I casi della vita
Ylenia
I casi della vita a volte ti piombano addosso all’improvviso…Voglio raccontarvi un emozionante situazione, alla quale non avrei mai creduto dar seguito…
Come al solito di corsa, un giorno come un altro, il lavoro, mille cose da sbrigare. Appena sveglia voglio solo caffè e sigaretta ma, sorpresa, il caffe è finito e la spesa ancora da fare.
Doccia al volo, m’infilo il primo vestitino che mi capita sotto mano, le Converse e corro al supermercato.
Ethan
Mi sveglio presto anche se non lavoro oggi. Questa casa mi sta stretta. Esco per godere di una parvenza di fresco, almeno la mattina. Salgo in auto, non ho meta ma tanti pensieri. È giornata di compere oggi. Lo so già che presto mi chiamerà perché manca questo o quello. Non ho voglia di sentirla perciò l’anticipo e mi dirigo al supermarket…
Svogliatamente navigo per le corsie e…la vedo! Accucciata a leggere una scatola di cereali, nel suo cestino solo caffè. Le gambe scoperte ma serrate. Le forme evidenti in quella posa composta.
Spalle nude, fa caldo. I capelli raccolti evidenziano la linea del collo…molto sensuale. Scarpe slacciate, in modo disordinato. Con noncuranza la sorpasso per vederla di fronte e, col volto rivolto ad uno scaffale, noto la scollatura e lo splendido viso. I capelli spettinati le coprono un occhio.
Mi accorgo che la sto fissando. Ho una scatola in mano ma sono voltato verso di lei. Non riesco a toglierle gli occhi di dosso. Decido di andarmene ma lei alza lo sguardo e mi pianta il suo sguardo addosso. Non è infastidita, di certo lo sa che la stavo spogliando con gli occhi, ma anzi, sembra compiaciuta!
Ylenia
Mi sento il suo sguardo addosso, mi volto e lo vedo lì in piedi davanti allo scaffale, mi scosto la ciocca che mi copre in parte gli occhi e incrocio il suo sguardo. Mi sembra imbarazzato, ma scelgo ugualmente di rivolgergli la parola perché ha un non so chè…alto circa 1.80, barba biondiccia e testa completamente liscia, intrigante…uno sguardo al suo corpo e nemmeno quello è male, nessun eccesso ma il fisico di un uomo tra i 40 e 45, in forma.
Ethan
Sto per andarmene quando lei mi chiede: scusami, ho un crampo, sai la posizione (civettuola), mi aiuteresti ad alzarmi?
Ylenia
Gentile mi risponde e dio mio quando sento la sua voce mi viene un brivido dentro, mi piace molto e mi intriga.
Ethan
Le tendo la mano e con l’altra l’accompagno nel movimento sfiorando la schiena. Alzatasi, sente un dolore alla coscia e sorreggendosi a me, alza un piede e si massaggia. Sento il suo profumo, la sua testa all’altezza del mio torace. Inspiro e mi nutro.
La provoco con una goffa battuta…”Non credevo di arrivare a toccarti così presto…”
Quando riabbassa il piede, e si sistema il vestito, d’istinto le aggiusto una ciocca…”cazzo, sto facendo??”
Mi sta guardando mentre completo il mio gesto, “cazzo che occhi ha”! Mi trema la mano ma il suo sguardo mi chiede di continuare. Continuo, le sfioro l’orecchio e le passo le dita sul collo, protendendomi verso di lei. Le lancio un occhiata alle labbra, lei le schiude per un istante…la bacio. Un bacio veloce, che non le da il tempo di reagire…
mi scosto…
la guardo…
mi aspetto un ceffone ma…
…sorride e se ne va, con la faccia da stronza e un sorrisetto malizioso che me la farebbe sbattere su quello scaffale per limonarla duro incurante delle conseguenze. Resto un momento a guardarla andar via per poi ultimare il mio giro.
Esco dal supermercato, senza aver comprato nulla e con stupore la vedo lì, appoggiata con la schiena ad una colonna del parcheggio che si fuma una sigaretta! Non ci credo, che mi stia aspettando? Provo a mascherare il sorrisetto che sento nascere e mi avvicino, l’auto parcheggiata da quelle parti…”ci rincontriamo!?!” le dico e lei, nello sfumare quell’ultimo tiro di sigaretta, mi risponde con una domanda “lo vuoi un caffè?”
Dove cazzo mi sto cacciando? La testa fa mille viaggi al secondo, uno sguardo rapido al cellulare, ci sono notifiche non lette ed è tardi ma rispondo di si! È più forte di me e ci avviamo. Lei abita qui vicino e lascio l’auto nel parcheggio; mi fa strada. Arrivati al portone del suo palazzo lei sale e io, dietro, la guardo: come
si muove salendo, mi sento avvampare, quei tre piani di scale sembrano interminabili…ma eccola tirar fuori le chiavi e la sola cosa che mi va in loop nel cervello è “ci siamo! Che cazzo sto facendo?!”
Entrando do un rapido sguardo alla casa ed eccoli i mille pensieri al secondo riaffiorare nella testa.
Ylenia
Vieni accomodati… il tempo che la macchinetta sia pronta e prendiamo il caffè. Dimmi fai sempre così con tutte? Una gentilezza per un bacio?
Ethan
Mi sorride e mi spiazza, non attende una risposta e va a prendere il caffè, torna e si viene a sedere sulle mie gambe! Non ci penso su un istante e le faccio posto per accoglierla proprio dove la volevo dal momento che l’ho vista. La sua bocca sulla tazzina, bagnata dal caffe, la lecca e si morde le labbra. Il mio lo butto giù alla goccia manco fosse uno shot di rum, ho caldo, poso la tazzina sul tavolo e le mie mani sui suoi fianchi per sorreggerla. Inizio ad accarezzarla leggermente, lei mi si spinge, mi monta a cavalcioni e mi osserva per un attimo soltanto, fiondandosi letteralmente sulla mia bocca e strappandomi il fiato.
Ricambio immediatamente, attirandola ancora di più a me, sento il suo seno sotto quel sottile e leggero vestitino, caldo sodo…e quei capezzoli turgidi che mi strusciano addosso. Le mie mani che ora, meno dolci, la palpano, stingendo e pizzicando tra le nocche quel capezzolo grande e chiaro che non chiede altro se non essere leccato, mordicchiato. Non posso aspettare, lo succhio come un lupo affamato e, mentre la mia bocca è piacevolmente occupata, le mie mani la scrutano.
Di scatto mi alzo, con lei aggrappata, le sue calde cosce mi stringono in vita, con le braccia al mio collo e il seno libero, fuori dal vestito, mi si stringe addosso e nel sentirla cosi la bacio ancora. La saliva continua a mischiarsi con la sua, in un turbinio di sapore ed eccitazione. La mia mano sulla sua coscia e sorreggerla e a godere della sua carne calda, pulsante…La sento vibrare sotto il mio tocco e la voglio. La voglio più di quanto abbia mai voluto nessuna, questa fata appena incontrata. È assurdo quanto stia accadendo, mi salgono mille castelli e allento la presa…lei se ne accorge e porta una mano sul tavolo, l’altra stretta al mio collo.
La siedo afferrandola per le cosce la tiro verso di me. Mi ci spingo e struscio sopra e….cazzo se è calda! La sento, ho ancora i pantaloni addosso anche se per poco, le sue mani mentre mi toccano salgono a slacciarmi la cintura, la sua lingua che scorre sul mio collo e anche se ho sempre disprezzato piercing e tatuaggi lei… mi sta facendo crepare con quella pallina in acciaio sulla lingua! Come mi lecca, premendo con le sue labbra bagnate e polpose sulla mia pelle, tremo.. non resisto, le stringo di più le cosce e per un instante temo di farle male. Le sollevo e lei scorre indietro con la schiena. I suoi gomiti sul tavolo la sostengono. Mi guarda con quegli occhi penetranti e mi vuole quanto la voglio io. Le sue mani sfiorano i seni, mi afferra un lembo di maglia e tirandomi a se mi sussurra ..”fammi morire”!
Nemmeno so come mi sono levato le mutande, ma posso affermare che come appoggio la cappella su quelle labbra gonfie, mi sembra di sentirla scoppiare! Mi devo calmare, ma cazzo mi cola sopra e lei me lo afferra proprio alla base, accarezzandolo, me lo fa scivolare dentro. È bollente! Scorro con una mano sotto la sua coscia, l’altra dietro al collo e succhio le sue labbra, lecco il suo collo, i colpi aumentano e lei si muove sotto di me…trema…vibro e la sento tutta. Allenta con le cosce lasciandosi scivolare giù da quel tavolo, mi abbraccia, mi bacia ancora e me la godo…mi prende un polso e se lo porta in vita mentre si gira dandomi la schiena.
Fa cadere in terra il suo vestitino oramai sgualcito, le mutandine ancora su e scostate da un lato. Mi fa impazzire vederla cosi e non perdo tempo! Dal bacino scivolo sul suo clitoride gonfio…la masturbo e con l’altra mano mi afferro il cazzo per penetrarla ancora. Lei da stronza mi blocca la mano e mi dice: “lascialo, trova da solo la strada”
Sorride e si muove contro di me facendomi crepare mentre scorro in mezzo ai suoi glutei e aveva ragione! Scivolo dentro di lei e mi perdo sulla sua pelle bianca come il latte, quel tatuaggio che le prende 1/3 di schiena improvvisamente mi sembra la cosa più eccitante al mondo!
Avverto le sue cosce tremare, rigate e colanti dei suoi umori. La sento godere più e più volte, in orgasmi che mi schizzano addosso! Sono inondato letteralmente del suo piacere, non resisto più…i colpi sono più profondi, forti, bestiali…voglio scoparla nell’anima e godo! Cazzo se godo ..dentro di lei … la paura che finisca tutto è tremenda ma durata poco o niente, quella mattina, ho guadagnato tempo… e trovato più di un amica…i casi della vita!
Racconto di Ylenia 122 e Ethan . Ascoltalo qui
I casi della vita
Ylenia
I casi della vita a volte ti piombano addosso all’improvviso…Voglio raccontarvi un emozionante situazione, alla quale non avrei mai creduto dar seguito…
Come al solito di corsa, un giorno come un altro, il lavoro, mille cose da sbrigare. Appena sveglia voglio solo caffè e sigaretta ma, sorpresa, il caffe è finito e la spesa ancora da fare.
Doccia al volo, m’infilo il primo vestitino che mi capita sotto mano, le Converse e corro al supermercato.
Ethan
Mi sveglio presto anche se non lavoro oggi. Questa casa mi sta stretta. Esco per godere di una parvenza di fresco, almeno la mattina. Salgo in auto, non ho meta ma tanti pensieri. È giornata di compere oggi. Lo so già che presto mi chiamerà perché manca questo o quello. Non ho voglia di sentirla perciò l’anticipo e mi dirigo al supermarket…
Svogliatamente navigo per le corsie e…la vedo! Accucciata a leggere una scatola di cereali, nel suo cestino solo caffè. Le gambe scoperte ma serrate. Le forme evidenti in quella posa composta.
Spalle nude, fa caldo. I capelli raccolti evidenziano la linea del collo…molto sensuale. Scarpe slacciate, in modo disordinato. Con noncuranza la sorpasso per vederla di fronte e, col volto rivolto ad uno scaffale, noto la scollatura e lo splendido viso. I capelli spettinati le coprono un occhio.
Mi accorgo che la sto fissando. Ho una scatola in mano ma sono voltato verso di lei. Non riesco a toglierle gli occhi di dosso. Decido di andarmene ma lei alza lo sguardo e mi pianta il suo sguardo addosso. Non è infastidita, di certo lo sa che la stavo spogliando con gli occhi, ma anzi, sembra compiaciuta!
Ylenia
Mi sento il suo sguardo addosso, mi volto e lo vedo lì in piedi davanti allo scaffale, mi scosto la ciocca che mi copre in parte gli occhi e incrocio il suo sguardo. Mi sembra imbarazzato, ma scelgo ugualmente di rivolgergli la parola perché ha un non so chè…alto circa 1.80, barba biondiccia e testa completamente liscia, intrigante…uno sguardo al suo corpo e nemmeno quello è male, nessun eccesso ma il fisico di un uomo tra i 40 e 45, in forma.
Ethan
Sto per andarmene quando lei mi chiede: scusami, ho un crampo, sai la posizione (civettuola), mi aiuteresti ad alzarmi?
Ylenia
Gentile mi risponde e dio mio quando sento la sua voce mi viene un brivido dentro, mi piace molto e mi intriga.
Ethan
Le tendo la mano e con l’altra l’accompagno nel movimento sfiorando la schiena. Alzatasi, sente un dolore alla coscia e sorreggendosi a me, alza un piede e si massaggia. Sento il suo profumo, la sua testa all’altezza del mio torace. Inspiro e mi nutro.
La provoco con una goffa battuta…”Non credevo di arrivare a toccarti così presto…”
Quando riabbassa il piede, e si sistema il vestito, d’istinto le aggiusto una ciocca…”cazzo, sto facendo??”
Mi sta guardando mentre completo il mio gesto, “cazzo che occhi ha”! Mi trema la mano ma il suo sguardo mi chiede di continuare. Continuo, le sfioro l’orecchio e le passo le dita sul collo, protendendomi verso di lei. Le lancio un occhiata alle labbra, lei le schiude per un istante…la bacio. Un bacio veloce, che non le da il tempo di reagire…
mi scosto…
la guardo…
mi aspetto un ceffone ma…
…sorride e se ne va, con la faccia da stronza e un sorrisetto malizioso che me la farebbe sbattere su quello scaffale per limonarla duro incurante delle conseguenze. Resto un momento a guardarla andar via per poi ultimare il mio giro.
Esco dal supermercato, senza aver comprato nulla e con stupore la vedo lì, appoggiata con la schiena ad una colonna del parcheggio che si fuma una sigaretta! Non ci credo, che mi stia aspettando? Provo a mascherare il sorrisetto che sento nascere e mi avvicino, l’auto parcheggiata da quelle parti…”ci rincontriamo!?!” le dico e lei, nello sfumare quell’ultimo tiro di sigaretta, mi risponde con una domanda “lo vuoi un caffè?”
Dove cazzo mi sto cacciando? La testa fa mille viaggi al secondo, uno sguardo rapido al cellulare, ci sono notifiche non lette ed è tardi ma rispondo di si! È più forte di me e ci avviamo. Lei abita qui vicino e lascio l’auto nel parcheggio; mi fa strada. Arrivati al portone del suo palazzo lei sale e io, dietro, la guardo: come
si muove salendo, mi sento avvampare, quei tre piani di scale sembrano interminabili…ma eccola tirar fuori le chiavi e la sola cosa che mi va in loop nel cervello è “ci siamo! Che cazzo sto facendo?!”
Entrando do un rapido sguardo alla casa ed eccoli i mille pensieri al secondo riaffiorare nella testa.
Ylenia
Vieni accomodati… il tempo che la macchinetta sia pronta e prendiamo il caffè. Dimmi fai sempre così con tutte? Una gentilezza per un bacio?
Ethan
Mi sorride e mi spiazza, non attende una risposta e va a prendere il caffè, torna e si viene a sedere sulle mie gambe! Non ci penso su un istante e le faccio posto per accoglierla proprio dove la volevo dal momento che l’ho vista. La sua bocca sulla tazzina, bagnata dal caffe, la lecca e si morde le labbra. Il mio lo butto giù alla goccia manco fosse uno shot di rum, ho caldo, poso la tazzina sul tavolo e le mie mani sui suoi fianchi per sorreggerla. Inizio ad accarezzarla leggermente, lei mi si spinge, mi monta a cavalcioni e mi osserva per un attimo soltanto, fiondandosi letteralmente sulla mia bocca e strappandomi il fiato.
Ricambio immediatamente, attirandola ancora di più a me, sento il suo seno sotto quel sottile e leggero vestitino, caldo sodo…e quei capezzoli turgidi che mi strusciano addosso. Le mie mani che ora, meno dolci, la palpano, stingendo e pizzicando tra le nocche quel capezzolo grande e chiaro che non chiede altro se non essere leccato, mordicchiato. Non posso aspettare, lo succhio come un lupo affamato e, mentre la mia bocca è piacevolmente occupata, le mie mani la scrutano.
Di scatto mi alzo, con lei aggrappata, le sue calde cosce mi stringono in vita, con le braccia al mio collo e il seno libero, fuori dal vestito, mi si stringe addosso e nel sentirla cosi la bacio ancora. La saliva continua a mischiarsi con la sua, in un turbinio di sapore ed eccitazione. La mia mano sulla sua coscia e sorreggerla e a godere della sua carne calda, pulsante…La sento vibrare sotto il mio tocco e la voglio. La voglio più di quanto abbia mai voluto nessuna, questa fata appena incontrata. È assurdo quanto stia accadendo, mi salgono mille castelli e allento la presa…lei se ne accorge e porta una mano sul tavolo, l’altra stretta al mio collo.
La siedo afferrandola per le cosce la tiro verso di me. Mi ci spingo e struscio sopra e….cazzo se è calda! La sento, ho ancora i pantaloni addosso anche se per poco, le sue mani mentre mi toccano salgono a slacciarmi la cintura, la sua lingua che scorre sul mio collo e anche se ho sempre disprezzato piercing e tatuaggi lei… mi sta facendo crepare con quella pallina in acciaio sulla lingua! Come mi lecca, premendo con le sue labbra bagnate e polpose sulla mia pelle, tremo.. non resisto, le stringo di più le cosce e per un instante temo di farle male. Le sollevo e lei scorre indietro con la schiena. I suoi gomiti sul tavolo la sostengono. Mi guarda con quegli occhi penetranti e mi vuole quanto la voglio io. Le sue mani sfiorano i seni, mi afferra un lembo di maglia e tirandomi a se mi sussurra ..”fammi morire”!
Nemmeno so come mi sono levato le mutande, ma posso affermare che come appoggio la cappella su quelle labbra gonfie, mi sembra di sentirla scoppiare! Mi devo calmare, ma cazzo mi cola sopra e lei me lo afferra proprio alla base, accarezzandolo, me lo fa scivolare dentro. È bollente! Scorro con una mano sotto la sua coscia, l’altra dietro al collo e succhio le sue labbra, lecco il suo collo, i colpi aumentano e lei si muove sotto di me…trema…vibro e la sento tutta. Allenta con le cosce lasciandosi scivolare giù da quel tavolo, mi abbraccia, mi bacia ancora e me la godo…mi prende un polso e se lo porta in vita mentre si gira dandomi la schiena.
Fa cadere in terra il suo vestitino oramai sgualcito, le mutandine ancora su e scostate da un lato. Mi fa impazzire vederla cosi e non perdo tempo! Dal bacino scivolo sul suo clitoride gonfio…la masturbo e con l’altra mano mi afferro il cazzo per penetrarla ancora. Lei da stronza mi blocca la mano e mi dice: “lascialo, trova da solo la strada”
Sorride e si muove contro di me facendomi crepare mentre scorro in mezzo ai suoi glutei e aveva ragione! Scivolo dentro di lei e mi perdo sulla sua pelle bianca come il latte, quel tatuaggio che le prende 1/3 di schiena improvvisamente mi sembra la cosa più eccitante al mondo!
Avverto le sue cosce tremare, rigate e colanti dei suoi umori. La sento godere più e più volte, in orgasmi che mi schizzano addosso! Sono inondato letteralmente del suo piacere, non resisto più…i colpi sono più profondi, forti, bestiali…voglio scoparla nell’anima e godo! Cazzo se godo ..dentro di lei … la paura che finisca tutto è tremenda ma durata poco o niente, quella mattina, ho guadagnato tempo… e trovato più di un amica…i casi della vita
ascoltalo qui https://vimeo.com/695355954 raccontato dalla mia voce