Mi chiamo Laura, ho 42 anni ma ne dimostro dieci in meno, merito della palestra e della vita rilassata che faccio. Lavoro part time, spa, massaggi e una bella casa con piscina dove passo la maggior parte del tempo in estate a leggere e prendere il sole.


La mia vita si potrebbe definire ideale se non fosse per un po’ di monotonia che ogni tanto si traduce in noia.


A casa nostra c’è una recinzione con la siepe e a volte mi capita di prendere il sole senza reggiseno nelle ore in cui non è molto forte.


Una mattina, mentre ero sdraiata con le mie belle tette al vento ad ascoltare musica,  la mia attenzione fu richiamata da qualcosa che stava avvenendo dietro la rete in un luogo dove la siepe sembrava meno fitta. Qualcuno, nascosto tra le foglie, si stava chiaramente masturbando mentre mi guardava. Non riuscivo a riconoscerlo, ma vedevo bene la mano che impugnava il pene muoversi in modo forsennato.


Feci finta di non guardarlo anche aiutata dagli occhiali da sole, ma con la coda dell’occhio non perdevo un solo movimento. Presi la crema da sole e iniziai a spalmarla sul seno, insistendo sui capezzoli che intanto erano diventati duri come il marmo. La sega finì e l'uomo sparì dietro la rete. Sentii il bisogno di alzarmi e andare a vedere il punto dove quell’uomo si era toccato per me. Guardai in terra e non mi fu difficile trovare la sua sborra. La toccai col piede e poi me ne tornai sul lettino a leggere la musica.



Il giorno dopo attesi che mio marito andasse via e ripresi posizione sul lettino. non passò molto tempo che il mio ammiratore si posizionò nello stesso punto e iniziò il suo lavoretto.


Questa volta decisi di essere molto più provocante e iniziai a spalmare la crema sull’interno coscia toccandomi in mezzo alle gambe con tutte e due le mani. Mi uscì anche un gemito mentre il tipo continuava a menarselo.



Mi alzai e andai verso di lui, che era così preso dalla sega che non se ne era accorto.


Riconobbi il figlio venticinquenne dei nostri vicini che mi osservava col cazzo in mano e l’aria spaventata. 


Lo guardavo e guardavo il suo cazzo compiaciuta. tirai su i miei seni con orgoglio e gli dissi:


-ti piace?-
-da morire- rispose
Mi avvicinai alla rete a mi accovacciai all’altezza del suo cazzo durissimo, poi glieli porsi:



-Annaffiale- ordinai


Non se lo fece ripetere e venne inondandomi le tette. Le avvicinai alla bocca cercando di leccare tutto e lui rimase lì inebetito finché gli dissi:


-Ora sparisci! -
E lui obbedì.



Il giorno seguente preparai con cura la sdraio con l’asciugamano dimodoché il mio segaiolo non potesse sospettare niente ma, invece di stendermi a prendere il sole lo sorpresi da dietro sulla recinzione.



-Marco, ma cosa fai?- Gli dissi con tono simpatico non appena fui a pochi metri da lui.
Si girò, era tutto rosso.



Dai, vieni dentro a bere una bibita così parliamo un po’- proseguii con tono rassicurante.


Il ragazzo prese coraggio e mi seguì non senza mantenere un po’ di soggezione. Quando fummo dentro lo feci sedere vicino a me sul lettino e iniziai a provocarlo:



Come mai un bel ragazzo come te, con questo bel fisico si mette a spiare una vecchia e a farsi le seghe invece di andare in giro a scopare?-
lei mi piace molto- si limitò a rispondere imbarazzato


-Anche tu mi piaci Marco, avresti potuto scoparmi se avessi voluto...-



-Ma lei conosce mia madre, e poi è sposata, credevo che…. -
-Certo, sono sposata ma non sono una santa, sai?-
Aveva il cazzo duro e per un attimo pensai di farmelo subito lì, solo la che mi eccitava di più tenerlo sulla corda, così decisi di giocare un po’ con lui.



-Pensi che io sia una troia?-
-Ma no, certo che no- e mise timidamente una mano sulla mia gamba 
-Fermo!- gli intimai con uno schiaffetto
-Se vuoi fatti una sega, ma prima spalmami la crema per bene-
Obbedì e iniziò a splamare la crema su tutto il corpo. All’altezza dell’interno cosce provava a sconfinare sulla fica ma puntualmente veniva ripreso. Quando ebbe finito iniziò a menarsi il cazzo.



-Cosa fai?-
-Quello che mi ha detto lei-
-Ma no, non adesso… adesso mi devi massaggiare i piedi, mi raccomando impagnati-
Si spostò e iniziò il massaggio.



-Ma guarda un po’ mi hai fatto venire una voglia di scopare… mannaggia a te!-
continuavo a provocarlo


-Ma a quest’ora dove lo trovo uno che mi scopa per bene?-
-Ci sono io, si propose-
-Tu? Ma se sai farti solo le seghe! Se fossi stato un uomo vero, di quelli che servono a me non avresti fatto tanti preamboli, mi avresti presa e scopata. Invece tu non sei un uomo, ma uno schiavetto, da oggi il mio schiavetto personale, ti va?-
Annuì in modo sottomesso.


-Bene, allora perché non mi lecchi un po’ la fica che ho tanta voglia?-
Nel dire così slacciai entrambi i lembi dello slip lasciando alla sua vista l'oggetto dei suoi desideri.


Gli occhi gli si illuminarono.


-Lecca!-
Si abbassò e iniziò a leccare avidamente. Non era esperto, ma la sua brama di leccarla mi faceva eccitare al punto che ebbi ugualmente un orgasmo.


-Bravo, ho goduto, ora vieni qui che ti faccio venire-
Si avvicinò al mio viso con il cazzo in tiro. Lo presi segandolo un po’ poi glielo leccai con maestria e iniziai un pompino. Sentii che stava per venire così mi fermai e lo presi in mezzo alle mie tette giganti continuando una spagnola che non avrebbe mai immaginato neanche nei suoi sogni più nascosti. Alla fine venne emettendo un gemito di soddisfazione e schizzando gran parte sul mio viso e sulle mie tette.


Lo ripulii per bene e cercai di portare alla bocca quanto potevo della sua sborra e mi tuffai in piscina a fare una bella nuotata.



Quando uscii dall’acqua era ancora lì seduto sulla sdraio. Mi corse incontro per avvolgermi con l’asciugamano.


-Bravo Marco, sei proprio uno schiavetto di talento. Potrei farti assumere da mio marito per curare la piscina e me…-
-Magari...-
-Te la senti? Guarda che io sono impegnativa…-
-Non chiedo di meglio-
-Vedremo…intanto torna domani e portati un amico.-
-Un amico?Perché?-
-Te l’ho detto mi hai fatto venire voglia di scopare con un toro. Devi trovarmi un uomo vero che mi sbatta con violenza.-
-Posso farlo io, mi dia una possibilità-
-Ma quale possibilità, non vedi che mi dai ancora del lei? Trovami un bel manzo che mi scopi come si deve. Tu mi supporterai e godrai come hai goduto oggi.-
-Ma…-
-Sono una troia? Forse! Hai qualche problema segaiolo?
-Nno- rispose abbassando la testa-
-Bene allora a domani. e non mi deludere. Ora sparisci che tra un po’ torna mio marito…-
Mentre se ne andava lo chiamai di nuovo.


-Marco vieni qui, aspetta.- Venne subito
-Abbracciami un po’, ho bisogno di coccole-.


Mi abbracciò con amore. Lo baciai con la lingua. Dopo il modo in cui lo avevo trattato tutto questo lo colse di sorpresa e gli venne un’erezione che probabilmente non aveva mai avuto prima.


-Andiamo dentro- gli porsi la mano.
-All’improvviso mi prese in braccio, coi suoi bicipiti tesi. Il suo odore mi eccitava da morire.


-Allora signora Rossini, dov’è la tua camera da letto? Voglio sbatterti lì-
Gli indicai la strada e appena arrivati mu buttò sopra al letto e si sdraiò.


-Ora prendilo in bocca Laura-
Sentire il mio nome pronunciato in quel modo mi faceva bagnare. Salii sul letto a quattro zampe e Iniziai il lavoro con la bocca di lato a  lui così che con la mano libera mi potesse toccare la fica.


-Volevi sapere perché mi faccio le seghe con te invece di scopare le ragazze della mia età? Perché ti amo da sempre e da sempre sogno di essere il tuo amante.-
Queste parole mi eccitarono da morire. Salii sopra a lui e con cura presi in mano il su cazzo bellissimo, me lo infilai dentro e iniziai a muovermi piano. Mi abbassai e iniziai un lungo bacio che continuò finché ebbi un orgasmo intenso bello.



Continuammo finché lui non stava per venire, poi mi disse:


-Ora sentirai il mio seme dentro di te -
-No! -  risposi spaventata.
-Zitta -  disse tappandomi la bocca con la mano. Poco dopo sentii un calore forte nella fica e fu la sensazione più bella di sempre.


Ci baciammo a lungo, poi si rivestì.



-Allora, hai ancora bisogno che ti porti un uomo?- disse sarcastico
-Stronzo - Risposi ridendo.
-Ti amo.-
Mi baciò in modo appassionato e andò via.



Mi addormentai pensai a lui, a questo gioco divertente, poi eccitante e poi travolgente.


Ero confusa. Era sesso o amore? Forse tutte e due le cose. 


Quando mio marito rientrò mi trovò tutta nuda sul letto completamente sfatto.


- Tutto bene?- disse
Sì, stamattina non ho neanche rifatto il letto e poi non stavo tanto bene e sono tornata a dormire.


- Tutta nuda?-


- Si, con questo caldo...-


- Ho capito. Dai un po’ d’aria alla camera che c’è un odore forte di chiuso.-



Odore di sesso, pensavo tra me e me. Prima di alzarmi chiusi di nuovo gli occhi e respirai forte pensando alla meravigliosa estate che mi aspettava…


 

Visualizzazioni: 3 618 Aggiunto: 2 anni fa Utente: