Uscita dalla stanza da bagno, dopo essersi concessa un bel bagno caldo, Maria Elena, scese di sotto a controllare un’ultima volta se gas e portone erano stati chiusi.
Sorrise quando attraversando il salone, i suoi occhi si appoggiarono sull’albero di Natale stracolmo di regali, e con le lucette lasciate accese.
Era stata proprio una bella idea, quella di affittare quel chalet, per le vacanze natalizie.
Però, il suo sorriso si spense all’improvviso, quando, aprendo la porta della camera da letto, sorprese infilati dentro al suo letto, in compagnia di suo marito, i loro amici Michelle e Roby.
-E voi che ci fate qui?
-Secondo te?- le rispose l’amica, infilata sotto le coperte in mezzo ai due uomini.
Non era la prima volta che tra loro quattro succedevano certe cose, ma quella sera, Maria Elena, non ne voleva proprio sapere.
-Ma è la notte di Natale!- sbottò.
-Perché, a Natale non si può scopare!?- le controbatté Roby.
-Ma ci sono i bimbi in casa!- ribatté lei stizzita.
-Tanto i bimbi dormono!- la rassicurò l’amica, infilando le mani negli slip dei due uomini, sfilando fuori i loro cazzi eretti.
Di fronte a quella scena, Maria Elena si sentii investire da un brivido caldo. Percepì i suoi capezzoli farsi turgidi, e le labbra della sua fica inumidirsi.
-Okay …- sussurrò ai tre, -ma almeno lasciatemi andare a vedere se i piccoli dormono.
-Vengo anch’io,- le disse Michelle.
E così, uscite dalla camera da letto, le due madri attraversarono il corridoio, s’infilarono nella stanza dei bimbi, e ognuna rimbocco amorevolmente le coperte ai propri cuccioli. Uscite, Maria Elena, chiuse adagio la porta, e poi, girò la chiave due volte.
-Perché chiudi a chiave?- domandò Michelle.
-Perché non vorrei che uno dei piccoli si svegliasse e venisse di là in camera nostra!- le rispose.
-E allora?- obbiettò Michelle.
-E allora!?- sbottò lei. –Ti immagini se una delle creature ci beccherebbe mentre …
-Ah, sì, giusto!- esclamò l’amica, per poi scoppiare a ridere divertita.
-Io, non ci trovo nulla da ridere.- disse lei.
Questa volta Michelle non le ribatté. Di scatto le si avvicinò, sbattendola di schiena addosso alla porta. Le sfilò l’accappatoio, si tolse e il suo, infine le afferrò i polsi e le fu addosso.
-Ma che fai!?- le domandò Maria Elena con un filo di voce. Le umide labbra di Michelle, si appoggiarono sulle sue, le sue tette, addosso alle sue si comprimevano, mentre più in basso, la fica di Michelle, cominciò lussuriosamente a strofinarsi sulla sua.
-Ma sei impazzita?
-Ti voglio …
-Ma non qui Michelle …
-Siii qui adesso … voglio scoparti fica a fica
-Nooo … nooo …- continuò a protestare Maria Elena. Ma la sua voce, ora era soffocata da gemiti di piacere. Non poteva negarselo, ma il modo in cui Michelle la stava scopando, addosso a quella porta, la stava facendo impazzire, ma se il suo corpo di donna era in preda ad un tumulto ormonale, la sua coscienza di mamma, non poteva tacere.
-Smettila … così svegliamo i bimbi!!!- continuò a protestare, con le sue chiappe che sbattevano contro la porta.
-E chi se ne frega!!!- le rispose Michelle, e in risposta si sbatté addosso all’amica, con ancor più vigore.
Non che Michelle non fosse stata una buona madre, anzi. Solo che quando l’ormone le partiva, non capiva più nulla, e, a dirla tutta, forse quella situazione l’eccitava pure.
-Booom, Booom, Booom! – risuonavano i glutei di Maria Elena contro la porta della cameretta dei bambini.
-Nooo … nooo … nooo … aaah … aaah … sììììì … - mugolava la sua voce.
-Ti piace troiaaa … ti piace lesbiconaaa…- le sussurrava l’amica nell’orecchio continuando a sbatterla contro la porta. E tutti quei gemiti, quelle parole, e quei rumori, richiamarono la curiosità, dei rispettivi mariti, che usciti dalla stanza, si avvicinarono alle due mogli.
-Fermala Gianni! Questa è pazza … - mugolò Maria Elena appena vide suo marito.
-Fermatevi dietro di me!- controbatté invece Michelle, riferendosi ai due uomini. –Aspettate il vostro turno, ora la troia è mia!!!- sbraitò volgarmente.
E i due così fecero. E non solo non mossero un dito per fermare Michelle, ma, standosene fermi dietro di lei, si tirarono fuori il cazzo iniziando a segarsi, aspettando il loro turno.
Quando Michelle si fece da parte dopo essere venuta, fu suo marito Roby a farsi avanti. Afferrandola per le cosce, con forza la sollevò, e sbattutole il suo bel cazzone in fica, cominciò a sbatterla addosso a quella porta, con ancor più vigore della moglie.
-Booooooooom, Booooooooooom, Booooooooom!
-Troiaaa … troiaaa … Ti riempio la fica.
E dopo Roby fu la volta di Gianni, suo marito, che fin a quel momento si era goduto la scena dell’amico, che si sbatteva la mogliettina.
-Ti prego Gianni … almeno tu …- mugolò.
-Zitta cagna!- la zittì il marito, e, afferratala per un braccio la girò, con la pretesa di prenderla addosso a quella porta da dietro. Infatti, dritto dritto in culo le piombò il cazzo di suo marito.
E ancora …
-Booooooooom, Booooooooooom, Booooooooom!
Quando anche Gianni venne e si sfilò da lei, Maria Elena si ritrovò appoggiata a quella porta con le mani e la fronte, e il culo proteso all’indietro. Sperma le colava lungo le gambe divaricate. Sia Roby che Gianni, le avevano fatto il pieno.
L’ultima trovata l’ebbe Michelle, che raccolto da terra una specie di folletto giocattolo, con il cappello a punta, glielo ficcò dritto in culo, come se il cazzo appena preso dal marito, non le fosse bastato.
Il resto della nottata, i quattro la passarono nella camera da letto di Maria Elena e Gianni, e più che un orgia, fu una vera e propria gang bang, con Maria Elena fottuta, scopata, senza alcun ritegno dal maritino e dalla coppia di amici.
Il giorno dopo, quando aprì gli occhi, Maria Elena si ritrovò sola in quel letto intriso di umori, sudori, e sperma.
Si tirò su, andò a farsi una doccia, e dopo essersi infilata un accappatoio, scese di sotto.
Quando entrò in cucina, trovò seduti al tavolo Gianni, Michelle, e Roby.
-Ben svegliata amore!- la salutò il marito. Contraccambiando si sedette tra lui e Roby e di fronte a Michelle.
-Dove sono i bambini? - chiese poi.
-Dove vuoi che siano!- le rispose Michelle. –Di là in salotto a scartare i regali.
-Saranno strafelici che questa notte Babbo Natale sia venuto!- commentò dolcemente Maria Elena.
-E non solo Babbo Natale!- sparò sarcastico Gianni, facendo ridere tutti quanti, e infilando tra le cosce della moglie la sua mano destra.
E, in un niente, tra quelle sue cosce, Maria Elena sentì infilarsi anche la mano sinistra di Roby, e il piedino di Michelle.
-Vai a chiudere la porta della cucina … a chiave …- mugolò poco dopo all’amica.
Amo leggere i commenti dei miei lettori, primo perché mi fanno capire che non sto buttando via il mio tempo … e poi, mi stimolano a regalare sempre nuove pikkkantissime storie.
Steve Blue
«Se vuoi scrivere devi migliorare la grammatica.
"Ti immagini se una delle creature ci beccherebbe mentre …"
Dopo questo ho smesso di leggere»
«Ricorderò sempre la prima volta che portai a letto due donne, mia sorella e mia cugina. Iniziò con il ricatto che le feci dato che le scoprii a farsi reciprocamente un ditalino. Nostra cugina era nostra ospite sicchè mi fu facile infilarmi nella loro camera. Io avevo 17 anni e le ragazze 14 e 13. Poi una volta alla settimana scopavo mia sorella approfittando dell'assenza settimanale dei nostri genitori. Smettemmo sei anni dopo, quando si trovò un ragazzo,patii.»
«Non ho mai vissuto un Natale così, peccato! E non ho avuto la fortuna di avere una compagna che ami il sesso in questo modo. Io avrei sempre voluto condividere la mia donna, ma anche se ne ho cambiate più volte non ho trovato quella che volesse vivere queste situazioni.»