Roberta mi aveva dato un ultimatum ma io pensai stesse scherzando, una decina di giorni dopo mi chiamò Alessandra dicendomi di andare la sera stessa in ufficio che doveva parlarmi urgentemente, io mi recai, convinto volesse farsi la solita scopata, invece mi disse che non era pervenuto il pagamento dell'affitto e che lei sapeva con l'esperienza che saltando un mese subentravano le difficoltà, io avevo pagato me lo ricordavo bene ma non avevo ricevuta e i soldi sul conto non erano mai arrivati, mi disse che aspettava a dirlo a Roberta per darmi tempo di coprire il debito. Tornando a casa ripensavo al pagamento che sapevo di averlo fatto ma non capivo cosa era successo e andai a dormire con questo dubbio in testa. Al mattino mi svegliai e mi misi a cercare la ricevuta, ma mi arrivò una telefonata di Roberta, mi disse "cosa è successo?" io risposi "non lo so non risulta ma io ho pagato" lei mi rispose "stasera vai dall'avvocato e così troverete una soluzione" io "già dall'avvocato ma i tre mesi?" lei "tu ci vai poi vedremo, ti mando l'indirizzo e l'ora via watshup" mise giù e mentre io ero assorto nei pensieri mi arrivò il messaggio "piazza Lagrange 1 ore 21" lessi e pensai tardissimo. La sera mi presentai all'appuntamento nello studio legale e il nome dell'avvocato era Maria, non ci feci caso che era una donna. Arrivo davanti alla porta, suono e mi apre una signora dai capelli rossi, alta come me, una quinta di seno, labbra grosse da pompinara e mi fa accomodare, andiamo nel suo studio non c'è nessuno, ci sediamo, lei alla scrivania io di fronte e parliamo del pagamento, della richiesta di sfratto, io sono distrutto, ripeto la mia storia, nel frattempo la signora si alza e mi gira intorno, poi mi chiede ma tu sei l'uomo di Roberta, mi viene in mente l'ultima telefonata dove Roberta parlava con una certa Maria, rispondo "uomo, di fa per dire, la soddisfo" lei "bene bene allora la soluzione la troviamo" io la guardo in attesa della soluzione e senza minimamente pensare ad altro. Lei "Roberta mi ha detto che sei bravo e disponibile" io a quelle parole comincio a capire il gioco dico "cosa devo fare per cancellare il debito" lei "chiariamo non c'è nessun debito se ti dimostri disponibile" io "come non c'è nessun debito" lei "diciamo che se ci divertiamo domani mattina le cose torneranno apposto" io "ho capito" mi alzo e comincio a spogliarmi, lei mi guarda e a sua volta comincia a sfilarsi il vestito, una volta tolto, si siede su una poltrona, io resto nudo e dico "ok per stasera sono tutto tuo" lei "bravo hai capito, che bel cazzo, ma comincia a togliermi scarpe e collant" eseguo facendo attenzione a non rovinare le autoreggenti, lei si siiede poi mi ordina "in ginocchio e comincia col baciare e leccare i piedi" io la guardo e lei riprende "Roberta non te lo fa fare questo?" io con la testa faccio cenno di no "peccato tu stasera sei mio e farai tutto quello che voglio per non andare avanti con la pratica" ormai ho capito, mi inginocchio e bacio e lecco i piedi. Vado avanti così per un po' poi mi ferma e mi fa alzare, guarda il mio cazzo e mi dice "ti piace fare la puttana e subire questo trattamento, hai il cazzo durissimo" lo tocca, lo lecca e poi spostando il perizoma mi intima "leccami la figa troia" io comincio a leccare, è bagnatissima e gode subito, mi ordina di leccare tutto, poi si gira e si mette a pecora con le braccia appoggiate alla spalliera della poltrona e mi ordina "lecca culo e figa" ubbidisco e lei dopo poco gode quindi mi fa sdraiare per terra, il pavimento è freddo, ho i brividi, lei mi monta sopra e comincia a scoparmi, si muove come un indemoniata, ho l'uccello e le palle bagnati fradici dei suoi umori, gode di continuo, io gli faccio notare "tra un po' godo anche io" lei si sfila si prende il cazzo in bocca, due pompate e le riempio la bocca, lei ingoia e ripulisce, ovviamente mi mette in faccia la sua figa in modo che continui con la lingua. Lei rimane sdraiata su di me, ansimiamo tutte e due, passa il tempo, poi lei si alza e mi dice "vai in bagno e lavati" io faccio per prendere i miei indumenti intimi e lei mi dice "nudo ti voglio nudo fino alla fine" entro in bagno, mi lavo la faccia mi faccio un bidet e mentre mi lavo mi torna duro, ritorno lei è seduta in poltrona a cosce aperte, come mi vede tornare mi dice "bravo vieni fammi godere ancora un po'" io mi inginocchio e comincio a leccare lei mi dice "aveva ragione Roberta, sei bravo, scopi e lecchi bene, una bella puttana" nel frattempo gode ancora dice "ora ti puoi rivestire e rivestirmi" prima rivesto lei poi mi rivesto ed attendo notizie. Ci sediamo e lei riprende a parlare "per il tuo debito non ci sono problemi domani risulterà il pagamento, tu mi devi dire quanto prendi a scopata" io la guardo e rispondo "non so è la prima volta che mi succede" lei "ok parlerò con Roberta, ma sappi che la prossima volta ti voglio almeno per mezza giornata ok?" io non so cosa dirle quindi si alza in piedi e finisce dicendomi "dai baciami i piedi e vattene" lo faccio ed esco dallo studio e l'una di notte, vado verso la macchina e mi sento sporco, oltre che offeso per il trattamento ricevuto e vado a casa a dormire. Al mattino mi sveglio mi alzo e continuo a pensare se è stato un sogno o era tutto vero, mentre sono assorto in questi pensieri suona il telefono è Alessandra mi dice "ciao Beppe scusa ma poi il pagamento è risultato scusami per come ti ho trattato" io "non c'è problema può capitare" ci salutiamo e resto a pensare. Mi chiama Roberta rispondo e lei "ciao hai visto che è andato tutto bene" io rispondo "scusa ma ieri sera l'avvocato" lei mi interrompe "ah si Maria è rimasta contenta, mi ha detto che sei fantastico, mi ha chiesto il tuo numero, ma io le ho detto che ti gestisco io e quindi da adesso io ti organizzo gli incontri" io "ma veramente" lei "niente ma, ci guadagni e non perdi la casa e poi oggi pomeriggio ho prenotato uba camera in albergo così scopiamo e mi racconti cosa hai fatto con Maria, ti mando tutto con un messaggio ciao ciao un bacio" e mette giù, io rimango col telefono in mano e comincio a rendermi conto che sono diventato una puttana alla prossima.
«urca!»