Guido, giovane uomo dai capelli neri, con indosso pantaloni scuri, giacca color cachi e camicia color tenebra, suona al campanello di casa. Le mani sono infilate nelle tasche nell’atteggiamento di chi la sa più lunga di tutti. Con una spalla si appoggia allo stipite della porta.
Carmen, donna volitiva, dalle forme generose e sensuali, capelli corvini che le scendono sulle spalle come torrenti impetuosi e capricciosi e scarmigliati come i giochi dei bambini all’asilo mentre la maestra è distratta, e Renato, uomo dai capelli rasati con qualche spruzzata di grigio sulle tempie che lo invecchia rispetto all’età anagrafica; il suo viso è quello dei tanti uomini che si possono incontrare in fila alla posta, è il classico uomo senza volto, che indossa la maschera che forzatamente la moglie gli ha preparato.
I coniugi aprono ed accolgono sulla soglia l’ospite
G. Sposini, sono qui per la partita.
R. Oggi vi stracceremo. Oggi ti farai il fegato amaro. Moglie prepara qualcosa di dolce. A breve il nostro ospite avrà l’amaro in bocca.
G. Ride bene chi ride ultimo. Vi faremo vedere i sorci verdi.
C. Intanto, ciao, Guido, entra in casa.
Scena 2 int corridoio di casa.
Sullo fondo si vede il salone con il divano color vaniglia ed il televisore già acceso sul canale della partita. Lungo le pareti quadri e foto di famiglia. Carmen e Renato al mare sugli scogli; Renato in posa contro un albero; Carmen seduta su un prato di viole. Renato e Carmen il giorno del loro matrimonio sotto una ghirlanda di edera in procinto di baciarsi; Renato e Carmen davanti all’altare nei loro pomposi abiti da cerimonia in attesa di convolare a nozze.
Renato fa strada.
R. La strada la conosci.
Guido e Carmen si trattengono un attimo sull’uscio; i loro occhi si incontrano. Guido si aggiusta il bavero della giacca.
C. Ciao
Renato: Vieni, manca poco al fischio di inizio.
Scena 3 Int.
Salone di Casa Peruzzi, grande e spaziosa, con finestre ampie, divano al centro, tavolo in vetro di lato, una parete attrezzata lungo un fianco e alle spalle la porta che conduce in cucina, vicino a quella del corridoio. Ci sono piccoli vasi con piantine lussureggianti. Anche qui quadri e fotografie a testimoniare una coppia che vuol apparire felice ed affiatata, l’uomo senza volta indossa la maschera del marito innamorato.
Renato, Carmen e Guido sono nella stanza. Guido appende la giacca sulla spalliera di una sedia.
G.: C’è qualcosa da mangiare?
R.: Ho ordinato la pizza.
G.: Ottimo.
Carmen.: Intanto vado a preparare la tavola.
G.: Vengo a darti una mano.
C.: Grazie.
R.: Si. Così poi non ci perdiamo nemmeno un mito di partita.
Scena 4 int.
Cucina bianca, semplice e minimale: il lavello è grigio come il metallo. Sulla mensola ci sono i bicchieri in fila, ordinati ed asciutti. Renato è un maniaco della pulizia e dell’ordine. Ogni uomo senza volta ha necessità di dimostrare la propria esistenza asfissiando gli altri con determinati comportamenti ossessivi.
La voce di Renato dall’altra stanza.
R.: Porta dell’acqua.
Carmen apre il lavabo e l’acqua scorre scrosciando. Guido le arriva da dietro e scostandole i capelli la bacia sul collo per risalire fino alla guancia e mordicchiare il lobo dell’orecchio.
C.: Mme! Si!... Tesoro!
Scena 5 int.
Carmen e Guido tornano in salone e ordinano sul tavolo i bicchieri, le bevande, il rotolo di carta Scottex e le posate. Nel frattempo la partita ha avuto inizio. Renato rimane sprofondato sul divano.
R.: Riesci a vedere la partita da lì?
G.: Se guardo lo schermo da troppo vicino, ho dolore agli occhi.
Suona il campanello.
C.: Devono essere le pizze.
Renato osserva distrattamente l’orologio.
R.: Penso di si.
C.: Vai tu… io finisco di apparecchiare.
G.: Ed io ho dimenticato il portafogli a casa.
Renato si alza ed esce di scena.
Scena 6 int. Salone di casa Peruzzi
voci fuoricampo Renato e fattorino pizze.
Fattorino pizze: Salve, le vostre pizze.
R. Puntualissimo. Bene, quant’è?
F. 18.
R. Ecco. Tieni il resto.
In contemporanea Guido seduto su una sedia stringe a sè Carmen insinuando le mani sotto la sua gonna accarezzando la pelle liscia delle natiche, risalendo fino al coccige e soffermandosi sui peli della vulva bagnata. Con la stessa mano stringe i seni della donna che si alza la maglia in modo che egli possa succhiare i suoi capezzoli. Prima di farlo Guido annusa il sapore dell’intimità di lei impressa sulle sue dita.
Intanto il televisore trasmette la telecronaca: La partita è iniziata e le squadre sembra che vogliano studiarsi.
Scena 7 Int. salone
Guido e Carmen sono seduti sulle sedie attorno al tavolo. Le guance di lei hanno un lieve color porporino sulle gote. Entra Renato con i cartoni della pizza. Li poggia distrattamente sul tavolo e torna ad occupare il suo trono sul divano con occhi ed orecchi rapiti dal teleschermo.
R.: Niente di interessante?
G.: Solo qualche accenno di incursione. Tranquillo, non ti sei perso nulla.
Dalla televisione: Le squadre indugiano in una fase di studio, lenta e stancante.
R.: Hai portato solo l’acqua?
C.: Si.
R.: Vai a prendere anche il vino.
G.: Ti accompagno.
C.: Va bene.
Scena 8 int. cucina di casa Peruzzi, pareti a piastrelle chiare con motivi floreali sparsi. La cucina occupa tutta una parete. Ci sono sedie di legno nei pressi della porta. Guido la sbatte contro il lavello e le preme con forza le natiche. Si baciano in un turbinio di lingue che si cercano e ballano pazze di desiderio. Le loro mani sembrano tentacoli che non hanno mai soddisfazione
La televisione continua la sua telecronaca: La squadra affonda sulla fascia. Il terzino crossa al centro, ma il difensore spazza prima che possa arrivarci l’attaccante.
Il seno di Carmen prorompe fuori dalla maglia rossa che indossa. Guido li palpeggia, li raccoglie nelle sue mani, li bacia, li mordicchia, li assapora e li assaggia come se fossero due frutti proibiti insaziabili.
Televisione: Il club di casa non ha grandi attaccanti e sta faticando.
R.: Arriva questo vino?
Carmen prima di allontanarsi da Guido accarezza la forma prorompente della virilità dell’uomo che mugola di piacere.
Scena 9 int. Salone
Renato è sempre seduto sul divano totalmente immerso nella partita ignaro consapevolmente di tutto, tranne che della telecronaca. Guido è seduto al tavolo. Carmen poggia il bicchiere sul tavolino di vetro che c’è tra divano e televisore e Renato inizia subito a sorseggiarlo.
R.: La pizza senza non ha gusto e sapore.
Carmen è in piedi di fianco a Guido. Guido ha insinuato una mano sotto la gonna, le ha sfilato il perizoma e la stimola prima con un dito e poi con due. I capelli della donna vanno avanti ed indietro accompagnando il movimento del suo capo in preda a spasmi di piacere. Intanto Guido non disdegna di volgere lo sguardo verso l’amico ed il televisore.
Televisore: La partita finalmente è entrata nella sua fase cruciale. Le squadre si stanno allungando e da un momento all’altro potrebbe esserci l’occasione giusta sia da una parte che dall’altra.
Scena 10 int.
Renato è sempre seduto sul divano totalmente assorto e rapito dalle immagini della partita; Carmen ancheggia verso la cucina. Guido si volta per osservarla ed accendere ancora di più la sua libido
Televisore: La squadra lascia il fianco scoperto al contropiede avversario.
R.: Che ne dici di fare un pò di caffè?
C.: Va bene, caro.
C.: (rivolgendosi a Guido con due occhi ardenti di passione che quasi l’avrebbero incenerito, tanto è la lussuria che le brucia nelle vene) Andiamo?
Scena 11 int. ( scena doppia da una parte Guido di schiena con la testa rasata sempre immersa nel suo adorato calcio, Guido e Carmen in cucina.)
Televisore: L’assedio è feroce. La squadra ospite continua a monopolizzare il gioco restando costantemente nella metà del campo avversaria.
Carmen spinge la schiena contro le piastrelle della cucina, mentre Guido dopo averle alzato la corta gonna le succhi avidamente il clitoride alternando un dolce e sensuale gioco di lingua sulle pareti più esterne della vagina a una sensuale esplorazione in quella spelonca del desiderio e del peccato prima con la lingua e poi con le dita. La donna trattiene le grida di piacere mordendosi le labbra.
Scena 12 int.
Guido issa la donna sul ripiano di marmo del lavandino. Vuole ampliare il suo piacere. In questo modo le gambe di lei ben larghe poggiamo sulla sua schiena. L’uomo continua quel valzer di piacere misto di lingua, dita e labbra.
Televisore: La squadra di casa sembra che a breve capitolerà.
Carmen accarezza i capelli di Guido e spinge il capo verso il freddo del muro. I capelli mossi svolazzano sugli occhi.
Televisore: Forse ci siamo. Uno due in area, palla al numero nove e GOAL GOAL!
Carmen: Ah! Ah!( Si morde la lingua per non esplodere in un grido orgasmatico liberatorio.
Scena 13 int.
Carmen liscia la gonna ed esce dalla cucina. Guido si trattiene dietro lo stipite della porta massaggiandosi la prorompente erezione che brama le attenzione della famelica donna. Renato è sempre sul divano, sconsolato ora per la rete subita dalla sua squadra del cuore.
R. Era prevedibile. Abbiamo lasciato il pallino del gioco sempre in mano loro.
Scena 14 int.
Renato con i pugni stretti e serrati incita la rimonta della squadra. Carmen e Guido sono seduti attorno al tavolo, con due tazzine di caffè fumanti. Guido finge di leggere il quotidiano, mentre la donna con mani esperte da cameriera, prima sbottona la patta e poi tira fuori l’erezione del suo amante. Accarezza il pene dell’uomo bagnandosi il palmo con l’umore della sua cappella e leccandola poi avidamente, quasi fosse un nettare sublime e dolcissimo.
Renato si volta. ( Carmen è nascosta dal tavolo e dal giornale che lascia scoperto solo il volto di Guido. Renato non sembra interessato a dove sia la moglie.)
R.: Non credi che meritiamo il pareggio.
Carmen sta succhiando avidamente il pene di Guido, prima leccando l’asta in tutta la sua lunghezza, poi la punta, mordicchiando i testicoli, tornando a leccarla tutta prima di farla sprofondare nei meandri della sua bocca in un gioco soavissimo di piacere di bocca, lingua e palato. Guido a stento trattiene mugolii di piacere.
G.: Non.. so… forse…
R.: Meglio che non parli… va!
Scena 15 int.
Con una mano Guido spinge la testa della donna sempre più a fondo sulla sua erezione, interrompendola nei momenti in cui sente salire dal profondo l’eiaculazione. Poi ella riprende a succhiare avida, come fosse un leccalecca dolcissimo che da tempo aveva bramato.
Scena 16 int.
Con il giornale davanti alla patta Guido si alza.
G.: Vado un attimo in bagno.
Renato, sempre seduto sul divano fuma un sigaro per controllare l’ansia che provoca lo spettacolo a cui sta assistendo.
C.: Ti accendo la luce.
Scena 17 int.
Carmen è seduta sul water, Guido in piedi. La donna prosegue con la stessa avidità a succhiare il membro dell’amante che si appoggia con le palme della mani contro il muro. Per spingere più a fondo con la gola, Carmen abbraccia i glutei di Renato. L’uomo sente ormai prossima una pioggia di piacere.
Scena 18 int.
Televisore: Ripartono da dietro dando il via al contropiede. Una grande galoppata verso l’area avversaria.
Guido ha sfilato via la gonna e ha fatto adagiare supina la donna sul water con il bacino per possederla da dietro. Il suo membro entra come un coltello rovente nel burro dentro la calda vagina della donna vogliosa di essere riempita. La penetra con energia prendendola per i fianchi e assecondando i movimenti del deretano di lei. Entrambi voglio prolungare il piacere.
Scena 19 int.
Guido cambia la posizione della sua possessione. SI siede sulla tavoletta del water e invita Carmen a cavalcare il suo selvaggio cavallo del piacere. La donna prima non disdegna una bella leccata e una scivolata di quel pene duro e turgido sui suoi seni grandi e forti e poi se lo infila nella vagina ormai sempre più accogliente e pronta a godere di estasi sublime.
Televisore: Evitano la carica dell’ariete.
Scena 20 int.
Televisore: Il secondo goal sembra nell’aria.
Guido interrompe la cavalcata della donna. Con forza la spinge verso il lavandino del bagno. i loro occhi si riflettono nello specchio. La loro lussuria sempre sorridere nel riflesso.
L’uomo la penetra da dietro. Ormai la vagina della donna è un focolaio di vampe di piacere che vogliono essere spente dagli spruzzi del pene dell’uomo. Renato le stuzzica i seni. Le loro bocche si aprono ad urla mute di piacere. Lo specchio sembra un film che vede per protagonisti due persone che desiderano soltanto godere.
Televisore: Goal! Goal!
Guido spinge con il bacino sempre più forte, con la mano stuzzica il gonfio clitoride ed entrambi raggiungono l’estasi del piacere.
Scena 21.int.
Televisore: Lo stadio è in delirio.
Nel bagno la coppia si lancia occhiate di intesa e si ricompone per celare l’adulterio.
Scena 22 int.
In salotto Renato ormai segue in piedi gli ultimi vani istanti di una partita che ha detto tutto quello che doveva dire.
Televisore: Due a zero. Ormai i giochi sono fatti.
R.: Tutta colpa della difesa. L’ha lasciato tutto solo.
G.: Ha vinto la mia squadra alla fine.
Scena 23. int.
Renato sprofonda sconsolato nel divano, Guido si siede sulla solita sedia e Carmen si frappone tra i due uomini.
R.: Non so ma mi rode il fegato.
Televisore: L’arbitro fischia il triplice fischio finale.
G.: Sono stremato… troppa tensione… meglio che vada.
Scena 24 int.
Carmen e Renato accompagnato Guido alla porta. Sull’uscio i soliti convenevoli saluti
R. : Bene, ci vediamo, bello.
G.: Grazie per la pizza e… per tutto.
Scena 25.
Renato chiude la porta e nell’androne prende per una mano bruscamente Carmen.
R.: Eh eh! Mi crede scemo, quello?
Carmen indossa la maschera di chi non ha idea di cosa voglia dire o insinuare il marito. Non proferisce parola, ma si dipinge lo stupore sul viso come se fosse un bellissimo fondotinta.
R.: Hai visto quel suo sorriso sornione, solo perché ha vinto la sua squadra? Non ha fatto neanche il gesto di pagare la pizza, quel furbastro.
Carmen allarga le braccia sconsolata.
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