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Laura si trovava sdraiata sopra un telo celeste con motivi blu, vestiva con un completino bianco in pizzo. Anche se aveva trentasei anni non sfigurava affatto ma anzi attirava molto spesso e volentieri l'attenzione di tutti gli uomini. Era lì perché aspettava Gianluca il suo attuale compagno, si erano messi d'accordo per una scopata all'aperto, sarebbe stata la prima volta per la ragazza per questo era un po' intimidita e un po' nervosa, se qualcuno li spiava? Non voleva certo fare la prostituta di strada, ma, era sicuramente disposta a essere la troia di Gianluca.
«Wow... Sei stupenda». Disse l'uomo osservando le curve della donna.
«Grazie». Rispose lei tutt'altro che serena.
«Dunque sei pronta?»
«Si, ma ho paura»
«Non ti devi preoccupare, forza togliti il reggiseno».
La donna si tolse la parte superiore del vestito facendo così uscire la sua terza abbondante, i capezzoli erano già turgidi grazie al venticello fresco che tirava da sud. L'areola del capezzolo tendeva al marron chiaro, le curve del seno portavano la donna a sembrava pronta per la mungitura, proprio come una vacca.
L'uomo non si perse in parole o nella timidezza ma iniziò da subito a leccare e ciucciare quel ben di Dio, senza tralasciare nessun spazio; prima si dedicò alla tetta sinistra per poi finire sulla destra. Non sapeva quale delle due prendere a morsi, perciò morsicò entrambe con godimento e piacere. Laura era in balia del compagno e non riusciva a non pensare che fossero in un campo all'aperto dove chiunque li avrebbe potuti vedere, ma, l'eccitazione stava iniziando a montare anche in lei. La donna sbottonò i pantaloni dell'uomo e prese in mano le palle massaggiandole e sentendole calde, poco più sopra si trovava il pene con una mezza erezione, decise quindi di farla diventare un erezione completa. Chiese a Gianluca di porgere il suo cazzo tra le tette e farsi una sega tra di esse, l'uomo acconsentì. Iniziò a muovere il bacino avanti e indietro e proprio mentre il pene si stava indurendo al massimo si intravidero due persone che osservavano ansiose. Gianluca non disse nulla a Laura poiché c'era una cosa che lei non sapeva ovvero; lui era un cucklold. Preso dall'eccitamento di far godere anche i spettatori, tolse il suo pene dalle tette e si fiondò con la bocca verso la figa umidiccia della donna; strappò via le mutandine e si dedicò a stuzzicare la grandi labbra. Leccava con sempre più foga e nello stesso istante infilò un dito nel culo di Laura che non aspettandosi tutto questo ci rimase quasi di stucco, ma gioiva e godeva come non aveva mai fatto. Nel frattempo le due persone che da un distanza di sicurezza si godevano lo spettacolo, iniziavano ad eccitarsi e toccarsi, erano una coppia giovane composta da una ragazza e un ragazzo, forse sui vent'anni.
Laura vide due ombra poco distanti e capì che li stavano osservando, voleva dirlo a Gianluca ma l'eccitamento era troppo anche per dire soltanto una frase, però con lo sguardo lo fece capire all'uomo che si fermò subito.
«Ci osservano». Disse lei
«Lo so». Rispose lui
«Andiamocene potrebbero essere dei malintenzionati».
«Ma no, sono solo due ragazzini. Aspetta ho un idea».
L'uomo prese fiato e urlando disse:
«So che ci stata guardando, ma non abbiate paura! Unitevi a noi»
La donna lo guardò esterrefatta.
«Ma sei impazzito?»
«Fidati di me ti piacerà»
I due guardoni si avvicinarono dopo aver parlato tra loro e si rivelarono una ragazza di diciannove anni e un ragazzo di ventidue anni, rispettivamente Clara e Matteo.
«Signora è una gran bella donna, ho parlato con la mia ragazza e abbiamo deciso di farvi una proposta, io scopo la donna e Clara scopa con lei signore, che ne dite?»
I due si guardarono e con uno sguardo di intese accettarono.
Matteo timidamente prese tra le mani i seni di Laura e sempre timidamente iniziò a baciarli e sentire il calore che emanavano sulle sue labbra, un vortice di calore investì il giovane, non aveva mai avuto rapporti con una donna molto più grande di lui. Tutt'altro discorso quello di Gianluca essendo un tipo con poca timidezza prese subito Clara come una troietta a cui insegnare le buone maniere, la sculacciò sotto gli occhi del ragazzo e di Laura, con le mani esplorava quella giovane fighetta ansiosa di un bel cazzo da ingurgitare. La ragazza ad ogni movimento dell'adulto sussultava in preda ad attacchi di goduria, il suo corpo sentiva la contrazione dei muscoli e le piaceva un sacco, ma, non voleva mostrarsi debole per questo non aspettò molto prima di prendere in bocca il grosso cazzo di Gianluca. Passava la lingua sul frenulo dandogli brividi su tutto il corpo, leccò lentamente la cappella e se la infilò dentro la bocca, ingorda come soltanto una troia può essere. Laura vedendo questo un po' per gelosia e un po' per far vedere chi era la migliore tra le due, la emulò prendendo tra le labbra il cazzo giovane di Matteo; il ragazzo sentì una sensazione nuova, ovverosia, una bocca esperta. L'inesperienza di Clara la portava molto spesso a mordere e soffiare, cose che a molti crea fastidi e dolori, nondimeno ci sapeva fare. I due uomini erano alle stelle entrambe le donne stavano dando il meglio per soddisfare i piaceri orali dei due, alla lunga si stavano stancando rischiando di far sborrare senza una sana penetrazione. Clara fu la prima a fermarsi e chiedere non uno ma due cazzi.
«Voglio una doppia penetrazione». Lo disse mentre riprendeva fiato e si massaggiava il clitoride.
«Ragazzo tu prendigli il culo, alla figa ci penso io». Disse Gianluca dando gli ordini al giovane.
In tutto questo Laura rimase senza un partner e iniziò a fare da sola.
Gianluca si sdraiò a terra, e clara iniziò a montarlo come una fantina, nel mentre dietro di lei si trovava Matteo che iniziava a sollecitarle il buco del culo con un dito, appena si fosse aperto un po' ci avrebbe infilato il suo pene. Clara si sentiva quasi volare sopra il pene duro di un uomo con anni di esperienza, percepiva tutta la carica sessuale, l'eccitamento e la voglia di farla godere. Saltava come un puttana godendo e urlando senza paura che qualcuno la sentisse. Non aveva mai fatto cosi si era sempre limitata con Matteo, non perché lui non ci sapesse fare ma perché aveva paura di farsi sentire ma, lì nel mezzo del nulla non temeva ciò. Il ragazzo la prese di sorpresa, infilando il suo cazzo nel culo di lei provava anch'esso sensazioni mai provate prima, il culo non glielo avevano mai dato. Laura guardava i tre scopare e gioire, lei l'unica che nessuno guardava e nessuno scopava, lei che aveva scelto la location, il giorno e l'ora. Si meritava almeno una penetrazione così, chiamò all'attenzione Gianluca, gli intimò di staccarsi dalla figa della giovane e di prendersi la sua. Vedendo che lui non la capiva si intromise, e mettendo bene in mostra la figa gli fece capire i suoi intenti. Contenta e bagnata anche lei veniva penetrata, il cazzo duro dell'uomo aveva gli umori della giovane che facevano da lubrificante. Si mise con la schiena rivolta verso lo sguardo di Gianluca e cavalcava molto velocemente, non ci volle molto per concludere. Le due donne si posizionarono accanto l'una dell'altra e tirata fuori la lingua si fecero sborrare in faccia.
Finito il rapporti le due coppie si salutarono, forse per sempre.
Una scopata all'aperto
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Aggiunto: 2 anni fa
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Bocchinare
«Avevi aperto un blog e ti seguivo ma e stato chiuso come mai, il racconto e carino prosegui, se puoi dirmi del blog . Saluti Gio»
«Dovete capire il testo, la donna più "grande" si sentiva sfigurare davanti alla ragazza più giovane. Non mi importa l'età. Non sei l'unico che me lo ha detto, ma io rispondo sempre dovete entrare nella mente dei protagonisti, in questo caso della donna.»
«Il racconto è carino, ma quello che mi fa incazzare è la frase: "Anche se aveva trentasei anni non sfigurava affatto...".
Ma che cavolo di mentalità è questa? Una donna, sopra i trenta dovrebbe normalmente sfigurare?
Ma guardati in giro: c'è una marea di cinquantenni, e oltre, che danno il pagone alle venticinquenni, in fatto di sensualità, bellezza e fascino.»