Capitolo 4
CIAK
“Dal ‘Ti monto, all’alba’ scena prima. CIAK … azione!”
“Allora?! Che ve ne pare? Niente male questa festa fra intimi eh?” comincia l’uomo seduto sul bancone del bar, che ho saputo chiamarsi Luca.
“Ahh Lù, complimenti. Davvero complimenti. Alcool e cibo. Il massimo. Il posto, poi, è ottimo! Se noleggiavi pure una puttana per farci divertire tutti, ti avrei proposto a ruolo di presidente degli Stati Uniti!” La risposta di Marco, il più alto e muscoloso del gruppo, strappa una sonora risata al resto del gruppo che, come da copione, continua a sorseggiare il proprio drink (naturalmente nulla di alcolico, dovevano solo dare l’idea di continuare a bere ed ubriacarsi).
“Presidente degli Stati Uniti adesso no, sarebbe un bello scazzo, ma credo proprio che dopo questa serata mi dovrete tutti molto” Quindi fa un cenno a Elisabetta e la invita ad entrare.
Questo è il suo momento, è la prima e l’unica ad entrare in scena e lo fa a testa alta, con passo sensuale. Da fuori riesco a vederla incamminarsi verso il centro della stanza nel silenzio generale e posso ammirarne la bellezza: è una ragazza bellissima, alta circa 1 e 80 con i tacchi, capelli neri e lisci che cadono sulle spalle, fisico snello, molto slanciato, un paio di tette belle e piene con dei piccoli capezzoli che fanno capolino da sotto la striminzita maglietta di cotone ed un culetto sodo e in carne, fasciato da un paio di shorts effetto strappato. Fa una gran bella figura e cattura gli occhi degli attori.
Cammina a passo deciso verso Luca, il “capobranco”, lo abbraccia, lo bacia sulla guancia e si rivolge al pubblico, scenicamente attonito, sui divanetti:
“Ciao ragazzi. Vi state divertendo?”
“Questa, signori, è Elisabetta. Direttamente dai migliori night di Milano. 21 anni appena compiuti. Un bel pezzo di topa, fresca e affamata di cazzo. Su, vai al palo piccola”
Eli ubbidisce immediatamente accompagnata da fischi di apprezzamento ed ululati di gioia da parte del pubblico.
Si esibisce in una lap dance totalmente professionale con movimenti sinuosi e leggiadri inframezzati da veri e propri numeri da ginnasta, tanto che mi trovo a temere che scivoli e si spacchi la testa, ma così non accade. Sa come muoversi e lo dimostra, probabilmente la sua esperienza è dovuta all’annetto passato a fare la strip teaser e questo gli vale gli applausi ed i commenti dei ragazzi. E’ incredibile che tra un numero e l’altro riesca anche a trovare il modo di sfilarsi i vestiti senza doversi fermare. Questa è classe. Via la maglietta liberando le tette e subito dopo via anche gli short, a rivelare una fighetta completamente depilata ed ovviamente nessuna traccia di mutandine.
Il balletto si fa decisamente più spinto e tremendamente sexy. Luca si avvicina alla scena entrando nell’inquadratura ed inondando il palo ed il corpo di Eli con una sorta di olio contenuto in una bottiglietta di plastica con l’apertura ad ago. Forse è più un lubrificante che un olio, ma sta di fatto che rende il tutto molto scivoloso ed erotico e fa in modo che il corpo della ragazza brilli alla luce dei riflettori come fosse una stella danzante. Comincia quindi un carosello di spagnole mimate con il palo a mo’ di cazzo, profonde pecorine e strusciate sensuali lungo tutta l’asta. Nel frattempo noto che i ragazzi, al di fuori dell’inquadratura che è tutta per Eli, hanno cominciato a segarsi per farselo venire duro approfittando dello spettacolo offerto dalla casa.
“Questa stasera la rompo” esordisce Claudio dal divano sulla destra, evidentemente eccitato da quel balletto esperto.
“Ecco, proprio per evitare che la vostra foga rovini tutto e sciupi la bellezza della serata, ho invitato anche tutta la corte di gentilissime donzelle che lavorano per Elisabetta. Entrate pure ragazze”
“Tu sei davvero il Re di tutti i Re” scherza Max dal divanetto centrale
Finalmente il nostro momento. Entriamo diligenti tutte e 5, in fila. Ci disponiamo quindi davanti alla piattaforma del palo, senza fiatare e perfettamente in riga. Siamo merce e così ci dobbiamo comportare.
Urla di approvazione e di eccitazione arrivano dai ragazzi ancora seduti al divano e i complimenti si sprecano.
Luca, l’organizzatore della serata, si muove per primo e ci si piazza davanti.
“Dunque. Siamo 6 e abbiamo 6 ragazze. Ho già goduto dei servigi di tutte loro e vi assicuro che è merce rara questa. Sono tutte vostre, ma ad una condizione: se ci sarà qualcuno che avrà il culo di una di queste ragazze, quello sarò io e lo farò esattamente domani all’alba, alla fine di questa festa. La fortunata verrà scelta di comune accordo.”
Ancora urla di approvazione ed entusiasmo. Sono pronti e finalmente siamo arrivati al momento della vera azione.
Luca fa saltare uno dietro l’altro i nostri top, liberando le 5 paia di tette rimanenti nella sala e lasciandoci coperte unicamente da quelle mini gonnelline che vedresti solamente in un villaggio vacanze caraibico.
“Allora, bando alle ciance. Diamo il via al torneo di pompino 2022! Rimanete comodamente stravaccati sui vostri divani, signori. Penseranno a tutto loro”
Poi rivolto a noi: “Ragazze…fatemi fare bella figura!”
Sappiamo già tutte il da farsi e cominciamo lo show. Ognuna di noi conosce già il proprio match e mi dirigo a passo deciso ma sculettante verso Marco, seduto su uno dei divani al centro. Lui mi sorride e si strizza il cazzo da sopra i pantaloncini della tuta. E’ proprio un bel ragazzo e posso stare tranquilla che avrà un cazzo all’altezza della situazione o non sarebbe lì a lavorare. Ci muoviamo tutte e 5 all’unisono, mentre Elisabetta rimane in disparte abbracciata a Luca, e sfiliamo i pantaloni ai nostri uomini rivelando alle telecamere i loro cazzi già in semi-erezione. Quello di Marco è veramente grosso, non molto lungo ma di un diametro che oserei definire imponente. Completamente depilato, circonciso, con una cappella di un rosa candido ed un’asta leggermente più scura. Non perdo tempo a guardare quello che stanno facendo le altre, lo posso tranquillamente immaginare, e me lo infilo in bocca fino alla base ora che ancora posso, consapevole che una volta raggiunta la piena erezione riuscirò ad ingogliarne solamente la cappella o poco più. Risalgo lentamente con le labbra serrate al quel palo di carne fino ad arrivare alla cappella dove mi fermo e comincio a succhiare. Il trattamento funziona perché lo sento immediatamente indurirsi fra le labbra costringendomi ad allargare la bocca. Sento una mano sulla nuca spingermi a fondo e l’assecondo finché riesco. E’ veramente largo ed ho la mascella tesa al limite. Penso abbia raggiunto la sua massima erezione e mi stacco un secondo per ammirarne il profilo. E’ maestoso e comincio ad iper-salivare all’idea di poterlo riprendere in bocca. Non mi faccio pregare. Faccio aderire per bene le labbra e comincio un martellante su e giù con la testa fin dove riesco ad arrivare. Con una mano lo tengo in posizione ed è così grosso che non riesco a far toccare fra loro medio e pollice, mentre l’altra passa a massaggiare le palle come fosse la cosa più naturale del mondo. Il massaggio ai testicoli è un fuori copione ma immagino non dispiaccia al mio lui. A tratti tiro fuori la lingua pur continuando a piantarmi l’uccello bene in gola, per farla vedere e leccare e sbavare dappertutto. Non risulta, però, un pasticcio, la saliva è quella giusta per un pompino di riscaldamento ed il risultato finale penso risulti davvero eccitante. O almeno lo spero.
Faccio sempre bene attenzione a scostare i capelli per non impallare l’inquadratura ed esaspero i rumori di risucchio il più possibile. Mi diverte l’idea di essere così troia da voler essere vista per bene mentre spompino un cazzo gigantesco e ben presto mi dimentico delle telecamere, dei cameraman, delle luci, di tutti gli addetti ai lavori e di tutti gli altri presenti in sala. L’atmosfera si riempie di gemiti da parte dei ragazzi e di osceni rumori di risucchio da parte nostra. Completamente presa dal momento stacco la bocca ed afferro il cazzo con entrambe le mani. Comincio a segarlo a ritmo sostenuto incrociando lo sguardo di Marco che, strabuzzando gli occhi, mi mima con la bocca “fai piano!” evidentemente troppo stimolato da quel trattamento. Mi ricordo, allora, che l’obbiettivo non è portarlo all’orgasmo, ma semplicemente girare una scena di pompino che faccia da antipasto al piatto principale. Rallento il ritmo e decido di coccolarlo solo con la lingua dandogli modo di riprendere il controllo della propria eccitazione. Lo sento rilassarsi sul divano, credo abbia davvero rischiato di venire pochi secondi fa.
A giudicare dai rumori provenienti dalle mie spalle Elisabetta deve aver cominciato a spompinare Luca in zona bancone e lui non fa nulla per nascondere le sensazioni che le sta regalando.
“Ragazze, passate alle palle” ci fa Roberto dalla regia.
Come da copione è il momento di chinarsi all’avanti, arcuare la schiena e dedicarsi a leccare le palle dell’uomo che abbiamo di fronte. Una semplice ma efficace scusa per mettere in risalto i nostri culi e le nostre fighette completamente esposte sotto le striminzite gonnelle, dando modo alle telecamere di inquadrare quella che immagino sia una bella scena ad effetto: 5 ragazze a pecorina intente a succhiare e leccare i coglioni di altrettanti uomini.
Marco si siede alzando leggermente il bacino per darmi modo di raggiungere facilmente le sue palle ed io non mi faccio pregare. Prendo a succhiarle una ad una, facendomele scivolare in bocca ed insalivandole tutte. Un paio di minuti ancora e Roberto chiama lo Stop delle riprese.
Un applauso generale accompagna la riuscita della prima scena ufficiale della mia vita e mi siedo accanto a Marco aspettando le prossime direttive.
“Molto bene! Molto bene! Bravissime! Ora giriamo la scena della sborrata di Luca e l’incoronazione di Elisabetta come Reginetta del Concorso. Se volete approfittare per rinfrescarvi o farvi un giro fate pure. Telecamere 2 e 3 sul bancone dagli angoli concordati. La 1 in POV di Luca. Giriamo appena è pronto”
Mi rilasso sul divano, non ho voglia ne bisogno di rinfrescarmi e vorrei approfittare per dare un po di sollievo alle ginocchia oramai arrossate. Noto Elisabetta andare a rifarsi il trucco e Luca cominciare a masturbarsi, probabilmente per raggiungere il giusto grado di eccitazione prima di girare la sborrata.
“Cristina, vero?” mi chiede Marco, seduto al mio fianco con ancora il cazzo piuttosto in tiro
“Sì! Cioè no, in realtà è Sara Kiss sul set, ma…sì, Cristina andrà benissimo” gli faccio con un sorriso
“Bhè…Sara Kiss… sei una furia eh? A momenti mi lasciavi secco poco fa! Sei arrivata più a fondo di quanto tante riescano a fare, anche professioniste del mestiere. Sei stata bravissima”
“Oh…grazie! Mi sono fatta prendere la mano ad un certo punto. Tendo a dimenticare quello che mi circonda a volte” sorrido un po imbarazzata
“Figurati! Penso sia venuta bene la scena. Una buona carica erotica. Sei fidanzata?”
Mi prende un po in contropiede soprattutto per l’assurdità della situazione: è nudo di fianco a me, si sta smanettando l’uccello con noncuranza per tenerlo duro a sufficienza ed ho ancora il sapore del suo cazzo in bocca mentre gli rispondo:
“No, single oramai da un po. Tu?”
“Single anch’io. Magari un giorno ci prendiamo un cafè se ti va o un aperitivo”
“Oh…bhè. Direi si possa fare. Ti chiederei il numero ma, come vedi, non ho la borsetta”
La battuta gli strappa una risata che gli illumina il volto rendendolo ancora più affascinante e ci ripromettiamo di scambiarci i numeri a riprese terminate, dopodichè si alza e si va a rinfrescare in bagno.
“Ci sono. Quando volete”. E’ Luca. Se lo sta ancora smanettando ma ora ha rallentato di parecchio il ritmo e sembra davvero pronto a girare. Il cazzo, un notevole cilindro di dura carne tesa allo spasmo, sembra essere gonfio e ad un passo dall’esplodere.
Un operatore si avvicina e comincia a legare una telecamera attaccata ad una sorta di pettorina sul petto di Luca che ora non può abbassare il mento senza andarci a sbattere. Roberto nota il mio sguardo interrogativo e mi spiega che servirà a girare la scena dal punto di vista dello spettatore per facilitarne l’immedesimazione. Incredibile.
Camere in posizione, Elisabetta truccata di fresco inginocchiata ai suoi piedi e sono pronti a girare.
“Azione!”
Eli tira fuori subito la lingua e con un sorriso da gran maiala comincia furiosamente a segare Luca come se stesse pompando fuori dell’acqua da una garza e ne aspettasse il getto. Tempo 1 minuto e viene accontentata. La sborrata di Luca è potente ed improvvisa. Abbondanti schizzi di sperma vanno ad imbrattare la ragazza un po’ dappertutto coprendole la fronte, le guance, le labbra, gli occhi. Eli continua a segarlo con maggior vigore e ad intervalli regolari ne spreme fuori getti sempre meno abbondanti che le finiscono fra le tette o sul mento.
Luca esce di scena e lascia il palco alla sola Elisabetta che, inquadrata in primo piano, comincia a giocare con la sborra appena ricevuta. La risucchia con le labbra, la mischia con la propria saliva e la risputa fuori poco alla volta facendola colare sulle tette, per poi andarla a recuperare con le dita e farsela colare di nuovo in bocca. Il mio corpo reagisce immediatamente a quello stimolo visivo irresistibile e vampate di calore mi invadono il basso ventre riscaldandomi tutta. Attorno a me noto gli altri ragazzi della precedente scena, ora completamente in tiro dopo quello spettacolo e non posso fare a meno di andare a sbirciare i loro arnesi sull’attenti. Mi mordo un labbro per non perdere la testa e vengo fortunatamente richiamata alla realtà da Roberto:
“Stop! Perfetto! Molto bene. Ora se potete tornare tutti ai vostri posti Luca incoronerà Elisabetta come Reginetta del Concorso e chiudiamo la scena con un primo piano di lei ancora sborrata al centro del palco con una corona in testa e sfumiamo sul nero. Mi portate la corona? Grazie”
Il CIAK successivo dura pochi minuti e si svolge esattamente come descritto poco prima dal regista. La prossima mossa sarà girare una scena di sesso di gruppo, ognuna con il suo partner ma tutti nella stessa stanza. Le direttive di Roberto sono chiare: “Si riprende dai preliminari, poi una leccata di fica e da lì improvvisate, una o due posizioni basteranno, non servono scene di contorsionismo, se non siete sicure di cosa fare lasciatevi guidare dal partner. Se avete bisogno di interrompere la scena alzate una mano o richiamate la mia attenzione senza parlare, chiamerò lo Stop. Per il resto divertitevi e non abbiate fretta. Per voi ragazzi solita raccomandazione: se dovete sborrare mi avvertite e ci prendiamo una piccola pausa. A lavoro!”
Torniamo tutti in posizione e mi distendo affianco a Marco nel divanetto centrale che condividiamo con la stessa coppia di prima: Selena, la ragazza di colore dagli indomabili ricci, e Max, un omone pelato pieno di tatuaggi che sfoggia un cazzo molto lungo, ma meno largo di quello di Marco.
“Ti va di segarmi e limoniamo?” mi fa Marco con la stessa naturalezza con la quale mi racconterebbe della trama dell’ultimo libro che ha letto
“Volentieri”
Il tempo di scambiarsi un sorriso fugace e si riparte.
“Azione!”
Sono distesa di fianco a Marco e le nostre bocche si incontrano in un lungo bacio appassionato. La sua lingua è spessa e ruvida, avvolge la mia e si fa strada fra le labbra. Faccio scorrere le unghie della mano lungo il suo petto villoso e scendo ad afferrargli il cazzo ancora incredibilmente duro. Comincio a segarlo delicatamente mentre limoniamo come due liceali alla prima esperienza. Il contatto con le sue labbra mi eccita sin da subito e mi sposto sul divano dandogli modo di raggiungere la mia figa con la mano. Mi capisce al volo e comincia a sditalinarmi con tocchi leggeri, dandomi modo di abituarmi al suo tocco. Si stacca solo per infilarmi due dita in bocca e guardarmi mentre glie le insalivo tutte. La complicità è perfetta, sembriamo amanti da una vita. Aumento il ritmo della sega all’aumentare delle sue stimolazioni. Sento un dito scivolarmi dentro e farsi strada senza sforzi. Apro la bocca in un gemito soffocato e ne approfitta per succhiarmi la lingua con passione. Voglio prenderglielo in bocca.
Mi abbasso sul suo cazzo e lo avvolgo con le labbra mentre continuo a masturbarlo con la mano. Lo sento afferrarmi per i fianchi ed alzarmi senza sforzo portandosi la mia figa alla bocca. Sono distesa lungo il suo corpo seduto, sorretta dalle sue mani all’attaccatura delle mie cosce e la posizione non fa che aumentare di qualche centimetro la profondità del mio pompino. Mi fa male la mascella ma è tutto troppo eccitante per dargli peso. Sento la sua lingua saettare sul mio clitoride, poi sulle grandi labbra, girare attorno all’entrata della mia figa e tornare a massaggiare il clito. Con le mani mi reggo sulle sue cosce mentre la testa fa su e giù come può per continuare a spompinarlo. Mi sento bagnare senza controllo, la sua lingua mi sta facendo impazzire.
Cambia la presa ed ora mi sorregge con tutto il braccio sinistro lungo il mio bacino così da liberare la mano destra. Lo sento far correre un dito lungo tutta la fica e forzare l’ingresso di nuovo. Scivola dentro senza attrito e comincia a muoversi da fuori a dentro ad intervalli regolari. Posso chiaramente sentire il freddo dell’anello che tiene al dito medio entrare ed uscire da me e stimolare le pareti della mia fighetta. Mi ritrovo ad aspettarlo, sempre più vogliosa di quel contrasto caldo-freddo che mi sta facendo impazzire. Gemo di puro piacere per quanto il suo cazzo me lo conceda e ancora una volta mi stacco da tutto ciò che mi circonda: non sento più i gemiti delle altre ragazze o i commenti degli uomini, non sento più la presenza dell’occhio della telecamera in ogni mio centimetro di pelle e non avverto più nemmeno il calore dei fari puntati su di noi. Mi lascio andare al piacere e cominciamo ad improvvisare entrambi oramai completamente coinvolti.
Mi rialza senza sforzi come fossi un fuscello e lo vedo scivolare con il sedere in avanti sul divano in un chiaro invito a saltargli sul cazzo. Colgo l’occasione per buttare un occhio alla coppia di fianco a noi. Selena è seduta sul bracciolo del divano a gambe divaricate e tiene entrambe le mani sulla nuca di Max che le sta chiaramente leccando avidamente la fica. Lei è bellissima, una Dea nera scolpita nella roccia. Le sue espressioni di piacere sembrano genuine e mi perdo per qualche secondo estasiata dallo spettacolo.
Mi accorgo che una delle telecamere sta inquadrando il mio sguardo estasiato e torno in me. Marco mi sta aspettando disteso sotto il mio sesso a cazzo duro e non posso chiedere di meglio. Lo afferro saldamente, guidandolo all’entrata della mia fighetta e comincio lentamente a scendere lasciandomi impalare poco alla volta. La sensazione di quel cazzo così largo che si fa strada al mio interno è inebriante. Mi ubriaca di piacere e per ogni centimetro che sento scivolare al mio interno spero ce ne sia un altro e poi un altro e un altro ancora. Proprio quando penso di essere arrivata al limite sento il contatto delle sue palle sulle mie natiche. E’ completamente dentro e mi riempie come mai nessuno era riuscito a fare. Vorrei tenerlo piantato dentro e muovere solamente il bacino avanti e indietro fino a raggiungere il piacere, ma non penso sarebbe abbastanza scenico e mi costringo a sfilarlo quasi tutto prima di risedermici sopra con un affondo deciso. Sento chiaramente i miei umori andargli a bagnare i testicoli e comincio ad ansimare ad alta voce. Che capiscano tutti quanto mi piace.
Un altro paio di affondi lenti e decisi ed è lui a prendere l’iniziativa: mi fa alzare leggermente il busto così da avere spazio di manovra e comincia a martellarmi con tremendi colpi di bacino che mi tolgono il fiato. Impone un ritmo incredibile e va avanti così a lungo che vengo sorpresa da un orgasmo improvviso e totalmente inaspettato. Afferro le sponde del divano e grido al mondo il mio piacere mentre, incredibilmente, Marco continua ad aumentare il ritmo degli affondi spazzando via tutti i miei precedenti ex ed imponendosi come mio nuovo sovrano indiscusso del piacere carnale. Sono così sconvolta che mi viene quasi da scoppiare in lacrime, ma mi trattengo ricordandomi della situazione.
Lo sento decelerare piano piano fino a fermarsi. Mi concede un minuto per riprendermi.
Una volta riacquistato il mio respiro regolare mi guarda con un tenero sorriso e mi fa mettere a pecorina sul divano rivolta verso l’altra coppia. Non sono sicura di riuscire a prenderlo di nuovo dentro, ma mi faccio forza pensando che questa sia la posizione finale. Fortunatamente ha l’accortezza di andare ad inumidire di nuovo la fighetta con esperti e mirati colpi di lingua riportandomi ad un livello di eccitazione sufficiente da potermi scopare.
Lo sento armeggiare con il cazzo ed in pochi secondi è di nuovo tutto dentro di me fino alle palle. Ora il calore si mischia ad un leggero bruciore che fa capolino ad ogni affondo. Mi afferra per i capelli e mi tira a se costringendomi ad arcuare la schiena mentre dall’altra parte Selena e Max hanno la stessa idea e si dispongono a specchio rispetto a noi. Sono faccia a faccia con lei, entrambe sconquassate dai colpi dei due uomini che si stanno divertendo coi nostri buchi. Mi viene un’idea e non tardo a metterla in atto: avvicino la bocca a quella di Roberta e la bacio con più passione possibile. Lei ricambia con trasporto e le nostre lingue cominciano a danzare una nella bocca dell’altra in una frenetica danza tremendamente eccitante. La vista della mia lingua che si fa strada fra le sue labbra è enfatizzata dal contrasto delle nostre due carnagioni così diverse, rosa su nero. Una tenera emozione che rende la brutale scopata ancor più paradossalmente divina. Sento Marco aumentare il ritmo delle spinte e, a giudicare dalle reazioni di Selena, anche Max sembra aver accelerato il suo. Il bruciore è scomparso lasciando il posto alla oramai familiare sensazione di caldo piacere. Di questo passo è probabile che venga di nuovo. Prendo la lingua di Selena fra le labbra e comincio a succhiarla, la guardo in quegli occhi da pantera messi in risalto da un trucco leggero..
“STOP!”
Roberto ferma tutto e si presenta al centro della sala.
“Ottimo! O-TTI-MO! Davvero complimenti a tutti. Siamo arrivati praticamente alla fine della scena dell’orgia iniziale. Tutto è andato alla grande e molte di voi mi hanno davvero piacevolmente stupito col loro senso d’improvvisazione e con le loro trovate”
Sbaglio o mi ha appena fatto un occhiolino?
Sono ancora a pecorina sul divano, il cazzo di Marco ancora ben piantato dentro di me tanto che lo sento pulsare ritmicamente mentre lui riprende fiato.
“Ora l’atto finale. Voglio riprendere per bene la venuta di ognuno di voi e ho già bene in mente un modo per chiudere la scena in grande stile. Allora vorrei che, a turno, veniate uno dietro l’altro, dandomi modo di riprendervi. Questo però, va fatto senza dare modo alle ragazze di ingoiare. Voglio venute facciali, rigorosamente facciali. Voi ragazze, non ingoiate, ne pulitevi la sborra dal viso. Lo farà per voi Elisabetta che, al termine della scena, verrà da ognuna di voi e vi leccherà via lo sperma dal viso. Tutto chiaro? Su! A lavoro!”
Sento Marco sfilarsi da me e lo vedo cominciare a menarselo per raggiungere l’orgasmo il prima possibile. Gli altri ragazzi stanno facendo la stessa cosa, chi palpando il seno della propria compagna, chi massaggiandosi delicatamente i coglioni.
Sono come ipnotizzata dai movimenti di Marco e quasi senza accorgermene allungo una mano fino a toccargli la cappella. Glie la afferro nel pugno e prendo a massaggiarla con movimenti circolari. Lui mi sorride ed abbassa la propria presa sul cazzo portandola alla base proprio sopra le palle e continua a segarsi così dandomi modo di continuare quel delicato massaggio.
“Sei un tesoro” Mi fa con un sorriso
“Tu lo sei. Sei stato fantastico. Era tanto che non godevo così” Mi sento arrossire leggermente.
“Al suo servizio milady”
Mi strappa una risata e continuo a coccolarlo accelerando e rallentando, seguendo il ritmo della sua mano.
Dopo pochi minuti sembrano tutti pronti e sembra accorgersene anche Roberto.
“Tutti pronti? Si va! …Azione!”
Vedo le altre inginocchiarsi per terra ai piedi del proprio partner e le imito. Il primo a dover sborrare mi sembra si chiami Alessandro, un uomo sulla 40ina piuttosto anonimo e con un po di panzetta ma con un cazzo davvero notevole e venoso. Le telecamere stringono sul primo piano del suo uccello e della faccia di Min, la ragazzina asiatica. Pochi secondi e le sborra sul viso una modesta quantità di seme, nulla di eccezionale, ma il risultato è tutto sommato gradevole. Le scene si susseguono una dietro l’altra, ogni volta con un primo piano diverso di attrice e cazzo. Si filma la sborrata, primo piano sul viso della lei di turno e si passa al prossimo.
Finalmente è il nostro turno e mi preparo a ricevere una sborrata in faccia. Occhi socchiusi, sorriso stampato e volto ben in vista. Marco non si fa attendere e mi riversa addosso almeno 4 getti abbondanti di calda sborra bianca. Li sento andare a sporcarmi il viso posandosi sul naso, sopra l’occhio destro, sulle labbra e sulla guancia sinistra. Con l’occhio sinistro, salvatosi dall’alluvione, guardo in camera e sorrido facendo attenzione a non farne colare via nemmeno una goccia.
Siamo tutte e 5 con il viso coperto di sborra ora ed è tempo che Eli entri in azione.
Comincia ripercorrendo l’ordine delle sborrate quindi si dirige verso Min e la vedo armeggiare sulla sua faccia come se la stesse baciando, ma ho la visuale bloccata dalla sua schiena. Problema che non si pone quando, invece, passa a leccare via la sborra dal viso di Selene, mia compagna d’avventure. Max ha fatto proprio un bel lavoro ed il visino di lei è completamente bianco. Latte e cioccolata.
Tocca finalmente a me ed Elisabetta con una leggera spinta mi fa sdraiare per terra per poi sedersi sulla mia pancia e scendere a leccarmi il viso. Sento la sua linguetta ripulirmi la faccia dalla sborra di Marco con leccate possenti, come fosse una gatta che beve il suo latte preferito dalla ciotola. La sento correre lungo tutto il viso, in cerca del prossimo grumo, lasciando dietro di sé solamente una leggera scia di saliva. Una volta raccolta tutta mi dà un bacio a stampo sorridendomi maliziosamente e se ne va verso la prossima ragazza. La telecamera indugia ancora un po su di me, per riprendere Marco che, chinatosi, sta ora leccando una traccia semicircolare di umori lasciata dal contatto della figa di Elisabetta con la mia pancia. Quindi il cameraman si sposta velocemente per seguire Eli e la scena termina poco dopo, con quello che, riesco ad intuire, è un primo piano della bocca della protagonista completamente impastata del seme di 5 uomini diversi.
“STOP!”
“Grandioso! Tutto perfetto. Vi siete meritati una pausa. Sono le 21 e un quarto. Pulitevi, lavatevi e rivestitevi che ci aspetta la cena. Va bene a tutti pizza?” L’offerta è accolta da un olè da stadio e solo ora mi accorgo di quanto effettivamente sia affamata.
Orgasmo e pizza. E mi pagano! Non svegliatemi!
“Sei stata fantastica, Cri. La doppia pecorina con bacio lesbo non mi sarebbe mai venuta in mente. Davvero eccitante” Mi fa Elisabetta, quando ci incontriamo sotto la doccia.
“Oh.. Grazie Eli. Anche tu sei stata fantastica. Hai molto da insegnarmi” Le faccio di rimando con un sorriso.
“Fidati che se continui così, mettendoci anima e corpo in questo modo, avrò ben poco da insegnarti! Le prossime scene penso che saranno più divertenti. 1 contro 1. Vecchio stile. Mi piacciono sempre. Poi per l’ultima scena di domani mattina si preannunciano scintille, ma non so bene cos’ha in mente Roberto”
“Staremo a vedere. Ho una fame!”
Ci asciughiamo insieme alle altre, che, dopo la prima scena, cominciano ad aprirsi di più ed il dialogo si fa meno impacciato. La pizza è ottima ed abbondante. Mangio a sazietà, cercando di non esagerare. Si ride e si scherza e nessuno è nemmeno minimamente imbarazzato per quello successo poco fa.
Mi siedo vicino a Marco ed i discorsi spaziano dalle frivolezze, alla politica, fino al sesso. Il dialogo è piacevole e lui si dimostra molto aperto e intelligente. Quindi prende la parola Roberto e cominciamo tutti a parlare del film, di come sta riuscendo, di come dovremmo affrontare le prossime scene e di come dovremmo disporre i turni per le prossime scopate. Piano, piano mi sembra di entrare sempre di più in questo mondo nuovo e comincio ad impararne anche il gergo ed i termini tecnici come “smorza candela, forbice incrociata, doppia penetrazione, cavallerizza, cavallerizza disarcionata” e tanti altri di cui prima ignoravo il significato.
“Allora facciamo una forbice incrociata alla scena 3. Vogliamo anche infilarci una carriola vecchio stile o è esagerato? Che dite? In ogni caso penso sia meglio far fare la disarcionata a Roberta. No?” discorsi del genere si alternano ad altri inerenti alle cose più svariate, come i propri gusti alimentari o i problemi del sesso anale.
L’atmosfera è divertente e il tempo passa in fretta. Un piccolo gruppo di operatori ed attori si appartano dietro il set per fumarsi una sigaretta e decido di scroccargliene una. Sono mesi che non fumo, ma ora mi ci vuole proprio. E’ Marco ad offrirmela:
“Così un giorno potrò dire di aver offerto una sigaretta alla leggendaria Sara Kiss!”
“Ahahaha ma smettila, cretino!” Gli do un piccolo buffetto sulla spalla e decido di stare al gioco:
“E chi di voi cavalieri si vorrà vantare un giorno di aver acceso la sigaretta a Sara Kiss?”
“Hey quello è ancora un privilegio che spetta al regista!” Mi canzona Roberto che non avevo notato perché inginocchiato a riguardare le riprese su un portatile appoggiato a terra. Si alza e mi porge uno zippo acceso. Accendo la Marlboro ed ispiro a fondo. Ci voleva proprio.
“Complimenti davvero per oggi Cristina. Sei stata sorprendente” Mi stampa un bacio sulla guancia e torna ad armeggiare al PC.
Continuiamo a ridere e prenderci in giro a vicenda per una decina di minuti e l’atmosfera sembra quella di un goliardico gruppo di amici in campeggio. I ragazzi si sfottono a vicenda sulle dimensioni dei propri cazzi e qualcuno accenna anche una maldestra imitazione di Roberto che dà direttive sul set facendoci ridere fino quasi alle lacrime.
Mezzora dopo siamo pronti a riprendere e ci ritroviamo sul set.
“D’accordo, prepariamo le location per le scene di coppia. Voi ragazze andate da Elisabetta che vi deve preparare per la prossima scena”
Ubbidiamo e ci dirigiamo dalla collega.
“Se farete carriera ci sarà qualcuno che lo farà per voi, ma temo che questa volta dovrete farlo da sole. Prendete questa crema. Credetemi, vi salva la vita. Non si tratta di lubrificante o roba simile, è solo contro l’infiammazione della vagina. Girare scene una dietro l’altra ve la farà infiammare e vi ritroverete con un peperone rosso fra le gambe prima che riusciate a dire ‘sborra’. Perciò prendete questa, spalmatela per bene sulla vostra acchiappa-soldi e lasciatela asciugare. Tempo 15 minuti sarete fresche come appena nate anche dopo le chiavate più lunghe. E no, non mi pagano per dirlo”
Ci fa l’occhiolino e distribuisce un tubetto di crema a testa. Sono nuda, ma non mi faccio più problemi a girare così. Il contatto della crema con le grandi labbra mi fa trasalire: è gelida e dei brividi cominciano a corrermi velocissimi lungo la schiena. Poco dopo mi abituo alla sensazione e mi rilasso, lasciandogli fare il suo lavoro.
Funziona esattamente come aveva preannunciato Elisabetta: sento svanire il gonfiore e l’ammorbidirsi della pelle, come se mi fossi appena risvegliata da un lungo sonno ristoratore. Incredibile.
Siamo finalmente pronte per la scena di coppia. Ne gireremo 3 alla volta, in 3 location differenti. Ogni scena disporrà di una telecamere per sé e della supervisione di un sottoposto di Roberto, che dal canto suo farà avanti e indietro fra i vari set per coordinare il tutto.
Non vedo l’ora. Ci sarà da divertirsi!