Mi eri diplomato al liceo scientifico ma se non vai all'università dopo non hai in mano nulla per cui mi iscrissi ad un corso di fotografo che era la mia passione, cosa che mi portò a diventare un fotografo affermato, avevo 21 anni, ero biondo magro capelli lunghi fino alle spalle un viso dai tratti delicati, cominciai la mia carriera con foto di matrimoni cresime e comunioni, tutte cose poco soddisfacenti ma dovevo tirare avanti poi un giorno venni chiamato da una casa editrice, quando arrivai capii che era una casa che faceva giornaletti porno erotici, dovevo fotografare delle modelle per il loro bouquet, ragazze bellissime, affascinanti io le mettevo nelle pose che volevo e fotografavo, alcune mi facevano delle avances ma io sul lavoro ero molto professionale.
Un giorno, ricordo un pomeriggio di Luglio faceva un caldo soffocante e in più le luci per le foto scaldavano ancora di più io mi ero ptreparato un litro di acqua con dentro un pò di menta ad un tratto arrivò una signorina dai capelli neri lunghi uno sguardo da pantera indossava solo una microgonna nera ed una camicetta rosa che per causa del caldo si era appiccicata al corpo e quindi vedevo tutta la forma del seno, un seno favoloso una quarta misura le feci fare alcune foto molte di queste completamente nuda lei mi fissava con quegli occhioni neri profondi sembrava volesse mangiarmi, ci fermammo un attimo per bere lei si mise vicinissima a me, facemmo una mezz'ora di pausa poi mi alzai e le dissi che si ricominciava, lei scattò in piedi e mi si buttò addosso mi abbracciò strettissimo e mi diede un bacio, un bacio quasi violento come se volesse impossessarmi di me mi mise anche la lingua in bocca, mentre mi stava baciando mi slacciò la cintura mi tolse il pantalone e mi spinse su una specie di letto, mi buttò sopra di quresto mettendomi supino lei mi fù subito addosso una volta sopra di me mi tolse lalmutandina e ........era una trans con un cazzo lungo e largo, si prese le mie gambe e le mise dietro la sua schiena puntò il suo cazzo al mio culo e spinse spinse fin quando la cappella riuscì ad entrare dentro di me, si fermò un attimo e scese a baciarmi ancora poi spinse ed un'altro pò entrò in me poi diede l'ultima spinta e mi fù dentro tutta, mi sembrò che mi avesse aperto in due per non farmi gridare mi aveva stretto intorno alla bocca un foulard poi cominciò la cavalcata lei l'amazzone ed io la sua cavallina, iniziò presto con una bella andatura
"Dai frà poco godrai come non avrai mai fatto, mi chiederai di scoparti e scoparti,
godrai e sborrerai ancora prima che io ti riempia le budella, ti piacerà talmente tanto che dopo sarai tu a cercarmi, ma guai a te se ti farai scopare da qualcun'altra, ti aprirei in due sul serio"
Il ritmo aumentò sempre di più e cominciai a gemere sommessamente, avevo io foulard sulla bocca per cui riuscivo a non farmi sentire ma lei poco dopo mi levò il foulard e allora
"Ohhhhhh siii siii che bello mmmmmmm"
"Sono contento che ti piaccia esserev scopato ti ridurrò come una troia, mi cercherai e mi chiederai di scoparti sarò la tua droga"
"Ohhh sii siii scopami scopami siiiii"
"Sono la tua dea dimmelo"
"Sei la mia dea ma scopami scopami che bellooooooo"
"Dai guarda che bell'uccellone ti è venuto sborra pure su di me troietta"
"Ahhhh siiii siiiii sborrooooooo"
"Subito dopo sborrò anche lei dentro di me, le mie interiora si riempirono di un'oceano di sborra calda e densa e buona, si buona perchè lei volle che le pulissi i cazzo.
Ci rimettemmo a posto dopo aver fatto una doccia fresca
"Hai finito per oggi?"
"Si ma come ti chiami?"
"Chiamami Elvira"
"Io sono Ivano"
Elvira mi prese per mano e mi fece salire sulla sua auto, mi portò a casa sua e da allora vivo ancora con lei ma nel tempo mi ha effeminato, ora il mio corpo è bello flessuoso, mi mancano solo i seni ma alla bisogna lei ha comprato un corpetto.
«Bel racconto e molto eccitante , mi farei scopare anche io da una trans cosi e poi diventare la sua troietta personale.»
«buono ti fa arrappare, 36811 leggerò sempre ciao continua cosi»
«Cervo Reale scusami per la punteggiatura a volte faccio dei czsini pazzeschi»
«anche a me è venuta sete di acqua e menta a leggere questo racconto affannoso nel ritmo per la punteggiatura rara e maldestra. Occorre un'altra precisazione, i trans avranno qalcosa in più di inaspettato, è vero, ma gli articoli indeterminativi maschili non reggono l'apostrofo, per piccolo o grande che sia. Pessimo esempio di racconto, come tanti tanti altri (troppi), ma non è certo solo prorogativa di questo bel sito. Ad majora»
«AAA come vorrei che quesfa storia capitasse a me mmm»