in punta che ti possiede penetrando, e difficile raccontare l’emozione che si prova quando avverti che quel membro diventa sempre più duro e grande, in quel momento ho capito cosa prova una donna in calore quando lo prende in bocca, quando con la sua lingua ne esplora tutta la sua circonferenza, mi sarebbe piaciuto prenderlo in mano e gestirlo ma dovevo accontentarmi della fantasia di Sandro, che tolse il suo pene dalla mia bocca e intuii che mi volesse possedere in quanto inizio a girarmi mettendomi di spalle steso sul letto completamente nudo, mi allargo le gambe era arrivato il momento che non mi vergogno nel dirlo aspettavo con ansia ero vergine in quel senso, quindi oltre al piacere avevo anche un po’ di paura per il dolore che avrei potuto sentire, e che fosse poi inevitabile scoprire che fingevo di dormire, ma Sandro aveva premeditato tutto, e mi stava cospargendo l’ano di un liquido molto vischioso che sicuramente avrebbe aiutato nella penetrazione, ero convinto che non ce l’avrei fatta a non urlare in quanto il pene di Sandro era veramente grosso, ed io vergine, a denti stretti aspettavo che lui procedesse ma evidentemente le sorprese non erano ancora finite. Sentii Sandro che si rivolgeva ad un’altra persona presente nella stanza, ora puoi gli disse, nelle condizioni in cui ero potevo tranquillamente vedere tutto senza che loro si accorgessero di mè, quindi quasi terrorrizato aprii gli occhi e quello che mi apparve mi sconvolse, di fronte avevo una transessuale bellissima dal corpo femminile, un seno disegnato, con due grossi capezzoli, il suo pene era un po’ più piccolo del mio, avevo capito Sandro non voleva rischiare di penetrarmi per non lasciare ferite, mentre il suo amico transessuale avendolo piccolo poteva entrarci senza ostacoli, inutile dirvi che tutta quella situazione mi stava portando ad eiaculare talmente tanto era il piacere accumulato, sentti il suo corpo spalmato sul mio, si mise completamente su di mè, il suo pene era sul mio sedere sciovolando da un lato all’altro facendomi provare uno stato di rilassamento totale, e un piacere interno che nessuna donna mai mi ha fatto provare prima, poi avvertii un leggero massaggio sull’ano fatto con le dita, subito dopo avvertii l’inserimento di un dito all’interno del mio sedere vi fù un piccolo dolore iniziale poi il dolore scomparve e avvertivo solo godimento, fu un attimo tolse il dito e guidò lentamente il suo pene sul bordo del mio ano, poi spinse lentamente lo sentivo entrare, avvertivo anche il battito del suo cuore il suo pene diventava lentamente piu grosso, lo sentivo ansimare poi tutto dentro rimanendo fermo, io tremavo dal piacere, credo sia stato ad oggi l’emozione più forte mai provata prima in assoluto, nella mia mente ormai priva di ogni logica e fuori da ogni ritegno gridavo si più forte spingi, più forte, e come se lui sentisse accelerava dandomi di tanto in tanto dei colpi violenti, facendomi provare piccoli orgasmi, fu un attimo Sandro si avvicino alla mia bocca e mi penetro con il suo enorme pene, diede due tre colpi e sentii un fiume di sperma nella mia bocca, era bollente, alcuni schizzi mi arrivarono in gola, non ci pensai nemmeno un secondo mentre Sandro continuava a venire, io assaporavo con la lingua quel liquido vischioso e appiccicoso ingoiandone parte di essa,
in quel momento era la cosa più buona che abbia mai assaporato nella mia vita, avrei voluto ingoiarla tutta ma non potevo rivelarmi, mentre Sandro tirava via gli ultimi schizzi di piacere, il transessuale venne nel mio sedere, avvertii un calore all’interno, fu in quel momento che arrivai con un orgasmo pazzesco credo che mancasse veramente poco nel perdere coscienza, avvertivo brividi di assoluto piacere in tutto il mio corpo, godevo come un pazzo, non so quanto durò, ma subito dopo sentii Sandro che diceva all’amico che bisognava ricompormi, nel girarmi a pancia in su notarono l’enorme macchia di sperma lasciata da me, Sandro disse che evidentemente stavo sognando di fare sesso e sono venuto nel sonno, non preoccuparti disse all’amico non vedi come dorme, mi rivestirono, mi ripulirono dallo sperma lasciato sulla bocca, ed andarono in bagno a farsi una doccia.
Mi addormentai quasi subito, la mattina fui svegliato da Sandro che mi avvisava della colazione pronta, mi vennero alla mente subito le immagini di quella notte e mentre mi recavo in bagno per farmi una doccia mi accorsi di essere ancora eccitato, quelle visioni già mi tormentavano, e come una dipendenza da quel piacere mai vissuto prima, non facevo altro che ripensare a quanto accaduto, e a Sandro cosi educato di giorno, e spregiudicato di notte, la cosa assurda e che già avvertivo la voglia di cazzo, mi ritrovai sotto la doccia a masturbarmi ripensando a quell’avventura vissuta.
Poi andai in cucina da Sandro per la colazione, e con mio grande stupore al tavolo sedeva una bellissima “donna” era la transessuale di quella notte, bellissima era impossibile identificarla come maschio, Sandro me la presentò come un’amica che era andato da lui per salutarlo, ovviamente feci finta di non sapere che fosse maschio, guardandola ero quasi fiero di sapere che a sverginarmi era stata lei, continuavo a fissarla mi piaceva, il suo sorriso era solare, le sue movenze assolutamente femminili, Sandro se ne accorse e mi chiese sorridendo se l’amica mi piacesse, be risposi io e indubbiamente una bella ragazza, sorrisero scambiandosi uno sguardo di intesa e continuammo a far colazione, arrivò il momento di dovermene tornare a casa quindi salutai Sandro e Elena era cosi che si faceva chiamare la transessuale, stavo quasi per entrare in macchina ma una voce mi fermò era Elena che sorridendomi mi diede il suo numero di cellulare ed un indirizzo, invitandomi a casa sua quando avessi un po’ di tempo libero, mi disse che abitava nella mia zona e sarebbe stata felice di passare una giornata insieme, ovviamente non me lo feci ripetere, certo risposi, questo sabato dovrei essere libero, bene rispose Elena ti aspetto, ci salutammo ed andai via, mentre guidavo il mio pensiero era solo uno il corpo di Elena, già mi immaginavo quello che avremmo potuto fare, ero felice come non mai, quella sarebbe stata la giornata più bella della mia vita.
Passarono i giorni e arrivò il Sabato……….
IL RESTO LO RACCONTERO’ IN SEGUITO.............
«ho dato un voto negativo. Troppo lungo!»