UN INCESTO ALL'IMPROVVISO



Antefatto



Tutto incominciò quel giorno rientro prima dall'allenamento, ho 17 anni e sono nella squadra di pallavolo della scuola, sono alto uno e ottanta, magro e slanciato e il coach mi ha affidato il compito di schiacciatore grazie alla forza che ho quando sparo la palla verso il campo avversario.



Mi chiamo Pietro e frequento un istituto tecnico-professionale in provincia di Milano, abito con i miei genitori e mia sorella Adele di 23 anni. Adele è una bella ragazza, mora, con una bella chioma vaporosa, anche lei è alta quasi quanto me (abbiamo preso da nostro padre) e ha un bel fisico da atleta perché ha fatto pallavolo fino ai diciotto anni. Anche se da quando non la fa più ha messo su quel po’ di rotolini ai fianchi e nelle cosce che me la rendono ancora più appetibile.



Nostra madre si chiama Manola, ha superato i cinquanta ed è bassa di statura ma è una bella donna, ha un corpo ben formoso dalle linee morbide e rotondi, un fisico desiderabile. Non vi nascondo che mia sorella Adele, quel bel pezzo di figa, ha nutrito fino a quel giorno tutte le mie bollenti fantasie di adolescente sempre in presa a tempeste ormonali. Fino a quel giorno lei è stata la donna più grande d'età per cui mi sono masturbato. Ho cominciato a segarmi per lei a undici anni, ogni volta che si chiudeva in bagno io mi piazzavo davanti la porta a spiarla e giù a spararmi seghe e sborrare nelle mutande, e poi quando non c'era a casa andavo nella sua stanza e giù a smanettare e sborrare mentre mi strofinavo le sue mutandine in faccia e ci affondavo naso e bocca!
Quel giorno però le cose sono cambiate in maniera impensabile perché è successa una cosa a cui stento perfino a credere.



La mattina Adele era venuta in camera mia e sbraitava perché mi ero preso in prestito da giorni il suo lettore mp3 senza ridarglielo. Io ero a letto e mi stavo masturbando selvaggiamente proprio pensando a mia sorella, quando ecco che lei piomba nella mia stanza tutta infastidita e lanciandomi una serie di parolacce, mi ha ripetuto per la millesima volta che odia chi prende in prestito le cose senza restituirle. Indossava solo la canottiera leggera della notte, aderente e sottile che le metteva in risalto le belle tette sode e rotonde, e le mutandine bianche. Si è messa a frugare nei miei cassetti e per farlo mi dava la schiena. Appena l'ho vista entrare ho smesso di smanettarmi e mi sono girato su un fianco per nasconderle il gonfiore dell'erezione che si sollevava da sotto il lenzuolo, e in quella posizione il suo culo con le mutandine infilate nel solco mi veniva proprio davanti e per tutto il tempo che lei è stata a frugare nei cassetti io ho gliel'ho fissato scrutando quelle chiappe sode e lisce che lei, piegandosi in avanti, metteva bene in evidenza proprio davanti alla mia faccia!



Purtroppo ha trovato subito il suo lettore e così se n'è tornata in camera sua prima che io trovassi il coraggio di riprendere a masturbarmi davanti al suo culo, ma per tutto il giorno, sia a lezione che all'allenamento, non ho smesso di pensare alla scena, ero così distratto che il coach a un certo punto mi ha cacciato dal campo e così ho preso il borsone e sono rientrato a casa con una buona ora di anticipo dal solito.



Parte 1



Appena entrato in casa sento dei mugolii e, tutto incuriosito, richiudo lentamente la porta e col passo felpato mi dirigo verso di loro. Provengono dal salotto e quei mugolii e quegli ansimi sono di mia madre, mi sporgo in silenzio e trattenendo il fiato la vedo inginocchiata sul divano, ha la gonna corta tirata su fino ai fianchi mentre le mutandine sono tirate giù alle cosce, ha le gambe allargate e una mano infilata tra le cosce e la agita per spingere e ritrarre un cazzo finto nella sua fica, le grosse tette (porta una 7^ misura!!!) le ha fatte uscire dal reggiseno e pendono enormi e oscene con dei capezzoli puntuti come grossi chiodi, una immagine da porca. Una immagine che mi arrapa come una bestia!



La fisso incredulo e con il fiato spezzato in gola. Fisso mia madre che si sta facendo scopare da un grosso cazzo di gomma. È di colore marrone lungo e nodoso come quello dei negri, e così mentre la guardo che si contorce e mugola smanettandosi quella nerchia immagino mia madre che gode a farsi scopare da un negro.



Non avevo mai associato prima mia madre a queste oscenità, è una bella donna per la sua età e so che fa gola a molti uomini, anche i miei compagni di scuola tante volte mi hanno detto che è una signora niente male, facendomi capire che se la farebbero molto volentieri, non ci ho mai fatto però pensieri lussuriosi, ma quella volta ero infoiato come un toro da monta per l'episodio della mattina con mia sorella, l'immagine del suo culo bello sodo non mi spariva un attimo dalla testa e così quando mi sono trovato a spiare mia madre masturbarsi come una porca e agitare il suo culo grosso non ci ho visto più, il mio cazzo si è drizzato come un palo gonfiando a dismisura la tuta. Me lo sono afferrato e stretto da sopra la tuta, era come se impugnassi e tenessi forte la mazza da baseball.



Il richiamo di quel culo e di quella fica dal cui cespuglio di pelo bagnato affondava e si ritraeva quella verga nera e nodosa è stato irresistibile. Ero come in una trance sessuale, non me ne fregava niente che quella donna nuda che si masturbava con un cazzo finto fosse mia madre, mi ci sono avvicinato silenziosamente, mi sono tirato fuori la nerchia dalla tuta e ho appoggiato la cappella dura proprio nel solco profondo tra le sue due grosse chiappe!



Appena ha sentito la testa dura e pulsante del mio cazzo premerle contro il culo lei ha sussultato spaventata e stava per voltarsi, io però le ho tenuto ferma la testa, con dolcezza, le ho fatto "ssssst" come a tranquillizzarla, poi la mano l'ho fatta scendere accarezzandole la schiena fino a farla arrivare al culo e ho iniziato a palparle le chiappe grasse e morbide.



Dopo avergliele palpate un bel po' ho fatto scorrere la mano fino alla sua fica, ho incontrato le sue dita che afferravano il cazzo di gomma dura e ho accompagnato con la mia mano il movimento della sua che faceva su e giù scopandosi quel cazzo nero nella sorca pelosa e bagnata.



E' stato incredibile e pazzesco! Nessuno dei due ha detto niente, si è creata una situazione surreale e nessuno ha parlato per non spezzare quella specie di incantesimo. Con naturalezza ci siamo ritrovati a fare sesso, in modo osceno; mentre le smanettavo il cazzo di gomma, su e giù, senza nessun problema, nonostante fosse mia madre!



Lei ha dato per scontato che fossi mio padre, perché chi se non lui poteva osare tanto? Ho scoperto quindi di avere un cazzo lungo e grosso quanto il suo, perché gliel'ho infilato nel culo, piano piano; ho forzato la cappella contro il buco elastico del suo culo e ho spinto lento e inesorabile. Lei ha mugolato sussurrando il nome di mio padre (Aldo) mentre il mio cazzo si ficcava tutto dentro quel culo bello grosso; ho stantuffato a lungo e senza ritegno, non ci potevo credere, mi stavo inculando mia madre e lei godeva!
La porca mi incitava a spingerle il cazzo dentro il più possibile, poi ha preso la mia mano e l'ha spinta per farsi scopare con foga dal cazzo di gomma.



“Ooooh sì caro così... Voglio il tuo cazzo tutto dritto nel culo e il cazzo mostruoso di un negro che mi sfondi la fica! Ti piacerebbe vedere tua moglie scopata da un negrone col cazzo enorme eh? Mmmhhh”



Quelle parole sentite da mia madre mi hanno caricato come un toro, ho incalzato con i colpi, il mio cazzo era come uno stantuffo che li assestava deciso, le sue tette enormi e soffici ballavano oscene, gliel'ho afferrate e strizzate di gusto mentre lei inarcava la schiena e urlava dal piacere di sentirsi riempita contemporaneamente da due grossi cazzi, nella fica e nel culo!
Nell'impeto dell'orgasmo le ho afferrato i capelli e ho spinto la sua testa contro il morbido poggiatesta del divano mentre le ho scaricato tutta la mia sborra nel culo, lei ha gradito incitandomi con dei "sì! Sì! Sì! Riempimi il culo di sborra!", e intanto ha intensificato lo smanettarsi il cazzone di gomma nella fica e lo sgrillettarsi il clitoride.



È stata un'esperienza incredibile, avevo appena scopato mia madre nel culo!
Ho sfilato il cazzo da dentro il suo buco, lei è rimasta piegata di spalle, mezza nuda, col culo oscenamente offerto, dal cui buco colavano fuori le gocce della sborra appena scaricata dentro!



Sono incredulo e sbigottito ma felice e soddisfatto, non avrei mai creduto di arrivare a tanto, stordito mi allontano in silenzio ritirandomi in camera, ho il cazzo dolorante per la scopata e sento mia madre correre a chiudersi in bagno e poi fare scrosciare l'acqua del bidet.
Rimango incredulo per parecchi giorni e quando sono appartato, alle seghe per mia sorella si sostituiscono quelle fatte pensando a quella porca di mia madre. Ogni volta che rientro da scuola la immagino come quella volta, messa carponi sul divano, con i vestiti sollevati, il culo e la sorca pelosa di fuori bene in vista, le tette che pendevano oscene addossate allo schienale del divano, che gemendo come una cagna in calore si smanettava un cazzo nero gigante nella fica.



Dopo quell'episodio le cose in casa filarono come al solito ed io ero convinto che mia madre credeva che fosse di mio padre il cazzo che l'aveva inculata e riempita di sborra quella volta, poi, una mattina, prima di uscire, le ho dato il solito bacio sulla guancia e lei mi ha lasciato esterrefatto quando mi ha bisbigliato nell'orecchio: "Oggi tuo padre lavora fino a tardi, e tua sorella rientrerà solo prima di cena... che ne dici di saltare l'allenamento e tornare a casa prima?..."



La guardo sbigottito nel sentirmi sussurrare da lei quell'invito, lei mi guarda e mi sorride maliziosa con l'espressione di chi pregusta di fare porcate. Quella troia di mia madre aveva capito subito che sono stato io ad incularla!!!



Mia madre ha capito che sono stato io scoparla nel culo. Suo figlio, e non il marito!
Non solo non ha opposto resistenza ma la porca ha pure gradito e mi ha fatto intendere che vuole ancora il mio cazzo, il cazzo di suo figlio!
Naturalmente anche quel giorno a scuola non ho combinato niente, i professori non hanno fatto altro che riprendermi perché mi vedevano svogliato e molto molto distratto, e non poteva essere altrimenti visto che non pensavo ad altro che a mia madre che mi aspettava vogliosa di scopare.



Parte 2



Le ore di lezione sono state una tortura e io non riuscivo a stare fermo sulla sedia, il cazzo era una mazza dritta che pareva scalpitare sotto la tuta, finalmente poi sono passate e ci aspettavano quelle di allenamento e palestra che io ho evitato di fare; mi è bastato sbagliare i primi palleggi per far capire al coach che non ero di nuovo in giornata e farmi mandare a casa.
Il coach quando mi ha visto prendere spedito la via dell'uscita mi ha rimbrottato dicendo che se continuavo così mi sarei giocato un avvenire da atleta di buon livello, ma a me non interessava per niente la cosa, ero solo impaziente di arrivare a casa e il cazzo mi pulsava al pensiero di trovarci quella porca di mia madre che mi aveva dato appuntamento segreto, e dal sorriso che mi ha fatto mentre stavo uscendo di casa quel mattino ho capito che aveva in mente un bel divertimento.



Quando rientro mia madre è seduta su una comodissima poltrona nel soggiorno, i capelli lunghi e ondulati li ha raccolti e legati alla nuca in modo leggero, così che molte ciocche nere le ricadono libere sulle guance e sul collo; ha indosso una vestaglia da notte corta che le lascia scoperte le cosce e tiene le gambe lisce e tornite distese una sull'altra.



"Finalmente amore, ero impaziente!", mi dice squadrandomi con uno sguardo compiaciuto e molto malizioso. Io nonostante l'eccitazione e nonostante il fatto che per tutto il tempo sia stato torturato dall'impazienza di ritrovarmi solo con lei, adesso stavo solo a fissarla imbarazzato senza più sapere cosa fare.
"Avvicinati tesoro," mi dice lei capendo il mio impaccio, allunga la mano verso di me per invitarmi ad avvicinarmi e si sporge in avanti, così facendo lascia maliziosamente aprirsi la scollatura della vestaglia, mettendo in mostra due tette enormi che paiono sul punto di liberarsi e sgusciare fuori dal reggiseno che fatica a tenerle; le coppe di pizzo si sono ritirate lasciando di fuori i due grossi e appuntiti capezzoli bruni e le grosse e soffici tettone bianche. Già quello è uno spettacolo da mozzarmi il fiato!
"Oggi siamo soli e non aspettiamo visite e così mi posso concedere una comoda e leggera vestaglia," mi dice fingendo di giustificare l'oscena visione del seno che mi offre sfacciata. Resta sporgente in avanti e con il braccio teso, e vedendo il mio imbarazzo mi afferra la mano e mi tira a sé.
"Dai tesoro, cosa c'è? Ti fai problemi perché sono la tua mamma? Non eri per niente impacciato l'altra volta, quando me lo hai messo tutto dentro il culo..."
Resto di stucco davanti a quelle parole così dirette ed esplicite e alla naturalezza con cui mia madre le pronuncia, e mi monta una nuova eccitazione.
"Ma mamma, cosa...!", ho provato a dire ma non mi è uscito che un borbottare sommesso mentre lei spudorata e decisa mi ha subito tirato giù la tuta e le mutande ed il mio cazzo è svettato dritto come il pennone di una nave.
"Uh ma guarda cosa abbiamo qui!", dice fissando sorpresa e ingolosita la mia verga forgiata da ore e ore di eccitazione.
"Qui sotto non sei per nulla imbarazzato. Bravo il mio figliolo, sei in forma come la volta scorsa, mmmh... fammelo assaggiare..."



Mamma inizia a puntellare la mia asta dando dei colpetti con la punta della lingua, ha l'espressione soddisfatta di chi gradisce l'assaggio poi tiene il mio cazzo dritto, rivolto verso l'alto, con la bocca affonda nelle mie palle e con la lingua dà una bella lunga leccata che dalle palle scorre tutta l'asta e arriva fino alla cappella dura e pulsante.



"Mmm hai proprio un cazzo favoloso figlio mio! Tuo padre se lo sogna un cazzo così..."
L'apprezzamento di mamma mi carica ancora di più mentre lei spalanca la bocca e se lo fa entrare il più possibile. Sento il mio cazzo infilarsi lento e inesorabile nella bocca calda e bagnata di mamma, che lo impregna di saliva e lo accoglie fino nella gola, lo succhia e lo risucchia come una invasata procurandomi uno sconquasso di piacere da lasciarmi stordito.
Continua così col suo ineffabile pompino e mentre me lo succhia, con una mano mi smanetta furiosa la parte dell'asta che rimane fuori dalla sua bocca e con l'altra mi massaggia vogliosa i coglioni grossi e duri, poi passa a palparsi le tette e dopo mi prende una mano e se la porta lì, invitandomi ad affondarla sulle sue tette grosse e morbide.



Dopo un così fantastico pompino la mia verga è vigorosa come una mazza e mamma se la guarda compiaciuta e arrapata. Ha una fregola tremenda e mi dice che ha una voglia matta di sentirlo tutto dentro la sua sorca.
"Finalmente non devo più consolarmi con gli arnesi di gomma e silicone, amore di mamma, adesso ho questa tua verga maestosa che pulsa e voglio sentirla pulsare e spingere famelica nella mia fica!"



Mamma si sposta girandosi sul divano, si sistema in ginocchio sui sedili e si piega in avanti a novanta gradi. Da dietro si tira su l'orlo della vestaglia, è senza mutandine e mi mostra anche quel giorno il suo culo bello grosso e sodo e la sua fica bella matura, dalle labbra aperte e soffici con uno spacco osceno, bagnato di umori e attraversato dalla peluria gocciolante.
"Sbattimelo dentro, adesso!", mi intima con la voce bassa e roca dalla eccitazione, è proprio attraversata da una irrefrenabile frenesia erotica e sconcia, allunga una mano da dietro e afferra il mio cazzo che svetta come un palo e se lo guida verso la fregna sempre più pulsante di voglie oscene. Mugola proprio da femmina in calore mentre agitando il culone si strofina la mia cappella sulla sorca e sul manto di pelo e poi se lo infila inesorabile su per la caverna oscena e bagnata.



Una volta che sento l'asta scivolare dentro mia madre invasata, e guadagnare centimetri nelle sue carni calde, inizio a stantuffare il mio randello con un ritmo sempre crescente, e lei gode come una maiala incitandomi a darci dentro sempre di più.
"Sì, oh sì sì sì scopami! Sì così! Scopa la tua mamma, sì, daglielo tutto il tuo bel cazzone duro! Senti che troia che sono... Fottimi figlio fottimi! Fotti la tua mamma fottimi fino in fondo... Che fica bollente che ho, impalami con il tuo cazzo grosso!"
Lo ha ripetuto di continuo, mugolando, ansimando e ondeggiando con il bacino e la schiena per accompagnare e accogliere dentro di lei i miei colpi con il cazzo. Li assestavo senza ritegno e intanto ho preso ad afferrarle le tettone che ballavano gonfie e oscene e gliele ho palpate con una foga pazzesca.
Ho continuato con gli stantuffi dentro la fica di mia madre e lei ha seguito il mio ritmo ondeggiando e sussultando ad ogni colpo. Dopo un po' ho sussurrato con un lamento: "sto venendooo...".
Lei non si è per niente agitata, credevo si sfilasse allarmata il mio cazzo dalla fica pregandomi di resistere finché non l'avesse tolto, invece ha continuato a dondolare, spingendo il bacino verso di me così da tenersi sempre più infilato il mio batacchio dentro di sé.
"Sborra amore, sborra tutto dentro la mia fica! La tua mamma vuole sentirsi riempita dalla sborra del suo figliuolo, mmmm!"



Quella porca incosciente di mia madre ha goduto davvero nel farsi sbattere e sborrare in fica, senza preoccuparsi di alcuna precauzione. E quando le ho sfilato il cazzo da dentro, le ho fatto notare con una certa apprensione che tutto il mio seme era dentro di lei.
"Oh amore ma di che ti preoccupi?...", mi fa lei, "non ci sarebbe nulla di male a farmi mettere incinta da te. Portare in grembo il figlio di mio figlio mi farebbe sentire tanto depravata quanto felice e amorevole."
Lo ha detto con una naturalezza mostruosa, mentre si è girata e seduta sul divano. Io l'ho fissata incredulo, lei si è accarezzata la pancia, sotto le grosse tette pendenti e oscene, come se pregustasse già la gravidanza, con l'altra mano poi si è massaggiata la fica pelosa, frizionando quel poco di sborra che le usciva, e ha continuato a sorridermi poi, vedendo il mio cazzo ancora in tiro, mi fa:
"Amore, cazzo, sei proprio insaziabile! Ah, beata gioventù! Mmm vieni qui, che ti spompino, prima che torni tuo padre."
Mi sono avvicinato e lei ha afferrato la verga infilandosela in bocca e facendomi un favoloso lavoro con lingua e labbra. Mi ha ripulito per bene leccandomi tutta l'asta e succhiandomi con avidità la cappella poi, sfilato il cazzo di bocca, si è assaporata le tracce di sborra e umori rimaste sul palato. Si è alzata e mi ha stretto in un abbraccio, io ho sentito le sue grosse mammelle premermi addosso poi mi ha preso la faccia tra le mani ed ha cercato le mie labbra con le sue. Mi ha baciato in bocca infilando la lingua nella mia, e dopo una lunga e decisa slinguata mi ha sussurrato che avremmo fatto un sacco di porcate ancora.



Parte 3



Tra me e mia madre continua in maniera sempre più indecente e abominevole il rapporto incestuoso che, nonostante si consumi fra le mura domestiche, cerchiamo di tenere nascosto a mia sorella (sua figlia) e mio padre (suo marito).



Devo ammettere che trovo sempre più difficile e faticoso riuscire a non fare trasparire l’enorme e proibita attrazione sessuale e l’oscena eccitazione che mi si scatena ogni volta che io e lei ci troviamo nella stessa stanza. E se da una parte provo grande timore ed angoscia al pensiero che tradendomi faccia scoprire questa indecente tresca incestuosa, dall’altra mi sento pervaso dal ribollire dell’eccitante e pauroso brivido del rischio.



Una potente scarica di adrenalinica depravazione si impossessa di me quando osservo mia madre e immagino di fotterla sotto gli occhi di quel cornuto idiota di mio padre che è sempre stato gelosissimo di lei. In tutta onestà devo ammettere che non posso dargli torto perché mia madre è una bellissima signora matura, una milf di 54 anni che cattura gli sguardi di tutti quando va in giro. Ha un corpo dalle forme superlative, una ottava di seno al naturale, i fianchi pieni e burrosi e un culo morbido e rotondo, e se qualcuno riesce ad andare oltre queste forme mozzafiato può notare il viso simpatico e tondo, le guance rosse che risaltano sull’incarnato pallido, gli occhioni neri e i lunghi capelli ondulati fino a metà schiena.



Dicevo che posso capire la gelosia per una così donna così piacente, ma nel caso di mio padre è una gelosia ossessiva e malata che spesso ci fa vivere in condizioni insopportabili. Fin da piccoli io e mia sorella assistiamo alle terribili scenate che lui fa a nostra madre per i motivi più assurdi e banali. Ad esempio ogni volta che ci portavano fuori per farci passare un pomeriggio all'aperto poi al rientro era puntualmente un inferno, con i rimbrotti di mio padre per tutti gli occhi che si posavano sulle forme rotonde e generose di mia madre, che nonostante le castigava in abiti molto coperti non impedivano di essere notate e ammirate dagli altri uomini, lei a rispondergli che più coperta di così non era possibile e lui a urlarle addosso ogni insulto.



Lui è ossessionato e basta che mia madre, entrando in un negozio o al ristorante, riceva quel sorriso innocente che rivolgono i negozianti o i camerieri a tutti i clienti per scatenare in lui le più assurde gelosie che, una volta a casa, sfoga in sfuriate assurde.
È una situazione invivibile che si ripete da sempre. Da quando si sono sposati, trentatré anni fa, mio padre –che è siciliano- ha subito mostrato questa gelosia che è diventata patologica e che ha costretto mia madre a non poter più uscire di casa da sola. Finchè io e mia sorella eravamo piccoli la presenza di nostro padre è stata asfissiante, sia in casa che soprattutto fuori. In quelle rare occasioni in cui si usciva, lui, in atteggiamento guardingo, scrutava con maniacale attenzione sia nostra madre che tutti coloro con i quali si scambiava un buongiorno o una buonasera.
Per lui, ossessionato com’è dalla gelosia, anche il più banale e civile saluto può celare il segnale della più sordida e vergognosa relazione adultera.
Ricordo con ribrezzo un episodio di anni fa. Era domenica e come sempre eravamo andati alla messa, io avevo sei o sette anni e mia sorella dodici o tredici, perché ricordo che si preparava per la cresima. Allora era appena arrivato in parrocchia un giovane, nuovo prete. Ebbene per me, mia madre e mia sorella quella fu una messa normalissima ma quando siamo rientrati a casa mio padre ha preso ad insultarla pesantemente. L'ho sentito lanciare improperi contro i preti, che ha definito porci depravati e mascalzoni, e contro di lei, che ha chiamato puttana così come tutte quelle che vanno in chiesa non per fede ma per dare scandalo e sfoggio delle loro voglie più indecenti e peccaminose.
Mia madre ha ascoltato quel vergognoso delirio con gli occhi gonfi di lacrime di sconcerto e rabbia, l’ho vista mordersi le labbra e stringere i pugni tremanti, per non reagire e scatenare altre sue reazioni sconsiderate. E questo solo perché quel sacerdote l’ha guardata, in modo del tutto innocente, per più secondi di quelli che quel pazzo di mio padre considerava leciti! Fatto sta che da quella volta ci ha portati a messa in un’altra chiesa, dove la celebrava un prete vecchio e con lo sguardo sempre abbassato.



Di episodi così ne ricordo tanti, anzi troppi, purtroppo. Ci potrei scrivere un libro, ecco perché ho pensato di confessare la nostra incestuosa relazione. E tutti questi episodi accumulati in trentatré anni di matrimonio (e si sfiora i quaranta se si aggiungono quelli di fidanzamento) hanno così esasperato mia madre che vuole, adesso, dare completo sfogo a ogni depravazione e perversione.



Parte 4



Tutto è iniziato una mattina, dopo l’ennesima scenata di insensata gelosia di mio padre. Erano stati al centro commerciale e mia madre si era comprata il servizio di tazzine che le piace molto, da tanto cercava di convincerlo a prenderle ma lui, taccagno com’è, rimandava sempre finché quella mattina si è lasciato convincere. Ha iniziato a mostrarsi nervoso già all'andata, per via dello scollo a V della maglia di mia madre, poi l’ha aggredita verbalmente per tutto il ritorno, e una volta a casa ha ridotto in pezzi il servizio scaraventandolo a terra e l'ha accusata di aver ammiccato come una puttana all’addetto vendite che le ha sorriso porgendo il pacco. Per mio padre quello scambio di sorrisi lasciava intendere intenzioni sconce e adultere.



Siccome era la fine di maggio in molti abbiamo smesso di seguire le lezioni una volta esserci tolti l’impiccio delle interrogazioni, ho quindi ciondolato per un po’ davanti la scuola insieme a qualche compagno e i discorsi, come sempre, erano sulla fica, che è il nostro chiodo fisso. Questi miei compagni molte volte mi confessano spudoratamente che fra le tante donne che si farebbero c’è anche mia madre, una MILF molto arrapante che spopola nelle loro fantasie porno, e anche nelle mie... ma questo non gliel’ho mai confessato e ho preferito salutarli e rientrare a casa.



Quei loro commenti espliciti e osceni sulle forme esagerate e voluminose del seno e del culo di mia madre mi hanno messo addosso una foia pazzesca e nel salire le scale ho avvertito una potente erezione premere così forte contro i pantaloni da darmi un vero fastidio, intanto ho sentito le urla poi mio padre sbattere furiosamente la porta e scendere. Quando mi ha incontrato sulle scale mi ha guardato storto e chiesto perché non fossi a lezione, era pronto a cazziarmi poi ci ha pensato su e ha detto: "Meglio, così adesso stai a casa e tieni d’occhio tua madre. Controlla se usa il telefono o se viene qualcuno e poi mi riferisci tutto!"



Io ho guardato mio padre come se guardassi un caso pietoso e lui ha alzato furioso la mano per darmi uno scapaccione ma anche qui si è trattenuto e mi ha invece dato 20 euro ripetendomi di controllare mia madre. Sono entrato in casa e anche lei era furiosa e, parlottando tra sé, ricopriva mio padre di insulti. Questa volta era davvero incazzatissima come non l'ho vista mai, sciorinava insulti mentre inginocchiata raccoglieva i cocci sparsi sul pavimento.
Non soltanto insultava mio padre ma anche sé stessa. Si è data della stupida "...per tutti gli anni in cui ho permesso a quel troglodita di tuo padre di trattarmi come una povera demente!..."



Ha continuato a sbraitare e ad ogni insulto sottolineava con rabbia le parole "tuo padre" e alzava uno sguardo torvo verso di me, come se ne avessi colpa io. Intanto mi sono avvicinato per aiutarla ma da quella posizione ho, più o meno inconsciamente, sbirciato nella scollatura di mia madre e ho sentito rinvigorirsi tutta la potente erezione di poco prima!



Cazzo, stavo davanti a mia madre inginocchiata a raccogliere cocci e ho fissato la sua pazzesca scollatura che svelava due tette atomiche!



Lei era sempre più infuriata e ha continuato a imprecare sempre più contro sé stessa. Mentre blaterava muoveva nervosamente la testa spostando lo sguardo dai cocci, che buttava nella pattumiera, a me che stavo in piedi proprio là davanti.



Il frenetico ping pong dei suoi occhi si è interrotto improvvisamente quando, sotto la tuta, ha notato la paurosa erezione che ha fatto diventare il mio cazzo esagerato come un randello!



Ero imbarazzatissimo... Mia madre ha fissato quel gonfiore enorme alzando le sopracciglia e spalancando gli occhi, era incredula su quel che stava guardando e io ero impietrito, sapevo che avrei dovuto correre a chiudermi in camera ma non riuscivo a muovermi e sudando come una fontana ho realizzato che il fatto che mia madre mi stesse fissando quella mostruosa erezione mi stava eccitando come mai prima!



Lei non ha più staccato gli occhi dal mio gonfiore osceno, ha lasciato ricadere a terra i cocci che teneva fra le mani e ne ha poggiata una sull’erezione, il cuore mi è salito fino in gola nel sentire come mia madre mi tastava il cazzo da sopra la tuta.



La sua espressione era sempre furiosa ma ha irrigidito la mascella e negli occhi le è balenata una luce strana, ha alternato alle palpate decise delle carezze languide, ho sentito la sua mano scorrere mollemente sul tessuto della tuta, lo ha fatto più volte lungo tutta l'asta, dalla base alla cappella, tastandone l'incredibile durezza.



"E così per tuo padre sono solo una poco di buono... Una cagna sempre in calore che da trent’anni cerca di approfittare di ogni occasione per farlo cornuto...", ha commentato mentre, restando ginocchioni, si è raddrizzata sulla schiena, non dando più attenzione ai cocci per terra e mostrandosi invece morbosamente presa dal mio cazzo sempre più duro!



"...E’ ossessionato dal pensiero che io lo tradisca, da tutta una vita mi tiene come una reclusa, mi controlla come fossi una terrorista, mi scruta guardingo e rabbioso come un cane da guardia ed io sto consumando l’esistenza schiacciata dalla sua assurda gelosia! Adesso basta... per lui ho un’indole da troia e fa di tutto per tenerla repressa ma è arrivato il momento di ribellarsi!", ha continuato nel suo delirio incontrollato mentre mi ha abbassato la tuta e il mio cazzo è svettato duro come il marmo, pulsante e osceno. Adesso quella verga la teneva in mano e l'ammirava compiaciuta...



"Però, che bel cazzo hai figlio mio... Tuo padre se lo sogna uno così...", e mentre lo osservava ha preso a menarlo energicamente. Io ho cominciato a respirare con la stessa velocità con cui mia madre mi segava e ho sentito il sesso crescere ancora di più. Mentre sentivo i miei compagni fantasticare cose oscene su mia madre il mio cazzo si era ingrossato di brutto; mentre ci ripensavo salendo le scale ha raggiunto una dimensione che ho ritenuto eccezionale ma adesso, sotto le sue energiche smanettate e mentre vedevo le sue favolose tette agitarsi dalla scollatura, è diventata una randa massiccia e durissima come mai prima!



È stato incredibile... Più smanettava e più in faccia le si disegnava una voglia perversa e un sorriso folle. Il suo respiro era corto e veloce come il mio e nei suoi occhi c’era una luce languida e spiritata, si è poi lasciata andare a una risata nevrotica.



“Pensa un po’... Tuo padre è ossessionato dall'idea che io lo tradisca con qualsiasi uomo possa incontrare uscendo di casa... E invece lo metterò cornuto proprio sotto il suo stesso tetto... Con il suo stesso figlio!..."



Io, nel sentirle dire questo, ho un sussulto e la fisso strabiliato. "Ma... mamma cosa stai...", mi interrompo quando lei si è fiondata sul mio cazzo, ha dato una lunga leccata partendo dalla base e finendo sulla cappella poi ha ritirato la lingua e soddisfatta ha detto: "Mmm, figliolo, il tuo cazzo ha proprio un buon sapore..."



Non ho creduto ai miei occhi... e non ci credo ancora adesso, nonostante io e mia madre portiamo avanti una relazione che diventa sempre più oscena, folle e peccaminosa che sfocia nel vero abominio.



Ero impietrito, come una statua, ma una statua con una mazza enorme che mia madre teneva impugnata senza poter chiuderci la mano attorno, e che leccava con una brama e un’ingordigia indicibili!



Dopo l'iniziale stordimento mi sono ripreso, era una situazione che ho ritenuto come irreale (troppo bello che stia succedendo davvero!, mi sono detto) ma che non dovevo lasciarmi scappare. Mia madre è il mio desiderio erotico da quando, da bambino, ho scoperto la sessualità e le prime fantasie (poi si è aggiunta mia sorella quando aveva 13/14 anni), ed è anche il sogno erotico di quei segaioli incalliti dei miei amici e immaginare come mi avrebbero invidiato in quel momento mi ha caricato ancora di più, così mi sono dato da fare e ho allungato le mani sulle tette stratosferiche di mia madre, le ho affondate nel solco che le divide, oltre la scollatura che si è fatta sempre più oscena, ho preso a palpargliele senza più ritegno, con una foga tale che sono uscite fuori dalla maglia facendo bella mostra in tutta la loro grandezza mozzafiato. Mia madre ha una decima di seno. Due zinne da paura che le pendevano oscene e pesanti come le mammellone giganti delle vacche!



Quando le ho fatte debordare dalla scollatura pendevano fino a far toccare i capezzoli sul pavimento. Una scena incredibilmente pazzesca ed eccitante con mia madre in una posa da vacca, ginocchioni a terra con le tettone oscenamente di fuori, tutta intenta a succhiarmi il cazzo che –dalle dimensioni prese- era grosso quanto una clava. E me l’ha succhiato con una tale brama che, quando se lo infilava, pareva volesse divorarlo. Spalancava la bocca, ingoiava l’asta fino a impalarsela in gola e succhiava come una ossessa, con le guance che si incavavano da fare impressione.



Ci siamo ritrovati sul pavimento di casa, io con la schiena a terra mentre lei al mio fianco ma messa carponi mi succhiava energicamente il cazzo.



Avevo le sue smisurate tettone sulla faccia; due zinne gigantesche e pesanti che mi toglievano il fiato mentre io, con la bocca spalancata, facevo guizzare la lingua su tutto quel morbido. Sempre incredulo di tanta bontà ho affondato a piene mani su quelle tette dalle misure record, le dita palpavano come fossero un impasto duro pronto da infornare, la lingua come un pennello che scorreva da una tetta all'altra poi ha trovato la sporgenza dura e carnosa dei capezzoli e ci ho giocato stuzzicando le punte.



Le labbra si sono appiccicate a ventosa attorno alle areole brune ed ho succhiato senza ritegno mentre mia madre, tra una leccata all’asta e una slinguata nei coglioni, mi ha incitato:



“Mmm bravo amore, mmm ti piace succhiare le tettone della tua mamma, come facevi da piccolo... Mmm, cazzo come me le ciucci... sei proprio affamato! Mmm sì, succhia amore succhia!”



È stato fenomenale, abbiamo continuato così per un tempo indefinito, non saprei dire quanto dato che l'ho vissuto come in trance. Ero sempre più stordito e in preda alla lussuria più sfrenata. Ma ancor più ne è stata in preda mia madre che ha continuato imperterrita a smanettarmi furiosa il cazzo ed a succhiarmi la cappella e intanto aveva preso a infilarmi un dito nel culo e a muoverlo procurandomi un piacere pazzesco. Come una vera esperta mi ha stimolato il buchino e massaggiato il perineo sotto i coglioni, portandomi il cazzo ad un’erezione massima. Diosanto ho creduto che mi scoppiasse, tanto era teso, e sentire quella porca di mia madre che se lo faceva scivolare lungo il palato e sentire il suo risucchio potente mi stava facendo venire!



Parte 5



CAZZO! STAVO PER SBORRARE IN BOCCA A MIA MADRE!!! ...Ma lei, con un tempismo straordinario, si è sfilato il mio randello pulsante, ha messo le mani contro le mie spalle –come per bloccarmi- ed è montata sopra di me. Il cazzo stava dritto come un palo e con la cappella dura e pulsante e lei si è messa cavalcioni sui miei fianchi e se l'è infilato dentro!



Porcatroia! Ho chiuso gli occhi e rivolto le pupille verso l’alto, sotto le palpebre. Adesso avevo davvero raggiunto il culmine dell'incredulità nel sentire la verga entrare in lei. La sua fica era caldissima e bagnata e non credo di riuscire a trasmettervi le sensazioni provate mentre il mio cazzo gonfio è penetrato in quella figona aperta che irrorava umori come una fontana lurida e oscena.



Sentire la propria madre sopra di sé, come stava la mia in quel momento, in quella posizione così peccaminosa e depravata, con le tette gigantesche fuori dalla scollatura che premevano laide e pesanti sulla mia faccia, è a mio parere l’esperienza più eccitante e stravolgente che un ragazzo possa provare.
La scoperta più sconvolgente in positivo è stata lo svelarsi di tutte le voglie da porca di mia madre; una porca senza freni morali che, mentre era a cavalcioni su di me e con il mio cazzo impalato in fica, ha provato quanta gioia ci sia nel darsi senza ritegno alcuno alle più smodate e indecenti pratiche immorali, prima fra tutte l’incesto.



"Vienimi dentro!”, me l'ha chiesto con la voce roca per la goduria che stava provando e l'ha ripetuto più volte come un incitamento.
“Sì... oh sì Pietro, tesoro... Scopami fino a venire! Voglio che sborri dentro la tua mamma! Su bravo, riempi la figa della tua mamma con il tuo sperma... Mmm chissà quanto ne hai, tu che sei così giovane e focoso...”



Mi ha cavalcato come un’amazzone, era infoiatissima. Le si stava aprendo la via della trasgressione e stava dando sfogo ad una indecente libertà sessuale dopo trenta e più anni di umiliazione. Con la stessa foga si agitava sopra di me e la via che stava aprendo era quella della sua fica al mio cazzo che si spingeva sempre più a fondo. Ha stretto la presa sulle mie spalle e incalzato le spinte col bacino, è saltata come un'indemoniata...
"Mmm sìììì riempimi di sborra!!!", ha urlato inarcando la schiena per la goduria mentre io ero ipnotizzato dalle sue tettone da paura che ballavano come impazzite.



Ho visto innumerevoli volte delle tette mostruose sobbalzare oscene e ricadere pesanti sulle pance, ma erano solo nei video porno su internet. Mi sono sempre tirato delle seghe bestiali guardando quelle donne dai seni fenomenali e dagli appetiti sessuali vorticosi e smodati, e ogni volta, con il cazzo in mano, davanti allo schermo del pc, ho sborrato desiderando che quelle fossero le tette di mia madre, ma mai e poi mai avrei immaginato che mi sarei trovato un giorno ad avere davvero i suoi seni da decima misura davanti alla faccia!



E poi è arrivato il momento culmine di questa incredibile e indicibile follia di sesso e lussuria: ho sborrato nella fica di mia madre!



Lei, sfinita, si è curvata addossandosi a me, respiravo forte l'odore dei suoi capelli neri che scarmigliati mi coprivano la faccia, sentivo le sue tette schiacciarsi contro il mio petto e il suo fiato scorrermi sul collo. Il mio cazzo ancora dentro di lei, sfinito anch'esso da una serie infinita di pompate, l'ho sentito tirare come mai prima e adesso mi doleva.



Con i miei amici spesso, nei bagni della scuola, ci ritroviamo a gareggiare per vedere chi riesce a farselo venire più lungo e vinco sempre io. Guardando i porno dal cellulare o lavorando d'immaginazione (mi smanetto pensando di chiavarmi mia madre e mia sorella, la prof di Italiano, le ragazze più gnocche della scuola) sono sempre riuscito a tirar fuori una fava stupefacente, invidiata da tutti i miei amici, ma è stato niente in confronto alle dimensioni che ha raggiunto quando mia madre me l'ha succhiato e leccato con la brama di una indiavolata affamata di sesso!



Un vero cannone fra le gambe mi sono trovato. Un cannone caricato a mille, considerando che ho riempito mia madre con tanta di quella sborra da vedergliela grondare a fontana sul pavimento.
"Caspita figlio mio, hai tanto di quello sperma che potresti spegnere un incendio!", ha detto mia madre mentre con lo straccio ripuliva il lago osceno di sborra e umori sul pavimento della cucina.



Io sono rimasto fermo, in piedi, appoggiato al tavolo. Ero imbarazzatissimo dopo quella assurda e focosa scopata. Avrei voluto sparire, e mia madre ha notato il mio profondo disagio, così, finito di pulire a terra, si è avvicinata mettendomi le braccia attorno al collo e dandomi un lungo bacio con la lingua. Cazzo, non finiva mai! Ho sentito i brividi scuotermi dal profondo dei glutei fino al collo, mentre la sua lingua si strusciava e avviluppava febbrile alla mia... Mi ha lasciato senza fiato, mentre sentivo il suo, caldo e umido, scivolarmi sul palato. È stata un'esperienza tanto bella e stravolgente quanto la scopata appena fatta.



"La prossima volta però ci organizziamo meglio..." Mi sussurra mentre fa scendere la mano e mi tasta i coglioni da sopra la tuta.
“...Figlio mio hai due palle grosse e piene di sborra e il cazzo che spara come l’idrante dei pompieri... Non voglio dover ripulire le chiazze sul pavimento ogni volta che scoperemo!”
E ride di gusto.



CONTINUA

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Categorie: Incesti