Come ragazza Francesca è stata condizionata, fin da quando era studentessa alle scuole superiori, a credere che qualsiasi tipo di attività sessuale con i ragazzi fosse sbagliata, proibita, pericolosa, ma con Angelo e Forica e poi anche con Bianca e Mirta, con cui ha convissuto ed ha sposato, quelle parole sono diventate delle vere e proprie fake riducendole a dicerie e niente più. Inoltre lei si chiede il perché sia così peccaminoso fare un pompino quando non c’è di meglio per sentirsi femmine. Francesca ha fatto pompini a molti ragazzi nella sua vita:
Il primo ragazzo a cui avrebbe voluto farlo era in prima superiore e ricorda che, per la prima volta nella sua vita, ha provato un'attrazione sessuale molto forte e definita verso un ragazzo. A quel tempo le amiche pomiciavano in segreto nel bar del paese ed a lei ciò non andava e di conseguenza ha dovuto rinunciarci.
Con Stefano le cose erano ben diverse e tra i maschi che lei ha avuto a disposizione per fare sesso ho avuto sempre il desiderio di farsi baciare, coccolare o farsi fare cose simili. Francesca vedeva il suo compagno nudo sotto la doccia e non c’erano né vergogna né remore di alcun genere e così quando vedeva il rigonfiamento nei suoi pantaloni. Stefano a volte avvertiva un'erezione quando lottavano scherzosamente sul lettone e, nel profondo di sé, Francesca aveva un forte piacevole desiderio crescente di tenere il suo pene eretto in mano e sentirlo dentro in bocca.
Lui si è accorto con il passare dei giorni che il piacere di Francesca si era indirizzato più a fare pompini che ad essere scopata. Questa virata verso quella pratica sessuale, per una ragazza tutta sesso, era di difficile interpretazione, Stefano ha anche pensato ad un possibile rifiuto della sua persona nelle scopate ed era preoccupato perché ciò avrebbe portato i due a rompere il loro rapporto ed allora ne ha parlato con lei.
Francesca gli ha detto che effettivamente c’era un piacere diverso nel fargli i pompini e che era la pratica sessuale da lei poco frequentata perché i maschi preferivano scoparla occupando tutti i buchetti.
Parlando dei pompini, Francesca gli ha detto più volte che le sarebbe piaciuto spompinare un negro perché fin dall’età scolare sentiva dire, soprattutto di nascosto dalle sue amiche, che quegli uomini avevano cazzi straordinari senza mai fare cenno alla quantità di sborra emessa.
Dopo essere stati in quel club ed aver accettato l’invito della ragazza conosciuta in bagno di nome Manuela, il fare pompini con altri non era più un tabù e poiché lei era un’altra ragazza tutta sesso, durante un loro incontro Francesca ha espresso il desiderio di potersi accoppiare con un negro nella speranza di poterlo far venire nella sua bocca.
Non molto dopo Manuela l’ha invitata a casa sua ma senza Stefano e come per magia l'opportunità era lì davanti a lei. 
Quell’uomo di pelle scura era una persona colta. Era vestito elegantemente e Francesca era seduta su un divano a parlare sia con lui che con la sua amica la quale dopo una risata ha accarezzato l petto dell’uomo ed è accaduto che un minuto stavano parlando ed il minuto dopo era in piedi di fronte a loro con il cazzo molto turgido e rigido. Il cuore di Francesca immediatamente si è messo a battere forte e il suo corpo a tremare per il piacere che lei pregustava.
Le due ragazze potevano vedere quel cazzo contrarsi e ballare pur restando eretto. Sembrava enorme e con la sua durezza e rigidità sembrava così irreale.
Per Francesca questa non era più solo una fantasia, era realtà ed era fortemente attratta tanto da sembrare essere quasi in trance. Anche Manuela lo era ma lei lo aveva già conosciuto e provato dentro di lei altre volte.
Deve essere stato abbastanza ovvio per lui quel comportamento di Francesca perché le ha detto che potevo andare avanti a toccarlo e usarlo perché così si avrebbe fatto un'idea delle dimensioni. Lei non si è lasciata perdere l’occasione e l'ha fatto ed ha provato la splendida sensazione di sentirlo contrarre e vibrare, le sembrava qualcosa di misterioso ed allo stesso tempo fantastico.
Francesca era estasiata e non riusciva a distogliere lo sguardo da quel sesso nero di dimensioni a lei non usuali e si è chiesta che cosa sarebbe accaduto sia alla sua figa, sia al culetto, nonché alla bocca se quel cazzo avesse tentato di entrare in lei. Ha supposto che lo sfintere si sarebbe rotto e la fighetta sicuramente sfondata perché la lunghezza era oltre i venti centimetri.
A levarla da quei pensieri e da quell’incantesimo ci ha pensato lui si è avvicinato, l’ha fatta sollevare dal divano e le ha chiesto se volesse provare a succhiarlo.
Francesca non riusciva a parlare ed ha semplicemente annuito, lui come risposta le ha detto di aprire la bocca e, guardandolo in volto, si è inginocchiata per arrivare a poggiare le labbra su quell’asta magica. Far entrare quel sesso direttamente tra le labbra non le è sembrato possibile ed allora lo ha leccato andando a soffermarsi sempre più sul glande, scuro anch’esso. Dopo essere ripassata molte volte con la lingua ha provato ad aprire finalmente le labbra e la sua amica Manuela l’ha baciata un attimo prima che le poggiasse una mano sulla testa per indirizzarla e volerla vedere piena in bocca.
Francesca ha temuto di soffocare ed ha indugiato un attimo ma Manuela si è accorta di ciò e l’ha incoraggiata “Su, da brava, apri ancora quelle labbra e lei lo ha fatto. La bocca si è spalancata forse come mai prima e l’amica le ha spinto in giù la testa facendolo entrare senza andare a fondo.
Francesca l'ha sentito entrare lentamente nella sua bocca e una volta dentro è rimasta ferma. Anche lui non si è mosso e ciò ha permesso di sentirlo nella bocca e si aspettava che si muovesse per scoparla ma non lo ha fatto. La respirazione la faceva dal naso essendo la bocca occupata totalmente dal glande.
Francesca non ha capito più niente ed era concentrata a tenere e provare sensazioni nuove nel tenere quel grosso cazzo in bocca che non era artificiale ma era caldo vibrante ed attaccato ad un uomo che si aspettava avrebbe prima o poi sborrato.
Come in lontananza l'ha sentito chiederle se fosse bello e lei ha annuito non volendo che il momento finisse, poi la stessa voce lontana, questa volta le ha chiesto di succhiarlo.
I suoi pensieri e le sue sensazioni erano dappertutto nella sua mente. Per la prima volta in assoluto Francesca stava succhiando il cazzo di un ragazzo con la bocca decisamente spalancata. A lei sembrava così grande e così potente mentre scivolava dentro e fuori la bocca.
Non si è fatta idea di quanto tempo lui sia andato avanti a scoparla perché il suo respiro è cambiato e subito ha avvertito un irrigidimento, poi le ha detto di continuare a succhiare e tra non molto sarebbe venuto.
Manuela si era messa al fianco di Francesca e si era seduta a terra a sgrillettarsi furiosamente, non voleva che lui venisse in bocca a Francesca ma era così presa dalle sensazioni di quel cazzo, che entrava e usciva dalla bocca, che poteva dire o fare qualsiasi cosa.
Improvvisamente le penetrazioni si sono fatte più profonde ed a Francesca è sembrato di soffocare ma lui si è subito ritratto senza uscire dalle labbra.
L’orgasmo è arrivato quando Francesca ha sentito il cazzo diventare molto turgido e la bocca le si è ulteriormente miracolosamente aperta. Lui ha lanciato un grugnito ed è affondato tenendo la testa di lei ferma per poterle dare i primi schizzi di sborra che sono finiti in gola costringendola a deglutire.
Lei sapeva che probabilmente ai primi due schizzi ne sarebbero seguiti altri ed, infatti, così è stato con la differenza che lui è venuto nella cavità orale depositando la sborra bianca sulla lingua. 
Francesca ha gradito tanto quel prodotto umano prettamente maschile, ha sentito finalmente il buon sapore di un negro e non lo ha trovato diverso da quello di un bianco.
Manuela vedendo la sua amica con la bocca piena di sborra ha lanciato un urletto e si è sollevata dal pavimento a causa dell’orgasmo che non dev’essere stato molto intenso perché non l’ha stordita.
Francesca aveva i lati della bocca pieni di bava colante sulle tette e Manuela si è precipitata a spalmarla anche sul petto.
Lui, il negro, si è ritratto dalla bocca lasciando Francesca con la mascella indolenzita ma è bastato un attimo per riprendersi e tirare un sospiro. Manuela si è avvicinata alle sue labbra, le ha dato un bacio ed ha voluto che le passasse la sborra non ancora inghiottita.
Solitamente Francesca aveva visto i suoi amanti estrarre il cazzo dalla bocca e subito far schizzare lo sperma a terra, qualche volta lo aveva ricevuto sulle tette.
A casa di Manuela ha appena vissuto l'esperienza più emozionante della sua vita e si è chiesta come poteva una cosa del genere non essere piacevole.
Quel pompino le è piaciuto tantissimo e non ne ha fatto mistero sia con Manuela sia con colui che le ave va dato una quantità di sborra notevole.
Con i ragazzi che ha avuto i seguito non si è più tirata indietro ed ha chiesto loro che venissero in bocca ed ogni volta è stato divertente quanto la prima e l’ultima.
Lei ringrazia ancora sia Manuela sia quell’uomo nero che l’ha aiutata a superare il blocco mentale del prendere lo sperma in bocca.
Con Stefano non ha mai provato a forzare il problema, ma in un'occasione lui le ha chiesto perché non l’abbia mai lasciato venire in bocca.
Lei ha spiegato che voleva davvero provare ma che non riusciva proprio a convincersi a farlo nonostante ci sia stata sempre la volontà di farlo nonostante una grande eccitazione. In questa occasione, di cui lui sapeva, gli ha detto che voleva che il negro venisse in bocca e che Manuela si è assicurata che la prendessi tutto a qualunque costo.
Stefano nel sentire la sua compagna non riusciva a credere a quel che si ero perso e lei a cosa si era persa per tutto quel tempo fino all’incontro con il negro.
Per Francesca, improvvisamente, succhiare il cazzo di Stefano o di altri è stato ancora più divertente. Quella sensazione di sentirlo pulsare e spruzzare mentre era impegnato a sborrare era decisamente sessualmente intensa. Ha pensato che fare pompini, se riesci a trovare il ragazzo giusto, è semplicemente una sensazione incredibile.
Manuela ha ospitato sia Francesca che Stefano altre volte per scambi tra coppie ed ha chiesto all’amica di raccontare quel fatidico giorno.
”Non sono mai stata con un uomo di pelle nera fino a quando non ho incontrato Manuela. È lei che mi ha fatto amare il fare pompini ad un cazzo nero e debbo confessare che mi è piaciuto moltissimo tanto da darmi ad alcuni dei suoi amanti di colore. Quei bellissimi uomini neri mi hanno completamente spogliata dell’idea che fossero schifosi e mi hanno reso la femminuccia amante del cazzo nero che sono oggi”
I presenti hanno approvato e finita la cena hanno voluto subito vederla all’opera sotto gli occhi delle donne tanto che queste ultime hanno detto “Una volta che succhi un cazzo non vorresti più fermarti”

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Categorie: Etero Masturbazioni
Tag: Sarde