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La settimana passò tranquilla Erica era molto impegnata con il lavoro e le palle di Luca avevano avuto modo di riprendersi completamente. Luca e Erica erano stati invitati a una cena poco fuori città da Luisa una collega di lei.
Arrivarono a casa di Luisa intorno alle 20.00 ma ad aprire la porta fu Karin la figlia di lei.
"Ciao Luca quanto tempo come stai" disse lei.
Karin e Luca si conoscevano perché avevano frequentato lo stesso liceo ma ora avevano scelto università diverse.
"Ciao Karin tutto bene grazie e tu?"
"Non posso lamentarmi dai anche se ultimamente non faccio altro che studiare"
"A chi lo dici "
Entrano in soggiorno salutarono Luisa e si sedettero a tavola.
La cena andò bene Luca continuava a guardare Karin lei era una bella ragazza bionda con occhi azzurri un bel fisico e una seconda di seno.
Alla TV stavano trasmettendo un film e nei rari momenti di pausa dalla conversazione ci fu una scena molto imbarazzante.. almeno per Luca..
Infatti nel film una donna che stava per essere catturata dal cattivo della situazione si era liberata con un bel calcio nelle palle..
"Ahahah guardate faceva tanto il duro e con un calcetto ora è bello che finito" disse Luisa sorridendo " be' tutti i maschietti sono vulnerabili in certi posti no Luca ? " Continuò lei
Luca arrosi un po' e guardò Erica che si era estraneata volontariamente dal discorso.
"Ma va quello è un film esagerano sempre" rispose il ragazzo accennando un piccolo sorriso.
A un certo punto Karin si alzò dal tavolo salutò tutti doveva andare da una sua amica che abitava poco distante. Luca era ovviamente dispiaciuto ma non lo diede a vedere. Fu costretto a sorbirsi 2 ore di lamentele fra le due donne su come fosse pesante il proprio lavoro.
Alle 23 e 30 si salutarono e Luca e Erica si avviarono verso la macchina e lei iniziò a stuzzicarlo.
"Quindi i maschietti esagerano quando vengono colpiti nelle palline ahahahahahhaha"
"Be mi sembra che le mie palle sanno resistere piuttosto bene giusto?"
"Be' non saprei riuscirebbero a resistere a un altra bella batosta come quella del altra sera?"
"Certo quando vuoi"
"Perfetto che ne dici di adesso?"
"Dove qua passa gente"
"Non ti preoccupare conosco una stradina di campagna a 2 minuti di macchina sali e inizia a spogliarti e vedrai che saremo lì presto"
Luca preso dall'euforia sali subito in macchina e si spogliò tutto in meno di 30 secondi.
Arrivarono in questa stradina sterrata poco illuminata appena fuori dal centro del paesino in lontananza si vedeva solo una casa ma erano in una piazzola e avrebbero fatto presto a nascondersi nel caso avessero sentito arrivare una macchina.
"Scendi metti le mani sul cofano e allarga le gambe"
"Si padrona"
"Bravo schiavetto hai imparato come si risponde"
Luca divaricò le gambe e pensava a una serie di calci crescenti come l'ultima volta ma non fu proprio così. Erica iniziò subito con un calcio potente che spezzò subito il fiato al ragazzo che portò una mano alle palle per proteggerle.
"Dai Luca sono più resistenti di così"
"Scusa non me lo aspettavo subito così forte"
"Abbiamo appena iniziato questo non è niente "
Appena finita la frase partirono altri 3 calci forti come il primo Erica sentiva i lamenti di Luca in preda al dolore e si eccitava sempre di più a ogni calcio.
I successivi calci furono una serie interminabile Erica colpiva con forza e molta precisione. Luca era ormai piegato in due sulla macchina ma grazie a quel supporto Erica poteva continuare a colpire. I gemiti di Luca si trasformarono in urletti di dolore lui cercava di state zitto ma il dolore aveva la meglio su di lui.
"Zitto porco o vuoi che ci sentano?"
"Sssscussa padrona ti prego basta calci così me le rompi"
"E va bene ma devi migliorare la tua resistenza o vuoi che pensi che siano fatte di vetro? Girati adesso"
Erica si tolse l'elastico per capelli che portava e lo mise intorno alle ormai gonfie palle del ragazzo facendoci più giri possibile per tenerle belle strette.
In tutto questo il cazzo di Luca era diventato di marmo.
"Ma guarda che bel bersaglio sembra proprio un punching ball .. ora colpirò le tue palle con dei pugni molto veloci non provare a ripararti con le mani o a spostarti se no te le strizzo fino a farne una frittata"
Erica iniziò con la sua serie a ogni colpo si eccitava sempre di più mentre Luca mordeva la maglia per non urlare dal dolore. L'impatto del pugno con le palle legate era diverso rispetto al solito le palle non potevano scivolargli via e questa cosa la faceva impazzire. Luca continuava a ansimare dal dolore. Dopo parecchio tempo Erica disse "99 e" tirando un ultimo pugno potentissimo"100".
Luca si inginocchiò con le mani a conchiglia intorno alle palle e la bocca spalancata. Ormai a furia di mordere la maglietta l'aveva bucata in più punti. Restò a terra parecchio tempo intanto Erica si era accesa una sigaretta per farlo riprendere un po'.
Quando Luca fece per alzarsi lei disse.
"Slegale e mettiti in ginocchio davanti a me"
Luca lo fece ma non si era accorto che Erica si era tolta i pantaloni e pure le mutandine.
"Ora facciamo un giochino tu mi lecchi la passera fino a quando non vengo, nel frattempo dato che sei in ginocchio tirerò dei calci alle tue patetiche palle, più tempo ci metti a farmi venire più calci riceverai. Comincia subito."
Luca iniziò a leccare la figa della sua padrona e notò che era già molto bagnata. I calci che riceveva erano più soft di quelli di prima ma dopo quello che avevano passato le sue palle li sentiva eccome. Erica dopo pochi minuti era sul punto di venire non tanto grazie alle leccate del ragazzo ma perché a ogni calcio corrispondeva un ondata di piacere che le faceva tremare tutto il corpo. Venne soffocando le urla di piacere.
"E bravo il mio schiavetto fammi vedere come le ho ridotte.. mmmm bene bene sono belle rosse e gonfie così mi piacciono. Ora sali in macchina e rivestiti."
"Si padrona "
" Aaa dimenticavo una cosa so quanto sei eccitato ma non poi segarti una volta tornati a casa"
"Perché ?" Disse Luca in tono molto perplesso.
" Come perché? Le tue palle d'ora in avanti sono mie e decido io quando devono essere torturate e quando devono svuotarsi e fidati se ti segherai lo scoprirò "
"Si padrona" disse Luca con tono triste
Ormai sapeva che Erica lo teneva letteralmente per le palle era lei che comandava e avrebbe dovuto esaudire ogni suo desiderio.
In tutto questo non si erano accorti che erano stati spiati da una persona, era Karin che nel tornare a piedi da casa della sua amica aveva sentito dei rumori strani e aveva visto tutto ma soprattutto quello che aveva visto non solo le piaceva ma la eccitava da tantissimo.