< E’ uno stronzo. Stronzo e coglione per giunta! 


Solo un grandissimo coglione potrebbe uscire di corsa e dimenticarsi di chiudere la pagina facebook di quella troia della commessa del negozio di vestiti.


Nessun messaggio, certo magari li avrà cancellati… ma intanto tutte le mattine lei posta una foto da zoccola e lui come il peggiore dei morti di figa lì a cliccare mi piace, cuoricini vari, perfino patetici commenti del tipo “buongiornissimo”, “sei spendida” e così via….che vomito!>



Pensavo queste cose mentre lo aspettavo seduta sul divano. 


-Esco con  Daniele e Fabio - aveva detto a cena -  Vediamo la partita e poi forse andiamo a ballare-


Doveva proprio pensare che fossi deficiente il coglione. E invece siccome tanto deficiente non sono avevo chiamato Elena, la moglie di Daniele per chiederle di venire a trovarmi visto che eravamo entrambe sole e proprio come pensavo avevo ricevuto come risposta l’ informazione che volevo e cioè che suo marito non era uscito e di conseguenza il mio era una merda umana, traditore, bastardo e soprattutto, grandissimo coglione!


Erano solo le 10 e ribollivo dalla rabbia perché ovviamente il telefono del mio amato marito non era raggiungibile. < Ma guarda che combinazione… il segnale non prende. Merda!!>


Ero arrabbiata, ma sapevo che mi attendeva una lunga veglia e che se avessi commesso l’errore di sfogare la rabbia subito, poi quando sarebbe tornato sarei stata meno carica.


Così optai per sedermi comoda e pensare a cose costruttive, come ad esempio a chi poter chiedere informazioni per il divorzio o cose del genere. 


<Stai calma Vania, gliela faremo pagare ma adesso devi stare calma perché passerà molto tempo da qui a quando tornerà>


E invece non passò più di un quarto d’ora prima che il rumore della chiave che gira nella toppa rompesse il silenzio dei miei pensieri.


Lui entrò come se niente fosse. Era sereno, quasi sollevato. 


-La partita era una palla, siamo andati via prima- disse per giustificare il rientro anticipato. - -Poi eravamo stanchi e abbiamo deciso di rientrare-


- Ti vedo infatti che sei stanco- risposi con un tono non proprio sereno.


-Che c’è amore? Ora ti da fastidio anche se rientro presto? Certo che sei proprio una rompipalle: se torno tardi torno tardi, se torno presto non va bene... mamma mia!-


Se ne andò nell’altra stanza sbuffando.


Questo suo attaccarmi lo tradiva, ma essendo un grandissimo coglione continuava a sottovalutarmi e pensava così facendo di tenermi buona. Lo studiavo. Era visibilmente colpevole, ma anche frustrato, insoddisfatto. Ne dedussi che qualcosa non doveva essere andato come sperava.


Lo lasciai fare un altro po’, finché andammo a letto. Decisi di provocarlo mettendomi una camicia da notte di seta bianca molto sexy da cui trasparivano i miei capezzoli nudi e non indossai gli slip. Mi misi in ginocchio sul letto con le gambe leggermente divaricate e presi il telefono allungando il braccio nella tipica azione di farmi un selfie. Per rendere la cosa più chiara feci anche la tipica smorfia con la bocca e uno sguardo da vera maiala.


-che ne diresti amore se la postassi domani mattina? Ti immagini quanti like?-


Subito si fece scuro. -Smettila di fare la scema e vieni qui-


Beh certo, perché dovete sapere che non solo a me non sarebbe mai stata data la possibilità di fare una foto sexy, ma udite udite vengo accusata di essere una troia anche se posto una foto innocente con una amica a cena in una situazione del tutto sobria. Mi si dice che “sembra che cerchi rogna". Invece lui, la merda, non sembra che cerchi rogna quando sbava appresso a una puttana che vive di selfie…stavo montando una rabbia enorme, ma lui nel frattempo montava una bella erezione e si era piuttosto eccitato nel vedermi vestita così, quindi continuavo a pensare che. benché mi avesse tenuto nascosto qualcosa, non doveva aver scopato. Dovevo scoprire la verità.


-Non ci vengo lì, non se non mi dici dove cazzo sei stato- dissi scoprendo le carte.


-Ahhh che paranoica. Te l’ho detto, eravamo stanchi, anche Daniele che tifa l’inter ha detto andiamo via e così ce ne siamo venuti. Che palle rovini sempre la poesia…-


-Daniele stasera era a casa, coglione.-


-E’ uscito più tardi- tentò di arrampicarsi sugli specchi.


- Senti, ora mi racconti cosa hai fatto oppure te ne vai e non torni mai più-


La mia espressione non gli lasciava via di scampo. L’atteggiamento agguerrito piano piano lasciò il campo ad un patetico piagnisteo dove ogni tre frasi entrava la parola “scusa”. Mi dava il vomito.


In breve, il coglione, dopo aver sbavato mesi e mesi dietro la commessa del negozio di vestiti, che aveva conosciuto quando io andavo a fare shopping e me lo portavo dietro, l’aveva convinta a vedersi per un aperitivo, ma poi una volta lì si sarebbe pentito e avrebbe fatto marcia indietro.


Ora capirete che sentirlo ancora insultare la mia intelligenza era davvero troppo, così presi il telefono e cercai il numero della troia, che per inciso si chiama Elisa e conosco bene sin dai tempi del liceo, ma il coglione non aveva considerato questa possibilità.


-Che fai?- disse lui.


- La chiamo, chiamo Elisa- 


-Perché hai il numero?- Certo la conosco da anni


-Non me lo avevi mai detto-


-Fino a stasera non avevo idea che la cosa potesse riguardarti-


-Va beh ma lascia perdere di chiamarla, probabilmente non aveva neanche capito che ero tuo marito-


-Ma mica la chiamo per lamentarmi con lei-


Intanto il telefono squillava e lui non fece in tempo a ribattere perché lei rispose.


-Pronto Vania?-


-Sì ciao Elisa. sono qui con mio marito, che se non sbaglio è uscito con te stasera..-


-A, te lo ha detto.- il tono era serio ma non colpevole.


-Mi dici per favore com’è andata? Vorrei la tua versione.-


-Vania, è andata che io su facebook posto delle mie foto sexy, ho molti follower e tuo marito è uno di questi. Intendiamoci, è sempre stato garbato e corretto solo che da un po’ ha iniziato a scrivermi  e io per educazione gli ho risposto, ma ultimamente è stato più insistente e così ho accettato di prendere un aperitivo per chiarire la mia posizione. Anche lui potrà confermarti che gli ho detto che non mi piace, che anche se fosse stato libero non è il mio tipo e che comunque sta con te, una donna bellissima molto più di me, quindi non deve cercare altro.-


- Tutto chiaro Elisa, grazie-


Chiusi la telefonata, lui aveva lo sguardo impaurito.


-Quindi non ti ha voluto.- Iniziai a pensare a voce alta:


-Cioè tu stasera saresti andato lì e te la saresti scopata, magari le avresti leccato la fica e poi come se niente fosse saresti tornato a casa, magari mi avresti baciata costringendomi ad assaporare i succhi della sua fichetta bagnata... che schifo.-


Aveva il cazzo in mano. Mi abbassai e iniziai a succhiarglielo, poi tolsi la bocca dal cazzo e continuai.


-Molto bene, io della vita non ho capito niente, ma non è mai troppo tardi-


Presi il telefono e pubblicai la foto sul mio profilo, accompagnata da un emblematico "Buonanotte a tutti!".


-Cosa fai?-disse


- Pubblico la foto sul mio profilo sbattendomene altamente del fatto che a te possa non stare bene. Ti dirò di più da domani sera tutti i venerdì uscirò con le mie amiche- alzai il tono in modo volutamente sarcastico- e tu te ne starai a casa a chiederti se per caso non mi stia scopando qualcuno dei miei ammiratori.-


Intanto le notifiche fioccavano, like e commenti a volontà.


-Guarda che carini anche i tuoi amici hanno messo mi piace-


Ripresi a succhiargli il cazzo con molta applicazione, tanto che a un certo punto non si trattenne e disse:


-Attenta che vengo-


non mi fermai, lo ingoiai la gran parte e ne lasciai un po’ sulla lingua.


Poi andai a baciarlo.


-E quando tornerò dall’uscita con le amiche e ti bacerò potresti anche sentire questo sapore, quindi sarà bene che impari a riconoscerlo...-


Guardai il telefono e mi accorsi che in meno di mezz’ora avevo avuto cento mi piace e diversi commenti. La cosa mi eccitava un sacco.


Lui aveva il cazzo di nuovo duro e prese a scoparmi. Non lo avevo visto così non so da quando, probabilmente mai. 


-Va bene porco, cercavi una troia fuori ? Ora ne hai una dentro casa!-


Mi sfilai da lui.


-Ora voglio che apri il computer e ti fai una sega guardando la mia foto come facevi con quella puttana-


Si alzò, aprì il computer e iniziò a segarsi. Quando venne fece parecchia sborra nonostante fosse già venuto da poco.


-Bravo, ti piace farti le seghe vero?-


Raccolsi quello che potevo della sborrata e me la spalmai sulla fica. Lo feci sdraiaire sul letto e gli dissi:


-Brutto stronzo, stasera tu avresti messo il cazzo dentro quella puttana di Elisa e poi magari te lo saresti fatto succhiare da me? Vero?-


-Sì- rispose


-Allora io sarò autorizzata a tornare a casa e sbatterti la fica in faccia dopo che qualche mi ammiratore me l’avrà riempita come si deve.-


E nel dire così gli salii a cavallo e gli misi la fica in faccia.


- Ma non l’ ho fatto-


-Solo perché lei non ti ha voluto con quel cazzetto, ma vedrai che i maschi non mi rifiuteranno-


-No, ti prego-


-Lecca e zitto, voglio che senti bene il sapore della fica appena scopata con la sborra che cola, così potrai  riconoscerlo quando deciderò di farti le corna.-


-Leccava e mentre leccava il cazzo era di nuovo duro. Questa situazione lo eccitava da morire e anche a me. Non avevo mai goduto tanto con una sola leccata di fica.


Le notifiche dei like continuavano, la sega fu lunga perché era già venuto due volte ma alla fine riuscì a finirla.


Andammo a dormire e lui mi disse:


-Scherzavi vero?-


-No. Comunque per il momento non ti tradirò, ma di sicuro ogni giorno posterò una foto sexy e sarai tu a scattarmela.-


- Non ci penso proprio.-


-Bene, allora ti informo che io ti proporrò di scattarmi una foto sexy e se tu ti rifiuterai me la scatterò da sola togliendo un indumento in più rispetto alla foto iniziale. Buonanotte amore.



La mia nuova vita da diva del web era iniziata…


 

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