Avevo la fortuna di avere il pomeriggio spesso libero grazie al lavoro che facevo e la mia passione era frequentare cinema porno. Mi piaceva vedere scopare le attrici fino a che un giorno mi sono accorto che mi piacevano anche i cazzi duri. Nel pomeriggio il cinema era frequentato da pensionati, questo mi piaceva perché mi ero reso conto che mi piaceva il cazzo molto più vecchio di me. Inoltre avevo preso a frequentare con assiduità il cinema più grande e maggiormante frequentato, soprattutto dai nonni che mi piacevano. Cominciai anche a leggere qualche rivista porno gay e immaginavo di succhiare un bel cazzone e farmi scopare. Il mio problema era che non avendo mai fatto nulla non avevo il coraggio di cominciare, ma qualcosa iniziò a cambiare un giorno. Infatti andai in bagno, luogo molto frequentato, ed essendo occupati i bagni mi misi all'orinatoio per fare la pipì. Inizialmente non mi ero accordo di quello di fianco a me poi girando lo sguardo vedo che si stà menando un cazzo di tutto rispetto e me lo mostra. Mi irrigidisco come un palo, sento l'eccitazione salire, ma anche la paura così appena posso scappo fuori dai bagni. Ho il cuore in gola e mi appoggio a una parete, mentre dal bagno vedo uscire l'uomo dell'orinatoio, lo guardo e mi piace, ma mi nascondo e non mi faccio più vedere. La notte a casa il ricordo mi tormenta e la fantasia viaggia, la voglia di succhiarlo, di essere toccato, palpato e magri scopato mi porta ad una masturbazione con un orgasmo intenso. Continuo a frequentare lo stesso cinema e ogni tanto vado all'orinatoio per incontrare ancora l'uomo o anche un altro che mi desse i brividi, ma per alcuni giorni non succede. Un pomeriggio però mi metto all'orinatoio e dopo poco lo trovo di fianco a me, se lo mena e me lo mostra. Al solito sono di cemento giro un poco la testa e fingo di nulla, ma lui mi mostra il suo totem e dice: "Dai bel giovane andiamo in bagno e me lo succhi". Mi sento morire dalla paura, ma mi eccito e mi si indurisce il cazzo, inoltre un altro vecchio dietro mi dice quasi all'orecchio, "Vai bello succhiaglielo, se vuoi te ne diamo due". Rischio un colpo dalla paura, esco in fretta e mi ripropongo di chiudere con il cinema, o almeno i bagni, ma la notte la femmina che ho in me mi viene a trovare e devo ricorrere al solito sistema per calmare il bollore inoltre la fantasia con due mi terrorizza e mi fa ribollire il sangue quindi stavolta alla mano che con la quale me lo meno aggiungo un dito dietro che all'inizio fa un po' male ma poi mi piace. Ovviamente non resisto ad evitare di andare al cinema e nemmeno ai bagni. Ora lo incontro spesso e penso si sia messo in testa che mi vuole per cui, credo mi curi e quando vado in bagno spesso è lì con il suo scettro che mi turba e mi costringe a scappare. Un giorno lo vedo in un corridoio che parla con un altro e mi guardano mentre giro per il cinema, noto nei loro sguardi desiderio e l'idea che mi prendano per la loro zoccola mi turba. Questo menage continua per molto tempo, con lui sempre più audace ed io che non riesco né a starci né a rinunciare. E' capitato che un giorno lui e il suo amico si portassero in bagno un altro ragazzo e sono entrato davanti ai box per ascoltare da fuori gemiti o capire cosa facessero, la parte fuori dei bagni era frequentatissima, ma riesco a infilarmi nel box che confina con il loro e chiudo la porta col chiavistello alle mie spalle. Mi accorgo che nel muro confinante c'è un buco e mi metto a spiare. Sicuramente quel ragazzo era molto più abituto di me, lo vedo succhiare i due cazzi mentre si denudano, gli palpano il culo e lui succhia e pompa, con i due che ansimano. Uno dei due gli va dietro e punta il cazzo sul buco del culo e spinge dentro, il ragazzo ha un gemito di dolore, ma lo tengono saldo e continuano uno a scoparlo e l'altro a farsi succhiare. Si sentono forte i gemiti del ragazzo inculato e dei due che provano piacere, mentre da fuori sento qualcuno dire ad alta voce: "Vai che gli stanno rompendo il culo alla troietta, vai godi ahhhh" con una risata quasi sadica. Infine si sente un gemito rantolato e quello che lo incula viene, da fuori altri commenti "Quello avrà sborrato". Il mio vecchio col cazzone invece se lo fa succhiare, sono geloso mentre mi meno il cazzo e ho due dita nel culo. Alla fine il vecchio gli sborra in bocca con il solito verso animale di piacere e i commenti da fuori "Che goduta". Quando eco uno più intraprendente mi dice: "Hai sentito, lo vuoi anche tu?" Mi svincolo e me ne vado tra le risate dei presenti. Arriva l'ennesimo pomeriggio dove eccitato vado all'orinatoio e mi si piazza di fianco il solito vecchio, il cazzo fuori bello duro che mi punta al viso e dopo averlo rimirato e resistito alle sue proposte cerco di andarmene, ma dietro avevo due suoi amici che mi impediscono di passare e mi spingono dentro un bagno e lui entra subito dopo. Sono terrorizzato, lui si cala di colpo i pantaloni alle caviglie e si apre la camicia mostrandomi il ventre prominente e il petto nudi. Si è piazzato fra me e la porta e bello in posa intime "Succhia!". L'ha detto con voce perentoria e da fuori hanno sentito, quindi arrivano le risatine e un commento: "Dai Giovà, che la puttanella adesso te la fai" e ridono. Sono impalato e lui mi prende la testa e ne l'abbassa con forza verso il cazzo ribadendo con più spirito "Succhia ti ho detto! Da bravo, vedrai che a te piace". Mi piego sulle ginocchia e ora ho davanti alla bocca il suo bastone duro puntato contro le labbra e lui impaziente: "Apri sta cazzo di bocca!" Da fuori le risate e i commenti come "La troia fa la ritrosa?" "Vai Giovà, fagli vedere" sento pure "Ha rotto il cazzo di provocare senza fare nulla". Apro la bocca e il tarello entra, è grosso, scappellato e sento in bocca la cappella liscia ed è duro. Inizio a pomparlo e mi piace piano arrivo a stringergli le chiappe e a spingere verso la mia gola quel pezzo di carne favoloso. Lui si eccita e dice "Brava zoccoletta, pompa così, brava!" "Che pompinara" mentre da fuori chiedono "E' brava la puttanella?" E lui eccitato replica "A questo piace il cazzo, Giusé, sta succhiandomelo bene. Vedrai che gli faremo anche il culo!". Mi toglie il cazzo di bocca e intima "Leccami le palle!" Obbedisco e sento l'odore di uomo che mi riempie le narici poi torno a pompare con maggiore eccitazione. Infine lo sento quasi ruggire "Così troia dai che vengooo!" Dalla sua nerchia esce una bella quantità di sborra e io mi sego venendomi in mano. Ora mi guarda mentre si riveste, mi da un paio di palpate sulle chiappe come se stesse trattando una vacca al mercato e ordina "La prossima volta voglio il culo!" e rivolto all'amico "Giusé, questa è una troia ritrosa, ma se la prendi con decisione è una puttana". Usciamo e mi vergogno a passare tra quegli uomini che mi guardano e ridono con battute come "L'hai succhiato bene, eh?" Esco dai bagni e mi fermo in corridoio, loro due amici escono e si fermano accanto a me e il mio amante dice: "Lo vuoi fare anche con il mio amico? Ha voglia" rispondo balbettando che sono venuto. Lui mi dice "Cazzo mi hai fatto penare, sono mesi che ti curo". Alla fine mi salutano e se ne vanno. La notte il ricordo mi pervade e nasconde la vergogna me lo meno e vengo tanto.
«Mi piace succhiare e prende rlo nel culo mmmm»
«Parecchi anni fa quando ancora i due cinema a luce di rossa di Padocva . erano ancora aperti, uomini molto anziani mi anno fatto impazzire, sia sulle poltrone che nei bagni. Sensazioni incredibili....»
«Tanti anni fa anche io quando avevo tempo frequentavo casualmente cinema porno. Lo facevo di pomeriggio e gli avventori erano sempre uomini più grandi di me, stavano più tempo in bagno che in sala. Quando ho capito un po' il giro, mi recavo in bagno e mi rendevo conto che ero osservato, sia dentro il box, coi buchi nella porta, sia nell'orinatoio. Mi sono lasciato avvicinare più volte, ma ciò che desideravano i presenti era di succhiarmi il cazzo o di farsi inculare. Io mi sono lasciato fare più volte un pompino, ma non ho mai avuto ruoli passivi. Ora mi piacerebbe provare, ma non ho ancora avuto la giusta occasione.»