Questa situazione la devo al mio master. Poiché ero molto ritrosa a giocare nella mia città, lui mi ha proposto una situazione che mi ha veramente divertita.
Servivano alcuni complici e li ho trovati. Tre ragazzi della palestra coi quali erano accadute già varie situazioni interessanti. Dunque. Bisognava preparare una scatola con telaio in legno e pareti di cartone nella quale potessi stare in piedi. Base un metro per 50 centimetri e quindi almeno un metro e settanta in altezza con vari buchi ad altezze strategiche. Da una parte una apertura come il portello di un forno da cucina così posso, stando in piedi, mettere fuori le gambe e il sedere mantenendo il resto del corpo, busto e testa all'interno della scatola. Uno dei tre amici ha a disposizione un negozio vuoto causa questa situazione di crisi, che è nel palazzo vicino a casa mia (un centinaio di metri) e la sala magazzino al primo piano è perfetta. Ora bisognava trovare il modo di mettere al corrente le persone. Hanno avvisato i clienti dell'unico club privé che è fuori città e quello della provincia vicina, messo un avviso nei due sex shop e su un sito d'incontri abbastanza noto che ha gli annunci del giorno. Nel giro di poco, veramente solo un paio di giorni ecco le adesioni, ed erano veramente tante. Non ce lo aspettavamo. Hanno dato l'ok ai primi trenta che si sono offerti facendo comunque un po' di selezione (non sopporto le pance ...), si è decisa la data e quel pomeriggio, mi son messa dei tatuaggi temporanei alla parte bassa della schiena, subito sopra il sedere e altri in giro per il corpo. Io nella realtà non ne ho quindi secondo me questo avrebbe sviato i sospetti su di me se mai ce ne fossero stati. ... Verso le 18, con le sole scarpe nere col tacco alto ai piedi, sono entrata nella scatola che era posizionata al centro della stanza. La gente ha iniziato a entrare. Passo al presente ... Qualcuno lo conosco di vista. Aspettano. Per iniziare devono essere almeno dieci, questo è l'accordo. I tre ragazzi ci sono e sono mischiati fra la gente. Ognuno sa la combinazione della porta d'ingresso. Chiacchierano fra di loro e sento bene. Fanno ipotesi su chi c'è dentro la scatola e fanno i nomi di alcune donne che conosco e che non pensavo fossero ... così aperte. Ecco, sono più di dieci. Si avvicinano. Si abbassa la luce e sento le prime mani che entrano nei buchi e mi toccano e palpano. Mi aspettavo i peni nei buchi della scatola e invece vince la curiosità di sapere chi sono, poi toccando si eccitano e le dita entrano nei buchetti. Poi ecco il primo pene. Mi precipito a succhiarlo ed ecco che me ne ritrovo uno per ogni lato della scatola. Se uno lo succhio, ecco che dagli altri buchi le mani mi esplorano in modo piacevolmente indelicato. Primo orgasmo. Lo bevo fino all'ultima goccia. Ne parlano fra di loro e si esaltano. Per evitare che mi infilino l'intera mano nel sedere poiché qualcuno ci sta provando da un po', decido di aprire lo sportello. Faccio uscire le gambe, non faccio in tempo ad appoggiarle per terra che qualcuno me le ha sollevate di peso e mi ha penetrato un modo furibondo. Rischio di cadere a testa in giù nella scatola e sarebbe veramente grottesco ritrovarso incastrata così, ma fortunatamente alcuni intervengono, riesco ad appoggiare i piedi per terra e così, mentre il primo mi sodomizza allungando le mani per stringere il seno, un altro alla parete di fronte, lo succhio. Sono comoda, godo e riesco a sentire i discorsi. Sanno che devono venirmi in bocca ma qualcuno non resiste e sento lo sperma che mi cola lungo le gambe. Godo. Mi schiaffeggiano i glutei, mani mi stringono i seni. Perdo il senso del tempo ma qualche voce mi fa tornare anche se per poco, alla realtà. Ecco due colleghi del lavoro... chi se lo sarebbe mai immaginato. La situazione mi fa ridere e mi eccita all'inverosimile. Ecco la voce di un vicino. Pure un bel tipo. Poi ecco che qualcuno si dedica finalmente alla passerina, ma poi delle dita nel frattempo si infilano nervose nel culetto, insiste. Sento la mano entrare tutta nel sederino e urlo, mentre il pene sibagita nella vagina. Ho un orgasmo gigantesco. Inizio a godere rumorosamente. So che qualcuno potrebbe riconoscermi ma quando me ne rendo conto è troppo tardi... poi i giochi tornano normali. Uno sempre in bocca che faccio venire abbastanza rapidamente e un altro nel sederino. Poi cala la gente. Ecco, non c'è più nessuno. Aspetto un po' seduta in fondo alla scatola. Ho riconosciuto varie persone, questo mi fa ridere. Anche un assessore fra di loro e poi dei colleghi, dei ragazzi fra i quali c'erano tre amici di mio figlio che è all'università in un'altra città. Quando apro la scatola per uscire ed entra un po' di luce, vedo per terra un biglietto scritto a mano. C'è il mio nome. Poi aggiunge. "Ho riconosciuto il tuo profumo, sei l'unica che conosco che lo usa ... sei una dea ...". Mi vesto e studio la calligrafia. Non so chi è. Ma guarda che situazione. Ma mi fa ridere. Ora sono io a domandarmi chi è uno di loro! Esco dalla porticina secondaria e vado a casa. Mi messaggiano i tre ragazzi che mi hanno aiutato e scopro che hanno fatto entrare anche altri. In totale quarantatré persone.
Lo abbiamo rifatto. Funziona e mi diverte troppo. Così e per ora solo così riesco a giocare nella mia città...
«cazzo che troia che sei, situazione troppo eccitante !!! come si fa a partecipare?»