Era arrivato il tanto agoniato 21 giugno. Il giorno in cui tutto e' piu luminoso...dove le ore di luce sono al massimo della loro espressione.
A Torre dell'Orso , piccolo borgo vacanziero della costa adriatica salentina, era una giornata che preannunciava fiamme di caldo fin dalle prime luci mattutine.
Il bagnino Mauro del lido piu frequentato della zona, si era gia messo all opera, sistemando lettini e sdraio in un battibaleno e con l aiuto di alcuni ragazzi alle prime 
esperienze lavorative, perche' si preannunciava una giornata molto intensa .
Io avevo passato una serata relativamente tranquilla, e quello scorcio di vacanza che mi ero ritagliato, lontano da quelli che erano i miei impegni lavorativi , stava scorrendo in 
completa serenita, e forse anche troppa calma.
Certo , si sa , le cose non sai mai come ti capitano quindi trascinando i miei infradito sul ballatoio del bar del lido, e sentendo i granelli sotto la pianta che solleticavano la mia 
pelle ad ogni movimento, salutai la barista e mentre prendevo posto in uno dei tavolini all ombra le chiesi gentilmente un caffe...coi miei occhiali da sole che mi facevano da schermo 
tra le mie pupille e le sue cosce accarezzate da degli shorts indossati davvero da urlo .
I primi clienti iniziavano a incrociare i loro corpi tra il bar e i lettini , che pian piano prendevano forma e rendevano meno vuota la sabbia che si estendeva alla mia destra.
Il mare era di quei cristallini e luccicava qua e la dando alla mattinata un ampia prospettiva di giovialita'.
Arrivo' il mio caffe e come al solito ne misi mezza bustina di zucchero di canna ed iniziai a roteare il cucchiaino , sollevandolo dolcemente e guardando la goccia di caffe che da esso 
si adagiava sul bordo tazzina; portai la tazzina alle mie labbra e quando sollevai il mento per far scendere il nettare nero nella mia gola, non potei fare a meno di notare un corpo gioviale li al bancone del bar. 
Lei era in piedi , coi capelli raccolti , un mantello di lino che le cingeva la spalla sinistra e scopriva la destra.
Era gia tutta bronzea la Dea, e non potei fare a meno di notare un rampicante che si confondeva tra il collo del piede destro e le sue scarpe di vimini. I tattoo in una donna sono davvero 
qualcosa che mi fa sempre mancare il fiato, ma il portamento della sua caviglia , rendeva quel tattoo davvero un richiamo erotico a me ipnotico.
La sentii parlare con accento romagnolo , e pensai a quando avevo 20 anni , alla mia prima esperienza in romagna come aiuto cuoco , e a tutte le situazioni che si crearoo li a RIccione ,
dove tutto all epoca era magico.
La Dea , con fare quasi scocciato, forse per la stanchezza di esser appena arrivata , paga il conto e chiede anche un lettino .
Segue il bagnino ed io col mio sguardo seguo loro .
La sua leggiadria era qualcosa di disarmante. Scendendo le scale dal bar , notai anche un tattoo sulla coscia , qualcosa di non ben definito e anche una farfalla sulla spalla.
Il mio petto inizio ad andare in carenza di ossigeno.La mattinata era appena iniziata e gia il asngue mi pulsava di eros all inverosimile.
Si mi basta boco a volte perche' cio accada, ma alcune donne con un tale portamento e charme, hanno la capacita di bloccare il mio flusso sanguigno per un attimo, per poi far ripartire il sangue a mille nelle mie vene , ecco perche' poi mi sento cosi , con le pulsazioni che mi innondano il corpo.
Decisi di scendere e andare a posizionarmi anche io al mio lettino. 
Le nostre postazioni erano distanti una decina di metri ed erano in diagonale.
Quindi la mia, essendo piu vicina al mare , non mi dava modo di ammirare la Dea nella sua bellezza , quindi decisi di prender tempo e di far durare molto piu del dovuto , il rito di sistemare il lettino , di togliermi la maglietta, posare le mie cose ..muovere il lettino rispetto al sole e..sedendomi mi accesi una sigaretta...
Dopo averla accesa rivolsi lo sguardo verso di lei che era gia intenta ad ascoltare il suo ipod non curandosi minimamente di me...o almeno cosi sembrava.
Decisi che avevo viaggiato abbastanza con le mie pulsazioni e che era arrivato il momento di stemperare il mio bollore mattutino , immergendomi nel mare cristallino del salento.
Tutt un tratto mi ritrovai sott acqua, il fresco alleviava la mia schiena e la mia pressione si congelo' per poi restituirmi refrigerio e calma....nuotai a rana , mi rilassa molto e non tolsi la testa da dentro l acqua per vari minuti.
Decisi che era arrivato il momento di fermarmi e tornare a riva , l acqua accarezzava le mie palpebre e non mi permetteva di vedere di li a 10 metri.
Mentre camminavo ancora in mare , il mio torso era gia fuori , mi stropicciai gli occhi e la vidi di fronte a me che attendeva il momento giusto per tuffarsi. con un sorriso mi incrocio' 
ed il mio petto inizio nuovamente a pulsare di erotismo inconsulto. Non potei fare a meno di prender parola e chiederle : ''Ciao, appena arrivata ?''
e lei : '' Si, perche' si vede ? ''..ed io'' Bhe di solito chi e' qui da un po , non indugia nel tuffarsi , come stai facendo tu..ho tirato ad indovinare e ci ho preso.COmunque io sono gianni'' e lei ''Piacere Alessia''.
Mi incamminai verso il bagnasciuga e alle mie spalle sentii il tonfo sordo di un tuffo. Era Alessia che aveva deciso anche lei di assaporare il refrigerio di quel dono della natura chiamato mare.
Io ero un po sollevato dall aver rotto il ghiaccio e mi sedetti sul lettino a cosce aperte in attesa di vederla tornare.
Quando usci' dall acqua rischiai di svenire, i capelli bagnati tutti all indietro le si adagiavano sulla schiena nuda..il suo costume intero bianco e molto scollato permetteva di godere delle sue curve in maniera unica.Il suo portamento , i suoi tattoo , ed il suo sorriso bianchissimo che mi rivolse nuovamente , rischiarono di farmi collassare al sole.
Ma lei nella sua semplicita' si fermo dinanzi a me e mi chiese una sigaretta...Io essendo seduto  e lei in piedi , ero ad altezza del suo bacino , e cio che provai in quell istante e' impossibile da descrivere. Un turbine di sensazioni erotiche miste a imbarazzo , per quella sua richiesta inaspettata, mi impacciarono non poco. tant' e' che dopo un po , riuscii a trovare una sigaretta per Alessia. Gliela porsi e lei mi ringrazio'.
Si ando' ad adagiare sul lettino e inizio , dopo aver fumato , a cospargersi di olio abbronzante, come se ce ne fosse ancor bisogno.
Il luccichio della sua pelle di contrasto con il sole , mi attiro' come un ghepardo e' attirato dalla gazzella...e fu allora che decisi di trasformarmi in ...ghepardo..( fine prima parte..)