AMICHE?
Vanessa e Miriam si conoscevano fin dalle elementri e qundo avevano dovuto scegliere quale scuola superiore frequentare entrambe si erano ritrovate nel medesimo liceo.
Vanessa compiva gli anni a maggio mentre Miriam a Marzo, la prima festa per i diciottanni era sta stupenda, nella villetta dove abitava Miriam, le due amiche avevano festeggiato con gli amici tutta la sera come due sorelle mancate, difatti la festeggiata era molto attaccata all’amica e a differenza sua non aveva stretto molte amicizie sviluppando un rapporto quasi morboso con la compagna. Venne il momento della maggiore età di Vanessa, e anche per lei venne organizzata una grande festa a casa sua, una casa signorile del centro, soliti invitati ma questa volta la festeggiata aveva passato tutta la serata eclusivamente con il suo ragazzo che aveva conosciuto un mese prima lasciando l’amica sola. La situazione nella mente di Miriam aveva fatto scattare qualcosa che mai provato prima, un misto di rabbia odio ed invidia, tanto da farle meditare una terribile vendetta. Vanessa a differenza di Miriam era una delle ragazze più corteggiate e desiderate della scuola e alla ragazza questo non dispiaceva anzi ci giocava, vestiva provocante mettendo in risalto il suo fisico, 1,70 di altezza con le forme tutte ben proporzionate tanto da far invidia ad una modella, due occhi marroni incorniciati da una cascata di capelli tra il castano e il nero. L’amica non veniva quasi considerata dai compagni, non che fosse bella ma semplicemente non le interessava , quel continuo mettersi in mostra ed il fre di tutto per essere desiderata, semplicemente non faceva per lei . Le due si racontavano tutto e nessuna delle due aveva ancora fatto sesso, di fantasie se ne erano raccontate ma mai nessuna realizzata. Un’idea balorda si sviluppava nella mente della ragazza e tutto il suo piano stava prendendo corpo. Il loro rapporto si era incrinato e non si frequentavano tanto, anche Miriam si era trovata un ragazzo, un tipo strano, solitario che sotto sotto sbavava per l’amica della fidanzata. Tutto era apparentemente tranquillo fino a quando...
M- Vanessa ho un problema ne quale solo tu puoi aiutrmi, sei la mia migliore amica , ti prego non s o a chi chiedere-
l’altra stupita per quelle parole
V- Dimi Miriam come posso aiutarti, in che casino ti sei messa-
M- Sai con Marco...-
Marco è il ragazzo di Miriam
M- abbiamo comiciato uno di quei giochi in cui si devono superre delle prove nella vita reale per accedere al livello successivo, non sai lui quello che ha dovuto fare, adesso che tocca a m non posso di certo tirarmi indietro -
V- In cehe cazzo di cosa ti sei messa -
M- Ti prego -
V- Va bene ti dò una mano, dimmi -
M- la prova he devo superare consste nel fare finta di esere un puttana e di riuscire ad abbordare qualcuno per strada, non ci devo andare ma solo fargli vedere la mercanzia e poi andarmene-
V - Tu devi essere tutta scema, e io come ti posso aiutare, che situazione del cazzo-
M - Aiutami ti prego, non so cosa mettermi e poi se tu venissi con me, sei l’unica di cui mi fidi, ti metti vicino a me, fai finta di essere una puttana anche tu e uando mi cercano di abbordare mi fai una foto mentre mi toccano le tette-
V- Che situazione di merda, sei pazza - Vanessa sospira - D’accordo ma è un cazzo di favore che mi chiedi-
M - grazie sei una ver amica- mentre pronuncia queste parole un ghigno maligno quasi impercettibile segna il viso della ragazza.
Le due ragaze si danno appuntamento in una stradina vicino allo stdio, Miriam indossa una mini nera, calze a rete, scarpe con i tacchi prese a sua madre e un top rosa che però non mette in risalto le sue forme. Vanessa indossa anche lei una mini in pelle ch avevausato una volta a carnevale, una camicia a maniche corte bianca con un nodo sul davanti che lascia scoperto l’addome e che lascia intravedere il reggiseno nero, un giubbotto corto sempre in pelle nera,calze a rete anche lei e tacco 12. Salgono in macchina, quella di Miriam, e vanno sulla statale dove si sa che ogni sra ci sono molte puttane che battono, parcheggiano in una vietta laterale e in men che non si dica sono sul marcipiede. Poco distanti le puttane quelle vere, stanno iniziado il loro turno. Chiunque passasse di lì non potrebbe fare a meno di fermarsi non tanto per Miriam ma alla vista di Vanessa. Marco come da accordi con la fidanzata è appostato dietro una siepe pronto a far scattare una perfida ed insensata vendetta alla quale si è prestato più che volentieri. Alla vista Di Vanessa le sarebbe saltato addosso ma si limita a girare un video che lo accompagnerà nelle serate in solitaria con le sue più nascoste fantasie. La prima macchina si ferma, un tipo sulla quarantina abbassa il finestrino, riparte senza dire niente.
M - Che serata di merda non c’è nessuno, forse non imo credibili, se si ferma una macchina andiamo vicine tutte e due così ci credono e facciamo quello che ci chiedono così poi possiamo filarcela -
V - Aspetta io non voglio farmi palpare da uno sconosciuto -
M - Ma se era una delle tue fantasie, e poi, non lo rivedrai mai, cosa te ne frega -
V - D’accordo ma non lo deve sapere nessuno -
M - Ok -
Passa un’ora e inizia il movimento. Seconda macchina, si ferma guarda - Quanto volete - è un uomo di cinquantacinque anni circa.
M - 100 un pompino e 200 una scopata -
Autista - Siete troppo care ! -
Terza macchina, un giovane sui trentacinque anni, belloccio - Quanto? -
M - 100 un pompino e 200 una scopata -
Autista - Siete care ma prima voglio testare la merce - L’autista in questione è il fratello di Marco, Andrea, anche lui fa parte del piano.
Le due ragazze si avvicino va avanti Miriam - Non tu prima lei - Vanessa arriva vicino al finestrino e apre il giubbetto. L’uomo non ha mai visto una ragazza come quella che ha davanti e senza aspettre un qualsivoglia permesso allunga il braccio e sfiora l’addome caldo che subito si ritrae per la mano fredda. Non si ferma sale e senza che Vanessa possa dire niente la mano di lui si insinua sotto la camicia e afferra il seno tastandolo, soffermandosi sul capezolo e strizzandolo appene appena. La ragazza prova emozioni contrastanti tra lo schifo e un eccitamento che non ha mai provato prima. Le piace essere desiderata e spogliata con gli occhi, essere l’oggetto del desiderio, ora uno sconosciuto le sta palpando le tette e lei lo lascia fare senza opporsi. L’uomo sfila la mano da sotto la camicia e con un movimento fulmineo la ficca sotto la gonna arrivando subito alla figa. Vanessa non fa a tempo spostarsi che due dita le hanno spostato le mutandine e ora frugano dento di lei, ansima e con sua merviglia non si sposta, la sua mente è andata in blackout. Andrea si meraviglia di trovarla bagnata e ancora di più del fatto che lei non si sposti. La ragazza torna in se e si toglie dalla presa di quella mano. - Ora è il tuo turno - Miriam si avvicina alla macchina e la mano ancora profumata dagli umori si avventa sul seno e dopo due palpatine la lascia andare, giusto per dare il tempo a Vanessa di scattare due foto. Andrea - No non se ne fa niente - Chiude il finestrino e riparte. Le due si allontanano, Vanessa invia le foto all’amica ed entrambe tornano a casa senza dire una parola. Una volta a letto le mani di Vanessa corrono alla sua figa e piano piano comincia a masturbari, nella sua mente il ricordo di quell’uomo , della sua mano sul suo seno delle sue dita dentro di lei, in pochi minuti raggiunge l’orgasmo e si addormenta con l’intenzione di dimenticare tutto. Marco ha registrato tutta la scena facendo dei bellissimi primi piani, il volto della ragazza ansimante mentre il fratello frugava nella su passera, la mano di lui sul seno di lei, tutto. Miriam lo raggiunge e insieme guardano il video e lei sorridendo - E’ nostra ! adesso farà tutto quello che vogliamo, inizia il divertimento... -
AMICHE? CAPITOLO - 2
Quella sera Miriam rientra a casa soddisfatta il suo piano sta funzionando alla grande, una doccia veloce e subito a letto. la ragazza si addormenta con un ghigno malefico stampato sul volto. Marco salutata la sua rgazza si chiude in camera e scaricato il video sul suo pc guarda e riguarda il filmato ansimando mentre si masturba pensando a Vanessa e a quello che ora poteva farle, in un attimo viene e schizza sullo schermo su un fermo immagine del volto di lei.
M - Scusami per ieri sera non pensavo andasse così -
V - Non ci pensare adesso hai le tue foto sei a posto con quelli del gioco vero? -
M - ho pssato la prova, grazie! sei una vera amica, però dimmi la verità, ti è piaciuto vero? ti ho vista mentre quello ti toccava, eri tutta presa -
V - a te lo posso dire, mi sono eccitata da matti, però che vergona ripensandoci, spero che nessuno mi abbia riconosciuta -
Miriam con un sorrisetto - non ti preoccupare c’eravamo solo noi -
V - meglio non avrei più il coraggio di uscire di casa se si venisse a sapere -
La giornata a scuola passa tranquilla, scherzi battute, tutto come sempre ma prima che inizi l’ultima ora il cellulre di Vanessa squilla, strano un numero che non conosce, un messaggio, apre sotto il banco in modo da non essere notata dalla professoressa, una foto. Di un colpo la giovane sbianca, nell’immagine c’è lei con gli occhi chiusi, l’eccitazione dipinta in volto mentre una mano la fruga sotto la gonna. Qualcuno l’havista, sa chi è, ha fatto delle foto! Lei risponde, “chi sei?”, un nuovo messaggio “sono un tuo ammiratore, ti ho vista e ho fatto parecchie foto e anche un filmatino, se non vuoi che lo metta su internet dopo la scuola non andare subito a casa aspetta vicino l’ingresso” bianca come il latte risponde “ok”. Quell’ora sembrava non finisse mai poeva contare anche i secondi e i minuti sembravano ore. Finalmente la campanella, tutti lasciano la classe, i corridoi si svuotano, lei è l’ultima ad uscire, a passi pesanti raggiunge l’ingresso, un ragazzo è appoggiato al muro nella penombra, si avvicina, è Marco.
M - ciao Vanessa ti stavo aspettando -
V - come, tu... -
M - si! ho seguito Miriam e quando vi ho viste insieme non ho saputo resistere, ti sarei saltato addosso! -
V - sei un porco, cosa vuoi, guarda che dico tutto a Miriam! -
M - non ti scaldare se non vuoi che tutti vedano quello che hai fatto ieri sera, adesso calmati e ascolta bene -
Impietrita la ragazza non può far altro che ascoltare, quel ragazzo non l’aveva mai sopportato e non riusciva a capire cosa ci trovasse l’amica, era magrolino, capelli neri ricci, naso aquilino e camminava con un passo strano quasi avesse le molle sotto le scarpe.
M - questo pomeriggio vieni a casa mia senza fare tante storie e ne parliamo -
V - ma sei pazzo cosa voresti da me, non c’è niente di cui parlare, cancella tutto prima che ti denunci -
M - non ti scaldare, è vero potresti anche denunciarmi ma prima io pubblicherei tutto su internet e sai bene anche tu che poi quel bel video e quelle foto rimarranno lì per sempre! -
V - daccordo -
Con un tuffo al cuore la ragazza accetta di incontrare il fidanzato dell’amica a casa sua quel pomeriggio, immagina che sicuramente lui non vorrà dei soldi, la sua famiglia è una delle più in vista della città, probabilmene si vorrà approfittare di lei ma non ha scelta meglio una scopta controvoglia che diventare lo zimbello della scuola e non solo.
Marco abita in una villa in periferia, la casa è enorme ha anche la piscina, si è chiesta spesso se l’amica l’avesse scelto proprio per quello. Il cancello è socchiuso e lei entra, il vialetto che conduce alla casa è bellissimo tutto incorniciato da fiori di ogni genere tanto che Vanessa si ferma più di una volta a guardarli. Arriva al portone e suona, nessuno risponde, suona di nuovo e dall’interno si sentono alcuni rumori, qualcuno si avvicina alla porta e apre, è Marco.
M - ciao Vanessa ti stavo aspettando, credevo ci avessi ripensato, siamo soli a casa non c’è nessuno e i domestici oggi hanno la giornata libera -
V - andiamo al sodo cosa vuoi? -
M - per coinciare entriamo, accomodiamoci in salotto _
La casa è veramente enorme ad ogni passo si vedono porte e stanze, arrivano finalmente in salotto. Il ragazzo le fa cenno di accomodarsi sul divano mentre lui si siede in una grossa poltrona proprio di fronte a lei.
V - voglio sapere cosa vuoi da me! -
M - non ti scaldare, sai io amo Miriam ma, ti ho desiderata dal primo momento che ti ho vista, mentre ti mettevi in mostra sognavo di farti mia, e quando ho seguito Miriam non mi aspettavo che ci fossi anche tu, è stato il mio regalo di compleanno!!! Sai benissimo cosa voglio da te -
V - sei solo un porco, un depravato! -
M - può anche essere, per cominciare alzati e slacciati gli jeans com’è la moda adesso, so che a te piace portarli così... avanti cosa aspetti -
La ragazza non ha scelta, obbedisce, a quell’appuntamento era andata appositamente vestita non in modo sexy, jeans e maglietta, per evitare d’infiammare ancora di più quel pervertito di Marco. Si slaccia il bottone dei jeans e li apre come , ha ragione il ragazzo a dire, è la moda. Lui la guarda, gli occhi sembreano uscirgli dalle orbite, non può credere di avere una ragazza come lei a portata di mano.
M - adesso balla in modo sexy e togliti la maglietta, mi raccomando in modo sexy, e vedi di toglierti quell’espressione rabbiosa dalla faccia, fai quello che ti ho detto come lo stessi facendo per il tuo ragazzo -
Vanessa comincia a muoversi sinuosamente a ritmo di musica, il ragazzo ha messo per l’occasione una musica di sottofondo che sembra quasi quelle dei peggiori film porno, la ragazza non lo sa ma lui è un esperto del genere. Con movimenti sinuosi lei si alza la maglietta e scopre pian piano l’addome, un rivolo di bava sembra colare dalla bocca del ragazzo, la alza ancora e piano se la toglie, sotto indossa un semplice reggiseno di quelli che hanno delle specie di pupazzetti disegnati. Senza maglietta continua a muoversi , nella sua mente spera solo che finisca in fretta e che finalmene siano distrutte quelle foto e quel filmato.
M - sei fantastica continua -
Ora è il turno dei jeans, piano si abbassa la zip e li sfila, prima la gamba destra e poi la sinistra, ora è rimasta solo con l’intimo, le mutandine sono in pandan con il reggiseno. Non smette di muoversi spera che quello stronzo nel vederla così non resista e si faccia una sega lasciandola libera. Si sta vergognando a morte ma in fondo le piace esibirsi e vederlo eccitato mentre la guarda, essere desiderata anche se in questo caso da uno come lui, sembra quasi legga nel profondo della sua mente le più nascoste fantasie. In parte questo era vero, Mirian aveva raccontato tutto al ragazzo, tutte le confidenze dell’amica e soprattutto tutte le sue fantasie.
M - avvicinati! -
A passi lenti la ragazza si avvicina alla poltrona, si ferma davanti al ragazzo. Lui si alza e comincia a girarle attorno esplorando con gli occhi ogni centimetro del corpo della giovane. Vanessa rabbrividisce mentre quel porco le gira attorno, sente i suoi occhi su di se, che la scrutano, che fotografano ogni centimetro della sua pelle. La prende una strana sensaione, sebbene Marco non le sia mai piaciuto una specie di eccitamento la squote, la fa tremare, essere così esposta, così desiderata, smuove in lei sensazioni strane e contrastanti. Si ferma dietro a lei, allunga una mano, l’appoggia sul ventre della ragazza che subito si ritira per quel tocco gelido, la tira a se appoggiando la patta rigonfia dei suoi pantaloni contro il fondoschiena della sua preda.
M - lo senti, è così per te! -
V - fai in fretta e finiamola -
M - non avere fretta non penserai che io sia uno di quelli che appena vedono una bella ragazza in cinque minuti si svutano le palle e sono soddisfatti -
V - non capisco cosa Miriam ci trovi in un pervertito come te! -
M - te ne accorgerai subito -
A queste parole un’espressione maligna si dipinge sul volto del ragazzo. Con una mano trattiene Vanessa a se e con l’altra, con un movimento rapido che non permette nessuna reazione da parte della ragazza, le sposta l’intimo arrivando subito a destinazione, la passera, in particolare il clitoride, comincia a masturbarla. Con le braccia a penzoloni lungo i fianchi lo lascia fare. la sua mente resiste ma quando due dita cominciano a frugare dentro di lei i suoi pensieri si confondono, cessano, si abbandonano a quelle sensazioni. Lui le bacia il collo e le mordicchiia il lobo dell’orecchio senza smettere di lavorere di mano, lei si appoggia completamente a lui e si abbandona al piacere dei sensi. Ansima e qualche mugolio di piacere interrompe il silenzio della stanza. Marco sa che è sua e continua, senza che lei se ne accorca la spinge fino al centro del grande tappeto in mezzo al divano e alle poltrone. La mano che la teneva a se sale e arriva al seno, sposta l’intimo e comincia a tastare il capezzolo ormai turgido dall’eccitazione. Inerme con le braccia a penzoloni lungo i fianchi Vanessa lascia fare. Dopo qualche minuto di questo trattamento la ragazza viene travolta da un violento orgasmo che la fa scivolare a terra in ginocchio. Lui sa che la prima fase del suo diabolico piano è andata a buon fine, i suggerimenti di Miriam hanno fatto sua Vanessa, a questo punto può fare di lei quello che vuole. Si abbassa accanto a Lei, le sfila le mutandine e il reggiseno lasciandola nuda a terra, si denuda mostrando un fisico magrolino privo di muscoli e dalla pelle bianca in netto contrasto con i suoi capelli scuri. Ha un’erezione invidiabile anche se le dimensioni del suo pene sono tutt’altro che generose, va davanti alla giovane e le posiziona il suo cazzo davanti alla bocca, ancora sconquassata dal precedente orgasmo non è capace di intendere e tantomeno di volere. Lui le prende la testa con enrambe le mani e posizionato il membro sulle labbra di lei con una lieve spinta le entra in bocca. quasi automaticamente Vanessa comincia a succhiare, non era brava a fare pompini e a dire la verità ne aveva fatto solamente uno al suo ragazzo. Marco la guida con le mani, le da il ritmo, praticamente le sta scopando la bocca. Tutto questo porta la ragazza ad eccitarsi, comicia a prenderci gusto, adesso non servono più le mani del ragazzo a darle il ritmo, ne ha preso uno suo. Marco mugugna sta godendo come un pazzo, vede i sui sogni realizzati, non può credere che la ragazza che ha desiderato per anni ora è davanti a lui e gli sta facendo un pompino con gusto pergiunta.
M - sapevo che eri solo una troietta! -
Lei non lo sente va avati, il sapore del ragazzo la eccita, lui contrae le gambe, appoggia le mani sulla testa di lei bloccandola con il suo cazzo in bocca, sospira profondamente, viene nella bocca della ragazza che per non soffocare è costretta ad ingoiare tutto. Si accascia accanto a lei.
V - sei soddisfatto adesso, cancella le foto e il video, facciamola finita e scordiamo questa storia -
M - non è finito niente ora è il mio turno -
Così dicendo con un movimento fulmineo rovescia la ragazza sulla schiena e apertele le gambe ci ficca in mezzo la testa. Vanessa non se lo aspetta e non fa nemmeno in tempo a reagire che il giovane è già al lavoro con la lingua, la lecca, le succhia il clitoride e nel mentre si aiuta con una mano insinuando prima uno e poi due dita dentro di lei. La ragazza inarca la schiena, sospira geme, inaspettatamente chiede al suo amante di non fermarsi, con le mani stringe forte il tappeto mentre è scossa dal piacere. Lui la sente, ci dà dentro con maggiore foga, vuole vederla venire nuovamente. Nel giro di poco viene accontentato, annunciato da un “aaahhhh!”Vanessa ha un nuovo orgasmo. Il ragazzo si alza in piedi, guarda dall’alto la sua vittima che ancora ansima. Il corpo nudo, perfetto di lei, quel suo seno, quel suo addome, quelle gambe, la perfezione che si ritrova ai suoi piedi gli provocano una nuova potente erezione, la vuole fare sua, non può più resistere. Le va sopra posizionatosi tra le sue gambe, la guarda negli occhi, la penetra, il suo cazzo non fa nessuna difficolta ad affondare i quella figa che ormai è un lago di umori. Si muove in modo regolare affondando fino a quando le sue palle sbattono contro il sesso di lei, entrambi gemono, lui le prende le gambe, gliele piega contro il petto, ora ha la figa di lei completamente alla sua mercè, riesce ad affondare più in profondità, lei ansima, mugugna, si contorce per quanto possibile, il suo ventre si alza e abbassa al ritmo dei colpi di lui. Affonda, qualche colpo e poi si rimane fermo dentro di lei per qualche istante provocando in Vanessa un piacere inaspettato ed incontrollabile. Si ferma, la fa girare a pecorina, si alza e appoggiando le mani sulle spalle della ragazza la costringe con la faccia a terra e col culo per aria. La penetra da sopra infilandole tutto il cazzo fino alle palle. Il ritmo di Marco aumenta, sta per venire, esce da lei, la fa girare e mettersi in ginocchio davanti a lui, un fiotto bianco esce dal pene del ragazzo inondando il viso di lei. Stremato per lo sforzo si accascia anche lui sul tappeto ansimante. Regna il silenzio nella stanza, lui la gurda mentre con una salvietta lei si pulisce il viso. Si rivestono sedendosi rispettivamente uno sulla poltrona e l’altra sul divano. A rompere il silenzio è lui.
M - ti è piaciuto vero, scommetto che non hai mai goduto tanto con il frocetto del tuo ragazzo -
Detto questo scoppia in una risata maligna.
V - adesso basta hai avuto quello che volevi no, cancella quelle foto e quel video -
M - non essere frettolosa, si ti ho scopato ma non sono ancora soddisfatto -
V - cosa!? -
M - non ti devi preoccupare nessuno saprà niente ma devi soddisfarmi ancora un paio di volte e devi fare esattamente quello che ti dico, tanto so che ti è piaciuto -
V - vaffanculo, ancora un paio di volte? -
M - si e adesso vattene prima che ritorni mio fratello, potrebbe venirgli voglia di farsi un giretto anche lui -
V - sei proprio un pervertito -
Dicendo questo Vanessa si alza, esce da quella casa. Marco rientra, va al computer che aveva lasciato aperto su un tavolino di fianco al divano, muove il mouse, sullo schermo appare Miriam, lei ha seguto e registrato tutto dalla videocamera del pc.
Marco - hai visto tutto, come è stato? -
Miriam - perfetto, l’hai scopata per bene! -
Marco - il bello deve ancora venire -
CONTINUA...
Vi prego inviatemi le vostre critiche ed i vostri suggerimenti, date sfogo alla vostra fantasia ed insieme troviamo un seguito. Per contatti gjo814790@gmail.com