La nuova settimana fu piena di eccitazione per Livia e Roberta.


Roberta era ansiosa di conoscere i dettagli del fine settimana infuocato di Livia e Franco ed è lei la prima a raccontare “Brava la mia amica che ha mostrato il mio culo al suo maritino! Adesso ti dico tutto” dando inizio a spiegare nei minimi dettagli tutto quello che ha fatto con Franco, fino alla scopata finale dopo il loro incontro.


Roberta di rimando usando lo stesso linguaggio che aveva sorpreso Livia il primo giorno in giardino le disse “Non te la prendere se ho mostrato il tuo culo a Carlo, lui va pazzo per i bei culi in perizoma. Hai visto come era eccitato? Appena tornati a casa ho dovuto fargli un pompino e mi ha spruzzato in bocca una quantità di sborra come non faceva da tempo. È stato tutto merito della tua esibizione. Vieni che ti mostro il video così siamo pari e vedi il cazzo di Carlo”


Poco dopo fece partire il video sulla TV e Livia rimane stupita nel vedere ed inoltre la cosa la eccitò.


“Però, che bel cazzo che ha! E tu sei brava a succhiarlo e a farlo sparire in bocca?” esclama.


“Tutta questione di allenamento” fece Roberta “Ti piacerebbe provarlo? Io non sono gelosa. Franco piace anche a me e penso che potremmo organizzare delle belle serate, non credi? A proposito! Dove abitavamo prima avevamo una coppia di amici, Claudia e Sandro, con cui ci divertivamo. Lui ha un cazzo ancora più grande di Carlo. Era una vera delizia essere chiavata da tutti e due contemporaneamente, ovviamente nella fica e nel culo. Se ci penso godo”


Livia replicò “Non so se Franco accetterebbe una serata simile. A lui piace che gli altri mi guardino. Ieri sera anche lui si è eccitato quando mi sono abbassata per mostrare il culo per non dire di quando tu, come una troia esibizionista, gli hai mostrato la fica allargando le gambe”


“Loro non devono sapere” ha proseguito Roberta “Organizziamo tutto noi. La prima sera li eccitiamo e scopiamo con i nostri mariti per rompere il ghiaccio e vedere come si comportano. Il resto viene da sé”


“Come li eccitiamo?” chiese Livia


“Ci vestiamo in modo provocante. Abbiamo tutto il tempo di prepararci. Poi balliamo io e te scambiandoci qualche bacio e toccandoci. Ai maschi piace vedere le donne che si baciano, lo sai?”


“Ma io non l’ho mai fatto” ammise Livia


“Dai che proviamo!” ribatte Roberta mettendosi al fianco dell’amica in tono delicato e malizioso “Chiudi gli occhi!” 


Livia eseguì senza controbattere essendo diventa schiava della seduzione lenta ed avvolgente dell’amica d’infanzia, non osava ribattere e Roberta subito le diede un bacio, prima dolcemente, poi con la lingua in bocca. Fu un bacio passionale ma ancora poco coinvolgente.


“Alziamoci” disse Roberta e continuando a baciarla si misero a ballare come se ci fosse una musica lenta in sottofondo, infilò le mani sotto la gonna di Livia toccandosi a vicenda.


Lasciandosi andare ed abbassando i freni inibitori, anche Livia si sciolse.


Roberta si inginocchiò e iniziò a leccargli la fica poi la fece girare e mettere sul divano a pecora per leccare sia fica che buco del culo e, tenendola così, prese un vibratore che aveva preparato a portata di mano, lo mise nella fica di Livia mentre leccava il culo.


A quegli stimoli Livia non resistette e gridò di piacere come mai aveva fatto ritenendo che quel comportamento fosse di donne scostumate. 


Roberta non si è meravigliata, data la sua esperienza, ed ha portato la sua amica a raggiungere un violento orgasmo.


Al termine, con Livia stesa sul divano stordita dall’orgasmo, le donne si baciarono mischiando umori vaginali alla saliva ed inoltre giocando con le lingue protese.


“Quante cose mi sono persa!” esclamò Livia “Ma adesso grazie a te voglio recuperare tutto”


Roberta che era maestra di seduzione ritenne che Livia fosse pronta per ricevere la prima proposta “Carlo è ansioso di mettere il suo cazzo nel tuo culo. Vero che glielo darai?”


La risposta di Livia fu pronta “Se Franco acconsente, sì. Anzi voglio provare anche io la doppia penetrazione mentre tu mi baci”


Livia iniziò a sognare qualcosa che Roberta non aveva detto e che lei già si figurava in mente.


“Bene!” disse Roberta “Diamoci da fare per prepararci per la cena di sabato!”


La settimana passò nei preparativi tra le due amiche impegnate a scegliere l'abito giusto da indossare. Nei momenti dei loro incontri i baci si sprecarono.


Per l'intimo non ci fu scelta essendo ridotto al minimo.


La scelta cadde su abiti a tubino cortissimi, nero per Roberta e rosso per Livia, calze a rete con perizoma nero per entrambe.


Mentre Livia non disse niente a Franco, Roberta invece raccontò tutto a Carlo giorno per giorno aggiungendo che come previsto gli avrebbe offerto Livia su un piatto d'argento, lui avrebbe dovuto solo aspettare. Precisò che sarebbe stato meglio che al primo incontro avrebbero scopato marito e moglie in modo che, per aumentare il desiderio, la volta successiva si sarebbe arrivati allo scambio completo.


Roberta era la mente di tutto, Carlo il complice, Livia e Franco dovevano essere i sottomessi al loro piacere.


Arrivò sabato, 


Al mattino Livia e Franco andarono in giro con per gli ultimi acquisti. Per lui era piacevole andare a fare la spesa con la moglie perché era un'eccitazione continua. Lei in leggings semi trasparenti con perizoma, reggiseno nero con camicetta bianca con sopra un giubbino corto alla vita. Ciò che lo eccitava maggiormente fu il fatto che tutti si giravano a guardare la moglie e lui non smetteva di palpare il culo anche in presenza di altre persone baciandola in continuazione. Sembravano due ragazzini.


Lei gli diceva “Aspetta stasera amore, ti prego! Conservati un po’, dai!”


Livia aveva preparato tutto per la cena facendosi consigliare da un amico ristoratore, che gli fornì gli antipasti a base di frutti di mare da mangiare crudi, il sugo con cui condire gli spaghetti e per secondo orata al forno con patate.


Tornati a casa e sistemato tutto Franco arrapatissimo disse “Non ce la faccio ad aspettare stasera voglio un anticipo altrimenti stasera sborro subito solo a guardare te e Roberta”


“Va bene dai ti faccio un pompino veloce. Ho giusto voglia di un aperitivo. Dai, resta in piedi, voglio farlo inginocchiata come una troia, la tua troia!” e si inginocchiò, gli aprì la patta dei pantaloni e succhiò il cazzo con una passione mai mostrata. Gli sputava la saliva sopra e con la lingua la spalmava a mo’ di marmellata.


Franco andò in estasi ed al momento di sborrare, prendendo la testa con le mani e tenendola ferma, le disse a voce alta “Ti sborro in bocca, ma non ingoiare fammi vedere la bocca aperta e come giochi con la sborra prima di ingoiare”


Livia ubbidiente e docile annui e dopo aver ricevuto l'abbondante sborrata in bocca aprì la bocca facendo girare la lingua in bocca muovendo la sborra. Solo allora Franco gli ordinò di ingoiare.


Senza rimettersi in ordine, ma restando nudi lì in soggiorno con nella bocca ancora il sapore della sborra, Lidia disse a suo marito “Adesso mangiamo che poi ci prepariamo per stasera”


Dopo aver pranzato si riposarono mezz’ora e nel tardo pomeriggio Livia iniziò i preparativi.


Per prima cosa lei preparò la sala dove avrebbero cenato, mentre Franco si dedicava alla musica di sottofondo e la scelta dei vini. Optò per uno spumante secco per accompagnare gli antipasti, del Cortese, un ottimo vino bianco piemontese, per il primo e il secondo piatto e del moscato per i dolci, tutto rigorosamente prodotto da un'azienda di sua conoscenza.


Livia, finiti i preparativi, si fece una doccia molto lunga toccandosi diverse volte la fica pregustando la serata erotica che si preannunciava calda. Si avvolse nell'accappatoio e si spostò in camera da letto dove verso le 18.00 iniziò a truccarsi. Roberta in settimana le aveva fatto una rapida preparazione scegliendo come rossetto un rosso non troppo acceso. Livia si guardò allo specchio e rimase sbalordita dal cambiamento ottenuto in pochi giorni.


Aveva tutto pronto sul letto; iniziò dalle calze a rete, sempre molto apprezzate dai maschi, il perizoma ridotto a un filino che si insinuava tra i glutei morbidi ed il vestitino rosso a tubino. Calzò le scarpe con tacco 12 e scese in salotto.


Franco nel vederla rimase abbagliato e le andò incontro stringendola e baciandola ma lei lo apostrofò “Smettila, altrimenti mi rovini il trucco e poi tu il contentino lo hai già avuto! Piuttosto aiutami negli ultimi preparativi”


Roberta e Carlo arrivarono puntuali entrarono e dopo i saluti Franco e Carlo fecero i complimenti alle donne per come erano eleganti e sexy.


La cena fu gradevole, durante gli antipasti mentre mangiavano le ostriche non mancavano le allusioni a sfondo erotico.


Franco e Carlo entrarono subito in sintonia.


Quando Livia andò a prendere i piatti con altri antipasti, si abbassò mostrando generosamente il culo praticamente nudo. Roberta non volle essere da meno e disse “Aspetta che ti do una mano” avvicinandosi e poggiando una mano sul culo tra i sorrisi di tutti. Poi si chinò anche lei per mostrare il suo di perizoma e ai due maschi vene da applaudire.


La cena continuò tra risate e chiacchierate libertine portando l’atmosfera a scaldarsi.


Il dolce lo mangiarono sul divano. La coppia ospite portò dei cannoli e cassate siciliani scelti appositamente. Roberta nel mangiare il cannolo si deliziò lasciando uscire il ripieno sulle labbra leccando le dita che avevano raccolto la ricotta.


Quando Carlo nel mangiare la cassata si sporcò il muso e la moglie si avvicinò per pulirlo con la lingua protesa. Era estremamente eccitante vedere i due toccarsi con la lingua in un gioco erotico che era solo agli inizi.


Franco e Carlo avevano i cazzi duri nei pantaloni ma il clou fu quando Roberta invitò a ballare Livia.


“Vieni, cara, mangiamo un cannolo mentre balliamo” e prese un cannolo piccolo per metterlo in bocca.


Entrambe nel toccarsi il sedere si leccavano con le lingue di fuori la bocca perché dal cannolo usciva la ricotta. Quando il cannolo stava per finire nelle rispettive bocche le labbra entrarono in contatto ed anche i loro corpi ma sul momento si strinsero in un bacio che sembrava interminabile, poi si levarono i vestitini rimanendo solo con i perizomi dando uno spettacolo da infarto.


Carlo per stare al gioco, come gli aveva suggerito Roberta, disse a Franco “Cosa ne pensi se ci uniamo anche noi? Questa volta ognuno con la propria moglie per guardarci e vedere i nostri gusti mentre le scopiamo!?”


Franco fu entusiasta della proposta e disse ”É una cosa che ho sempre desiderato e se non fosse stato per voi sarebbe rimasto un sogno”


Immediatamente si alzarono e si spogliarono ognuno prendendo la propria moglie ed iniziando a baciarle per assaporare le labbra ormai dolci.


Carlo prese una bottiglia di moscato e la versò un po’ di vino tra le tette di Roberta che si era sdraiata sul divano facendo scendere il nettare sulla fica per poi leccare tutto asciugandola con la lingua per poi passare al buco del culo.


Franco e Livia guardavano e si toccavano.


Franco disse a Livia ”Perché non assaggi anche tu il moscato dal cazzo?”


Lei non se lo fece ripetere e prese un bicchiere, bagnò il cazzo e lo mise in bocca leccandolo e succhiandolo.


La serata continuò tra scopate nella fica e nel culo. Quando Roberta si accorse che Franco doveva sborrare prese il comando della situazione disse a Livia “Fatti sborrare in bocca ma non ingoiare, dopo la passi nella mia bocca. Voglio assaggiare la sborra di Franco”


Franco si affrettò a riempire la bocca di Livia che trattenne tutta la sborra in bocca e Roberta sentendo il ruggito del marito dell’amica si era stesa sul divano con la bocca aperta.


Mentre Carlo continuava a scoparla ricevette la sborra che Livia fece scivolare nella sua bocca bevendola tutta, poi attirò a sé Livia e la baciò scambiando le ultime gocce.


Ora era il turno di Carlo che doveva sborrare e la scena si invertì. Livia stesa sul divano e Roberta inginocchiata vicino con Carlo in piedi con il cazzo pronto. Lo prese in bocca e ricevette una sborrata interminabile ed abbondante.


La sborra era tanta ma Roberta non ne perse una goccia e trattenendola si avvicinò alla bocca di Livia versandola con calma nella sua bocca.


Franco era estasiato, ancora non credeva che la moglie fosse diventata tanto troia e volle ancora una conferma ”Non ingoiare voglio sputarti in bocca per mischiarla alla sborra di Carlo. Devi ingoiare anche la nostra saliva” e gli fece scivolare tutta la saliva che poté invitando anche Carlo e Roberta a fare lo stesso.


La bocca era colma di sborra e saliva ed allora le comandò “Ingoia tutto, troia!” e Livia ingoiò tutto tra gli applausi di tutti. Lei era felice di averlo fatto e si sentiva sempre più calata nella parte di una troia professionista.


Alla fine della serata erano tutti e quattro furono entusiasti.


Livia meravigliò ancora di più Franco dicendogli “Per dimostrarti quale troia sono diventata, al prossimo incontro voglio che tu e Carlo mi scopiate nella fica e nel culo mentre Roberta mi infilerà la lingua in bocca, voglio anche che sia tutto ripreso in video per rivederci poi tutti insieme! Vi piace la mia proposta?”


Franco e Carlo non poterono che essere felici e si diedero appuntamento per la settimana seguente.


Roberta e Carlo andarono via e mentre rientravano Carlo ringraziò la moglie “Cara, sei stata favolosa con Livia. Già mi gusto il momento i cui la inculerò. In questi giorni ci penserai tu a soddisfarmi, vero?”


“Come sempre amore” gli rispose Roberta ed entrarono in casa.


Livia non si era rivestita e, nuda così com’era, volle sistemare la casa prima di andare a dormire ma Franco la bloccò


“No mia cara, non sono ancora sazio. Ho voglia del tuo culo. Voglio scopartelo come una troia e riempirlo di sborra. Ho ancora davanti agli occhi la scena del tuo ingoio con sborra e saliva. Sei stata fantastica. Perché non hai avuto prima l'idea del video? Adesso dobbiamo rifarlo!”


“Perché ti dispiace rifarlo” gli disse Livia in tono malizioso ed allo stesso tempo consenziente mentre si metteva alla pecorina per farsi inculare.


Franco la scopò con violenza e alla fine gli scaricò la sborra rimasta nelle palle.


Si baciarono e andarono a letto felicissimi di aver fatto una nuova ed appagante scoperta.

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