Il mese era passato e finalmente la mia fidanzata aveva finito gli straordinari programmati. A quel punto toccava a me darmi da fare come avevamo programmato. Iniziavo a chiedermi cosa volesse farci con tutti quei soldi, alla fine fra me e lei stavamo mettendo da parte già da prima un bel gruzzolo ma quei due mesi avrebbero dato certamente un aumento significativo ai nostri risparmi. 
Mentre pensavo a questo la mia ragazza dormiva accanto a me. Guardai in basso e vidi che avevo un erezione, perso nei miei pensieri non me ne ero nemmeno accorto. Sorrisi amareggiato, lo avevamo fatto solo una volta in un mese. Almeno, il rapporto completo le altre volte che avevamo fatto qualcosa lei aveva insistito per farsela leccare e basta, appena veniva non voleva continuare per la stanchezza e io finivo per segarmi da solo mentre lei si era già addormentata. La cosa non mi pesava sinceramente, le accarezzai i capelli e le diedi un bacio poi andai a sfogarmi da solo. Non andai in bagno, mi diressi verso lo sgabuzzino dove tenevamo la lavatrice, li c'erano le ceste con gli indumenti da lavare, rovistai un pò e trovai quello che cercavo. Le sue mutandine usate, le portai al viso e iniziai a segarmi sentendone l'odore. Quel mese era diventata una prassi ormai. 
Si fece mattina dopo la mia sega e come al solito preparai la colazione, ero molto contento. Lei non sarebbe andata a lavoro e finalmente potevamo stare insieme dato che pure io mi ero preso un giorno di riposo. Lei si alzò e mi diede un bagno mentre mettevo a tavola quello che avevo preparato per lei. 
''Che bello un pò di relax finalmente'' 
Detto questo mangiò ma non è che si mise a rilassarsi come aveva detto invece andò a fare qualche faccenda. 
Ad un certo punto sentì un urlo e il mio nome che veniva chiamato. 
''Che succede?'' 
Era nello sgabuzzino vicino alla lavatrice, con uno sguardo di fuoco. 
''Che cazzo ti sei segato qui? guarda hai sporcato la lavatrice!'' 
In effetti mi avvicinai e notai uno schizzo che era arrivato fin li. Quasi mi stavo mettendo a ridere quando vidi la sua faccia seria. 
''Se vuoi fare il porco almeno pulisci dopo!'' 
Io ero mortificato, la sua reazione era eccessiva forse, mi sarei aspettato si mettesse a ridere e invece no. 
''Scusa, non credevo che...scusa''
''Credevi cosa? che avrei pulito cosi senza dirti nulla?'' 
''No no...''
Se ne andò arrabbiata. 
Quella giornata che doveva essere solo per noi finì per finire prima ancora di iniziare, io mi immaginavo di stare con lei a coccolarci e fare altro invece mi diede solo ordini per tutta la giornata. Mi fece pulire tutta la casa mentre lei se ne stava sul divano al cellulare, ogni tanto dovevo portagli pure qualcosa da bere o da mangiare. Ogni tanto la sentivo ridere. 
Mi sentivo davvero uno schifo, non tanto per aver perso quella giornata di coccole quanto per averla delusa. 
Arrivò la sera e non ci eravamo ancora chiariti, almeno secondo me, lei invece sembrava normale, solo fredda e di poche parole. 
''Domani sto ancora a casa, te che fai? Quando inizi gli straordinari?'' la prima frase con più di tre parole di tutta la giornata. 
''Io...io domani dovrei lavorare ma solo fino alle cinque. Poi torno.'' 
Lei stette in silenzio come se stesse pensando a qualcosa poi mi guardò '' Va bene allora appena esci devi andare a prendere il folletto, l'ho ordinato in un negozio, ti mando l'indirizzo. Cosi poi finisci di pulire casa domani appena torni.'' 
''Ma ho già pulito oggi!'' 
''No, hai pulito poco, il folletto ci serve aspira di più e lo passi anche sui divani e sul letto.'' 
''Va..va bene'' 
Il giorno dopo andai a lavoro sempre dopo aver fatto la colazione. Lei sembrava impaziente che io me ne andassi. 
Prima di uscire le diedi un bacio, lei ricambiò con molta passione. Mi ficco la lingua in bocca e senti una forte erezione nei pantaloni. Rimasi un attimo titubante chiedendomi se magari potevo restare a casa. 
Lei però quasi mi spinse via augurandomi una buona giornata. 
Uscii dal condominio triste, mettendomi la valigetta davanti al pacco quasi avessi paura si notasse qualcosa. 
Mentre uscivo un tizio con la valigia mi salutò, era il vicino. 
''Eccomi sono tornato mio caro, allora le piante tutto a posto? hai controllato che nessuno  entrasse? Sai più che paura del ladri io ho la fobia che qualcuno tocchi la mia roba, ma con te va bene sei hai curiosato in casa ahaha'' rideva e mi diede una pacca sulla spalla. 
''Tutto a posto non ti preoccupare, e il tuo viaggio?'' 
''Andato bene direi ma finalmente sono tornato, stavo per scoppiare. Ma oggi si rimedia finalmente. Te vai a lavoro vedo.''
''Si, le chiavi sono su puoi suonare c'è la mia ragazza che te le da.'' 
''Ah si..da...allora buon lavoro. Ci vediamo più tardi magari, devo ringraziarti come si deve.'' 
Sorrisi e mi avviai mentre lui prendeva in mano la valigia e quasi iniziava a correre su per le scale. 
A lavoro ero nervoso avevo ancora l'erezione e la voglia di fare l'amore con la mia ragazza. 
Fortuna volle che il mio capo quel giorno aveva una riunione fuori città cosi dato che non c'era nessuno a controllarmi uscì due ore prima, complici due miei colleghi che mi avrebbero coperto. Era il minimo con tutti i favori che facevo a loro. 
Alle due mandai un messaggio alla mia ragazza ''Sono in macchina sto arrivando sono uscito prima'' 
''Passa dal negozio allora'' allegato l'indirizzo del posto. Ci avrei messo un ora ma non importava. Lo presi e tornai a casa tutto felice. 
''Ah bene sei qui, forza fallo funzionare allora, io devo uscire ci vediamo appena torno.'' 
''Mah pensavo...'' 
''Sai come funziona no? Dai che poi voglio vedere come è pulita la casa.'' 
Lei uscì, senza prendere le chiavi, senza la borsa o il portafoglio. Solo con il cellulare. Era vestita casual ma con dei sandali con la zeppa. 
Io rimasi li, più deluso che  mai. 
Iniziai a pulire casa con un pò di sconforto. Alla fine dopo mezzora avevo già finito dato che la maggioranza delle cose l'avevo fatta ieri. 
Così pensai di segarmi ancora, tornai nello sgabuzzino e iniziai come il giorno prima a segarmi. 
Però c'era qualcosa di diverso, dall'altra parte della parete si sentivano dei rumori, erano dei gemiti e dei colpi molto forti. 
Ridacchiai, il vicino si stava divertendo...poi lo sconforto. ''Beato lui, io non batto chiodo.'' 
Presi le mutandine della mia ragazza me le misi sulla faccia e mi avvicinai alla parete, iniziai a segarmi sentendo quei gemiti di piacere provenire da entrambi. 
Dopo nemmeno un minuto avevo già sborrato, ma rimasi lo stesso li, ad ascoltare per almeno un ora...
Si fermarono e pure io mi destai come da un sogno. Mi prese il panico, dovevo pulire la sborrata sulla parete che avevo fatto. 
Dopo qualche istante che mi ero messo a pulire un messaggio della mia ragazza. 
''Sto tornando amorino, hai pulito tutto?'' 
Io sorriso per quel messaggio tenero e mi misi a pulire li ancora più a fondo poi misi in funziona la lavatrice mettendo tutta la biancheria che c'era. 
Mi diedi dello stupido solo quando mi resi conto che non avrei avuto altre mutandine da usare per segarmi il giorno dopo. 
Poi mi ricordai che lei ne aveva indosso un paio quindi avrei usato quelle. 
Andai alla porta appena sentii le chiavi girare nella toppa. 
Lei mi saltò addosso e mi baciò, un lungo bacio appassionato come quello della stessa mattina. 
Mi ero già segato ma ugualmente ebbi un accenno di erezione.
''Prepara la cena tesoro mio, io sono stanca'' 
Non mi chiesi cosa avesse fatto, andai subito in cucina...


(continua) 

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