Figlia mia, ti amo... Amore di papà... Ti amo, cucciola di papà... Sono queste le frasi che un padre è solito sussurrare amorevolmente e con innocenza alla figlioletta quando è una bambina e questo ho fatto anch'io con la mia Annamaria, la mia amata figlia. In me però questo lecito amore filiale è degenerato giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno e mentre Anna si sviluppava di corpo, in me hanno preso a ronzarmi fantasie sempre più vergognose e abominevoli.
Annamaria è grassottella e morbida e quando l'abbraccio, seppur in modo innocente, inizio a turbarmi perchè avverto qualcosa di indicibile e osceno... Non riesco a non far caso alle mie mani che affondano nei suoi fianchi che prendono sempre più morbidezza e ai seni che iniziano a sbocciare, alle cosce grassocce e alla pancia soffice... Mi riprometto ogni volta di tenere le mani a posto ma ogni volta finisco per palparla in maniera sconveniente e ignobile per un genitore.
Il mio sogno proibito su di te cara Annamaria si è realizzato quel pomeriggio durante le feste natalizie. Ricordi? Ero a casa in vacanza e tu, visto che in quei giorni non andavi a lezione, avevi preso l’abitudine di restare in pigiama tutto il giorno. La cosa a me non dava fastidio (al contrario di tua madre che ti sgridava di continuo) anzi mi piaceva vedere le tue forme, ancora immature ma sode e in procinto di esplodere, svelate attraverso la stoffa leggera ed elastica del pigiama. La cosa mi eccitava come un porco...
Quella stronza di mia moglie la riprende dicendole che una ragazza non deve essere così sciatta e trasandata come è lei, Anna passa le giornate di vacanza divorando cioccolata e ogni dolciume natalizio. Io rientro dalla corsetta che faccio quotidianamente e, ansimante e sudato, mi metto sul divano accanto a lei che passa le giornate a guardare serie tv, sua madre è al lavoro e il pensiero di avere quel pomeriggio tutto per noi mi mette addosso una strana euforia e un senso di libertà come se potessimo permetterci una qualche trasgressione. Il mio cazzo si indurisce sotto la tuta e il gonfiore si fa sempre più evidente, lei lo nota e seppure sia solo una ragazza pura e innocente già sa che non sta bene far caso al cazzo di papà e guardarlo come fa lei... A me piace quella “pericolosa” situazione; più vedo mia figlia fissarmi il cazzo e più questo si ingrossa sotto la stoffa, allora, da pazzo incosciente, abbasso la tuta facendo svettare un cazzo poderoso, curvato a banana, solcato da venuzze pulsanti e con una cappella enorme e bruna, afferro le palle e me le massaggio poi afferro l'asta, è bella dura e inizio a far scorrere la mano su e giù. L'altra mano la porto tra le cosce di Annamaria, infilo le dita dentro il suo pigiama...
"Voglio la tua fica, bambina mia, la tua fichetta fresca e giovane che voglio rendere oscena, te la voglio aprire e sfondare!" Lo penso ma non lo dico e intanto non ho più freni, spingo le dita fra quelle labbra fresche e tenere, le muovo lentamente, avanti e indietro, tu inizi a godere, ti piace bambina di papà, pieghi la testa all'indietro e ansimi, io mi avvento su di te senza più alcun ritegno né moralità, appiccico le mie labbra alle tue, spingo la mia lingua nella tua bocca, trovo la tua lingua e prendono strofinarsi tra loro, frugo il tuo palato, vorrei infilartela fino in gola ma è un piacere che riservo al mio cazzo. Sì amore... papà vuole impalarti il suo cazzo in bocca...
Salgo con il ginocchio sul divano così da mettere la minchia davanti alla sua faccia, lei sgrana gli occhi, "Mmm che bestia hai papi, lo voglio proprio assaggiare," allora prendo una ditata di cioccolata e la spalmo sulla cappella poi la invito a gustarsi quello stecco impiastrato di cioccolato e lei me lo succhia oscenamente. Cazzo come è brava! Penso che le sue coetanee giocano con le bambole e guardano "Bim bum bam" e lei invece mi succhia il cazzo come una escort di professione... "Mmmmm tesoro, wow, come fai ad essere così brava?" Le chiedo sospirando. "L'ho visto fare nei siti porno," risponde lei con tutta naturalezza.
"Cazzo, Anna, non pensavo li guardassi, alla tua età..."
"Quello è niente, papi... non mi limito soltanto a guardarli...", mi occhieggia con un'espressione assai birichina.
"Davvero? E cos'altro fai?"
"Faccio le videochat." Io la fisso sorpreso e lei: "Mi spoglio nuda davanti alla webcam, faccio giochini con le dita o altri oggetti nella fica e nel culo, mi diverto un sacco papà, mi piace sentirmi chiamare puttanella o troietta da uomini sconosciuti anche vecchi, mentre se lo menano per me."
Resto basito nel sentire la sua confessione, non immaginavo che la mia bambina fosse così zoccola, la cosa aumenta la mia eccitazione che diventa più animalesca, la afferro per i capelli e inizio a spingere con i fianchi mettendomi a scoparla in bocca, vedo il mio cazzo nodoso riempirle la bocca, vedo le sue guance gonfiarsi.
"Sìììì, hanno ragione loro, sei una piccola troia, una vera puttanella e ora fai divertire il tuo papà. Voglio essere un vero porco per te!"
"Mmmm... Mmmm... Mmmm!" Mugugna mia figlia mentre riceve la mia verga fino in gola.
"Quei depravati non possono scaricarti nel palato la loro sborra, ma io sì! Ecco, troietta, ingoiala tutta!" Il mio cazzo erutta nella sua bocca una pazzesca quantità di crema densa e vischiosa e le ordino di ingoiarla tutta avvisandola del casino che avrebbe fatto sua madre trovando qualche macchia sul divano, lei ubbidisce deglutendo e leccandosi le labbra.
Il pomeriggio riprende a scorrere tranquillo, lei continua a ingurgitare biscotti e merendine e io faccio una doccia per levarmi di dosso la puzza di sudore e ne esco pulito e rinfrescato, quello che invece non riesco a levarmi dalla testa è il corpo burroso di Anna; le sue forme che sono una incessante tentazione, e ora che ho scoperto quanto sia troia e quanto le piace far godere il suo papà non penso ad altro che a farci sesso. La chiamo, con tono perentorio le dico di alzare il culo dal divano e venire nella stanza matrimoniale, lei ubbidisce ed è la prima volta che non fa storie a un mio comando, arriva subito come se non aspettasse altro.
"Dimmi, papi." Fa lei guardandomi dritto in faccia ma il suo sguardo scivola per un attimo sul mio cazzo che svetta fuori osceno dall'accappatoio, cerca di mantenere una espressione indifferente ma è tradita dal brillare degli occhi e un sorriso malizioso allora le prendo il viso tra le mani, glielo tengo fermo mentre le infilo la lingua in bocca e torniamo a baciarci oscenamente, sono baci bollenti, appassionati, peccaminosi e intanto sento che il cazzo voglia esplodere allora la spingo sul letto matrimoniale.
"Voglio scoparti qui, bambina, dove io e tua madre ti abbiamo concepita."
Le dico di spogliarsi, voglio vederla completamente nuda e mi do energiche smanettate al cazzo mentre lei si leva il pigiama e la biancheria intima mostrandomi le sue rotondità e la carnagione chiarissima, il suo corpo ancora giovane ma la sua indole e la sua testa già da troia e insana peccatrice......
Ora ti faccio mettere a pecorina sul letto e ti ammiro... uhm, sei un'opera d'arte bambina mia, cosi oscena e indecente, ma comunque un'opera d’arte! Ti ammiro e ti accarezzo dappertutto, saggio la sodezza dei tuoi seni, te li palpo, ti pizzico i capezzoli, tu sussulti per il pizzicotto ma ti sei eccitata, ti pizzico i fianchi poi ti schiaffeggio le natiche, "Ahi!", lanci un urletto poi mi sorridi, ti piace farti ammirare e palpare così, faccio scorrere la mano insinuandola fra le tue cosce e tocco la tua fichetta, la trovo bagnata e indugio un po' spingendoci le dita dentro, mugoli e muovi i fianchi invitandomi a scoparti... "Sìììì, papà, ti voglio, mmmm...", sfilo le dita e le succhio assaporando il tuo succo di ragazza in calore poi mi dedico al tuo bel culo già generoso nonostante la tua giovanissima età, lo schiaffeggio ancora un po' alternando baci, leccandolo e mordicchiandolo poi ti divarico le chiappe e mi godo la visione del tuo ano... Ti colgo di sorpresa quando ti senti leccata sul bordo dell'orifizio poi resti a bocca aperta quando senti la mia lingua spingersi nel tuo buco e slinguare voluttuosa, mmmm...
INCULO LA MIA BAMBINA!
Hai il buco del culo mooolto elastico bambina mia! "È il momento di sverginarti il sedere!" Dico mentre dirigo la cappella tra le tue chiappe e ti spingo dentro il mio cazzo! Tengo la mano davanti alla tua bocca per non farti urlare e intanto spingo il mio cazzo il più dentro possibile! Ti fa un male cane, ti sembra che il culetto ti si apra in due e ti brucia come il fuoco, il tuo bel faccino da bambina è ora solcato da smorfie di dolore però quando prendo a pomparti con un ritmo regolare ci prendi gusto e mugoli di piacere! Mi inciti a continuare! "Ancora, ancora papà! Scopami, aprimi il culo! Sfonda il culetto della tua bambina!!!" Mentre ti monto come un depravato sudo e ansimo, dalla foga dei colpi che ti assesto sembro volerti far arrivare il cazzo dal culo fino in gola!
Afferro la mia bambina per i fianchi e stantuffo senza ritegno, il pube sbatte schiaffeggiando le sue natiche, la pompo deciso fino a scaricarle nel retto un fiume di sborra, le sfilo la mia verga e osservo il suo orifizio rosso e aperto come un cratere, mi compiaccio della furia animalesca con cui l'ho posseduta. Soffio sul rossore e le dico di metterci su tanta pomata, "Per un po' avrai difficoltà a muoverti e sentirai dolore quando cammini ma di' a tua madre che hai solo preso una storta giocando a pallavolo." La bacio a lungo sulla bocca e le dico che è stata una inculata favolosa, assolutamente da ripetere.
"Sìììì papi, voglio essere la tua troietta!" Dice lei entusiasta.
Continua
La mia troietta, 1
Visualizzazioni: 21 788
Aggiunto: 2 anni fa
Utente:
Categorie:
Incesti
Tag:
Incesto
figlie pompinare
«Bel racconto , complimenti per la tua fervida fantasia, se fossi bravo a scrivere,racconterei cosa accadde con la mia figlioletta. scopersi il suo diario, non aveva scritto chiaramente , ma diceva che si masturbava pensando a me, al suo babbo, disse che mi spiò in bagno e due volte mentre scopavo mia moglie.Dopo aver capito la sua mentalità fui tentato di accontentarla, ma la sua giovanissima età , aveva dieci anni, mi fermò ben sapendo che non potevo approffittarmene di una ragazza ancora immatura. Morale mi son fatto decine di seghe pensando a lei e lei decine di ditalini pensando a me.»
«Racconto eccitante come non mai, mi piace il gioco tra padri e figlie zoccole, sono le più porche...»