.... con una mano le accarezzai il seno e l'altra frugava l'interno delle sue cosce fino a raggiungere la mutandina che era fradicia, inzuppata dei suoi umori..... lei iniziò ad accarezzarmi tra le gambe, ormai il mio cazzo era bello duroabbassai la zip dei miei pantaloni e con un tocco sul suo polso la invitai ad infilare la sua manomentre mi risedevo... lei evitava di incorociare il mio sguardo... leggevo il suo imbarazzo ma desiderava continuare... le poggiai una mano su una spalla per invitarla ad inchinarsi e lei obbedì, come se stesse aspettando il segnale.... tirò fuori il mio cazzo e poggiò le labbra, continuava ad accarezzarlo e fece spuntare la punta della lingua.... lo accarezzava con le labbra, quando arrivo sulla mia cappella le spinsi leggermente la testa verso me e le sussurrai di continuare a leccarlo.... lei aprì la bocca e e continuando a muovere la lingua in modo rotatorio iniziò ad ingoiarlo lentamentefin poco sotto la cappella.... spinsi il mio bacino per favorire la penetrazione nella sua bocca.... continuò col suo delizioso pompino, con gli occhi socchiusi che guardavano sempre in basso... dopo un pò mi alzai e ci spostammo verso la poltrona di fianco alla mia scrivania, la spinsi giù e mi tuffaitra le sue cosce, le spostai la mutandina e iniziai a leccarle la fica soffrmandomi sul clitoride e con una mano le accarezzavo il solco del culo inumidendolo dei suoi umori.... spingeva il bacino verso il mio viso e con le mani sulla mia nuca teneva ferma la mia testa... il mio cazzo stava esplodendo, non vedevo l'ora di penetrarla.... quindi le sfilai le mutandine e sollevandole la gonna poggiai il mio cazzo sulla fica, strusciandomi, dopo qualche istante lei mi sussurrò: " scopami".... aspettai qualche istante e a penetrai .... lei mi strinse a se evitando sempre di guardarmi negli occhi, strinse le gambe sui miei fianchi e ansimava.... dopo un pò la feci alzare e mi misi io sotto, facendola accomodare sopra, lei puntò il mio cazzo verso la sua fica e scese subito, penetrandosi... con le mani le accarezzai i gutei... poi le mia dita accarezzarono la sua fica inumidendosi... puntai un dito sul buco del suo culo, con un movimento leggero, rotatorio... lei mi sussurro : " lascia in pace il culo"... le risposi sempre sussurrando : " lasciati andare, lo accarezzo solamente con la punta del dito", sentii il suo piacere, accelerando i movimenti sul mio cazzo... infilai la punta del dito nel suo culo che all'inizio si irrigì ma poi sentivo rilassarsi... con una falange dentro continuavo a scoparla..... e sempre sussurrando al mio orecchio disse " sei un porco" e le risposi " un pò si, ma non mi pare che ti dispiaccia", a quel punto aumentò il ritmo gemendo... le chiesi di guardarmi mentre scopava e per qualche istante lo fece, ma poi ributtò il viso sulla mia spalla senza fermare il movimento del suo bacino.... accoglieva il mio cazzo e la punta del mio dito medio con un movimento sincronizzato, ansimando.... quando mi accorsi che stavo per venire le chiesi di riprenderlo in bocca, lei obbedì e dun fiotto caldo la riempì.... poi di corsa raggiunse il bagno per sputare il mio sperma...... tutta la situazione era eccitante.... il suo modo di fare, timido ma voglioso faceva venire i brividi..... quando tornò ci baciammo e parlammo.... volevo metterla a proprio agio e farle vincere l'imbarazzo che comunque la rendeva affascinante........ Marina mi confidò che le trasmettevo una sensazione di fiducia e che malgrado fossi un po' porcellino avevo un modo di fare rassicurante.... Io le dissi che il campo del sesso era un campo a parte e che lasciarsi andare e cercare il più possibile il massimo del piacere era lecito purchè fosse consenziente e che non venisse a mancare sempre il rispetto per la persona con cui scopi...... Questo la rassicurò e la invogliò ad aprirsi, parlare delle fantasie, delle proprie esperienze e desideri..... ci ripromettemmo di aprirci senza tabù anche se lei mi disse che sicuramente avrebbe avuto bisogno di tempo per farlo, in modo graduale. e che comunque doveva affrontare il conflitto col tradimento di suo marito, che amava anche se in quel periodo attraversavano un periodo difficile e lui spesso e volentieri si comportava da stronzo... Comunque ne valse la pena aspettare, anzi, era intrigante questa apertura graduale da parte sua.... veniva a trovarmi 2/3 volte la settimana nel mio ufficio di pomeriggio e oltre che scopare, parlavamo molto sentivo che lei aveva bisogno e voglia di esternare sensazioni e fantasie...... e prossimamente continuerò a raccontarvi.....

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Categorie: Confessioni Tradimenti
Tag: Sarde