Torniamo indietro nei racconti. Dopo l'incontro con la cliente cercai Anna per darle il dovuto, ma passando dal negozio il marito mi disse di passare da casa perchè non stava bene. Andai a casa sua e suonato il campanello mi venne ad aprire in vestaglia, non mi sembrava fosse malata, entrai e le chiesi se stava bene, mi rispose "benissimo solo che volevo vederti senza che nessuno ci disturbasse" poi aggiunse "so che ieri l'hai fatta divertire" io risposi "si sono passato a lasciarti la tua parte" lei andò verso il salotto e io la seguii, mi disse "so già tutto mi ha telefonato stamattina per dirmi che ieri era distrutta quando sei andato via" a quelle parole mi sentii fiero lei aggiunse "mi fai incazzare non è che adesso mi trascuri?" risposi "perchè dici questo" lei "non vorrei che non mi facessi più godere" io mi sentivo tradito, lei mi aveva spinto a fare quello e adesso aveva paura che la scordassi. Io per tutta risposta mi spogliai e dissi "questo è sempre tutto tuo finché ne avrai voglia" lei rise poi allungò la mano e prendendomi il cazzo mi disse "allora leccami e fammi godere" feci quello che mi ordinò. Mentre la facevo godere mi disse "ho un'altra cliente, sempre mezza giornata" io smisi il lavoro di lingua e dissi "va bene se tu lo vuoi" mi stacco la testa da in mezzo le gambe e mi disse "tu fino ad adesso hai sempre ubbidito, la signora vuole essere trattata da puttana" io risposi "cosa vuol dire" lei "lei ti paga per farla sentire una troia di strada, quindi dovrai comandare, te la senti?" io "non l'ho mai fatto ci provo, ma cosa devo fare, lei è tanto anziana" lei "no ha la mia età, il marito ha un amante e non scopano più, vuole provare con te a fare la puttana per riconquistare il marito" io "ma c'è anche il marito" lei "no ma può darsi che arrivi mentre siete a letto, quindi non sa come reagisce" io "quindi se lui arriva può reagire male e io cosa faccio" lei "bimbo tu hai 18 anni lui 60 secondo te chi vince" risposi "ok spero ne valga la pena" lei "ci paga 300.000 lire" io sgranai gli occhi e la paura svanì. Fissato il giorno e l'orario mi recò all'indirizzo, suono il citofono, mi aprono dicendomi il piano e arrivo alla porta, mi apre una donna sulla 50, non la riconosco tra quelle della festa, infatti mi dice che ha ascoltato il passaparola. Entro mi fa accomodare in salotto, una signora piacevole, gentile, vestita normale, tanto che comincio a pensare di aver sbagliato indirizzo, poi mi convinco che mi ha aperto e mi aspettava, mi presento e lei mi dice di chiamarsi Giada. Mi offre da bere, lei mi dice che aspetta che le dica cosa deve fare, non sono abituato di solito io ricevo ordini, prendo coraggio e le dico di spogliarsi, lei risponde "nuda" io "per forza se no come ti scopo" lei "ha ragione" si spoglia e noto che è una bella donna, seno sodo, un culo da favola, trema io per tranquillizzarla dico "se è sposata avrà già scopato no" lei "si ma io voglio che mi insegni ad essere una puttana" io "bene, allora prima regola in ginocchio" obbedisce io alzandomi tolgo la maglia e poi dico "ora comincia a sbottonarmi i pantaloni, lei esegue prontamente, resto con i boxer dove si nota il mio cazzo duro, mi sfilo i boxer e mi siedo sul divano poi dico" ora vieni qui e comincia a leccami il cazzo e le palle" lei guardandomi mi dice "non sono esperta" io "sai cos'è questo" toccandomi il cazzo lei "si" io "allora ti avvicini e te lo prendi in bocca, se fai qualcosa di sbagliato ti correggo" lei si avvicina titubante prende il mio cazzo con una mano e poi delicatamente comincia a leccarlo, poi prende coraggio e se lo infila in bocca, sorpresa spompina come una che lo ha sempre in bocca, anzi sta cominciando a sciogliersi. Dopo un po' le dico di sedersi vicino a me sul divano e continuare il pompino, lei ubbidisce subito, io allungo la mano e raggiungo la sua figa, è fradicia, comincio ad infilare un dito, lei allarga di più le cosce, io le dico "vedo che ti piace troia, succhia puttana" a queste parole si mette inginocchiata vicino senza farsi sfuggire il cazzo dalla bocca, non c'è la faccio più le tengo la testa e godo, mi svuoto nella sua bocca, non ha nessuna reazione gode e ingoia. Finisce di ripulirmi ed io le dico "sai che è solo l'inizio, oggi diventerai una puttana con la p maiuscola" lei mi guarda ridendo. Andiamo a gabinetto, mi faccio fare un bidet, piscio, mi scrolla le ultime gocce e la faccio lavare, le dico "ora andiamo in camera da letto che continuiamo la lezione" mentre dico questo le dò un bel schiaffo sul culo. Ci stendiamo e per un po' di tempo restiamo così, poi lei prende l'iniziativa, comincia a toccarmi il cazzo, intanto con la bocca parte a leccami i capezzoli e poi scende, finchè non ritrova il mio uccello, lo prende in bocca, io intanto col dito solletico prima la figa e poi il culo, quando cerco di infilarle un dito in culo si sposta, io dico "troia devi prenderlo anche lì quindi succhia e basta" lei continua e il mio dito si fa largo nel suo ano, la figa è bagnata fradicia, il cazzo ormai è pronto le ordino "basta mettiti a pecora che ora godi" lei ubbidisce dicendo "non farmi male" io "tranquilla un po' di vasellina e dopo vedi che godi" prendo con un dito la vasellina e comincio a spalmarla sull'ano e piano piano inserisco il dito, mi accorgo che si sta abituando inconftonto a prima e comincia anche ad ansimare. Le infilo il cazzo in figa e comincio a montarla dicendo "dai vacca che ti piace essere montata" lei dopo un po' comincia ad ansimare e dice "dai che bello si tutto dentro" io "ti piace e troia" lei "si che bello essere una vacca da monta" poi estraggo il cazzo dalla figa bagnato dei suoi umori e lo appoggio all'anno, lei "no dai fai piano sei grosso" io "lo volevi grosso ora lo prendi" lei "si ma non così" non finisce la frase perchè io sto già infilandolo dentro, sento che è stretto, ma piano piano entra la cappelle e poi tutto il resto, vado fino in fondo sbattendo con il pube contro i suoi glutei, lei ansima, poi comincio a pampare, sento i suoi muscoli cedere, lei comincia ad ansimare dicendo "che bello, dai monta la tua troia" ormai va bene ma sul più bello arriva il marito, entra in camera e ci becca. Io continuo a scoparle il culo, lei non si è neanche accorta il marito ci guarda con gli occhi sbarrati e dice "ma ma che stai facendo a mia moglie" io "la sto facendo godere quello che non fai più tu" intanto lei lo guarda e dice "vai via bastardo, vai da lei" ormai il suo culo ha ceduto, si spinge verso il mio bacino per prenderlo tutto, gode per l'ennesima volta, se lo sfila  è se lo prende in bocca, finisce col leccare tutto e io le sborro in bocca. Siamo esausti, ci sdraiamo, il marito è andato nell'altra camera e ci aspetta. Ci guardiamo in faccia lei è la prima a parlare "grazie mi hai scopato ed ho goduto alla grande, ora so che se voglio posso essere una grande puttana" io rispondo "non devi vestirti da troia lo devi essere a letto" ridiamo le dico "andiamo a farci una doccia" lei "insieme" io "certo ognuno lava l'altro" lei "ma promettimi di non infilarlo da nessuna parte devo riprendermi" io "ho detto doccia non sesso" ci siamo infilati nella cabina e ci siamo lavati, ma il mio cazzo era di nuovo duro e lei con grande maestria mi ha svuotato con un grande pompino. Mi sono rivestito, lei ha voluto restare in accappatoio, siamo usciti dalla camera, il marito era in salotto con la testa fra le mani, ci ha guardato, mi ha dato il mio compenso, sono uscito. Mi sono fermato sul pianerottolo e ho sentito lei che diceva "prendi la tua roba e vai via ho voglia di essere libera e farmi scopare tutte le volte che ho voglia fuori dai coglioni" sono tornato a casa. 


 

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Categorie: Prime Esperienze